Piacevoli complementi che ti accompagnano durante la giornata

Di mattina presto o di sera, in perfetta solitudine o in compagnia di amici e familiari, bere un caffè, è sempre un momento speciale. Parte del rito comprende anche l’allestimento di una tavola o di un tavolino o del terrazzo su cui disporre tazze, teiere e brocche scelte con massima cura, per farle diventare un elemento fondamentale della colazione o della pausa che ti stai regalando. Tra questi accessori, quello che più dona un tocco particolare alla tavola è la teiera, disponibile nella sua versione in bianco oppure colorata e con motivi floreali. Esistono però tante altre varianti, tra cui la teiera giapponese, la teiera marocchina e la teiera in vetro,e in porcellana forse la versione più affascinante e moderna. Non dimentichiamo la teiera in ghisa, resistentissima e perfetta con tavoli in legno grezzo e accessori piacevoli

 

I cibi che non scadono mai

Sapevate che ci sono alimenti che non hanno scadenza? Sembrerà strano, ma è così. Ecco i primi sei. Al primo posto c’è il sale: se messo insieme a qualche chicco di riso durerà per parecchio tempo senza modificarsi. Segue la farina di mais, che deve però essere conservata in un luogo asciutto e in un recipiente ermetico. Anche i liquori non hanno scadenza. Basta tenere le bottiglie lontano dalla luce del sole. Caffè solubile e sciroppo d’acero rimarranno immutati per anni se conservati nel congelatore. Infine il miele: se si dovesse cristallizzare, tenetelo a bagnomaria per un paio di minuti e tornerà come appena comprato.

La bistecca alla Fiorentina

La Bistecca alla Fiorentina è un piatto amatissimo, estremamente rappresentativo di Firenze e dell’intera Toscana. Il termine bistecca è nato proprio a Firenze, nel ‘500. Alcuni inglesi, in città per concludere affari, assaggiarono le carbonate fette di vitellone cotte sulla brace, servite in piazza San Lorenzo durante una festa popolare. Gradirono moltissimo quel piatto, e iniziarono a dire a gran voce Beef Steak! che in inglese significa Bistecca di manzo per chiederne ancora. Nel chiasso della festa quel richiamo divertì i presenti, che nel ripeterlo storpiarono i termini inglesi trasformandoli nella parola italiana bistecca. La bistecca è un vero e proprio salva cena: veloce, dà piacere, è semplice e piace a tutti gli amanti della carne. Spesso viene considerato anche un piatto facile e in effetti lo è, ma per cuocere la bistecca perfetta non si possono non seguire alcuni piccoli accorgimenti indispensabili, assicuratevi di cuocere la vostra bistecca  non fredda di frigo, ma a temperatura ambiente  su carboni ardenti o griglia rovente, le bistecche vanno asciugate con della carta da cucina per ottenere una bistecca perfetta, la carne vada girata una sola volta senza mai forarla.Per una bistecca perfetta è fondamentale ciò che succede dopo la cottura: 5-10 minuti in cui la carne viene fatta riposare coperta,in modo che succhi e sapori si ridistribuiscano all’interno anche se  sappiamo che il profumino è irresistibile, non fatevi mancare un buon olio d’oliva e… buon appetito!

 

Un week end in Toscana

Un weekend in Toscana all’insegna dell’ultima tendenza in fatto di bicicletta. Le gravel, dall’inglese ghiaia, sono le due ruote progettate per affrontare lunghe avventure su sterrati e strade bianche, la ‘moda’ viene dagli Stati Uniti, ma la gravel bike o bike adventure ha seguaci ovunque perché in sella a una bici così si arriva in qualunque luogo, percorrendo movimentati sentieri fuoristrada o tranquilli tratti d’asfalto. Pronti a ‘esplorare il mondo’ con uno zaino in spalla? Ecco cosa fare il prossimo fine settimana di primavera: un itinerario gravel di due giorni fra i paesaggi mozzafiato della Toscana. Il diario di bordo parte da Artimino, in provincia di Prato, e annota, dopo una discesa abbastanza tecnica, un tratto pianeggiante che costeggia il fiume Arno per arrivare a Montelupo Fiorentino. Strade sterrate attraversano quadri di paesaggio indimenticabili, un po’ di asfalto, una pausa-caffè a Castelfiorentino e poi su e giù fino in prossimità di Volterra dove si possono gustare squisiti dolci. Poi di nuovo in sella, una salita molto impegnativa conduce in cima alla collina dove sorge la città medievale che, però, sa ripagare la fatica con la sua bellezza, possiamo permetterci anche un giro lungo Ponte Vecchio o nel centro, schivando la folla dei turisti. Si esce dalla città, in direzione della destinazione finale costeggiando l’Arno e percorrendo un tratto di strada bianca pianeggiante prima dell’ultima salita, e fatica, che richiude l’anello alla meta: Artimino.

 

Popoli a confronto

Un gruppo di studiosi ha messo a confronto le abitudini di noi Italiani e dei nostri amici Inglesi. Ne sono venuti fuori interessanti dati…leggete un po’…..Aggiungi un posto a tavola? Una pratica meno diffusa di quanto si pensi uno dei luoghi comuni è quello secondo cui noi italiani siamo sempre pronti a invitare in casa a mangiare amici e parenti. E invece non è proprio così. Anzi, gli Inglesi anche se di poco ci superano nell’accoglienza degli ospiti. Solo l’11% degli italiani, infatti, afferma di avere invitati spesso o molto spesso (contro il quasi 13% dei Britannici) e il 19,7% ammette di non invitare mai nessuno (in UK non lo fa il 17,8% degli intervistati). Pensi prima di aprire la bocca? Metà degli Italiani dice tutto quello che pensa senza pensarci troppo, contro 1 Inglese su 4. E solo l’8% degli abitanti del nostro Paese poi si pente di quello che ha detto, contro il 16% degli Inglesi che prova rimorso dopo aver parlato. In tutt’e due i Paesi comunque 1 abitante su 4 sta molto attento a quello che dice. Ecco, infine, qualche dato sulla birra in Italia.Gli italiani “Beer Lover”, ovvero quelli che preferiscono la birra ad altre bevande, sono ben 4,7 milioni.il 27,6% degli Italiani (gli Inglesi sono il 37,7%) la beve almeno una volta alla settimana e il 3,9% una tutti i giorni (il 5,4% fra il popolo anglosassone). L’83% di chi beve birra lo fa quando mangia la pizza o consuma altri pasti veloci. La birra è scelta come aperitivo dal 23,8% degli Italiani, mentre il 26% degli intervistati dichiara di bere birra durante i pasti, grazie anche al contributo di importanti chef e sommelier che propongono abbinamenti ad hoc di diverse birre con piatti particolari.

Gli Italiani? Kitchen People!

Ben 1.000 italiani e 1.000 inglesi maggiorenni, e le loro abitudini a tavola, sono alla base della ricerca “Gli Italiani? Kitchen People!” un gruppo di studiosi si sono interessati al concetto di ospitalità e agli argomenti di conversazione oltre che a nuove abitudini sempre più comuni. Tavola e convivialità, chi può negare lo speciale rapporto che lega queste due dimensioni della nostra vita quotidiana? Ma ecco cosa sta cambiando, fra uno snack e un pranzo alla scrivania, una chiacchierata sulle vacanze e un invito. Chi l’avrebbe mai detto? A tavola siamo più veloci degli Inglesi. Togliendo infatti il tempo necessario per preparare i piatti, passiamo a mangiare 1,12 ore al giorno, ovvero ben 20 minuti in meno rispetto al popolo britannico. Durante la settimana dedichiamo circa 30 minuti sia alla cena che al pranzo, mentre nel weekend questi tempi si allungano. Il posto ideale dove mangiare? A casa! Italiani e Inglesi preferiscono mangiare tra le mura domestiche sia durante la settimana che nel weekend. Si chiama “desk food”: un modo di mangiare che era impensabile fino a poco tempo fa e che oggi indica l’abitudine sempre più comune di utilizzare la pausa pranzo in ufficio per consumare direttamente alla scrivania un pasto veloce, magari chattando con gli amici. Il 42% degli Italiani e il 57% degli Inglesi, che pranza fuori casa, consuma il proprio pasto alla scrivania. Chi mangia fuori, dove e cosa mangia? Si mangia in ufficio e mensa aziendale mentre nel weekend vincono ristorante e pizzeria Questi ultimi sono i luoghi prediletti dagli Italiani anche per una cena fuori sia in settimana che durante il weekend. Vince il piatto unico durante la settimana, seguito dal pasto completo e lo snack mentre nel weekend ci regaliamo il pasto completo. Argomenti passe-partout e tabù. Al primo posto il cibo, lavoro, poi i figli, la loro educazione e scuola e infine le vacanze. Agli italiani non piace parlare di politica, di economia e di soldi, ma l’argomento tabù per eccellenza è il sesso. Anche per gli Inglesi il sesso è l’argomento più imbarazzante.bento-box-pausa-pranzo-gatto

Curiosità dal mondo cosa si ricerca su internett

Italiani pizza e mandolino, tedeschi grandi bevitori di birra, inglesi grandi bevitori di …e via di seguito. I luoghi comuni fondamentali delle percezioni dei vari paesi in giro per il mondo sono piuttosto noti. Quello che ha cercato di capire Fixr.com un sito di stima dei costi, è invece quali siano le parole più cercate su Google secondo la formula “Quanto [nome della cosa] costa in [nome paese]”. Certo, il risultato va preso con le pinze perché, come sottolinea un’altra casa ricercatrice, non valuta il peso del perfezionamento automatico nelle analisi, che a sua volta cambia in base a un notevole numero di variabili. Tuttavia, il risultato può essere spassoso per farsi un’idea sulle opinioni che le persone nel mondo hanno di determinati paesi. Per esempio, la gente si chiede quanto costi una rinoplastica in Corea del Sud. Mentre le preoccupazioni in Nord America riguardano viaggi e logistica. In Brasile si cerca soprattutto il costo della prostituzione curioso sapere che si chieda anche quanto può costare guidare un caccia in Russia (???). Mentre pare che sull’ Italia le domande vertano sulle quattro ruote.globo

 

Dici chianti e pensi vino…..

Dici Chianti e pensi al vino. Niente di più vero, perché il Chianti è uno dei vini più conosciuti e famosi del mondo. Negli ultimi trent’anni Americani Tedeschi Inglesi Olandesi hanno comprato case coloniche  terreni e fattorie creando di fatto il così detto Chiantishire. Il merito va di certo ai produttori locali che hanno preferito la qualità alla quantità. Oggi il nome Chianti è garanzia di vino nobile, prodotto secondo leggi severe che ne tutelano lo standard qualitativo e con esso le caratteristiche sensoriali. Il vino Chianti viene prodotto nel cuore della Toscana, nella zona compresa tra le province di Arezzo Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena si tratta di territori collinari con grandi terrazze e vallate attraversate da fiumi. Questo territorio produce vino fin dai tempi degli Etruschi ed ha ottenuto la denominazione di origine controllata nel 1800. Ed eccede tutt’oggi anche al Vinitaly alla più grande manifestazione del mondoBiancoeRosso