I sapori di un piatto di polenta, i colori intensi di un alba gelida ,i profumi indimenticabili il vento che ti scompiglia, la neve che ti imbianca…ben venuto inverno!
Tag: gelo
Scaldarsi…risparmiando
Nelle nostre case è iniziata l’annuale lotta contro il gelo: come ottimizzare le risorse che abbiamo, senza sprecare energia e denaro? Assicuratevi che i vostri caloriferi abbiano valvole termostatiche in grado di escludere automaticamente l’erogazione del calore una volta che la stanza avrà raggiunto la temperatura desiderata Cercate di chiudere gli spifferi provenienti dalle finestre. Se avete un riscaldamento autonomo o semiautonomo, programmatelo in modo che si accenda un po’ prima che suoni la sveglia mattutina. Bastano 30 minuti per garantirvi un inizio giornata senza brividi e costa meno che accenderlo al massimo non appena ne avete bisogno. Programmando inoltre il riscaldamento in modo intelligente potete fare in modo che si accenda poco prima del vostro ritorno a casa, anziché stare acceso al minimo per tutto il giorno, quando nessuno lo usa.
Rinnovare la casa in montagna
Vi piacerebbe rinnovare la Vostra casa in montagna senza dover ricorrere ad opere onerose e che si possono rimandare nel tempo? Ecco 5 must have che, se opportunamente inseriti, Vi permetteranno di migliorare la capacità ricettiva del Vostro immobile, rendendolo nello stesso tempo piacevole e attraente anche agli occhi degli ospiti che lo sceglieranno. Sì a stufe e camini Nel caso in cui il riscaldamento invernale sia affidato ai radiatori, ma esista comunque la possibilità, mettete a disposizione dei Vostri ospiti legna da ardere per accendere la stufa o il camino presenti: un gesto che riempirà subito di atmosfera la casa! Memorie del luogo Un vecchio sci in legno, una collezione di immagini storiche dei primi impianti di risalita disposti nei dintorni, un poster con tutte le maggiori vette innevate della zona sono dettagli decorativi in grado di generare interesse verso il territorio in cui ricade l’immobile. All’ingresso della Vostra casa, sistemate tappeti e tutto quanto possa rivelarsi utile per evitare di infangare le stanze dopo una giornata sulle piste. Un accorgimento minimo, ma sicuramente apprezzato. Morbidi piumoni e tanti cuscini colorati A tutto relax, in casa, in veranda o nel giardino di casa! Specie nel periodo invernale, è quasi impossibile provvedere a donare un tocco green alla casa con delle composizioni di fiori freschi. Potete comunque rimediare con delle creazioni handmade, realizzate direttamente da Voi o dal Vostro fiorista di fiducia, con rami secchi, candele, foglie, pigne o altri elementi naturali. Sistematele poi all’ingresso o in un angolo ancora anonimo e porteranno subito alla mente profumi e suggestioni tipici della montagna.
Bere alcool quando fa tanto freddo
In molti pensano che il modo migliore per riscaldare il proprio corpo sia quello di bere bevande alcoliche durante le giornate di gelo. E’ un usanza molto comune e diffusa in parecchie parti del mondo, in realtà però l’effetto dell’alcool sul nostro organismo funziona esattamente all’opposto. L’alcool è un vasodilatatore, ciò significa che facilita la dilatazione dei vasi sanguigni periferici; di conseguenza, aumenta la quantità di sangue che circola sotto la pelle. Questo fenomeno favorisce in un primo momento una sensazione di calore, ma in un secondo momento l’aumento della dilatazione dei vasi superficiali agevola una maggiore dispersione di calore all’esterno, con conseguente raffreddamento della temperatura corporea. Questa manifestazione è particolarmente pericolosa per chi beve e si trova in un ambiente non riscaldato o all’aperto in condizioni climatiche sfavorevoli; il soggetto infatti è esposto a un maggior rischio di morte per assideramento o ipotermia, presupposto che si verifica quando la temperatura corporea scende al di sotto dei 35°C. Aggiunto a questo, va anche detto che l’alcool ingerito viene facilmente assimilato e metabolizzato per il 90% dal fegato, il sovraccarico di lavoro svolto da questo organo fa sì che il flusso ematico si concentri a livello dell’apparato gastroenterico, che si può avvertire con brividi di freddo. Pertanto, in queste giornate particolarmente fredde è consigliato meglio il consumo di tisane tè o bevande calde da gustare in pieno relax, magari per chi può di fonte a uno camino
Cosa mangiare quando fa freddo
Con un freddo come questi giorni, l’unica cosa che ci andrebbe di mangiare è la polenta. Ma non pensate che questo sia l’alimento che riuscirà a combattere la morsa del freddo. Pioggia, neve e gelo dettano la dieta per 3 italiani su 4 che si dichiarano pronti a modificare il carrello della spesa quando la colonnina di mercurio scende drasticamente, come sta avvenendo in questi giorni. Una vera e propria dieta anti-Burian che spinge ad acquistare più frutta, verdura e legumi ma anche tanto pesce soprattutto quello ricco di grassi. In queste ore è importante un’alimentazione ricca di sostanze antiossidanti, per rafforzare a tavola le difese immunitarie. E visto che le vitamine sono l’alleato migliore in questo periodo, arriva il manuale per sapere quali ne contiene ogni singolo alimento. Tra i cibi da inserire nella lista della spesa, segnalano le associazioni di categorie che stimano consumi in aumento per frutta e verdura del 40%, ci sono arance, clementine e kiwi, perché ricchi di vitamina C Per fare il pieno di vitamina A ottimi spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote e broccoletti. La vitamina B, che aiuta nel trasformare il cibo in energia, si trova soprattutto in cereali integrali, avena, carne rossa, verdure a foglia verde come cavolfiori, broccoli, spinaci, tuorlo d‘uovo e ceci. Perfetti pesce, latte e uova per un giusto apporto di vitamina D per sostenere il sistema immunitario. Frutta secca e olio extra vergine di oliva per la vitamina E. Legumi come fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche sono ideali per l’apporto di ferro. Quanto al pesce con il freddo disco verde alle specie con oltre al 10% di grassi come aringa, anguilla, sgombro; bene anche quelle semigrasse, come dentice, triglia, tonno, pesce spada, salmone, sarde. Insomma, per combattere il freddo c’è solo un modo, oltre al solito e ottimo rimedio del lettone pieno di coperte con tanto di borsa calda, una dieta corretta che potrà quindi produrre tutte le calorie necessarie per una passeggiata al freddo e al gelo, o semplicemente per pulire dalle abbondanti nevicate il vialetto di casa.
Cibi anti freddo
Possiamo definire cibi anti-freddo gli alimenti che ci arrivano in aiuto quando il termometro scende all’impazzata, la temperatura corporea si abbassa, l’organismo perde calore più velocemente e viene intaccata l’energia accumulata fino a quel momento. Con l’alimentazione giusta, infatti, possiamo evitare gli squilibri termici interni, conservarci “al caldo” e schivare perfino i soliti malanni di stagione. “Non è necessario aumentare dosi e porzioni: l’importante è preferire con cura cosa consumare» spiega Luca Piretta, . «Anche in questo caso, l’ esempio da seguire è quello mediterraneo: spaziare tra frutta, verdura, cereali, pesce, carne, uova e formaggi consente di mantenere un buono stato di salute quando siamo attaccati da diversi agenti esterni e di creare una flora batterica intestinale differenziata, in grado di far lavorare meglio il nostro sistema immunitario» Inoltre l’idratazione è importantissima anche se in inverno non percepiamo lo stimolo della sete. Se facciamo fatica a bere un litro e mezzo d’acqua al giorno che orientativamente è il quantitativo consigliato, possiamo ovviare al problema preparando tisane e tè caldi, in grado di scaldarci e idratarci nel modo giusto. Il consiglio? Una bevanda allo zenzero aiuta la digestione e apre le vie respiratorie, mentre il tè verde è ricco di antiossidanti che fanno scendere i livelli di infiammazione.
Vento e freddo alcuni utili consigli
L’ondata di maltempo che si sta abbattendo su tutto il Paese, con neve e freddo diffusi, metterà a dura prova anche gli animali. Non soltanto quelli che abbiamo in casa, che hanno comunque una famiglia che si occupa di loro ma, soprattutto, i selvatici e i randagi, che dovranno fare i conti sia con il gelo sia con l’aumento del fabbisogno calorico giornaliero. Per prima cosa è sempre bene fare delle scorte di cibo sia per i cani e gatti che vivono in casa, sia per i selvatici. Tra questi ultimi, gli uccelli rappresentano una categoria particolarmente a rischio, non riuscendo a trovare cibo sul terreno e sugli alberi coperti dalla neve. Ma ecco di seguito alcuni consigli per aiutare gli animali a superare l’emergenza gelo. Per quelli che vivono con noi, tenerli dentro casa o, comunque, in un luogo caldo e riparato dopo le passeggiate quotidiane e considerare che anzitutto i cani a pelo raso possono necessitare di un cappottino. Se sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura corporea è più alta o più bassa del normale o se starnutiscono frequentemente o se si nota qualunque variazione del comportamento si consiglia di recarsi al più presto dal proprio veterinario di fiducia. Se il cane dovesse bagnarsi per un acquazzone o per il passaggio in una pozzanghera è essenziale asciugarne con cura tutto il corpo, specie orecchie e zampe. Attenzione alla permanenza su neve e ghiaccio, quando li portiamo a fare la loro passeggiata, perché la neve e le basse temperature possono causare principi di assideramento. Lasciare nel giardino, sul terrazzo oltre a qualche “golosità”, una ciotolina d’acqua tiepida e pulita Rifornire le casette installate in autunno o provare a posizionarle ora sul terrazzo o nel giardino in modo dar garantire ai volatili un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza e riparo; naturalmente, le casine devono essere posizionate in luoghi al riparo dai felini e dovrà essere rifornita fino alla primavera; non interrompere la somministrazione di cibo, gli uccelli possono perdere un punto di riferimento molto importante durante l’inverno. Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo; ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, i fiocchi di cereali cornflakes; è possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Sono infine da evitare legumi crudi, latte e pane.
Giornata mondiale dell’orso polare
Entro i prossimi anni rischiamo di perdere il 30% della popolazione di orso polare finora stimata tra i ghiacci artici. È il messaggio che il WWF lancia alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Orso polare, che si celebra oggi, martedì 27 febbraio.Gli orsi polari spariscono perché sparisce il loto habitat. Per questo la giornata di oggi è uno spunto per riflettere sulla conservazione della natura da parte dell’uomo. A gennaio l’estensione dei ghiacci artici era al di sotto della superficie rilevata in passato, secondo i rilevamenti della NSIDC che utilizza misurazioni satellitari. Si tratta complessivamente di almeno 1,36 milioni di chilometri quadrati sotto la media delle rilevazioni e il mese di febbraio si sta concludendo con un ulteriore flessione rispetto alla media». Nell’Artico il cibo spesso scarseggia e anche d’estate, quando la bancisa polare si ritrae può essere difficile per gli orsi trovare abbastanza da mangiare e spesso devono nuotare per lunghe distanze prima di approdare sui ghiacci che si stanno ritraendo e da cui l’orso riesce a cacciare. I ghiacci artici estivi così importanti per la vita dell’orso potrebbero essere praticamente scomparsi entro il 2040. Quando il cibo scarseggia gli orsi polari cercano di trovare fonti alternative di cibo sulla terra ferma fra cui buoi muschiati, renne, piccoli roditori, molluschi, pesce, uova, alghe bacche e addirittura spazzatura. Qualche volta gli orsi polari cacciano beluga, balene e trichechi adulti.
Cosa si può fare con i cesti….
Secondo il più famoso architetto Italiano Renzo Piano l’architettura è un arte di frontiera.Solo se si accetta la sfida di farsi contaminare ha ragione di essere altrimenti è roba da salotto di riflesso la pubblicità è l’anima del commercio. E unendo le due cose deve averla pensata così anche Dave Logaberger fondatore dell’omonimia azienda, quando a metà degli anni ’90 decise di costruire la nuova sede della propria compagnia, la Longaberger Company. Che come è facile intuire produce… cesti. Il Basket Building si trova a Newark, nello stato dell’Ohio (USA) e i numeri che lo descrivono sono impressionanti: sette piani fuori terra, 9000 metri quadri di uffici e 9000 tonnellate di peso, di cui 150 solo per i manici, riscaldati per evitare che neve e gelo li appesantiscano e li facciano crollare.

