l robot sommelier

l robot sommelier, messo a punto dagli studenti del GaE di Biella ha suscitato tanta curiosità. Il robottino, o meglio il cobot, robot dotato di intelligenza artificiale in grado di interagire e collaborare con gli umani, è in grado di riconoscere un vino, di risalire persino alla cantina di produzione e di tacciarne le caratteristiche organolettiche. Insomma, la presentazione del robot sommelier ha fatto si che la stampa nazionale si interessasse al progetto ma anche la televisione non è stata indifferente, il robot ospite di un importante trasmissione televisiva e’ stato un successo, intervistato  ha saputo rispondere in piena autonomia, ha anche dato dimostrazione del sue capacità nel riconoscere un vino colore, vitigno, acidità ecc., dell’area geografica di provenienza e dei possibili abbinamenti a tavola. Un successo, insomma.Gli unici scontenti sono i sommelier umani che in qualche occasione sono stati persino poco eleganti nei confronti di chi ha seguito il progetto. Il futuro però sembra essere  proprio questo. I cobot prenderanno sempre più piede e in molti casi si sostituiranno agli umani. Non sarà però così per i sommelier che possono stare tranquilli, un robot non potrà mai avere la loro eleganza e la loro capacità di narrare un vino, ma potrebbe essere di aiuto, come lo è il Bimby per molti chef che lo tengono imboscato nelle loro cucine, ma che nessuno dice.

 

 

Invenzioni geniali e assurde

La vita, di un lavoratore, di un padre o di una madre di famiglia non è sempre semplice; si hanno tante cose da fare e spesso poco tempo a disposizione per farle. Ma! C’è un ma; ecco qui un elenco di invenzioni geniali che vi cambieranno la vita migliorandola: Drone: questo piccolo robot è in grado di fare diverse cose ma la più sorprendente è la sua capacità di volare, durante i matrimoni e le feste spicca il volo e ci regala delle riprese mozzafiato e a breve farà anche consegne a domicilio. Tappeto sveglia: il momento forse più scioccante di ognuno di noi è la sveglia al mattino !  Ma basta con quella musichetta irritante a intermittenza che tenta di svegliarci; il tappeto sveglia inizierà a suonare ma smetterà appena gli poggiamo sopra i piedi. Ombrello avvolgente: quando piove il solo ombrello non ce la fa a proteggerci dalla pioggia, ma soprattutto dalle macchine che sfrecciano in prossimità di pozzanghere e di pedoni. Con l’ombrello avvolgente saremo ricoperti fino ai piedi da una plastica trasparente e niente riuscirà ad oltrepassarla. Tappi penne a forma di posate: unire l’utile al dilettevole!  Non dovrete più portare le posate per la vostra pausa pranzo, avrete bisogno solo delle vostre penne che si trasformeranno in vere e proprie posate. Comodino con vassoio: sarebbe bello svegliarsi e avere la colazione sul vassoio incorporato nel comodino, basta solo spingere il comodino e la colazione è servita. Panchine girevoli: sono un’invenzione geniale per chi vuole sedersi su una panchina, ma la trova o sporca o bagnata, basta girarla e ci si può accomodare. Cucchiaino per prendere gli angoli della Nutella: questo è il top del top… Amanti della Nutella non dovrete più scegliere se sporcarvi le mani o lasciare la nutella nel barattolo, ora ci pensa  il cucchiaio a raccoglierla per noi.

Le invenzioni figlie del caso

Tante invenzioni di cui usufruiamo oggi sono figlie del “caso” niente anni di studi, niente sforzi sovrumani, ma solo e soltanto….il “caso”….Il Viagra: la pillola che ha risolto i problemi di tanti amanti è opera di Merthyr Tydfil, ricercatore gallese che in realtà cercava un rimedio per l’angina I dolcificanti artificiali: lavorando su svariate sostanze chimiche studiate per gli scopi più disparati, alcuni chimici dimenticarono di lavarsi le mani e, leccandosi involontariamente le dita, sentirono un sapore dolciastro… E nacque l’aspartame. Il forno a microonde: una delle tante invenzioni «civili» nate a partire dall’industria bellica. L’ingegner Percy Spencer cucinò involontariamente una caramella con le onde, pardon microonde emesse da un radar. Il brandy: motivi di spazio. Per caricare più vino dalle navi, nel Medioevo si pensò di eliminare per ebollizione l’acqua contenuta nella preziosa bevanda. Ma riaggiungere acqua dopo il viaggio non funzionò. In compenso, il vino «disidratato», cioè il brandy, aveva un ottimo sapore. Il silicone: lo scienziato James Wright, negli anni ’40, cercava un’alternativa al caucciù, materia prima indispensabile per la produzione dei pneumatici. C’è andato lontano, ma ha cambiato l’industria e la vita di tutti i giorni. Le patatine fritte: il cliente ha sempre ragione; il cuoco George Crum, nel 1853, per accontentarne uno che si lamentava dello spessore delle patate che gli erano state servite, le taglio a strisce sottili; in più, per renderle più croccanti, provò a friggerle, creando quello che per molti è quanto di meglio esista in cucina.

L’ hamburger vegetariano che sembra carne

Il clone è il frutto del lavoro del dott. Patrick Brown,  e il suo segreto è stato l’Eme,  ovvero quella che si considera l’emoglobina delle piante. L’Eme si estrae dalle radici di piante, come  piselli e fagioli.Questa molecola  a seguito dell’attrazione dell’ossigeno, attraverso l’atomo di ferro contenuto, cambia colore divenendo rossa  come il sangue. Inoltre, se esposta  all’azione di zuccheri e aminoacidi, riesce anche a prendere il sapore dalla carne. L’Eme è la molecola che dà sapore alla carne. Ed è  il motivo per cui la carne rossa, che ne contiene quantità maggiori, ha un sapore più gustoso rispetto alla carne bianca. Dopo essere arrivati a replicare il gusto di carne, gli scienziati hanno fatto in modo che l’alimento ricordasse il più possibile ad un hamburger vero. Hanno lavorato, dunque, per replicare i tessuti, i grassi e le fibre muscolari di origine animale. L’obiettivo era quello di ottenere un alimento simile  sia nel  gusto che nell’aspetto, poiché finora tutte le riproduzioni a base di tofu e seitan non sono all’altezza di quanto offrono. L’hamburger vegetale, dunque è stato ideato per soddisfare sia chi non riesce a smettere di mangiare carne sia  coloro che già non la mangiano. Gli esperti, inoltre, evidenziano che la produzione di carne è causa di gravissimi impatti negativi sull’ambiente, senza contare poi  gli effetti  per la salute spinti da un consumo eccessivo. La produzione di carne ha effetti ambientali terribilmente distruttivi, inoltre, molti scienziati e medici credono che sia intrinsecamente malsano mangiare carne, devono quindi reinventare un intero sistema per la produzione del cibo, puntando su prodotti come la frutta e la verdura. E il risultato finale è stato quindi un prodotto incredibilmente delizioso che può competere con esito positivo contro un prodotto che la gente ha amato per migliaia di anni. Per quanto riguarda i costi il nuovo alimento è ancora abbastanza caro: circa 20 dollari ad hamburger.

Arriva Yolkr

In cucina alcune ricette richiedono soltanto l’albume, altre prevedono invece solo l’uso del tuorlo. E allora come riuscire nell’impresa di portare a termine l’operazione, senza rischiare di rompere il rosso dell’uovo? Arriva dalla Nuova Zelanda l’invenzione per separare il tuorlo dell’uovo dall’albume. Si chiama Yolkr questo attrezzo davvero ingegnoso che si può acquistare  su internet. L’invenzione neozelandese si presenta come una pipetta in plastica, proposta in diverse varianti di colore, e che aspira da una ciotola il rosso dell’uovo, non lo rompe, e lo separa completamente dall’albume. Con questa invenzione dividere il tuorlo dall’albume d’ora in poi sarà un gioco da ragazzi! E molto più comodo e divertente sarà preparare stuzzicanti ricette. Spesso non a tutti risulta semplice, o gradito, dividere con le mani il tuorlo dell’uovo dall’albume. Con “Yolkr” rompere un uovo diventa un’azione veloce e di grande semplicità, principalmente non occorre sporcarsi le mani nell’uovo, che inevitabilmente sgocciola. Oltretutto pare sia il modo ottimale per evitare che rimangano tracce del suo guscio nel contenitore dove si andrà a lavorare il tuorlo o l’albume.L’invenzione per separare il tuorlo dell’uovo dall’albume pare sia più veloce di qualsiasi altro metodo a disposizione e anche più igienico. Come sostiene il suo inventore, Hamish Dobbie. Insomma, una semplice, e utile, alternativa al metodo tradizionale per separare il tuorlo dell’uovo dall’albume. Un’invenzione intelligente ed efficace che non può mancare nella cucina di ogni creativo o pignolo, abitudinario o sperimentatore, purché amante della buona tavola! Non credete?

ll quaderno alla cipolla per appunti tristi

L’azienda Magnus Ferreus, specializzata nella produzione di quaderni e blocchi notes, ha lanciato una novità nel settore, ovvero “Onion Note”.Si tratta di uno strano quaderno alla cipolla che ha lo scopo di farvi piangere ogni volta che scrivete qualcosa su questi fogli. Le pagine di Onion Note sono trattate con solfuro di allile, ovvero la sostanza che si libera dalle cipolle quando vengono tagliate, facendoci piangere. L’idea dell’azienda è quella di creare un legame emotivo con quanto si scrive, dato che spesso si prendono appunti in modo fin troppo distaccato e freddo. Inoltre è sempre più diffusa l’idea che il pianto debba essere sdoganato e non ci si debba più vergognare di esprimere le proprie emozioni. Il quaderno alla cipolla certamente ci aiuterà in questo scopo e potrebbe essere un idea regalo….!!!

Chi ha inventato il buco nelle ciambelle

Non è sicuramente parte della cultura gastronomica nostrana ma le ciambelle, icona per eccellenza di dessert americano, si trovano ormai in ogni bar che si definisca tale ed è facile che almeno un paio nel corso della nostra vita le abbiamo divorate. Uno degli aspetti più caratteristici di questo dolce è sicuramente il buco, eppure le storie dietro la sua origine si sprecano. Il famoso buco è stato inventato da un marinaio americano di 16 anni. Il nome dell’inventore è Hanson Gregory. Mentre era a bordo di una nave nel 1847 stufo di mangiare un dolce pieno di grassi, con le parti interne costantemente crude, decise di praticare un foro utilizzando il coperchio di una scatola di latta che conteneva del pepe, rendendole così più leggere e più facili da cuocere uniformemente. Tornato a casa raccontò la ricetta alla madre e quello che vene dopo è storia. Va però ricordato che, nonostante la storia di Hanson Crockett Gregory fosse la più accreditata, la leggenda non  ha mai convinto definitivamente oltre ogni ragionevole dubbio. Più facile pensare che i panettieri che preparavano le ciambelle si fossero accorti della problematica del cuore crudo del dolce e decisero così di bucare le frittelle per rendere la cottura più omogenea. C’è chi, ancora, è invece convinto che la forma ad anello fosse utile per attirare l’attenzione dietro al bancone tanto che alcuni credono che l’interno del buco fosse decorato, oppure per appendere i dolci a delle aste di legno o corde per venderli meglio. Qualunque sia la vera origine di questo delizioso quanto peccaminoso dessert, l’unica certezza rimane la sua iconica rappresentazione degli States, nel bene e nel male.

Una particolare lavatrice

Presentata in Giappone una particolare lavatrice, dal cesto della biancheria per finire in lavatrice non usciranno solo panni sporchi ma i nostri amici…..gatti e  cani. La singolare invenzione è una macchina grande poco più di un forno, che permette il lavaggio, il risciacquo e l’asciugatura di cani e gatti in 33 minuti: e addirittura permette la messa in piega del nostro cane o gatto.La macchina, progettata negli USA, ha trovato una grande attenzione fra i possessori di animali già molto sensibili a questo genere di “attenzioni” nei confronti dei loro amici a quattro zampe, tanto da permettere alle compagnie di assicurazioni di investire sulla creazione di polizze apposite destinate a loro: per il momento il servizio di lavaggio è presente al “Pet World Joyful Honda“, dove è possibile usufruirne per il modico costo di  8 euro, con un notevole risparmio rispetto ad un classico lavaggio a mano.Nonostante le perplessità che l’invenzione potrebbe suscitare, i produttori assicurano che il sistema è assolutamente sicuro per gli animali domestici: la temperatura dell’acqua è infatti costante a 35 gradi, viene utilizzato uno speciale shampoo non irritante, e l’asciugatura dura solo pochi minuti, per rendere il pelo morbido e pulito, il tutto in circa mezz’ora. Ma i nostri amici, cosa penseranno davvero della “lavatrice” loro destinata? Sarà davvero uno strumento comodo e sicuro per loro, oppure soprattutto per i proprietari, che in questo modo  possono rendersi molto più facile il compito di effettuare la toelettatura dei loro compagni animali?

Le cose …impossibili

Se fate parte di quelle persone che la mattina hanno la splendida abitudine di sedersi a tavola e fare un copiosa colazione potete provare a cercare un Corn Flakes Si dice che sia impossibile trovare due Corn Flakes che risultino uguali. Effettivamente noi ci abbiamo provato, ma senza successo. I Corn Flakes sono i famosi cereali prodotti dalla Kellogg’s creati tramite un processo di trasformazione del mais. Questo prodotto esiste sul mercato da veramente tanto tempo. Risale addirittura al diciannovesimo secolo, quando si era alla ricerca di un alimento da inserire all’interno dalla dieta vegetariana. Non a caso l’inventore di questo prodotto è proprio il dottor John Harvey Kellogg, che lo usò con alcuni suoi pazienti per una dieta che includeva la privazione di alcol, tabacco e caffeina.La nascita dei Corn Flakes è stata casuale. Il dottor Kellogg, insieme a suo fratello Will, scoprì che il mais cotto, lasciato a riposare, diventava rancido. L’idea fu quella di farlo passare attraverso dei rulli per ottenere delle sfoglie di pasta. Dopo avere sperimentato il processo, quello che ottennero furono dei fiocchi. Era l’8 agosto 1894. Nel 1895 fu brevettato il processo per la creazione dei Fiocchi di Mais.

Una bibita per eccellenza…

Vi siete mai chiesti fra una bollicina e un’altra come è nata l’aranciata Fanta!? Noi tutti la conosciamo come la deliziosa bibita all’arancia conosciuta da tutto il mondo e dopo la coca cola bevanda mondiale e cosmopolita. Consumata dagli amanti della frutta che magari non gradiscono il sapore deciso della coca cola, oggi è conosciuta in tutto il mondo, ma siamo sicuri che è nata come bibita all’arancia?! L’aranciata Fanta nacque in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale e fu fondata da Max Keith, principale imbottigliatore della coca-cola, nel 1940. Hitler, salito al potere, vieto’ l’importazione della coca-cola a causa di alleanze e di asti. Durante la Seconda guerra mondiale, importare lo sciroppo di Coca Cola nella Germania nazista sotto embargo era impresa alquanto complicata. Così Max Keith, capo della Coca Cola tedesca, decise di inventare una nuova bevanda usufruendo materie prime già disponibili nel Paese, nello specifico il siero del latte e la marmellata di mele le arance arriveranno solo dopo la guerra da Napoli. Il nome nacque in tutta velocita: Keith disse ai suoi tecnici di «usare la fantasia» per trovare al più presto un nome alla nuova bibita. Fu lo scaltro Joe Knipp ad avere l’intuizione fantastica e così nacque la  Fanta!