Come per moda e food, anche il giardinaggio ha le sue tendenze, eccovi quella dei micro giardini. Non confondeteli con i bonsai giapponesi, gli alberi in miniatura che con il loro mistero hanno conquistato tutto il mondo, i micro giardini sono veri e propri mini prati con diverse specie di fiori e piante, naturalmente di dimensioni ridotte. Dedicarsi alla esecuzione di micro giardini, è una medicina naturale per corpo e anima. Il contatto con la vegetazione infatti, riduce lo stress, aiuta i livelli di concentrazione e rende più felici. Dopo l’orto in casa, la tendenza che vedeva protagonisti gli ortaggi da auto produrre sui terrazzi, ecco che i micro giardini entrano nelle case degli appassionati di giardinaggio. I micro giardini, possono essere realizzati con qualsiasi tipo di pianta, dalle erbe aromatiche alle piante grasse, ma ovviamente le piante tropicali sono quelle più ambite. Per realizzare un micro giardino è necessario acquistare un terreno apposito. Questo terreno prende il nome di Pacfal ed è più leggero del classico terriccio, non richiede molta acqua, non necessita di fertilizzanti e soprattutto contrasta la produzione di batteri delle piante. Poi resta da pensare al contenitore dei micro giardini e qui c’è davvero da sbizzarrirsi. Vasi di vetro, piccole serre miniaturizzate, barattoli, lattine e addirittura lampadine della luce. Una grande passione per il green e la costanza potranno portarvi alla realizzazione di micro giardini bellissimi, eventualmente anche da preparare su richiesta per altre persone o, più semplicemente, da regalare come segno di amicizia.
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Giardini bellissimi dl mondo
Ci sono nel mondo giardini bellissimi di ogni dimensione e tipologia,tra i più quotati in questa arte vi sono sicuramente i giardini giapponesi Lontano dal Paese del Sol Levante fioriscono e danno spettacolo rigogliosi giardini coltivati secondo tradizione. Ma se credete che giardino giapponese voglia dire solo giardino zen, vi sbagliate. Bisogna innanzitutto sapere che quelli che da noi sono considerati appunto giardini zen, non sono affatto zen. Chiamati karesansui si distinguono per la mancanza di acqua corrente e quindi per le distese di ghiaia e sabbia, pettinata dai rastrelli e tra cui spunta, di tanto in tanto qualche solitario arbusto. In realtà i karesansui non sono esclusivi dei templi zen, e viceversa i templi zen presentano molti altri tipi di giardino. Dunque come giardino giapponese valgono a pieno titolo tutti quelli che, dal karesansui, al roji, al kaiyu-shiki-teien, ne rappresentino principi compositivi. Ve ne suggeriamo alcuni magari da visitare. Con i suoi 100 anni di storia, Huntington, a San Marino in California, è il posto giusto per fare il giro dei fiori del mondo. Oltre ai incantevoli Desert Garden e persino Shakespearian Garden, non poteva mancare in Japanese Garden. Il classico ponte a mezzaluna sul laghetto zen in cui nuotano le multicolor carpe koi, nonché la casa storica giapponese, la sala da tè e un bellissimo giardino di bonsai hanno attirato, dal 1928, più di 20 milioni di visitatori. L’Anderson Japanese Gardens a Rockford è di certo uno dei più suggestivi. Anche in questo caso si cerca l’armonia tra tre elementi principali: l’acqua, la terra e la vegetazione, ove vengono immersi con grazia i manufatti umani, come pagode, lanterne e ponti. Forte del recente ampliamento ad opera di Kengo Kuma, il Portland Japanese Garden si presenta ancora una volta ad essere il più bel giardino orientale fuori patria. Ben otto varietà di giardini diversi tra cui non mancano quello di sabbia e il flat garden, con arbusti bassi e piatti, o il natural garden, concepito per far riflettere sulla brevità della vita
Giardini e culture
Tipico della cultura giapponese, il giardino zen sta diventando popolare e amato anche nel nostro paese. I giardini zen, nella cultura paesaggistica giapponese, sono conosciuti per il loro effetto rilassante e calmante; sono luoghi in cui si ritrova il proprio benessere circondati da elementi naturali, l’aspetto del giardino segue l’alternarsi delle stagioni: è una continua evoluzione, proprio come è in continuo movimento il mondo. Il giardino, nella filosofia, zen crea un vero e proprio spettacolo, dove ogni cosa è manifestazione di un concetto e dove gli elementi acqua, piante e pietre sono riprodotti in maniera metaforica da sassi, ghiaia e fontanelle. Vivendo in città non tutti hanno la fortuna di possedere un’giardino all’esterno ma ne potete comunque acquistare uno, in miniatura e che ha tutte le caratteristiche di uno grande e all’aperto, di tanto in tanto così vi potete prendere dei secondi per sedervi e rilassarvi, l’effetto è lo stesso: raggiungere la pace interiore attraverso il tempo speso nella meditazione di questo piccolo spazio dedicato solo a voi. Insomma, l’aspetto così minimalista e rigoroso del giardino zen vi porta all’essenzialità e alla ricerca di quanto più semplice e armonioso ci sia in voi.
I giardini zen
Chi segue la filosofia orientale sa bene che il principio di non dualità si ritrova in ogni aspetto della vita quotidiana. Per questo motivo, i cultori della filosofia zen, ritengono che la creazione, e la passione, di un giardino zen abbia numerosi benefici sulla salute, ma soprattutto sulla psiche umana.La visione occidentale si distacca totalmente dalla visione orientale nel capire l’essenza del giardino. Se per noi, nati in occidente, la cura di uno spazio verde può rappresentare un semplice passatempo, per la cultura orientale sta a significare la cura dell’anima, dell’essenza di noi stessi. Il giardino zen è, infatti, il luogo della meditazione, della scoperta di se stessi.Curare un giardino zen è come curare la propria salute, coccolarsi. Sposare la filosofia zen non può far altro che creare benefici alla salute umana. In apparenza, per chi non la conosce, la cura di questo giardino potrà apparire noiosa o monotona ma, secondo gli esperti, lo studio degli elementi essenziali del paesaggio zen aiuta l’individuo ad entrare in contatto con il suo io più profondo, quello più nascosto dalla superficie. E’ in grado di donare calma, di ripristinare la concentrazione perduta e riordinare la pace che alberga in noi.Il rituale zen è dominato dall’elemento del silenzio, della non parola, che invoglia alla meditazione e alla contemplazione, cosicché il benessere possa farsi strada nell’animo umano.
Giardino Zen
Ormai lo dicono tutti: la meditazione aiuta a vivere serenamente. I giapponesi lo sanno da sempre e sanno, anche, che un metodo per facilitare la meditazione è abbandonare se stessi in un ambiente rilassante, come un bel giardino. Ma che sia un giardino zen! I monaci giapponesi non solo amano soggiornarvi, ma anche realizzarlo perchè questo aiuta ancora di più a rilassarsi, concentrando mente e copro in attività semplici ma creative. Il più noto dei giardini zen è il karesansui 枯山水, è un giardino tipico della cultura giapponese, i cui elementi (acqua, piante, pietre) sono rappresentati in maniera simbolica da pietre e ghiaia. L’acqua viene rappresentata da “fiumi” di ghiaia il cui moto si scontra con l’emergere dal suolo di grosse pietre dalle forme naturalmente disordinate, allo scopo di simboleggiare il dinamismo delle forme della natura.Sono usati dai monaci zen giapponesi durante la meditazione. Talvolta ridotti ad una forma da interni in una struttura in legno, o pietra i giardini zen in miniatura sono chiamati Bonsenki