Come allontanare le cimici

L’invasione delle cimici in casa e sui terrazzi è qualcosa con cui abbiamo sempre a che fare in questo periodo dell’anno, è facile ritrovarci in compagnia delle cimici animaletti verdi , che apprezzano tende, tovaglie e biancheria stesa ad asciugare al sole. Come liberarsi di questi fastidiosi insetti verdi? Esistono diversi rimedi naturali alla portata di tutti che promettono di essere efficaci e facili da mettere in pratica. Come per le formiche che odiano gli odori forti, anche le cimici sono disgustate dagli aromi particolarmente intensi e il sapone di marsiglia è un ottimo deterrente : possiamo certamente utilizzare il profumatissimo sapone per il bucato, ma anche spruzzarlo con un po’ di acqua sui balconi di casa o lungo il perimetro dei terrazzi. Se vi piacciono le erbe aromatiche, ricordatevi che la menta è molto potente contro le cimici per via del suo odore forte e inconfondibile possiamo utilizzare anche l’aglio e la cipolla.L’aglio è già di per sé un buonissimo anti-parassitario e basta piazzarlo agli angoli della casa magari schiacciandolo per ottenere risultati più rapidi per liberarsi delle cimici.Insieme alla cipolla, l’aglio diventa ancor più potente contro le cimici: la soluzione migliore nel caso siate invasi da questi animaletti puzzolenti è fare un decotto con bulbi di aglio e cipolla da lasciare in una pentola con acqua calda, far bollire per 15 minuti e poi aspettare che l’odore si sparga per casa: per gli insetti verdi sarà troppo pesante da sopportare e voleranno via in un batter d’occhio.

 

Come stirare meno

Stirare è uno degli impegni più noiosi tra le mansioni domestiche. Nei mesi caldi la vicinanza del ferro da stiro è un vero supplizio. In quelli freddi i materiali dei tessuti sono difficili e le pieghe complicate. Ma non se ne può fare a meno, o si rischia la sciatteria. Ecco dunque alcuni consigli per stirare meno.  Prima di tutto, cominciamo con lo smettere di stirare proprio tutto. Non è necessario che le lenzuola siano perfettamente lisce a meno che non gestiate un albergo, e non serve che le mutande e i calzini abbiano la piega, potrete rimetterli nel cassetto anche ben piegati. In secondo luogo, il modo in cui si stendono vestiti e biancheria per la casa può fare una grande differenza nella necessità di ricorrere al ferro da stiro oppure no. Per esempio, le lenzuola e le tovaglie possono essere appese al filo per asciugare dopo essere state precisamente piegate. Le maglie si possono appendere alle grucce. Le gonne richiederanno di appendini appositi, e al massimo occorrerà stirare solo l’orlo dove rimane il segno dei ganci. Stendere in modo ordinato è la prima regola se si vuole stirare meno.Inoltre, cercate di raccogliere i panni asciutti quando sono ancora leggermente umidi. Le fibre molto secche infatti sono più difficili da lisciare. Inoltre, i capi rimangono più morbidi se non li si lascia ad asciugare troppo, specialmente gli asciugamani. Evitate di raccoglierli tutti alla rinfusa pensando ‘tanto poi vanno stirati’ perché è lì che creerete la maggior parte dell’effetto stropicciato, distendeteli su una cesta ben ripiegati.Infine, considerate l’acquisto di un ferro da stiro automatico. Si tratta di macchinari che emettono aria calda, e sono sormontati da un appendiabiti. Una sorta di servo muto con getto d’aria che proviene da sotto. Sono perfetti per chi usa spesso le camicie, perché le asciugano in modo da lasciarle perfettamente lisce. Non si può utilizzare per tutti gli abiti, ma almeno vi sarete tolti l’impegno gravoso di fare la piega a colletto e polsini.

Cambiare le lenzuola…. si ma dopo quanto

Che lo si conquisti da soli oppure in compagnia, che lo si utilizzi per dormire o per coccolarsi con il proprio partner, il letto è uno dei luoghi in cui passiamo più tempo. Circa un terzo della nostra vita. Non è chiaro, dunque, il perchè molti sminuiscano l’importanza di mantenerlo in perfette condizioni igieniche. Eppure una attuale ricerca ha dimostrato che in pochi si dedicano al cambio delle lenzuola con la giusta frequenza. Anche dopo gli incontri intimi. L’allergia al cambio delle lenzuola è più diffusa tra gli uomini. Dall’analisi dei dati è emerso, infatti, che, in media si cambiano le lenzuola circa ogni 24 giorni. Le più diligenti sembrano essere le donne che, in genere, non fanno passare più di 19 giorni prima di sostituirle.  Gli uomini, invece, aspettano anche 30 giorni. Anche dopo il sesso le donne sembrano più attente. In genere impiegano due giorni per provvedere al cambio delle lenzuola. Mentre gli uomini le tengono anche per 18 giorni. Le persone single sono, invece, le meno attente in assoluto. Possono far passare anche 37 giorni prima di mettere le lenzuola nel cestino dei panni sporchi. Anche in questo caso sembrano essere gli uomini a far alzare la media. Gli scapoli americani, infatti, dichiarano di dormire con le stesse lenzuola anche per 45 giorni. Proprio perché trascorriamo molte ore nel letto è importante che ci si impegni affinché sia un ambiente salubre. Sulle lenzuola si depositano capelli, sudore, fluidi corporei, cellule morte della pelle. Che si moltiplicano per due se si divide il letto con qualcuno. Tutto questo a prescindere dalle attività a cui ci si è dedicati sotto le lenzuola. L’unico modo per garantire un adeguato livello di igiene è, dunque, cambiare le lenzuola regolarmente. E regolarmente, per gli esperti, significa circa una volta la settimana. E voi, ogni quanto cambiate le lenzuola?