Compie 20 anni la giornata mondiale della pasta la manifestazione che dal 1998 celebra il 25 ottobre il piatto-simbolo della dieta mediterranea e della cucina italiana. Ma in due decenni la classifica delle preferenze degli italiani resta legata alla tradizione. Il formato più amato sono gli spaghetti, precisa l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta mentre una ricerca di Just Eat, svela che la Carbonara è la pasta preferita dagli italiani. Scavalcando la classica lasagna.Secondo l’osservatorio dell’app leader per ordinare online pranzo e cena a domicilio vincono le tradizioni regionali, attira anche l’interscambio di specialità da luogo a luogo: i cappelletti bolognesi vanno forte a Roma, le orecchiette alle cime di rapa a Trieste e la cacio e pepe a Torino. L’Italia è leader nel mondo per produzione e prima al mondo nella classifica dei Paesi consumatori: ne mangiamo 23 kg di pasta a testa ogni anno e precediamo i consumi di Tunisia, 17 kg, e Venezuela, 12 kg. Rispetto a 20 anni fa, il mondo mangia sempre più pasta italiana. Secondo elaborazioni di Aidepi, circa 1 piatto di pasta su 4 consumati nel mondo è fatto in un pastificio italiano. Cresce in 200 Paesi destinatari l’export ed è più che raddoppiata la quota export, da 740mila a oltre 2 milioni di tonnellate, più della metà della produzione Il mercato della pasta si consolida lungo la Penisola anche nelle moderne versioni già pronte con consegne a domicilio: la richiesta di pasta da parte degli italiani, cresce sempre di più. Nel 2017 il consumo registra +120% di richieste a livello nazionale, totalizzando oltre 20.000 kg ordinati. Questo anno gli spaghetti alla carbonara, specialità del centro Italia, ha tolto lo scettro che nel 2017 era della lasagna, che resta sul podio, ma al terzo posto, mentre al secondo posto troviamo le Tagliatelle al ragù. Se gli Spaghetti sono intramontabili, esistono nel nostro patrimonio gastronomico 50 sfumature di pasta ripiena e ben 350 formati diversi di pasta.Intanto, sta entrando l’abitudine di preparare la pasta senza l’utilizzo de colapasta. La cosiddetta pasta risottata, ottenuta portando la pietanza a completa cottura insieme a tutti gli altri ingredienti. Questa cottura sta sostituendo quella della tradizionale pastasciutta. Quest’anno i festeggiamenti del World Pasta Day si svolgono a Dubai, dove, con 9 abitanti su 10 stranieri, la pasta si mangia soprattutto fuori casa e la cucina italiana è la preferita nei ristoranti della città.
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La pasta non fa ingrassare
La pasta, l’alimento italiano per eccellenza spesso accusato di far lievitare il girovita, non solo non farebbe ingrassare, ma addirittura potrebbe essere un prezioso alleato per perdere peso. Negli studi analizzati sono state coinvolte oltre 2.500 persone, che hanno consumato in media 3 piatti di pasta a settimana in sostituzione di altri carboidrati, nel contesto di una dieta sana, equilibrata e a basso indice glicemico. Sarebbe proprio il basso indice glicemico della pasta a renderla un alimento ‘virtuoso’ da includere nella dieta, a differenza dei prodotti con alto indice glicemico i famosi zuccheri raffinati che fanno schizzare immediatamente alle stelle i livelli di glucosio nel sangue, con tutto ciò che ne consegue in termini di salute, in particolar modo per il rischio diabete e patologie dell’apparato cardiovascolare. I partecipanti coinvolti negli studi hanno beneficiato così tanto dalla pasta che dopo tre mesi hanno addirittura perso mezzo chilogrammo. Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all’aumento di peso o all’aumento del grasso corporeo l’analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico. Prima di lanciarsi a bollire l’acqua per le tagliatelle e a informare cannelloni va sottolineato che le quantità erano esigue e che la pasta è stata valutata in un contesto di dieta sana ed equilibrata; insomma, se sognate di far sparire mezzo chilo di carbonara o di lasagne al giorno e dimagrire resterete molto ma molto delusi.
Il pranzo a sacco in spiaggia
Torna di moda il pranzo al sacco per gli italiani in spiaggia con il menu che varia dalle insalate di riso, pasta fredda, pollo, o insalatone di mare preferite dal 25% delle persone, alle tradizionali lasagne E’ quanto emerge da un indagine che ha tracciato una classifica. In testa alle preferenze c’è quindi l’insalata fatta in vari modi, seguono la caprese e la macedonia Non manca pero’ chi porta sotto l’ombrellone piatti tradizionali come la sostanziosa parmigiana o la frittata di verdure o la pasta al sugo. “L’attenzione all’alimentazione è diventata un obiettivo degli italiani anche in spiaggia. La novità dell’estate 2018 in Italia è proprio il forte aumento della richiesta di benessere a tavola che si allarga dal supermercato ai ristoranti fino ai pic-nic. La motivazione principale non è più solo il risparmio ma anche la ricerca della forma fisica. Tra i cibi sani e amici dell’abbronzatura, ci sono carote, albicocche, meloni, ciliegie, ma anche lattuga e radicchio.
Gli asparagi deliziose verdure
Gli asparagi sono l’ortaggio della primavera, germogli giovani e teneri che spuntano con l’arrivo della bella stagione e che simboleggiano il risveglio della natura. Possono essere verdi, dolci e dall’aroma che ricorda l’erba appena tagliata. Oppure bianchi, dal sapore così delicato e fine che si possono mangiare anche crudi, in carpaccio. Puoi cucinare gli asparagi in tanti modi diversi preparando ottime ricette per aprire il tuo menu con sfiziosi antipasti o deliziare i palati con raffinati primi delicati ma gustosi secondi light oppure cuocerli con le uova. Puoi cuocere gli asparagi al vapore e poi ridurli in poltiglia e riempiere dei Bignè con della crema di asparagi e capperi. Oppure lessarli e quindi passali in forno per preparare le squisite Lasagne agli asparagi e prosciutto o saltali in padella per realizzare un appetitoso contorno con asparagi mandorle e capperi.