Basilico in casa

ll basilico è una delle erbe aromatiche più amate nella cucina, ed è anche una delle piante più comuni da vaso su terrazzo o in giardino per garantire l’approvvigionamento quotidiano del suo sapore, magari per concederci un piatto di spaghetti pomodoro e basilico. Tuttavia, se si prova a coltivare il basilico in casa, è probabile che si incappi nel declino della piantina dopo pochi giorni, o comunque nella mancata ricrescita delle foglie. Ecco alcune indicazioni che potrebbero risolvere i dubbi sul perché questo accada. Innanzitutto, il basilico è una pianta annuale, ossia il suo ciclo di vita consiste nel nascere a primavera, fiorire ed essere rigogliosa durante i mesi caldi, appassire pian piano da ottobre/novembre fino al febbraio successivo. E’ quindi del tutto normale che esso, rispettando il proprio ciclo naturale, non produca foglie a dicembre. Inoltre, è una pianta che preferisce la vita all’aria aperta, che ha bisogno di molta luce, ma non diretta, di temperature dolci, di aria fresca: insomma è tendenzialmente una specie che in vaso può stare tranquillamente, ma sul terrazzo. Se si acquistano i semi per farli germogliare a casa è preferibile farlo nei mesi di marzo e aprile, mentre se si acquista una piantina questa va subito travasata, possibilmente cambiando il terriccio con uno di qualità senza dimenticare il sempre utile strato di argilla espansa sul fondo del vaso. La piantina va posta in un punto della casa molto esposto alla luce, non diretta, avrà bisogno di luce 6-10 ore al giorno. Il terriccio deve essere sempre umido ma senza ristagni, quindi va annaffiata 1 volta al giorno ma in maniera molto moderata. Riguardo alla temperatura, si deve tener presente che il basilico non ama il freddo e difficilmente resiste sotto i 10 gradi: sono da evitate quindi sbalzi di temperatura repentini, come anche la vicinanza ai termosifoni.La pianta va potata quando raggiunge circa i 15 cm di altezza e quando sopraggiungono le infiorescenze vanno tagliate. Con questi accorgimenti la piantina sarà più rigogliosa e forte.

Spiagge più strane

Sembra un prato, ma è spiaggia di colore verde. Non ci credete? Il colore di questa sabbia è dato dall’olivina, un minerale di origine vulcanica trasportata sulla riva dal vulcano di fronte alla spiaggia alle Hawaii, è presente anche la spiaggia verde di Papakōlea Beach, situata a est di Ka Lae, nei pressi di South Point, sulla Big Island dell’arcipelago. Il caratteristico colore smeraldo, è dovuto alla forte presenza di una sostanza, l’olivina, nelle rocce che si trovano alla base del vulcano Pu’u Mahana, in parte erose dal mare e in parte finite in acqua dopo la frana che ha coinvolto il cratere. Lo spettacolo finale è sicuramente suggestivo, anche perché non è ancora frequentata da molti turisti.

Arriva l’inverno dove collocare le piante

Non tutte le parti di una stanza sono uguali, così come non tutte le piante da appartamento hanno le stesse esigenze. Meglio non acquistare specie del tutto inadeguate all’ambiente che si può mettere a disposizione, perché si sciuperebbero anche se innaffiate e concimate con regolarità. In luoghi in cui c’è poca luce scegliete specie che tollerano una certa scarsità di luce come potos, schefflera, filodendri, sansevieria, aralia, monstera, anturio, spatifillo. L’aspidistra, una delle piante più adatte per le zone poco luminose, ha bisogno di un ambiente fresco, sotto i 18 °C, altrimenti il fogliame ingiallisce. Nelle stanze poco luminose le piante tropicali vanno collocate a non oltre 1 metro dalla finestra, mentre la distanza sale a 3 metri se la finestra è esposta a sud ed è colpita dal sole per alcune ore.Le piante da appartamento che hanno bisogno di molta luce sono indicate per esposizioni a est, sud e ovest, avendo cura di evitare i raggi diretti del sole. Se ciò non fosse possibile, interponete tra il vetro e le piante una tenda leggera bianca. Le piante da interno di taglia grande ficus o filodendri, ad esempio vanno invece posate per terra o meglio su una piattaforma con ruote, se si desidera ruotarli spesso, senza però spostare la pianta. Le piante da appartamento più piccole possono invece essere posizionate a livello delle finestre, in modo da raccogliere bene la luce. L’importante è non spostarle spesso, né collocarle in luoghi in cui possano venire urtate.La stanza da bagno, se ben illuminata, è il luogo ideale per molte specie di piante tropicali. In ambienti con elevata umidità prosperano felci, anturio, spatifillo e alcune orchidee La cucina è invece un ambiente difficile: non posizionate le piante in prossimità dei fornelli o degli elettrodomestici per via del calore eccessivo.Non è vero che le piante verdi da interno non possono essere collocate nella stanza da letto, e stato infatti dimostrato l’infondatezza della credenza che le piante assorbano di notte l’ossigeno. Al contrario lo emettono, arricchendo l’ambiente di umidità naturale e benefica.

 

Hai mai pensato a creare un ufficio in giardino?

Siete stanchi di passare ore nel traffico per raggiungere l’ufficio o passare le vostre giornate al chiuso alla luce artificiale delle lampade? Sono moltissimi i professionisti che decidono di lasciare l’ufficio in centro per trasferirsi nel proprio giardino, creando così uno spazio più tranquillo per lavorare in mezzo al verde. Creare il proprio ufficio in giardino è molto più semplice di quel che si pensi:Ovviamente è necessario avere uno spazio verde dove organizzare il nostro lavoro. Molti professionisti scelgono il giardino della propria casa anche per evitare gli spostamenti in auto. Chi ama la natura è poi attento alla salute e limitare gli spostamenti in auto significa ridurre smog e inquinamento. Questo però non significa che non si possa acquistare o affittare una piccola casa con giardino per il proprio lavoro. Cercate di capire quanto spazio vi serve: un architetto probabilmente avrà bisogno di più spazio rispetto a un ingegnere. Cercate anche di capire come organizzare il vostro spazio, se necessitate di un archivio dove riporre documenti o libri, se vi basta una sola stanza. Potreste scegliere ad esempio di utilizzare una stanza in casa per l’archivio o per ricevere i clienti e utilizzare il giardino solo per il lavoro vero e proprio. Ricordate che dovrete portare in giardino luce e connessione internet quindi è meglio non essere troppo… lontani da casa! Rivolgetevi a un esperto che sappia progettare la vostra casetta in legno con uno stile che sia adatto il più possibile al vostro gusto e alle vostre esigenze. Una volta organizzato il vostro, godetevi l’aria aperta e il verde pensate a delle pause caffè seduti su un comodo divano, o sdraiati su un amaca prima di riprendere il lavoro anziché in una stanza stretta e chiusa di un palazzo dove ci sono soltanto uffici…inoltre potrete  dite addio per sempre o quasi allo stress e al traffico cittadino!

 

 

Il cibo nudo

Il tempo in cui imballare prodotti alimentari  come frutta e verdura si credeva fosse la scelta migliore per proteggere il cibo, sembra volgere al termine. Non solo evidenze scientifiche hanno dimostrato che questa abitudine può portare allo sviluppo di allergie, ma gli stessi consumatori hanno iniziato ad gradire la natura per come si presenta.Questi involucri che contengono gli alimenti sono realizzati in materiale plastico. Proprio quella plastica che finisce nei nostri mari le acque   e mettendo a rischio la salute di flora e fauna, A lanciare il nuovo trend del cibo al nudo è stata la catena di supermercati della Nuova Zelanda, New World. Gli alimenti non sono confezionati all’interno del solito imballaggio, ma vengono esposti in maniera naturale. Con un risultato straordinario: l’idea piace e le vendite sono salite del 300%.E i sacchetti di plastica? In Italia da oltre un anno è in vigore la legge per cui i sacchetti biodegradabili devono essere obbligatoriamente acquistati, a New York invece sono stati eliminati. I punti vendita incentivano infatti i consumatori a riutilizzare borse da loro fornite offrendo 0,05 centesimi di sconto. O ancora, è possibile portare da casa dei contenitori, dei cesti in vimini, per inserire il cibo acquistato. Un processo semplice, ma allo stesso tempo rivoluzionario che ha come obbiettivo quello di ridurre l’uso e la presenza della plastica sulla terra.

Foglie di banana come incarto

L’iniziativa arriva dalla Thailandia: un supermercato di Chiang Mai ha deciso di confezionare i prodotti del reparto ortofrutta fasciandoli nelle foglie di banana. Un’idea “eco friendly” che ha ricevuto immediato successo: le foto di frutta e verdura imballate nelle foglie verdi che sono finite sui social, ottenendo i “mi piace” entusiasti degli utenti. Le immagini sono belle da vedere e i prodotti acquistano maggior freschezza. Le foglie, inoltre, sono senza pesticidi, come riportato sull’etichetta. L’idea è stata ripresa anche in Vietnam, dove alcune grandi catene di supermercati , hanno iniziato a confezionare gli ortaggi con le foglie di banana. Un portavoce della catena Lotte Mart ha spiegato alla stampa che i nuovi imballaggi sono ancora in fase di prova, ma il progetto è quello di sostituire definitivamente la plastica in tutti i punti vendita del Paese. Oltre a confezionare frutta e verdura, Lotte Mart ha intenzione di usare le foglie di banana anche per la carne

Riciclare….anche il cartone della pizza

Quando ci sono le partite in tv, per una cena con gli amici o quando non si ha voglia di cucinare, ordinare una pizza a casa è sempre un’ottima idea. E quando si finisce di mangiare i cartoni della pizza vengono meccanicamente cestinati. Ormai le scatole in cui vengono messe le pizze hanno quasi tutte il simbolo del riciclaggio ma non tutti sanno che non sempre i cartoni delle pizze possono essere riciclati. Il riciclaggio è una pratica certamente rispettosa ed eticamente corretta che andrebbe sempre svolta ma bisogna anche essere consapevoli del modo giusto di riciclare: spesso infatti le scatole per la pizza vengono cestinate in modo improprio. Seppur realizzate di cartone riciclabile bisogna far attenzione che le scatole della pizza non siano sporche.Il cartone oliato o sporco di cibo non può essere riciclato nella carta: si dovrebbero eliminare i pezzi contaminati e li si dovrebbe gettare nell’umido mentre le parti pulite possono essere riciclate con la carta. Il cibo infatti è uno dei peggiori inquinanti nel processo di riciclaggio della carta. Mentre il grasso e l’olio non sono un problema per la plastica, il metallo e il vetro, che vengono riciclati usando un processo termico; i prodotti di cartai e cartone, vengono riciclati in un processo che utilizza l’acqua e trasformate in un impasto. Tutti sappiamo però che l’olio non si mischia con l’acqua per cui è certo che le parti unte dei cartoni di pizza non possono entrare in questo processo di riciclaggio. Ma se non volete rischiare di sbagliare potete sempre ricorrere al riciclo creativo e trasformare i cartoni della pizza in oggetti utili ed originali per la casa o i vostri bambini. Se amate mangiare la pizza, potete avere maggior attenzione per l’ambiente decidendo di riadoperare i vecchi cartoni d’imballaggio in modo creativo. Dalle cassettiere ai porta laptop sono tante le idee facili da realizzare per riciclare i cartoni della pizza. Con una scatola per pizze si può realizzare una comoda cuccia per gatti, un piccolo calcio-balilla per giocare coi figli o con gli amici, si possono realizzare dei quadri per la casa, una cucina da gioco, una base per dipingere, una pista per macchine giocattolo e tanto altro ancora.

Divertiamoci in cucina coi nipoti !

Passare del tempo in cucina e cucinare insieme è divertente per tutti, soprattutto se ti serve per imprimere nei tuoi nipoti un amore sano verso il cibo, la buona cucina ed i momenti felici che si vivono a tavola. Alla maggior parte dei bambini piace sperimentare e, di solito, la cucina li attrae e li sorprende, soprattutto se a loro piace mangiare. Introdurli al meraviglioso mondo dei fornelli insieme a noi può essere un’ottima idea, ma devi fare attenzione affinché sia del tutto sicuro Di seguito troverai alcuni suggerimenti; per iniziare, mettiti il grembiule e comprane uno più piccolo per tuo/tua nipote e poi comincia a formare il “piccolo chef”! Ecco alcune idee per bambini piccoli di 1 o 2 anni Andiamo ad impastare! mettili in un tavolo basso di legno e lasciali giocare ad “impastare l’impasto” con farina, sale ed acqua. Lascia che ordinino la parte inferiore dell’armadio della cucina: si divertiranno a tirar fuori ed a rimetter dentro tutto contenitori, pentole, ecc.. Però fa’ attenzione: devono esser tutte cose che non si possano rompere. Idee per bambini piccoli da 2 a 4 anni. Lascia che premano i pulsanti del frullatore, della centrifuga o del Bimby; quanto più rumore facciano, più a loro piacerà! Incoraggiali ad aggiungere gli ingredienti che mancano ad un piatto che tu hai già preparato ed aiutali a mescolare. Preparate insieme dei biscotti con le forme degli animali. Loro possono aiutarti a fare l’impasto e, poi, quando i biscotti usciranno dal forno, il loro lavoro sarà quello di decorarli con frutta secca, trucioli di cioccolato o zucchero a velo. Crea delle collane commestibili coi cereali, la pastina per la minestra come le stelline o la pasta corta come i rigatoni.

Pareti con piante

Avere un giardino è la norma per chi ama il verde; riuscire a costruire una parete vegetale, invece, è l’ultima tendenza per chi vuole sentirsi sempre a contatto con la natura.I cosiddetti “muri verdi“ sono dei rivestimenti naturali che oltre ad essere belli e accattivanti esteticamente, costituiscono una protezione naturale contro l’inquinamento ambientale e acustico. Si prestano per facciate esterne, per pareti autoportanti o per siepi. Ma come costruirli? Ecco alcuni consigli per realizzare e custodire le vostre pareti vegetali. Queste pareti green sono costituite da moduli preformati, alloro volta suddivisi in diversi substrati colturali di feltro di polipropilene per sistemare le piante e un nucleo di torba e perlite espansa, che serve a tenere l’umidità per la loro crescita. Tra i moduli e la parete viene lasciato uno spazio che serve per la ventilazione e l’isolamento termo-acustico. Quali piante scegliere? L’opzione migliore è la tipologia che si presta a meno cure durante l’anno e che sia coprente: i rampicanti come l’edera, arbusti o piante pendenti sono perfetti. Se invece volete un prato, allora è meglio spostarsi sulle graminacee che resistono bene al freddo poco al caldo o sulla varietà macroterme zizzania e gramigna che amano i climi intensi. Per conservare la vostra parete vegetale in salute dovete seguire due accortezze: irrigazione e fertilizzazione. Non preoccupatevi. Esistono dei sistemi automatici incorporati negli impianti stessi. In alternativa, potete ricorrere ad un sistema d’irrigazione piovana che consiste nel convogliare la pioggia in vasche di raccolta alla base del muro.

 

 

Heme

Carne o non carne? Questo uno dei dilemmi più discussi del trascorso anno. Gli ordinamenti sono molteplici e originali, ma la realtà dei fatti è una sola: gli animali stanno finendo. E a breve non sarà più una questione di morale ma di mera necessità trovare un’alternativa alle nostre tanto amate bistecche. Nell’oceano di proposte veg si fa stada Impossible Foods, azienda californiana con un unico obiettivo: creare un hamburger di verdure per gli amanti della carne. Pare ci siano riusciti ponendosi un semplice interrogativo: cos’ha la carne che le verdure non hanno? Il sangue. E nel sangue è contenuta l’Heme. Questa molecola, che fa parte dell’emoglobina, è presente in tutte le creature viventi, e aggiunta all’hamburger di verdure sembrerebbe conferire un gusto identico alla carne, guadagnandosi il podio delle proteine veg.