Per chi decide di trascorrere le proprie vacanze in Italia, tra le tante spiagge tra cui scegliere vi suggeriamo la Spiaggia Cala delle Donne o Baia delle Donne nei pressi di Talamone. Questa zona è caratterizzata da moltissime calette, una più bella dell’altra, ma quella delle Donne è senza dubbio la più selvaggia che possiate incontrare. La prima spiaggia di Talamone però, prima di arrivare in paese, va ricordata e nominata soprattutto per gli appassionati di sport come windsurf o kitesurf perché è molto ventosa e quindi eccezionale per questi sport velici e di mare. Proseguendo però si arriva in questa pittoresca e incredibile spiaggia, Cala delle Donne o Bagno delle Donne. Si tratta di una caletta appunto, selvaggia La vegetazione è spontanea e la spiaggia è circondata da una scogliera e dalla ghiaia con un mare cristallino e un fondale meraviglioso, quasi da brividi per tutti coloro che amano lo snorkeling. Se potete posizionatevi qui e aspettate il tramonto perché regala un gioco di luci straordinario e bellissimo per tutti coloro che si avventurano fino a qui. Il mare sarà costellato e punteggiato da rocce sporgenti che sbucano dall’acqua come dei piccoli guardiani! Bagno delle Donne è una cala perfetta anche per tutti coloro che amano la natura perché grazie alla rigogliosa vegetazione offre un riparo sicuro a tutti i volatili della zona che qui possono nidificare.
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Iniziare bene la giornata
La prima colazione è, secondo i nutrizionisti, il pasto più importante della giornata, eppure una donna su tre ammette di sacrificarla a favore della cura per il proprio aspetto. Ci si sveglia il più tardi possibile e sono mille le cose da fare prima di uscire: trucco, una messa in piega veloce, decidere che cosa indossare durante la giornata. E, oltre alle forzate dello specchio, c’è anche una consistente minoranza, pari a una donna su sei, che rinuncia completamente alla prima colazione nel tentativo di perdere peso. Ma, per qualunque motivo lo si faccia, chi affronta la giornata senza la breakfast, deve accettare di fare i conti a metà mattina con i morsi della fame. La diffusione di queste cattive abitudini mattutine emerge da un sondaggio, atto a per sensibilizzare le persone sull’importanza del primo pasto della giornata. Dall’indagine risulta che un quarto delle donne salta la colazione una volta a settimana, mentre il 12% esce di casa tutti i giorni a stomaco vuoto. Tra le cause riferite da questo gruppo di stoiche digiunatrici ci sono la volontà di presentarsi con un aspetto il più possibile curato, il desiderio di dimagrire, o semplicemente il fatto che al mattino non si ha fame e si desidera dormire un quarto d’ora in più.E a metà mattina che accade? Tutte le donne che rinunciano alla prima colazione dichiarano di sentirsi affamate; due su cinque, in più, lamentano un senso di stanchezza e il 15% ha difficoltà a concentrarsi. Dal punto di vista scientifico sembra che questi sacrifici in nome della linea siano del tutto inutili: la nutrizionista Govindji, commentando i risultati del sondaggio, spiega: “Non c’è alcuna evidenza scientifica sul fatto che saltare la colazione aiuti a dimagrire, anzi vi sono delle ricerche recenti che evidenziano come per mantenere il peso forma il primo pasto del mattino sia essenziale, Secondo l’esperta, inoltre, è normale non avere molto appetito al mattino. Cercare di mangiare almeno qualcosa di leggero entro due ore dal risveglio è però importante, perché saltare del tutto l’appuntamento con la prima colazione aumenta il rischio di sviluppare problemi di metabolismo ed è anche nocivo per il sistema cardiaco.
Le piante carnivore
Chi non avrebbe desiderato partecipare alle lezioni di erbologia della professoressa Pomona per imparare tutto sulle terribili piante carnivore?Ovviamente stiamo parlando di Harry Potter, ma se molte delle piante incontrate nel laboratorio di Hogwarts come il bobo tubero o il tranello del diavolo sono inventate, e a quelle vere come le mandragole sono attribuiti poteri magici inesistenti, le piante carnivore esistono davvero ce ne sono addirittura 600 specie! e si possono anche coltivare in giardino.E tranquilli, non sono pericolose per l’uomo, infatti, la carne che mangiano è principalmente quella di piccoli insetti: mosche, moscerini…Come mai sono carnivore? Sono diventate carnivore a causa dell’habitat in cui crescono: carente dei nutritivi di cui una pianta ha bisogno. Si tratta ad esempio di ambienti estremi come le torbiere o zone con suoli acidi privi di calcio, con una bassissima concentrazione di sostanze nutritive necessarie per la vegetazione, quali azoto, fosforo o potassio. Così si sono adattate a mangiare e a ricavare ciò di cui hanno bisogno per vivere dalla digestione delle proteine degli animali. Gli insetti vengono catturati per mezzo delle foglie che si trasformano in vere e proprie trappole.
Il rosè il vino che crea atmosfera..
lo pensava anche Hemingway, che nel suo Il Giardino dell’Eden aveva definito il rosé “un ottimo vino per persone innamorate”. E chi siamo noi per contraddire Hemingway? Senza dubbio il rosé, nel suo destare ancora tanta curiosità, è certamente legato a quel mondo lì: primavera-estate, cene all’aria aperto, chiacchiere a voce bassa, candele accese al principio del tramonto, ascoltando bella musica.Ma i vini rosé meritano molto più di tutto questo. Piano piano, i mercati lo stanno capendo. Vietato trascurare il rosè!, ha scritto il food writer John Mariani. Produrre un vino rosé è un’arte che richiede grandi capacità e passione, sia nella corretta selezione degli uvaggi che nella tecnica di produzione in cui l’uva a bacca rossa è vinificata in bianco, lasciando le bucce a macerare con il mosto per un tempo più o meno breve. Non si tratta di una miscela di uve bianche e rosse, come molti credono I vini rosé hanno sicuramente un pregio indiscusso: creano atmosfera….. “tanta roba”.
Tendenze moda per i matrimoni del 2019
Sta per arrivare la stagione dei matrimoni, se volete un matrimonio super attuale, allora è la moda che dovete seguire con le tendenze 2019! Gli stili delle cerimonie di nozze evolvono ogni anno: ovviamente sono compresi i fiori, le decorazioni, il buffet, i tavoli e anche gli abiti degli sposi per tante idee tutte da copiare.. ogni anno cambiano alcuni piccoli dettagli che possono rendere originale il vostro grande giorno. Come ogni anno, anche il 2019 ha un colore: stavolta è stato eletto il “Living Coral“, ovvero una tinta corallo solare e brillante. Un arancione influenzato da delle note rosa la perfetta sfumatura per un matrimonio primaverile o estivo. Potete usarlo nelle decorazioni, nella torta, nelle composizioni floreali e persino nel make-up. Le decorazioni moderne sono ancora di moda, ma c’è una tendenza verso il ritorno a elementi tradizionali quando si tratta dei tavoli e della sala. Questo significa un ricevimento dal tema elegante, con candelabri alti, tovaglioli con le iniziali, sovrapposizioni di pizzi e calici di cristallo. Le tendenze del 2019 vogliono una sposa stupenda, in una combinazione di abiti semplici. L’ispirazione arriva da Meghan Markle, con l’abito liscio che aveva indossato al Royal Wedding e un trucco delicatissimo. Continua il tema della semplicità anche per scegliere la sala dove farete il ricevimento. Ultimamente le star stanno lasciando le location esotiche preferendo qualcosa di più casalingo: Gwyneth Paltrow e Mandy Moore, ad esempio, si stanno sposando nel giardino di casa. Può essere un’idea per mantenere basso il budget: non dovrete pagare la location e limiterete il numero degli invitati per un matrimonio più intimo. Per le decorazioni, sono due i trend del momento che renderanno il vostro matrimonio non solo attuale, ma anche divertente. Anche qui sono le star a dettare le regole, come Miley Cyrus che alle nozze con Liam Hemsworth ha fatto installare un arco di fiori per avere un bellissimo sfondo per le foto e per i selfie. In fine quando si trattava di animare il proprio matrimonio, in passato si sceglieva tra una band e un cantante più tradizionale oppure un dj per scatenarsi. Nel 2019 la tendenza è unire le due cose: scegliete un dj che abbia come spalla un violinista, un chitarrista che suoni sopra ai dischi, in modo da avere sia la musica live che un artista che dia una scossa al ricevimento.
Conservare il pane
Alimento primario, simbolo di convivialità e cultura gastronomica italiana, il cestino con il pane non può mancare sulle nostre tavole. E che sia di grano duro, o tenero, ai cereali o di farina integrale, non importa. L’unica regola da seguire è che sia fresco e croccante . Certo è che esistono due grandi categorie: il pane comune a base di farina di grano, acqua e sale tranne quello di tradizione toscana che non lo contiene e i pani speciali arricchiti con mix di farine, grassi oli e frutta. Le altre distinzioni si basano sul tipo di lievito: di birra, chimico o naturale. Il lievito naturale a pasta acida è il migliore in assoluto per la salute e per il sapore.Il pane più buono si compra da chi lo produce direttamente, e non da un rivenditore. Se dopo poche ore dall’acquisto la mollica diventa gommosa vuol dire che il pane è scadente. E se affettandolo la crosta si stacca dalla massa significa che è stato congelato. Diffidate del pane troppo leggero: significa che di certo le farine sono molto raffinate. Ed evitate i panini completamente vuoti, frutto di una lievitazione troppo rapida: molto meglio una grossa pagnotta da consumare a fette. Ma come mantenerlo fragrante il più a lungo possibile? Il profumo e il sapore del pane fresco, non ha eguali, ma con i ritmi frenetici capita spesso di recarsi una sola volta a settimana a fare la spesa e si deve quindi approfittare per acquistare tutto l’occorrente fino alla spesa successiva, compresa un’abbondante scorta di pane: è quindi d’obbligo, conservare il pane nel modo corretto, cosicché il giorno successivo all’acquisto risulti ancora fresco e morbido, alcuni accorgimenti ci aiuteranno, avvolgere il pane in un panno leggermente umido,e collocatelo in un cesto contribuirà a tenere la freschezza fino al giorno successivo. È possibile porre il pane avanzato, in un contenitore o un recipiente sottovuoto, impedendo il contatto con l’aria, mantenendo così il pane, come appena comprato ancora per qualche giorno. Si può anche conservare il pane in un sacchetto di tela o utilizzare sacchetti di plastica ben chiusi avendo l’accortezza di far uscire tutta l’aria al suo interno e di avvolgere la pagnotta senza residui di ossigeno. Non utilizzate il frigorifero, renderebbe la mollica e la crosta gommose, mentre è possibile mettere il pane in freezer avvolgendolo in carta forno e sigillandolo definitivamente con la carta di alluminio.
Il riscaldamento globale minaccia anche il caffè
La maggior parte delle varietà selvatiche di caffè potrebbe andare definitivamente perduta nei prossimi decenni, a causa di un mix letale di cause di cui fanno parte deforestazione, cambiamenti climatici e parassitosi. La sentenza che arriva da uno studio appena pubblicato su Science Advances getta un’ombra di angoscia anche sulle piantagioni commerciali, oggi dominate da due specie prevalenti: arabica e robusta. La prima è sensibile alle alte temperature, la seconda all’aridità del suolo. Le 124 varietà di piante selvatiche del caffè potrebbero favorire i coltivatori a potenziare la resistenza verso l’uno o l’altro tratto, ma con meno specie a disposizione, anche le opzioni per rinforzare arabica e robusta contro le condizioni ostili si ridurrebbero. I ricercatori del Royal Botanic Gardens, hanno impiegato due decenni per catalogare accuratamente tutte le varietà selvatiche di caffè con la loro distribuzione, i rischi che corrono e le caratteristiche salienti come quantità di caffeina contenuta, resistenza alla siccità e ai parassiti. Dal confronto di questi dati è emerso che 3 specie su 5, rischiano di scomparire nei prossimi decenni. Su 124, ben 75 sono minacciate di estinzione e tra queste 13 sono gravemente minacciate.Il 72% delle specie selvatiche di caffè cresce in aree protette, tuttavia questi paletti sulla conservazione rimangono spesso soltanto “sulla carta”, perché queste stesse zone non sono immuni da deforestazione e cambiamenti climatici. Mantenere la diversità genetica del caffè fuori dai suoi habitat naturali è difficile e molto costoso: rimangono le banche dei semi ma sono soluzioni di emergenza, afflitte da una cronica carenza di fondi. In Paesi come l’Etiopia, dove un quarto della popolazione vive delle attività legate al caffè, occorre trovare soluzioni con urgenza: una di quelle oggi sperimentate è la suddivisione delle foreste in cui crescono le varietà selvatiche in aree più piccole e facili da monitorare. L’onere di preservare le specie più a rischio non può spettare soltanto ai Paesi produttori. Se tutti beneficiano del caffè, tutti dovrebbero contribuire.![]()
Fortuna e sfortuna..
I portafortuna servono davvero. Per chi è superstizioso e ci crede è, ovviamente, la scoperta dell’acqua calda, ma anche gli scienziati si stanno convincendo del potere dei portafortuna, anche se non per ragioni soprannaturali. Questo perché molte ricerche sono arrivate alla stessa conclusione: il segreto perché vada tutto bene è… crederci. Perfino nei portafortuna. Se la fortuna è cieca, la sfiga è scientifica. Qualche anno fa alcuni ricercatori dell’università di Colonia, hanno invitato un gruppo di studenti a portare con sé il proprio talismano per sottoporsi a un test. Gli oggetti sono stati presi in consegna dai ricercatori con la scusa di fotografarli. Poi, a metà degli studenti i portafortuna sono stati restituiti prima che iniziassero dei quiz e delle prove di abilità come centrare un canestro, fare buca con una pallina da golf,mentre all’altra metà non sono stati restituiti.La scienza dimostra che se si pensa di essere fortunati, si finisce per esserlo per davvero, infatti chi aveva con sé il suo portafortuna è andato meglio in tutte le prove. Inoltre, alla richiesta dei ricercatori di supporre in anticipo il numero di parole da trovare risolvendo alcuni anagrammi, e di fissare la soglia di tempo dopo la quale avrebbero lasciato il test, le persone che avevano con sé l’amuleto si sono date obiettivi più ambiziosi. Erano tutti più convinti di potercela fare.Secondo i ricercatori, quindi, non solo avere con sé un portafortuna, ma anche solo dire “tengo le dita incrociate per te”, o anche l’inossidabile “in bocca al lupo”, può davvero servire perché aumenta l’autostima dando più fiducia negli obiettivi che ci si pone. Credere di avere la sorte dalla propria parte, insomma, attiva una specie di circolo virtuoso, perché rende meno ansiosi, più rilassati e più positivi. le ricerche dimostrano che ciò che viene avvertito come “buona stella” o “maledetta sfortuna” ha più a che fare con la psicologia che con la probabilità. 
Idee per una cena sfiziosa
Per una cena sfiziosa con degli amici preferite presentare degli antipasti di terra, magari a base di salumi e formaggi italiani? Nessun problema, potete preparare un tagliere di legno rotondo sistemando, a partire dal bordo, prima le fette di prosciutto crudo, magari arrotolate, poi quelle di salame, di prosciutto cotto e così via, alternando i colori e sistemando verso il centro le fette più piccole ad esempio quelle di salamino. Potete alternare salumi e formaggi sullo stesso grande piatto, terminando al centro con una o più ciotoline di miele e marmellate circondate da mozzarelline di bufala e pomodorini per dare colore, o potete creare piatti diversi per le varie pietanze, ad esempio uno con dei semplici involtini di prosciutto crudo, uno con degli sfiziosi spiedini in cui alternare tocchetti di salame, o mortadella olive verdi e pezzi di formaggio, e così via. Cercate sempre di unire nello stesso piatto un salume, un formaggio e della verdura basta anche una spolverizzata di erba cipollina e il gioco è fatto!
Cure per i nostri amici animali
Chi possiede un animale da compagnia, è portato a ricercare cure più dolci e naturali anche per il proprio animale, L’uso della fitoterapia in campo veterinario nasce dall’osservazione degli animali in natura, che sanno per istinto quali piante possono loro giovare: chi non ha mai visto un gatto “brucare” periodicamente l’erba selvatica, allo scopo di ripulire lo stomaco dai peli che ingoia leccando a lungo il mantello durante la sua accurata toilette? Dopo l’ingestione dell’erba, infatti, il gatto la rigetterà insieme a succhi gastrici e a un bolo di pelo agglutinato, liberando così lo stomaco dall’ingombro. Sempre il gatto adora la pianta Nepeta cataria, chiamata anche “erba gatta”, che possiede blande proprietà digestive e calmanti e agisce sull’animale anche come euforizzante: vediamo infatti che esso l’annusa, la lecca, la mastica ripetutamente, ci gioca e ci si sdraia sopra e persino i gatti anziani, dopo averla ingerita, sembrano riacquistare le forze e diventano giocherelloni. I cani mangiano la Malva, rinfrescante e purificante intestinale, ricercando anche le sue radici, scavandole nel terreno; gli scimpanzé individuano alcune piante ad azione antiparassitaria, mentre alcuni uccelli costruiscono il nido con foglie di Tabacco, che ha proprietà repellenti e insetticide contro insetti e larve. Le proprietà delle piante ad uso veterinario ricalcano quelle che esse esercitano anche sull’uomo, ma cambiano certamente le dosi e i modi di somministrazione, che avvengono in genere in base al tipo di animale e al suo peso. I fitopreparati per uso orale possono essere dati miscelandoli con un alimento gradito all’animale, oppure mescolandoli all’acqua di bevanda. Analizzando per prima cosa gli alimenti per cani e gatti, dobbiamo appurare che siano salutari, se possibile con una alta componente biologica, privi di residui chimici industriali. Anche L’Aloe, nelle due specie officinali Aloe vera e Aloe arborescens, utilizzate con grande efficacia in ambito umano, può dare ottimi benefici ai nostri cani e gatti. Grazie alle sue proprietà nutraceutiche e officinali è un validissimo immunostimolante e immunomodulante; per le sue proprietà antiossidanti è utile per contrastare lo stress ossidativo e i danni provocati dai radicali liberi e contrastare patologie degenerative; presenta proprietà energizzanti, antisettiche, antinfiammatorie, depurative e disintossicanti.