Vuoi essere felice ?…..Mangia bene !

Tutti sappiamo che mangiare è uno dei piaceri della vita e la ricetta della felicità si nasconde nei nostri piatti: molti alimenti, i cosiddetti “comfort food”, sono in grado di alleviare le emozioni sgradevoli e aiutare a ritrovare la serenità. Una corretta ed equilibrata alimentazione va ad influenzare la corretta produzione di neurotrasmettitori. tra questi la serotonina, l’ormone del buonumore. La dottoressa Raffaella Cancello, ci spiega non esistono veri e propri cibi del buonumore, ma, alcuni nutrienti contenuti in determinati alimenti risultano necessari per produrre un mediatore del benessere, la serotonina appunto. Il principale nutriente per produrla è l’aminoacido triptofano: si trova nel latte e derivati, nel pesce, nell’albume, nella soia e nelle carni bianche.Per essere sereni bisogna dedicare il giusto tempo anche al pasto, non si deve mangiare in fretta e nemmeno parlando o guardando lo smarthphone. E’ fondamentale seguire una dieta bilanciata: fare una buona colazione, mangiare a pranzo e la cena non dev’essere il pasto più abbondante.Diversi studi recenti hanno dimostrato come la depressione sia spesso associata ad una dieta ricca di grassi saturi, povera di verdura e frutta fresca, insomma una dieta di scarsa qualità. Inoltre, la carenza di magnesio e vitamine del gruppo B favorisce i sintomi più seri. Uno studio ha identificato le sostanze presenti negli alimenti che hanno le stesse funzioni degli ingredienti utilizzati nei farmaci antidepressivi, confrontando tra loro più di 1700 sostanze. Sono emersi gli alimenti del buonumore, tra questi cioccolato, fragole, mirtilli e the. In un altro studio, i ricercatori dell’Università di Otago hanno dimostrato che frutta e verdura fresche fanno bene all’umore. Un’altra ricerca, ha osservato l’effetto del cioccolato sull’umore di  volontari sani di mezza età. Le persone che hanno consumato regolarmente piccole dosi di cioccolato hanno raggiunto livelli molto più elevati di calma e contentezza Quindi possiamo affermare che il cioccolato fondente e con almeno il 70% di cacao, non solo è buonissimo, ma aiuta ad abbassare il cortisolo, l’ormone dello stress. E’ ricco di antiossidanti, favorisce il rilascio di endorfine, ormoni che aiutano a combattere la depressione dando una sensazione di benessere.E’ quindi scegliendo gli alimenti giusti che possiamo migliorare salute, umore e lucidità mentale. Mangiare bene può quindi essere davvero la strada per sentirsi felici.

 

 

 

I buoni propositi di inizio anno

L’inizio di un nuovo anno porta inevitabilmente momenti di auto-riflessione. Dopo aver salutato il 2018, puntiamo a iniziare con energia il 2019 con le migliori intenzioni per vivere il nostro anno migliore, visto che tra non molto è già passato un mese, ecco alcuni consigli salutari nel caso che ancora non abbiate iniziato…Sentiamo spesso che la salute, la famiglia e gli amici sono le componenti chiave per una vita felice e appagante. Vogliamo focalizzarci qui sul mondo della salute e mettere in evidenza il valore per tutto l’anno a venire che può derivare dal rispetto del proprio benessere. Tutti vogliamo vivere una vita lunga e forte senza compromessi e, all’inizio del mese di gennaio, è importante concentrarsi sui suggerimenti e sugli strumenti che ci aiuteranno a prendere in mano le redini delle nostre vite. Mentre ci iscriviamo alla nuova palestra, sperimentiamo un mese di bevande naturali e aggiungiamo porzioni extra di verdura alla nostra spesa, dovremmo anche prestare attenzione ai titoli dei giornali che avvertono dell’aumento di malattie “silenziose” come l’ipertensione. L’ipertensione è il fattore di rischio n. 1 che contribuisce ai decessi su scala generale causando ictus, infarti e altre complicazioni cardiovascolari. Ogni anno vengono perse inutilmente 10 milioni di vite a causa dell’aumento della pressione sanguigna e solo la metà delle persone con la pressione alta ne è consapevole. In definitiva, molti di questi decessi si possono prevenire. Solo controllando regolarmente la pressione sanguigna, si può essere certi di essere sulla buona strada o prendere decisioni sanitarie consapevoli se i vostri valori di pressione sanguigna sono più alti del normale.Come individui, dobbiamo occuparci dei fatti e della realtà della nostra salute e avere un cuore sano non solo nel 2019

Vivere più a lungo

L’aspettativa di vita si è allungata di molto rispetto ad alcuni anni fa. Non solo per le malattie distrutte, la sanità migliorata, la qualità di vita e di lavoro meno usuranti. Ma anche perché abbiamo capito il valore di uno stile di vita più sano. Alcune abitudini possono farci vivere più a lungo, e bene. Come guadagnare qualche anno? Ecco alcuni consigli su come allungare la vita che si vanno a sommare ai ‘classici’ mangiare sano, non bere e fumare, fare attività fisica. Uno studio ha riscontrato che chi ha una migliore percezione della propria età tende a vivere di più di chi si comporta da ‘vecchio’. Invecchiare è senz’altro un processo genetico, ma è spesso anche questione di abitudini, di stile di vita. Gli 80 enni che viaggiano, fanno esercizio, hanno una vita sociale attiva sono più in salute dei coetanei che si ritirano a vita privata. Comportarsi come se si fosse più giovani riduce lo stress, fattore che influisce molto sul sistema immunitario. Inoltre un atteggiamento negativo induce all’isolamento, l’inattività e alla depressione. Per la stessa ragione appena esposta, lavorare mantiene ‘giovani’ un attività di giardinaggio, un impegno sociale sono. Il punto di partenza contro l’inattività, e una spinta alla vita sociale contro l’isolamento.Uno studio svedese ha sottolineato che chi ha una famiglia allargata in età avanzata può contare su una rete di supporto molto importante. Chi si sente solo, finisce spesso per essere vulnerabile. E le emozioni hanno un ruolo importante nell’allungare l’aspettativa di vita. Il consiglio quindi è di fare figli, ma anche di mantenere rapporti con altri. Secondo alcuni studi britannici le persone anziane escono dall’ospedale peggio di quando sono entrate. Come è possibile? Gli ospedali sono luoghi dove si annidano batteri e virus, e le persone delicate di salute come gli anziani malati possono finire per peggiorare la propria condizione. Sono tantissimi gli studi che confermano i benefici del camminare. Fare attività fisica in generale fa bene al cuore, ai muscoli, ai polmoni, al cervello e naturalmente all’umore. Ma camminare in particolare permette anche di stare all’aria aperta e molto spesso di socializzare.Infine, il sonno. Per vivere più a lungo bisogna dormire bene, meglio evitare piccoli pisolini più volte al giorno sul divano e farsi invece una sana notte di sonno. Lo confermano decine di studi. Il riposo aiuta a combattere malattie cardiovascolari, ipertensione, depressione, stress, persino l’obesità.

 

Ipertensione e sale

Con il sale bisogna andarci molto piano. Gli italiani a causa dell’eccessivo consumo di sale, tra i più elevati in Europa, rischiano gravi conseguenze per la salute, non solo per i noti pericoli riguardo il sistema cardiocircolatorio, ma per le conseguenze anche su reni e ossa Ormai tutti sanno, anche se sapere non significa “applicare”, che l’ eccessivo consumo di sale è legato all’insorgere dell’ ipertensione, ed è convinzione comune il fatto che mettere troppo sale nelle pietanze provochi quell’aumento della pressione sanguigna che potrebbe provocare … effetti spiacevoli. Dagli Stati Uniti arriva una ricerca sull’argomento pubblicata sul Journal of Hypertension  che contribuisce a far luce sul procedimento in cui l’assunzione del sale provoca appunto l’aumento di pressione sanguigna. La ricerca di Irene Gavras vorrebbe infatti sfatare quella convinzione che il sale faccia aumentare la pressione per il solo fatto che aumenti il “volume” del sangue, esercitando quindi una pressione sulle arterie,spiegano i ricercatori, che il sale in eccesso porti alla ritenzione di liquidi “extra” all’interno del sistema circolatorio, causando un conseguente incremento del volume del sangue e una pressione “aggiunta” sulle pareti arteriose. I due ricercatori a questo punto hanno ragionato su altre occasioni di “espansione di volume” del sangue, ad esempio la secrezione di un ormone antidiuretico o l’innalzamento eccessivo di zucchero nel sangue, che però non causano, aumento della pressione sanguigna dato che il “fluido extra” viene “distribuito” nella distensione delle vene e dei capillari. Il nostro organismo quindi si mostra estremamente “flessibile” per molte altre cause di aumento di volume sanguigno, ma non per il sale. Questo dubbio ha fatto riflettere i ricercatori che, attraverso una revisione di molti altri studi sul tema hanno portato alla “scoperta” ma sarebbe meglio dire all'”ipotesi” che un consumo eccessivo di sale porti a dei meccanismi ben più “raffinati” per provocare l’ipertensione. Il consumo eccessivo di sale infatti stimolerebbe il sistema nervoso che “ordinerebbe” un aumento di produzione di adrenalina. A questo punto anche chi ha una semplice infarinatura di “pronto soccorso” può immaginarsi il seguito.

Essere innamorati cambia il nostro corpo

Quello stato di confusione, inebriamento e un pizzico di irrascibilità sono i sintomi classici di quando si è bevuto qualche bicchiere di vino in più ma anche, a pensarci bene, dell’amore. Lo conferma uno studio di  Biobehavioral Reviews dimostrando proprio che alcol e ossitocina l’ormone dell’amore hanno sul cervello effetti molto simili, se non identici. Inoltre essere innamorati comporta alcuni cambiamenti fisici e psicologici. I neurotrasmettitori relativi al piacere e alla gioia sono in ‘subbuglio’. Lo stress si allevia, anche grazie al piacere provocato da baci, abbracci dal cuore che batte all’impazzata e naturalmente all’attività sessuale. Ecco altri sintomi Tra le prime conseguenze dell’essere innamorati, l’abbassamento della pressione sanguigna nelle persone che solitamente ce l’hanno molto alta. Ipertensione e pressione alta sono fattori di rischio che possono condurre a problemi cardiaci anche piuttosto seri. Alcuni studi provano come le persone che vivono una relazione d’amore appagante siano meno propense a soffrire di ipertensione rispetto ai single. Per alcune persone l’innamoramento e soprattutto l’inizio di una relazione può essere stressante. Questo avviene perché il corpo produce più cortisolo, ormone associato allo stress. È proprio da esso che potrebbero dipendere il battito del cuore accelerato, le ‘farfalle allo stomaco ovvero l’attivazione del nervo vago che dà una tipica sensazione a livello di pancia. Tuttavia, dopo alcuni mesi i livelli di questo ormone si abbassano ancora, e si mantengono bassi per lungo termine. Inoltre, col passare del tempo e con il rafforzamento della relazione si innalzano i livelli di ossitocina, un neurotrasmettitore associato a sensazione di calma, tranquillità, sicurezza. La sua produzione aumenta in particolare quando ci si bacia, ci si abbraccia, ci si coccola. Essere innamorati stimola il corpo a produrre più dopamina, che controlla le sensazioni di piacere e appagamento. Alcuni studi affermano che una delle conseguenze dell’amore è la minore percezione del dolore. Allo stesso tempo, sembra che quando ci si innamora si attivino alcuni recettori legati alle dipendenze: in questo caso, si sviluppa una ‘dipendenza’ dall’amore.

Natura e salute

Lavoro. Famiglia. Impegni. Stress. Responsabilità. La lista è infinita. E lo svago, il relax, il benessere, o semplicemente il ricordarsi di respirare ogni tanto vengono, inevitabilmente messi in secondo piano.E se si riesce a prendersi un po’ di tempo da dedicare a se stessi e al proprio benessere fisico e mentale, oggi come oggi, ecco che ci sono quasi sempre elementi che vanno a disturbare quello che dovrebbe essere il tanto atteso momento di puro relax e svago. Puntuali come un orologio, telefonate, messaggi, Facebook, Whatsapp, Instagram prendono il sopravvento e addio salute mentale! E delle volte basterebbe così poco per aiutare noi stessi e il nostro cervello. Anche semplicemente fare una passeggiata in un parco, almeno una volta a settimana, per soli 30 minuti o un pic-nic su un prato godendo ancora del sole di Settembre Un piccolo svago che riuscirebbe a fare davvero tanto. Come ad esempio diminuire il rischio di depressione e soprattutto di pressione alta. Alcuni studi hanno appurato che basterebbero piccole dosi Si, perché proprio di dose si parla. O meglio, di una “dose minima di natura” che garantisce benessere fisico e mentale a chi riesce a trascorrere una mezz’ora alla settimana in mezzo al verde. Il risultato di questo studio è stato raggiunto andando ad analizzare tre principali fattori: la frequenza media delle visite a contatto con la natura nel corso di un anno, la durata media di queste in una settimana e l’intensità della “natura” in questi spazi in proporzione alla quantità di verde presente. Un altro dato molto interessante scoperto grazie a questo studio riguarda la reciprocità. Sembra proprio che ad essere maggiormente solidali ed empatici con gli altri siano proprio le persone che trascorrono buona parte del loro preziosissimo tempo a contatto con piante fiori e animali, una cura meravigliosa a costo zero