Quando arriva un gattino cucciolo nella famiglia è sempre eccitante, soprattutto se si tratta di un piccolo pelosetto con baffi e orecchie a punta tutto da coccolare. Ma facciamo un passo indietro, prima di portare un pelo setto in casa è bene valutare diversi fattori. Per prima cosa l’età del piccolo: i gattini, infatti, non andrebbero mai portati via dalla mamma prima di sessanta giorni dalla nascita Questo perché rimanere vicino alla mamma aiuta il piccolo a imparare il suo ruolo sociale a non avere disturbi di salute dovuti al distacco precoce da mamma gatta. Nel caso inoltre fosse un gatto di razza, il consiglio è quello di verificare che l’allevamento sia certificato. Un gattino piccolo, ha bisogno di cibo adeguato, coccole, spazio e tempo per il gioco, perciò è utile chiedersi se è il momento giusto per accogliere un gatto in casa, valutando il nostro stile di vita dobbiamo far ambientare il nostro pelosetto abituandolo alla sua cesta dove dormire dove andare a mangiare e soprattutto a non graffiare mobili e divani dobbiamo altresì lasciargli a disposizione giochi che assomigliano a prede, palline, che stimolino anche l’attività mentale. Se il gatto ha la possibilità di uscire e scorrazzare in giardino, è bene eseguire tutte le vaccinazioni , per tutelarlo da malattie che possono trasmettergli altri gatti e poterselo così coccolare senza problemi
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I gatti si imbarazzano?
I felini sono animali indipendenti e diffidenti, infatti fanno quello che vogliono quando vogliono senza dar retta a nessuno. Avete mai fatto caso quando siete seduti sul divano e il vostro gatto scivola e cade? Possiamo facilmente notarlo guardarsi intorno, proprio come se avesse vergogna che qualcuno potesse aver visto la sua “brutta figura”. Bisogna dire che i gatti provano emozioni, ovviamente non come noi esseri umani, e possiamo notare la loro felicità o nervosismo leggendo il linguaggio del loro corpo. Tuttavia l’imbarazzo è un sentimento un po’ più complesso, in quanto è richiesto, per provare tale emozione, un lavoro cognitivo. Ossia una persona si sente in imbarazzo in quanto comprende che l’azione imbarazzante fatta viene poi giudicata dagli altri. Quindi il nostro amico dovrebbe avere consapevolezza di sé, tale argomento non è stato ancora del tutto studiato dagli scienziati. Per questo motivo quando il gatto cade e dopo scappa, possiamo dire sia che il gatto si sia realmente imbarazzato, sia che siamo noi a pensare che il gatto possa essersi imbarazzato. Spesso possiamo pensare che i nostri amati felini si imbarazzino in determinate situazioni perché osserviamo i loro gesti. In quanto per capire le emozioni del nostro amico a quattro zampe osserviamo i suoi comportamenti. Infatti possiamo facilmente notare che il gatto quando è magari disteso sul letto felice socchiude gli occhi o agita la coda quando è teso. Ma quali sono gli atteggiamenti dei gatti che ci fanno capire che potrebbero provare vergogna? In primis il felino quando fa qualcosa di imbarazzante, tende a guardarsi intorno per osservare se qualcuno abbia visto tutto o a scappare subito senza farsi vedere da nessuno. Inoltre anche un gatto che dedica colta attenzione alla sua pulizia, può essere imbarazzato, in quanto si comporta così per far finta che l’azione imbarazzante non sia mai accaduta.
Chi vive con un gatto non si annoia mai
hi vive con un gatto non si annoia mai: tra “agguati” improvvisi, fughe, nascondigli, giochi e arrampicate, i nostri amici felini custodiscono ancora molti dei comportamenti che hanno permesso loro di sopravvivere in natura per milioni di anni. Ecco perché ai nostri occhi, alcune di queste abitudini sembrano così bizzarre: per i gatti, la nostra casa è una giungla da esplorare, piena di prede e nemici immaginari. SI ARRAMPICANO NEI POSTI PIÙ ALTI DI CASA? In natura, le spiccate doti da equilibristi hanno sempre permesso ai gatti di raggiungere posizioni favorevoli ed esplorare i dintorni dall’alto, in cerca di prede PERCHÉ SBIRCIANO E SI AVVENTURANO IN POSTI STRANI? In natura le prede tendono a nascondersi in luoghi poco raggiungibili. L’istinto che spinge i mici di casa ad avventurarsi negli angolini o a finire nelle borse è un retaggio della curiosità che ha garantito la loro sopravvivenza PERCHÉ SI FANNO LE UNGHIE SUL DIVANO? Non è che detestino il vostro salotto, il tappeto o le tende appena montate. Semplicemente, fanno quello che hanno sempre fatto in natura: levigare gli artigli per essere pronti ad usarli per cacciare, arrampicarsi o difendersi PERCHÉ SI ADDORMENTANO NEI LUOGHI PIÙ STRANI? Addormentarsi dentro un mobile in mezzo a dei libri o in luoghi difficilmente raggiungibili, è una forma di difesa nel momento in cui sono più vulnerabili.
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Perché i gatti ci portano le loro prede?
I nostri amici felini spesso hanno l’abitudine, per gli umani assurda, di lasciare davanti la porta di casa le loro prede Se i vostri gatti hanno la possibilità di uscire in giardino o in uno spazio aperto, di sicuro vi sarà capitato che abbiate trovato sulla porta di casa una lucertola, un topolino, un uccello o un qualche tipo di insetto. Il perché è da ricercare, molto probabilmente, nel comportamento che mamma gatta ha con i suoi cuccioli. Mamma gatta, come tutte le mamme del mondo animale, insegna ai propri cuccioli a sopravvivere; siccome il gatto ha un istinto da predatore, le lezioni di sopravvivenza includono anche quelle sulla caccia. Le lezioni si articolano in step successivi: mamma gatta porta una preda morta ai loro cuccioli per cibarsene: in questo modo gli sta spiegando che le prede servono per nutrirsi; mamma gatta porta una preda ancora viva e la uccide davanti ai loro cuccioli: gli sta mostrando come usare artigli e denti per finire la malcapitata preda; mamma gatta porta una preda viva ai loro cuccioli e lascia che ad ucciderla siano loro: è una sorta di esame per valutare l’apprendimento delle lezioni precedenti; infine, mamma gatta porta i suoi cuccioli con sè in giardino a caccia per una lezione “sul campo”. Alcuni studiosi del comportamento felino sostengono questa teoria e, in più, sono certi che i gatti ci vogliano far notare la nostra incapacità, quasi come se ci volessero dire: “Umano non sei per niente un bravo cacciatore, per questo devo insegnarti come si fa!”. Un’altra teoria afferma, invece, che le prede siano dei regali con cui il nostro micio ci vuole ringraziare. Un’altra ancora sostiene che per i gatti la casa in cui vivono sia un posto sicuro, e quindi ci portano le prede perchè sanno che non le faremo prendere da nessun altro gatto, che le terremo al sicuro per loro! In tutti i casi, soprattutto per le prime due teorie, i gatti non andrebbero sgridati come spesso facciamo; i nostri mici vengono confusi dalla nostra reazione: in fin dei conti vogliono solo insegnarci o farci un regalo! Per questo motivo, quando capita, bisognerebbe elogiarlo e fargli una carezza per quanto difficile possa essere in tale contesto e poi sbarazzarsi della preda in qualche modo.

