Le giuste piante da giardino

È preferibile che le piante che sceglierete per il vostro giardino siano originarie del vostro territorio, o comunque adatte al clima della zona in cui vi trovate. Non esigete che una palma cresca all’ombra, né che un’orchidea fiorisca su un terreno secco. Considerate inoltre la velocità di crescita delle specie che inserite per decidere dove posizionarle: se piantate un albero che impiega anni a mettere delle belle fronde non potrete contare sulla sua ombra per molto tempo. E non sottovalutate l’importanza delle piante anti-zanzara, per garantire un discreto sollievo dagli ‘attacchi’ estivi Per quanto riguarda i fiori, considerate l’idea di creare un’aiuola. Fate attenzione a non occupare un’area centrale con le piante se non volete giocarvi la possibilità di metterci un un tavolo, un salotto, una amaca, o una piscina gonfiabile Meglio sfruttare gli angoli, il perimetro, oppure se lo spazio è abbondante piantare alberi e arbusti che fungano da ‘divisorio’.

La stagione dei colori

Con la primavera ci troviamo nella stagione dei colori e dei profumi. E anche in casa c’è sempre voglia di portarne un po’. Fresca e leggera, la primavera  fa subito venire voglia di novità! Per festeggiarla come si deve, allora, oltre a preparare ricette gustose e colorate, possiamo anche pensare di organizzare la nostra tavola in suo onore! Componi dei centrotavola floreali: Utilizza fiori freschi  per creare centrotavola che aggiungano colore e vivacità alla tavola. Puoi utilizzare vasi, ciotole o anche semplici bottiglie di vetro come contenitori per i fiori. Offri alla fine della cena ai tuoi ospiti piccoli regali, come dei sacchettini con dei semi o piccoli bouquet, da portare a casa come ricordo dell’evento.

Fragranze stagionali

Accendi candele profumate con fragranze stagionali, come mela, frutti di bosco, cannella, per diffondere nella tua casa con il delizioso profumo del puro autunno. Pensa anche all’acquisto di diffusori di oli essenziali, che daranno personalità alla tua casa , diffondendo piacevoli note delicate che fanno vivere più serenamente le ore trascorse fra le pareti domestiche, recuperando energie fisiche e psichiche soprattutto per ambienti come il salotto  e la camera da letto

Le mille risorse dell’aloe

Essendo originaria di aree calde e desertiche, per sopravvivere l’aloe vera ha bisogno di molto sole e proprio per questo per posizionarla è fondamentale scegliere un posto del giardino o della  casa che sia il più possibile illuminato. Indicativamente dovrebbe ricevere almeno 4 ore di luce al giorno. Il guadagno concentrato sulle foglie di Aloe, anch’esso molto redditizio può fruttare molto. Ad esempio con 10 kg di foglie, il ricavo è di circa 110 euro. Ciò che fa sperare molto negli investimenti di questo tipo di coltura, sono le valutazioni effettuate dalle più grandi aziende del settore L’Aloe vera è una pianta succulenta che è ampiamente conosciuta per le sue proprietà curative e cosmetiche. Il gel trasparente all’interno delle sue foglie è spesso utilizzato come ingrediente in prodotti per la cura della pelle, come lozioni, creme e lozioni lenitive dopo il rientro dal mare. L’uso dell’Aloe vera può variare a seconda delle necessità individuali. Può essere applicato direttamente sulla pelle per lenire scottature solari, irritazioni cutanee, piccole ferite o tagli. Tuttavia, è importante tenere presente che ogni persona può reagire in modo diverso all’Aloe vera. Alcune persone potrebbero essere sensibili o allergiche alla pianta, quindi è consigliabile fare una prova su una piccola area della pelle prima di applicarla su tutto il corpo.

Non ti scordar di me

“Non ti scordar di me” è anche il nome di un fiore, noto anche come “Myosotis” o “Fiore dimenticato”. Questo fiore è molto apprezzato per la sua bellezza e il suo significato simbolico legato alla memoria.Il fiore è caratterizzato da piccoli fiori a forma di campana, di colore blu intenso, con un occhio giallo al centro..Il fiore “Non ti scordar di me” è spesso utilizzato in composizioni floreali e mazzi reciso può essere messo in un vaso e regalato come simbolo di affetto e di ricordo. Il suo significato richiama infatti l’importanza di non dimenticare le persone care e gli eventi significativi della nostra vita. E’ inoltre una pianta biennale , notissima e di facile coltura, graziosa per la sua fioritura primaverile che riesce in tutti i terreni particolarmente in quelli più freschi. Ideale  per aiuole, fasce fiorite, vasi e giardini; ottima per fiori recisi

Dente di Leone in cucina

Diffuso in tutto il pianeta, più precisamente nella fascia a clima temperato,il dente di leone, è piuttosto rustico e non richiede condizioni ambientali particolari sembra che preferisca le distese erbose soleggiate e ventilate. Si tratta di uno dei maggiori esponenti delle così chiamate erbe  spontanee e viene coltivato solo in parte. Di rado è impiegato a scopo decorativo; al contrario, è considerato dagli amanti del giardinaggio come una vera e propria pianta infestante. Il dente di leone appartiene al gruppo di alimenti ricchi di vitamina A e C, ed è anche noto per l’abbondante quantità di fibre e minerali. Si colloca tra le erbe spontanee più consumate in Italia; se ne fa un grande uso nel Centro Italia. Il dente di leone si può mangiare crudo in insalata o cotto. Nel primo caso è essenziale coglierlo giovane, prima che fiorisca e fruttifichi, quando le foglie sono color verde chiaro e brillante, e di  consistenza tenera; di solito in questa fase hanno un sapore  meno amarognolo e più dolciastro. Per la cottura invece, che dev’essere per lessatura e / o saltato in padella con olioaglio  possono venire impiegate anche le foglie di maggiori dimensioni; L’insalata di tarassaco è solitamente accompagnata da uova sode Cotto, il dente di leone selvatico può essere un ingrediente per ricette più elaborate di ogni tipo. In alternativa agli spinaci  strizzato e tritato, può colorare di verde la pasta  Miscelato a  formaggio , spezie, ricotta  o patata  invece, arricchisce la farcitura di paste ripiene,quali lasagne; può costituire anche un sugo per la pasta . Molti lo usano anche per imbottire gli arrosti, ma l’utilizzo più diffuso è invece nelle quiche o  torte salate

Quel magnifico aroma

Che cosa c’è di più eccitante dell’intenso aroma dello zafferano, che stuzzica l’olfatto prima ancora del gusto? Di più intrigante della sua storia, visto che già lo si consumava a Babilonia due millenni prima di Cristo? Di più energetico del suo colore acceso, giallo con una sfumatura ocra, che dà allegria solo a vedere il piatto che lo ospita? Di più unanimemente amato da tutti i palati in tutto il mondo?Dati gli indubbi pregi, se non costasse come l’oro, probabilmente se ne userebbe molto di più. Nell’opinione comune, infatti, lo zafferano è in genere confinato in alcuni piatti fortemente connotati, come la bouillabaisse francese, la zarzuela e la paella spagnole, il riso pilaf indiano, il cous-cous arabo, la pasta con le sarde siciliana, i brodetti marchigiani e il mitico  risotto alla milanese. Eppure, il sapore vellutato, aromatico e amarognolo, lo straordinario profumo e il colore invitante sono capaci di migliorare qualunque preparazione. Si può infatti aggiungere un pizzico di zafferano al semolino e agli gnocchi, alla salsa di pomodoro, alla carne di manzo, pollo e coniglio, ai pesci come tonno, rombo e pesce spada, alle uova, ai formaggi e alle verdure ceci, cavolfiore, patate, melanzane e asparagi. Ma non è finita: questa spezia si difende bene anche abbinata ai dolci, quali crépes e meringhe, ma soprattutto ciambelle e il saffron cake della Cornovaglia.

 

Una storia d’amore duratura

Nell’ambito della ricerca “The Early Years”, durante cui la psicologa Orbuch si è impegnata a seguire 370 coppie sposate per venticinque anni, i tre quarti delle coppie felici hanno ammesso che i loro partner li riempivano spesso di cure e di attenzioni, un fattore che era invece presente in meno della metà delle coppie infelici. Fare o dire spesso piccole cose che facciano sentire il partner speciale, curato e amato, è un ingrediente importante per essere felici insieme e a lungo Non c’è bisogno di gesti sensazionali, basta infilare un dolce messaggio nel portafoglio del partner o anche solo abbracciarlo al rientro dalla lunga giornata di lavoro, o fargli trovare una tavola apparecchiata con una cenetta a lume di candela, limitarsi a chiacchierare non è sufficiente, conta anche ciò di cui si parla. «La maggior parte delle coppie crede di comunicare, ma ciò che sta realmente facendo è parlare di quello che io chiamo ‘il mantenimento della famiglia’, come comporre la lista delle cose da fare o delle commissioni in sospeso Le coppie più felici condividono anche le speranze, i sogni e le paure, e trascorrono il loro tempo conoscendosi l’un l’altro pochi fattori minimano la stabilità di un rapporto o più della noia. Le persone infatti sono fatte per evolversi, adattarsi e cambiare, tutti movimenti che comportano sempre e comunque emozioni positive. Ma come contrastare la noia in un rapporto di lunga data? Secondo la dottoressa Lyubomirsky, la risposta sarebbe contenuta in tre parole: novità, varietà e sorpresa. Dedicandosi insieme ad attività mai provate, le coppie potrebbero stabilmente ravvivare i sentimenti simili a quelli del primo periodo e rallentare così il processo di adattamento per avere rapporti stabili e felici, è necessario interagire con un approccio calmo e costruttivo, piuttosto che con rabbia e pessimismo, le coppie che all’interno di un conflitto tendevano ad adottare un atteggiamento sterile e distruttivo cioè a base di insulti, rinfacci e questioni esterne alla discussione già nel primo anno di matrimonio, sono state esposte ad una maggiore probabilità di divorzio negli anni successivi.