Mini-giardino in tazza

Di solito nelle tazzine si prende il tè ma con un po’ di fantasia questi recipienti   in particolare quelli usurati possono trasformarsi in piccoli terrari. Ossia oggetti che ospitano fiori, natura e mondi sognanti che danno calore all’ambiente domestico. Come costruirne uno? Vediamolo: come realizzarlo I teacup garden sono dei lavoretti del fai da te che possono dare molta soddisfazione. Generalmente i teacup si compongono di piante grasse o fiori ma si possono anche arricchire di elementi come piccole figurine fatate, sedie e tavoli. Proprio il quid degli oggetti consente una grande personalizzazione. Dentro possono rientrare anche oggetti di riuso domestico come pezzi di tessuto, piccole anfore e ampolle. Per iniziare a creare il mini-giardino si può cominciare a rovistare in vecchi set di tazzine. L’aspetto della tazza sarà parte integrante della creazione: quindi occhio a colori e fantasie. Poi avete bisogno di palline di argilla per il drenaggio, terriccio, muschio e rametti di edera. Anche le piante grasse possono far parte della composizione. Inoltre per personalizzare la tazza creando il piccolo mondo fatato dovete cominciare a immaginare i protagonisti della vostra favola. Mini-esserini, tavolini, panche, tutto l’arredamento che potrebbe stare dentro una casa delle bambole speciale. Sia i prodotti per presepe che quelli per le bambole faranno al caso vostro. A questo punto forate la tazza nella parte inferiore per consentire il passaggio dell’acqua. Riempitela di argilla, terra e poi passate al momento della decorazione superiore. Sistemate il muschio, i rametti, i sassi a piacimento avendo in testa il vostro schema di decorazione.. Insomma sbizzarritevi e non frenatevi nelle vostre creazioni: perché in fondo questo hobby abbellirà la casa di un tocco davvero personale

Si può anche non essere perfetti

La vita corre a mille all’ora tra lavoro, casa, palestra e svaghi, non ci si ferma mai perché fermarsi equivale a pensare. E non solo alle cose positive. Non parliamo poi del mondo che ci circonda. I Facebook Twitter i social in genere hanno creato una specie di realtà parallela in cui le personalità che seguiamo mostrano vita perfette. Questo spinge a nascondere ancora di più le nostre fragilità che sembrano quasi non essere accettate. Ma la nostra mente è più furba: i sintomi del corpo spesso ci costringono a fermarci anche quando non vorremmo, i pensieri che scacciamo ci trovano ugualmente e le emozioni dolorose emergono quando più vogliamo soffocarle. Che fatica nascondere lati importanti del nostro modo di essere. Ammettere di avere paura, essere ansiosi o piangere significa dare spazio anche a quelle parti di noi che sono più difficili da comprendere. Il passo successivo sarà accettare gli stati emotivi che proviamo. Solo così toccheremo con mano quella sensazione di libertà che si percepisce quando rispettiamo quello che sentiamo. Se avete paura, dichiaratelo. Una semplice ammissione di quello che sentite in quel momento può essere di grande aiuto per voi e può far comprendere i vostri atteggiamenti alla persona che avete di fronte. Non si può fingere per sempre di essere ciò che non siamo, l’ammissione delle nostre fragilità è un buon punto di partenza per imparare ad accettarle. Vi sentirete unici Chi più e chi meno, non c’è nessuno al mondo che non abbia punti di fragilità o debolezze. Mostrare le vulnerabilità significa dare la possibilità all’altro di comprendervi ed essere più consapevoli della vostra unicità. Le sfumature della personalità sono solo nostre e questo è il più grande potere che possiamo avere. Le persone che mostrano i loro lati più fragili, possono creare legami più facilmente. Chi veste i panni di Super Man, a lungo andare, potrebbe avere difficoltà nei rapporti. La maschera del super eroe potrebbe non funzionare perché potrebbe portare l’altra persona ad avere sentimenti di inadeguatezza “Io sto male e a te non succede mai”. Invece, chi si mostra per quello che è realmente, momenti no compresi, metterà le altre persone in condizioni di fare la stessa cosa e ognuno si sentirà libero di esprimersi.

 

 

 

 

Antiestetica muffa

Cosa c’è di più brutto, noioso e antigienico delle macchie di muffa su asciugamani, tappeti o, peggio, sulle pareti? Non desidereremmo mai averci a che fare ma è un problema che capita più spesso di quanto si possa pensare. Prima di tutto in questa stagione quando il tepore della casa calda non invoglia ad aprire le finestre per arieggiare le stanze. Ma è proprio il   calore associato all’umidità e al mancato ricambio dell’aria che favorisce lo sviluppo della muffa. Pertanto, senza volerlo, talvolta siamo proprio noi a produrre la comparsa. Ma è inutile piangere sul latte versato. Una volte che le antiestetiche macchie di muffa si sono formate bisogna intervenire per liberarsene.Il bucato che fatica ad asciugarsi, cassetti e armadi che hanno preso umidità, abiti e scarpe sudate che rimangono troppo a lungo nella borsa dopo lo sport. Tutto questo può provare la formazione di macchie di muffa su abiti e biancheria per la casa. Per intervenire su tessuti lavabili, però, non occorrono particolari accortezze. Generalmente con un normale lavaggio   si dovrebbe risolvere il problema, specie se si tratta di macchie fresche. Nel caso, invece, di aloni e macchie ostinate su tessuti bianchi, ad eccezione del nylon, si può intervenire con un ammollo in acqua a candeggina. Quando la muffa si sviluppa sulle pareti dietro ai mobili o ai divani si creano quelle fastidiose aree annerite che, oltre ad essere brutte a vedersi, talvolta emanano anche cattivo odore. Anche per queste la candeggina si rivelerà un ottimo alleato. Si potrà realizzare una soluzione con quattro parti di acqua e una di candeggina. Oppure si potrà ricorrere ad uno sgrassatore multiuso a base di candeggina. In entrambi i casi conviene sempre fare un piccolo test su un’area circoscritta e poco visibile per accertarsi che il prodotto non alteri il colore. Si dovrà, quindi, spazzolare, risciacquare con cura e lasciare asciugare. Tenere uno o più deumidificatori all’interno della casa aiuta notevolmente a ridurre il comparire della muffa

Il segreto della felicità

Il segreto della felicità è molto più vicino di quello che si potrebbe pensare e spesso lo si può trovare nelle piccole cose della quotidianità, come per esempio una passeggiata nella natura o addirittura un selfie. Se la tristezza prende il sopravvento sull’umore con l’arrivo dell’autunno e dal meteo ballerino si può ritrovare un momento di sollievo grazie anche al contatto diretto con la natura o quello che i giapponesi chiamano Shinrin-Yoku, letteralmente immersione nella foresta. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che stare all’aria aperta ridurrebbe il battito cardiaco e la pressione sanguigna, donando una sensazione di benessere. In particolare, con il loro aspetto delicato e il loro profumo inebriante, le rose sarebbero tra i fiori più “contagiosi” nel regalare sorrisi tanto che i ricercatori dell’Università di Harvard consigliano di tenerne un vaso proprio vicino al letto.Il segreto della felicità consiste anche nel coltivare le relazioni faccia a faccia, prendendosi una pausa dai social media, che sono spesso causa di ansia e depressione. Nonostante le opportunità di networking che certamente offre, la tecnologia non potrà mai sostituirsi al potere di un abbraccio in carne e ossa o alla risata di un caro amico. Inoltre, il tempo che si trascorre ogni giorno su Facebook può essere impiegato in maniera più costruttiva, ad esempio per coltivare una passione o un hobby come appunto il giardinaggio.Esistono anche alcune abitudini altrettanto efficaci nel mettere di buonumore. Sinonimo di frivolezza e vanità, i selfie hanno in realtà un effetto benefico proprio perché sono associati a un momento di leggerezza, in cui ci si è portati a sorridere e a prendersi un po’ meno sul serio. Se poi l’autoscatto viene condiviso con una persona cara, l’effetto è contagioso.Il segreto della felicità passa infine dal proprio sé, che dovrebbe essere coltivato con la stessa attenzione con cui si cura un giardino. Nei momenti “no” non bisogna abbattersi o cedere all’agitazione, ma fare un lungo respiro che, come insegnano le tecniche yoga, dona la calma necessaria ad affrontare gli impegni della giornata. Una volta fatto superato il momento di empasse, gli esperti invitano a prendere, a mente fredda, una decisione, piccola o grande che sia, Indipendentemente dalla scelta, ci si sentirà subito meglio per aver preso il coraggio di uscire dalla propria zona di comfort e aver dato voce all’io interiore, nel qui ed ora.

 

Segreti di coppia

Biasimare il partner. Uno degli errori più frequenti che si fanno all’interno di una coppia consiste nella volontà di cambiare l’altro. Seppure volutamente. Criticare il proprio compagno o la propria compagna, nel tempo, può portare una relazione alla rottura, dopo infiniti litigi. Il consiglio è quello di accettare l’altro per come è, prendendo coscienza che ciascuno di noi ha lati belli e lati meno belli. Al massimo, si possono dare consigli utili per invitare l’altro a migliorarsi. Ma senza comandi. Impedire al partner di frequentare i suoi amici senza di noi, di alimentare i suoi hobby e di prendersi degli spazi solo suoi è un errore che molte donne commettono. Tuttavia, passare ogni minuto del proprio tempo insieme, porta la coppia a limitare il dialogo: se tutto il tempo libero lo si impiega una accanto all’altro, non si hanno più cose da raccontare. E il dialogo, per far durare una coppia nel tempo, è necessario. Ovviamente, in caso si abbiano passioni comuni, coltivarle insieme è bellissimo. L’importante è che ciascuno mantenga anche i suoi spazi e i suoi interessi. Quando si litiga e litigare in una coppia è inevitabile è necessario essere flessibili, e disposti ad ammettere i propri sbagli. In particolare, è necessario saper chiedere scusa, anche quando si è sicuri di non avere torto. Nella maggior parte dei casi, chiedere perdono anche solo per gli errori commessi nella comunicazione e nell’interazione, aiuta la coppia a riportare la discussione al livello di un dialogo costruttivo. È facile, al tempo dei blog e dei social network, prendersi gioco della coppia, magari rivelando apertamente i difetti del proprio partner, o sfogandosi su Facebook dopo una litigata. Tuttavia, è necessario che certi dettagli restino privati. Anche in merito alle fotografie, è bene stabilire col proprio compagno o con la propria compagna qual è il limite da non oltrepassare per non mancargli di rispetto. Oltre che dell’altro e della relazione, all’interno di una coppia è necessario prendersi cura di se stessi. Coltivare le proprie passioni, alimentare le proprie capacità, curare l’aspetto fisico: amandosi, si migliora come donne e come compagne.

Come fai a fare tutto???

Il ritornello che vorremmo sentirci dire. E che al tempo stesso assomiglia più ad un affronto che ad un complimento. Come faccio a fare tutto….datemi giornate da 50 ore. Che non ho mai tempo di fare nulla, e forse nemmeno 50 ore al giorno mi basterebbero tra lavoro, casa, impegni. Il doppio giro dell’orologio è implacabile con tutti e la lista delle cose da fare per conciliare lavoro, famiglia, amici e passioni si allunga sempre di più. Come si fa davvero a fare quel tutto così importante da vincere la razionalità? Come si organizza il tempo senza che una parte della nostra vita scavalchi l’altra, nell’eterna lotta tra vita privata, lavoro e tempo libero incastrando tutti  e tutto nei calendari o sullo smartphone? Viviamo nel paradosso delle priorità: se tutto è prioritario o urgente, nulla lo è davvero. E di conseguenza non sappiamo a chi o a cosa dare la corsia preferenziale col verde fisso, secondo un ragionamento logico ed emotivo. Risultato: stress, all’ennesima potenza. E ci avvitiamo su noi stessi perdendo tempo in una serie di mansioni inferiori che portiamo avanti per illuderci di avere davvero il controllo. Come fai a fare tutto? Prendi un foglio e traccia una linea verticale e una linea orizzontale che la taglia a metà  Otterrai quattro quadranti da riempire con le tue priorità. Gli affetti, la carriera, gli hobby e se stessi: 4 punti non negoziabili dai quali partire, ad esempio. Ma ciascuno di noi ha i suoi e possono essere gli amici, può essere un hobby, può essere il lavoro, può essere la famiglia di origine o quella che stai pensando di allargare. Prendi il tuo tempo e pensaci su: sono le priorità fondamentali che ti formano e ti rendono quella che sei. In base alle 4 priorità espresse stila la vera lista. Ti accorgerai che molti punti della tua vecchia lista di impegni non coincideranno con quelli della nuova. Naturale: hai individuato ciò cui tieni davvero, personalmente e professionalmente. Che sia un viaggio che richiede tempo e organizzazione, che sia una consegna veramente urgentissima di lavoro, che sia un impegno con amiche che non vedi da troppo tempo, la priorità di domani non è mai quella di oggi Inizia qui la vera selezione per dire di no a qualunque cosa ti distragga dalle tue priorità. E soprattutto, impara a delegare lasciando ad altri impegni che consideravi tuoi e in realtà ti facevano perdere un sacco di tempo, del resto l’orologio gira….veloce

E’ arrivata la primavera si inizia!

Coltivare un orto sul balcone o prendersi cura del giardino non è solo un hobby, ma può influire sul nostro benessere psicofisico. È tempo di home gardening!! Qualche tempo fa l’Università di Uppsala, in Svezia, ha condotto uno studio durato ben 35 anni i cui risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal  che ha dimostrato come per vivere più a lungo sia utile coltivare un orto o prendersi cura di fiori e piante. Più di recente anche Thompson, si è pronunciato a favore del giardinaggio, sottolineando come gli effetti positivi di tale hobby non si limitino alla sfera psicologica, ma includano la sintesi della vitamina D grazie alla luce solare e, da non ultimo, la possibilità, con un orticello, di produrre da sé del cibo salutare.Visto che siamo in primavera ed è tempo di stare all’aria aperta e di goderci il sole e il caldo, perché non approfittarne per seguire questi semplici ma preziosi consigli? Non serve avere un pollice verde esperto e navigato, si può imparare facilmente e la soddisfazione di veder crescere piante e fiori nel proprio giardino o sul balcone, non avrà prezzo! Per aiutarvi nell’impresa vi consigliamo di dotarvi di  qualche indispensabile e originale accessorio, tipo guanti sgabelli cappelli, che si riveleranno utili per curare e mantenere il vostro piccolo o grande angolo naturale di benessere.

Come toglie la colla dagli abiti

La colla a caldo e i colori sono alcuni dei principali materiali utilizzati per realizzare lavori artigianali fai da te. Molte persone hanno come hobby la creazione di piccoli oggetti di arredo e spesso può capitare che la colla, i colori a tempera e i colori a spirito sporchino gli indumenti. Per fortuna, se si seguono le indicazioni corrette, togliere queste macchie è molto semplice e si può fare con metodi del tutto naturali: ecco tre sistemi perfetti da usare per ogni tipo di materiale! Come togliere le macchie di colla a caldo dai tessuti se la macchia è leggera Se la stoffa non è porosa e la chiazza di colla è molto leggera, sarà sufficiente lasciare seccare la colla, prendere una lima per unghie e togliere la colla ormai indurita con calma, senza bucare il tessuto. Se la colla impiega troppo tempo per seccare, si possono utilizzare anche dei cubetti di ghiaccio, per accelerare il processo. Se I tessuti sono porosi e assorbenti, in questo caso si utilizza l’acetone per rimuovere tutta la colla penetrata nelle fibre. Si prende un batuffolo di cotone, si immerge nell’acetone e si sfrega sulla macchia fino a che non viene rimossa. Nel caso in cui rimangano dei residui, su può versare un po’ di acetone sul tessuto e si lascia riposare per diversi minuti. Il lavaggio va effettuato una volta che tutta la colla è stata rimossa. Alcune macchie di colla a caldo, come anche quelle di attack, sono davvero persistenti e in questo caso, si utilizza un terzo rimedio. Per prima cosa si mette il tessuto nel congelatore, una volta che la macchia è secca, si rimuove la parte superiore con un coltello. Per rimuovere invece la colla penetrata nelle fibre, si utilizza il ferro da stiro ben caldo, si passa sopra alla macchia senza utilizzare il vapore e mettendo sopra un panno di cotone. Il calore del ferro da stiro scioglierà la macchia in pochi minuti ed in modo definitivo.

Creare con le noci

Diamo spazio alla creatività con le noci facili e divertenti. Usiamo le noci e i loro gusci per creare una ghirlanda, le decorazioni nei vasi di vetro e per fare simpatica frutta con le noci! Questi  stupendi frutti, che come saprete fanno parte della frutta a guscio, sono davvero incredibili per dare spazio alla creatività e ideare oggetti molto carini per la casa! Prima di tutto, le noci hanno il grande pregio di essere “belle”, e buone. Ecco perché i loro gusci sono ottimi per creare decorazioni per la casa. Cosa si può fare? Ad esempio le ghirlande di noci o di gusci di noci. Basterà prenderne una cinquantina e incollare tutto su un filo di corda usando la colla vinilica. Potete attorcigliare più fili con i gusci di noci per avere una ghirlanda più consistente oppure avere un solo filo decorato con le noci per creare un festone ornamentale da appendere al caminetto. Se unite tra di loro le noci “a grappolo”, sempre usando la colla, otterrete una ghirlanda a forma di sfera da attaccare ai lampadari o al soffitto. Usate un bel fiocco decorativo a seconda della stagione e la casa sembrerà più bella. Vi basterà colmare un vaso di vetro con noci, frutta colorata come gli agrumi e cioccolatini per avere un effetto decorativo veramente simpatico. Volete un tocco elegante? Dipingete i gusci delle noci con una vernice dorata o colorata: il risultato sarà ancora più ricercato e le noci dipinte restituiranno all’ambiente tanto colore. Potete usare le noci dipinte anche come base per decorare le candele. Volete creare della frutta colorata da attaccare alle finestre della casa Usate le noci intere. Vi basterà dipingere le noci di rosso per fare le fragole, di giallo per fare piccoli ananas, di bordeaux per fare delle ciliegie ed ecco fatto: la frutta ornamentale per la casa è pronta per essere appesa alle maniglie, agli guardaroba o cassettiere. Inoltre i gusci delle noci sono perfetti per creare oggetti come bamboline, pupazzetti o scatole. Ad esempio, se li ripulite potrete adoperarli per creare un piccolo scrigno porta oggetti con gusci di noce in cui mettere orecchini, anelli o altri gioielli. Basterà levigare ben bene i gusci di noci con la carta vetrata per ottenere materiali lisci e belli e fare delle scatoline graziose che userete come regalo o decorazione. Usate lo schiaccianoci o il martello di plastica per rompere le noci correttamente e recuperare i gusci. Togliete con la pinza e la carta per levigare le parti taglienti delle noci e dei gusci. Usate colla a caldo o vinilica. Creare con i gusci di noci, come potete vedere, è facile e bello.

Decorare con la luce del sole

Sapevate che è possibile dipingere utilizzando la luce del sole? Questa tecnica si chiama pirografia ed altro non è che la decorazione del legno mediante delle bruciature.In realtà per mettere in pratica questa tecnica si utilizzano strumenti appositi ma c’è chi, come Jordan Mang-osan, preferisce usare la luce del sole amplificata con una lente d’ingrandimento. L’uomo dipinge soprattutto paesaggi ed inizia realizzando una bozza a matita sul legno, per poi fissare definitivamente l’immagine con la lente d’ingrandimento. Come si può ben capire si tratta di un lavoro molto lungo, per un’opera servono infatti svariati mesi. Questa tecnica può essere anche applicata per personalizzare un angolino della casa un mobile con realizzazioni fai da te è il sogno di tutti coloro che amano i lavori manuali e talvolta anche di chi non si è ancora cimentato in questo tipo di creazioni handa made.Dare forma a un’idea, adoperarsi per decorare risparmiando con il fatto in casa o semplicemente distrarsi con un sano hobby artigianale è un atto d’amore nei confronti di sè stessi.Ogni lavorazione ha i suoi segreti, le sue tecniche di base, la cui conoscenza è necessaria ai fini di una buona realizzazione, lo sa bene. Jordan, oggi affermato artista, non è stata semplice, per lui, ha dovuto per diverso tempo lavorare come grafico ma è riuscito a rendere l’arte il suo unico lavoro. Non tiene molto alla fama ma spera che il successo permetta di far conoscere la sua etnia, gli Igoroti, che vivono tra Filippine e Australia.