l cervello umano ha un sistema naturale di selezione e pulizia. Un sistema vitale per continuare ad apprendere. Negli ultimi anni studi e ricerche hanno approfondito la funzionalità del cervello, gli sforzi che compie in tutte le fasi della vita Per affrontare le complessità, ma anche per riuscire ad eliminare tutto ciò che è inutile. Gli studiosi hanno coniato una sorta di metafora che chiamano “giardinaggio neurale”, simile cioè, a quella funzione che si compie nel proprio giardino quando lo si vuole ripulire dalle erbacce e dai parassiti che si annidano. Questa forma di pulizia è aiutata nei momenti di relax, soprattutto durante il sonno o nei momenti di meditazione. È come un interruttore che una volta azionato, va ad eliminare scorie e sporcizia, liberando spazio per nuove attività. Come accade per un computer quando ha bisogno di maggiore memoria! Così i nostri neuroni, quando si accendono, iniziano un processo di pulizia ed eliminazione di scorie inutili. Le cellule protagoniste di queste funzioni sono chiamate cellule gliali e sono cellule che, assieme ai neuroni, formano il sistema nervoso. Hanno funzione nutritiva e di sostegno per i neuroni, assicurano l’isolamento dei tessuti nervosi e la protezione degli stessi. Durante le fasi di sonno, o di stacco completo dai ritmi caotici cui sempre più spesso noi tutti tendiamo, queste cellule compiono quel lavoro di pulitura necessario per creare flussi di energia e pensieri nuovi. Rimuginare continuamente, mantenere il pensiero fisso su situazioni poco positive o di ostilità, non solo assorbe molta più energia rispetto a quanta ne serve in situazioni normali, ma produce delle sinapsi che non consentono quel necessario lavoro di pulizia e mantenimento. Per agevolare il sistema naturale di “giardinaggio neurale”, occorre aiutare il nostro sistema automatico di pulizia con atteggiamenti non solo positivi, ma anche ” leggeri” e naturali. Di fronte a situazioni che tendono ad essere molto spesso conflittuali e che “sporcano” i nostri neuroni, occorre fare propria la filosofia che la miglior vendetta è la dimenticanza! Una bella passeggiata nei boschi o un sano riposino, su un amaca accarezzati dal vento aiutano e facilitano i nostri amici neuroni nel ripulire il cervello dalle troppe erbacce che lo invadono, restituendo smalto e freschezza.
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Se fai la dieta sei meno intelligente
Fare la dieta potrebbe essere sintomo di scarsa intelligenza. A dirlo uno studio, che dimostra come i soggetti a dieta hanno, con maggiore frequenza, ridotte capacità mentali rispetto a coloro che mangiano liberamente. La spiegazione di questa minore intelligenza? La dieta, nonostante ci faccia sentire meglio con noi stessi, stancherebbe il cervello, rendendolo meno performante. Per arrivare a questa conclusione sono stati effettuati diversi esperimenti su l’ atteggiamento di alcune persone, analizzando le differenze tra chi era a dieta e chi, invece, mangiava in modo regolare. In uno dei test è stato messo a disposizione uno snack al cioccolato. I soggetti non a dieta lo hanno mangiato senza esitazione, chi era a dieta, invece, ha esitato, chiedendosi quante calorie avessero assunto. Sempre alle prese con insalate insipide, sedano e carote attenti alla cura maniacale per grammi e porzioni e sostenitori accaniti della tipica espressione «Non bevo alcool, fa ingrassare»? Beh, se fate tutto ciò potresti essere meno intelligenti. Proprio questo conteggio continuo delle calorie, secondo lo studio, non permetterebbe al cervello di concentrarsi in altri compiti e funzioni. Da una parte, dice il professore, la dieta ci fa sentire meglio con noi stessi, dall’altra affatica il cervello e lo rende meno efficace. Come rimediare correndo ai ripari con una spaghettata aglio olio, e peperoncino.
