Le delusioni…diventano le cicatrici del cuore

Le delusioni sono le cicatrici del cuore. Alcune grandi, alcune piccole altre antiche e profonde, ma ognuna di esse porta un nome. Il nome di un amico, di un genitore, di un compagno, di un parente segni di prove e dolori superati che ogni tanto ancora fanno male, come le ossa rotte quando cambia il tempo. Ma le delusioni sono anche le medaglie del cuore, che affermano la vostra capacità di amare e di dare fiducia alle persone anche se queste vi hanno feriti, traditi e ingannati. Sono le medaglie che dimostrano quanto coraggio abbiate per riuscire a credere ancora nell’amore nonostante sappiate quanto male può fare.Una delusione diventa una cicatrice del cuore quando smettiamo di provare risentimento verso chi ce l’ha provocata, allora la ferita si chiude non sanguina più, ma noi siamo diventati più forti e un po’ più prudenti .Come quando da bambini cadevamo con la bici o giocando a pallone e tornavamo a  casa con le ginocchia sbucciate, così doloranti da farci che non saremmo mai più saliti su qualsiasi cosa avesse avuto le ruote, ma poi quando ancora non era nemmeno caduta la crosta e il richiamo degli amici in strada diventava troppo forte, correvamo di nuovo verso un’altra avventura. Certo il cuore non è un ginocchio, ma il processo di ripresa è più o meno lo stesso e le delusioni fanno male quanto noi glielo consentiamo. Pensate, se da bambini invece che le carezze e le coccole della mamma, aveste buttato sale sulle vostre sbucciature, cosa sarebbe successo? Il dolore sarebbe diventato insopportabile e sicuramente la voglia di tornare a giocare vi sarebbe passata del tutto. E’ così anche per le vostre ferite del cuore, se continuate a torturarle con pensieri angosciosi e sensi di colpa seguiteranno a sanguinare e allora tornare ad amare sarà veramente difficile. Curatele, invece, e tenetevele strette, saranno i vostri piccoli campanelli d’allarme che vi avvertiranno ogni volta che sarete in pericolo, per ricordarvi che amare si può, ma senza dimenticare di difendere se stessi.

Fratellini distruggono il Titanic di Lego

Sono saliti in piedi sulla nave  Titanic di Lego, saltandoci sopra con le scarpe. Il peso eccessivo ha provocato il crollo e il conseguente danno di oltre 1500 euro alla mostra Brikmania.  Due fratelli romani,sfuggiti all’attenzione dei loro genitori, sono riusciti ad arrampicarsi di nascosto sopra la principale attrazione della mostra al Guido Reni District. L’opera d’arte, lunga 7 metri realizzata con i famosi mattoncini, ha però ceduto. Il danno è avvenuto quando il personale di reception preparava la chiusura compiendo gli ultimi sopralluoghi. A scoprire i due fratellini mentre si arrampicavano e saltavano a pieno peso sull’opera d’arte, uno steward della security che stava verificando quanti visitatori erano rimasti nei padiglioni dell’evento espositivo che ospita le 120 opere dedicate alla storia dei mezzi di trasporto costruite da 20 artisti utilizzando ben 3 milioni di mattoncini. Un bambino era già in piedi sulla parte anteriore del ponte della nave e saltava, mentre l’altro si stava aiutando nell’arrampicata tirando giù i mattoncini della fiancata del modello, e abbattendo tutte le scialuppe e omini che gli capitavano a tiro, pestandoli a terra ad ogni tentativo di sollevarsi. Lo steward è riuscito a far scendere i due ragazzini mentre il personale di reception, all’istante informato, rintracciava i genitori che si erano attardati in un’altra sala purtroppo il danno ormai era fatto tre persone  ci hanno messo due ore solo per raccogliere i pezzi volati dappertutto nella sala. I genitori si sono scusati tanto essendo degli appassionati e sono apparsi costernati a tal punto da offrirsi loro stessi come aiuto per la raccolta dei mattoncini da terra, ma non è bastato. Purtroppo alcune decine di pezzi rintracciabili solamente in raccolte, rimasti schiacciati dal peso dei bambini con le scarpe, si sono irrimediabilmente deformati e non si incastravano più come prima compromettendo la stabilità di alcune strutture del modello Il personale della mostra si è fatto dare i dati dalla famiglia alla quale saranno addebitati i costi di ripristino dell’opera d’arte. Nella stessa serata due artisti, già impiegati nell’allestimento, sono stati convocati d’urgenza dagli organizzatori e si sono messi al lavoro per identificare i pezzi rovinati in modo irrimediabile, recuperare dal magazzino dei ricambi quelli disponibili e successivamente ordinare i mancanti.

La giornata mondiale dell’amicizia

Oggi si celebra uno dei legami più importanti nella vita delle persone: è la giornata mondiale dell’Amicizia. Istituita dall’ONU nel 2011 per promuovere l’amicizia tra i popoli, le persone, le culture e i paesi Di tutti i sentimenti, quello che lega tra loro due amici è il più puro e il più spontaneo. Ed è anche uno tra i legami più forti, e difficili da distruggere. Anche se, proprio come tutte le altre feste  dalla festa della mamma e del papà fino a San Valentino , anche la Giornata Mondiale dell’Amicizia ha il suo risvolto commerciale, fatto di feste dedicate nei locali e di particolari promozioni che, brand e compagnie telefoniche, dedicano agli amici. Tuttavia, il modo migliore per celebrare questo giorno, è dedicare del tempo alle persone che ci riempiono la vita. A quelle di cui non possiamo fare a meno. A tutte quelle persone a cui vogliamo bene anche se, forse, non glielo abbiamo mai detto. Dopo il rapporto con i genitori, ma prima delle relazioni di coppia, vengono le amicizie. Questo perchè l’amore arriva con la maturità mentre l’amicizia nasce fin dall’infanzia, magari con il compagno dell’asilo con cui giochiamo. Chi di voi non ha mai avuto un “miglior amico” o una “migliore amica”? Magari in età diverse, ma una persona con la quale ci confidavamo, alla quale chiedevamo consigli, con la quale affrontavamo le esperienze della vita, l’abbiamo avuta tutti. E se il rapporto era veramente profondo, anche se le scelte di vita hanno portato ad una separazione, quel legame speciale continua ad esistere: lontano dagli occhi ma vicino al cuore, al contrario dell’amore. L’amico vero non tradisce, è presente nel momento del bisogno e da’ tutto se stesso. L’amicizia andrebbe festeggiata ogni giorno, ma oggi, Giornata dell’Amicizia, è un’occasione in più per celebrare questo meraviglioso legame!

19 Marzo festa del papà

I papà sono sempre più presenti nella vita dei figli e viceversa. Così come lo è la tecnologia. Il rapporto padre-figli non può prescindere dalla tecnologia, che diventa un nuovo campo di condivisione per fare cose insieme. E spesso sono i figli a insegnare ai padri. Ma se volete stupire i vostri ragazzi potete organizzare attività da fare insieme, partendo da un’app: potete catturare l’attenzione del figlio adolescente con quella per condividere e scambiarsi canzoni  o organizzare con lo smartphone tornei di calcio, tennis o basket tra padri e figli, imparare le lingue e addirittura la matematica insieme divertendosi. Con le giuste applicazioni potete anche insegnare ai figli a gestire questioni più importanti: se prima la paghetta settimanale era in contanti, ora si può condividere tramite un app che monitora anche le spese E ce n’è una anche per gestire e condividere il calendario degli impegni e dei tempi familiari tra figli e genitori separati. Se poi per la vostra festa volete rinchiudere in un cassetto il vostro telefonino e dedicare un intero pomeriggio ai vostri figli lontano dalla tecnologia saranno sicuramente felici di festeggiare con voi…auguri a tutti i papà

 

Alimentazione e salute

Nell’ambito dell’alimentazione vi sono due scuole di pensiero. C’è chi sostiene che i pasti di una giornata debbano essere solamente tre, ovvero una copiosa colazione seguita poi dal pranzo e dalla cena, e c’è chi sostiene invece che debbano essere cinque, aggiungendovi una spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio.
Alla seconda scuola di pensiero  fanno parte  soprattutto i pediatri che consigliano le mamme di suddividere i pasti dei loro figli, in modo da alimentarli al meglio nell’arco della  giornata tra scuola, studio e attività sportiva. Quando si parla di merenda si deve intendere un’offerta proporzionata sia dal punto di vista nutrizionale che calorico, ovvero uno spuntino sano, possibilmente ricco di  vitamine (la frutta, ad esempio) e povero di grassi. Non va interpretata come un pasto sostitutivo al pranzo o alla cena, ma come un qualcosa che abbia la finalità di spezzare la fame in quei momenti della giornata dove si manifesta un eventuale carico energetico. E questo “break” dovrebbe essere inteso all’insegna della varietà e alternanza degli alimenti.
In molti casi, però, soprattutto per i bambini ma non solo per loro, il momento della merenda si traduce nel consumo delle cosiddette “merendine”. Sicuramente accattivanti per tutti grandi e piccoli  ma sarebbe auspicabile che i genitori dessero delle regole alimentari ai bambini, stabilendo quante volte e quando è possibile scegliere di consumare una merendina piuttosto che una fetta di pane con della marmellata o un yogurt o della fruttaPanini-con-wustel

Inizia la scuola…..

Oggi inizia  la scuola, da una recente indagine è emerso che  aumenta quella parte non proprio grigia, fatta di ragazzi normali, che non bramano di  eccellere e non vogliono essere gli ultimi. Danno il giusto per prendere due piccioni con una fava:  il professore e il genitore. Intensità di studio bassa tendente al minimo,  spessore della curiosità basso quasi minimo, connessione web alta in qualche caso anche totale. Chiaro che in questa terra di mezzo non si raggiungono lusinghieri risultati.Così, nella classe emergono in pochi, affondano in pochi, e la maggior parte rimane in una terra di mezzo. Un problema in più per il professori che non sanno  più in quale di queste tre zone convogliare forze e ingegno, a loro chiediamo il massimo impegno affinchè ci aiutino a formare i nostri ragazzi !download