La papaya è il frutto della Carica papaya, albero appartenente alla famiglia delle Caricacee, che può raggiungere un’altezza anche di 10 metri. Anche detto melone dei Caraibi, può pesare fino a 5 kg. Oggi i suoi principali produttori sono Stati Uniti, Messico e Porto Rico.La papaya apporta vitamine e minerali ed è fonte di flavonoidi, ottimi antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi. Tra le azioni che le vengono attribuite, ricordiamo l’eliminazione delle scorie metaboliche, l’aumento delle difese immunitarie, l’attività antistress e rivitalizzante e l’azione protettiva verso alcuni tipi di tumore, come quello al colon e alla prostata. Viene utilizzata contro la stanchezza e lo stress, contro l’invecchiamento, nelle situazioni infiammatorie e nelle malattie croniche, contro i problemi di digestione, per stimolare le difese immunitarie, per aumentare le prestazioni sportive e la vitalità dell’organismo in generale. Il consumo di papaya potrebbe interferire con l’azione di farmaci anticoagulanti, in questi casi occorre quindi molta cautela. Inoltre, poiché i flavonoidi attraversano la placenta, è sconsigliabile l’utilizzo in gravidanza. In commercio la si trova sotto forma di bustine, compresse o sciroppo, spesso come papaya fermentata. In cosa differisce la papaya fermentata da quella non fermentata? La prima viene sottoposta a un processo di fermentazione che dura 10 mesi e consente di potenziare l’azione antiossidante e immunomodulante.
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Cucinare in estate con il top della fantasia
Con il caldo mettersi ai fornelli è un’impresa epica. A casa o in vacanza, in città o al mare, gli alimenti freschi sono l’ideale per un pranzo leggero e anti-afa. Ma per un’idea diversa dal solito e incredibilmente sana, al posto dei classici pomodori e mozzarella perché non provare un gustoso carpaccio di frutta? Un piatto unico per un pranzo leggero, oppure una merenda gustosa o, perché no, un aperitivo a basso contenuto calorico. Si può realizzare sia in versione dolce che salata, perché moltissimi frutti si prestano ad essere conditi con un emulsione: provare per credere. Carpaccio di frutta dolce Se preferite una versione ‘classica’, ovvero dolce, potete procedere in questo modo. Preparate un condimento, uno sciroppo che renderà la frutta più gustosa. Basterà frullare dello zucchero di canna con abbondanti foglie di menta fino ad ottenere una sorta di granella profumata. Spremete quindi un limone grande, filtratelo, mescolateci la granella di zucchero. Lavate e tagliate a fettine sottili, molto sottili, un mix di frutta di stagione. Pesche, melone, anguria, prugne, albicocche. Aggiungete anche un tocco tropicale, magari con ananas, mango, kiwi, banane. Distribuite la frutta su un piatto come preferite e irroratela con lo sciroppo di menta e limone. Se volete dare un tocco ‘esotico’ unite una grattugiata di zenzero e qualche granello di pepe rosa pestato. Per una versione salata potete utilizzare frutti che ben si abbinano all’aceto balsamico. Parliamo per esempio di fragole, mele, pere, avocado, pesche, melone. Unite al piatto misto anche qualche foglia di lattuga e qualche ‘sfoglia’ di carota tagliata con il pelapatate. Insaporite la frutta con una vinaigrette, che otterrete mescolando bene in una ciotola: olio extravergine di oliva, sale, pepe, aceto balsamico. Versate il condimento sul carpaccio di frutta e lasciate insaporire per una mezz’oretta prima di mangiare.
Il Kiwi a polpa gialla
Non c’è nulla di geneticamente modificato nei kiwi a polpa gialla e niente di esotico. Si tratta di varietà che vantano gusto dolce, poca acidità ed elevato grado zuccherino. In cucina si possono usare per preparare piatti dolci e salati che soddisfanno il palato e apportano preziosi nutrienti all’organismo. In tutto ciò l’Italia ha un ruolo di primo piano. Il kiwi a polpa gialla contiene una dose di vitamina C tre volte superiore a quella delle arance, sostanza che contribuisce a rafforzare le difese immunitarie dell’organismo, a combattere infezioni e infiammazioni, a contrastare lo stress e accelera la riparazione della cute dopo l’esposizione al vento e al sole.“Il kiwi è ricco di antiossidanti, vitamina C, E e acido folico; è anche amico della linea, perché ha solo 79 kilocalorie per 100 grammi, con un basso contenuto di grassi e contiene principalmente fruttosio, lo zucchero naturale della frutta. Non dovrebbe essere escluso da chi ha il diabete perché ha un basso indice glicemico”, spiega la nutrizionista Ambrogio, due frutti al giorno regalano al corpo circa il 20% della fibra raccomandata quotidianamente, e supporta tutte le fasi della digestione. “Tra l’altro se lo si gusta alla fine di un pasto ricco di proteine animali, facilita la digestione, perché è l’unico frutto che contiene actinidin, un enzima naturale che aiuta a digerire le proteine, favorendo la digestione”, aggiunge l’esperta.Come gustare il kiwi a polpa gialla? Mangiandolo come frutta e utilizzandolo come ingrediente di piatti buoni e salutari.
Il durian
Il durian è un frutto molto particolare, che tende ad essere amato o odiato per via per del suo odore e sapore intenso. Questo originale frutto è diffuso soprattutto in Paesi asiatici come Malesia e Thailandia, dove esistono locali adibiti alla vendita ed al consumo dei durian, che vengono aperti su tutti e quattro i lati per evitare che le esalazioni del ‘re dei frutti’ si accumulino al chiuso.. L‘odore del frutto è, in effetti, tra le sue caratteristiche decisamente la meno attraente, visto che i gas esalati ancor prima dell’apertura ricordano qualcosa di putrefatto o andato a male. I commenti di chi lo descrivono come l’odore di un formaggio particolarmente puzzolente secondo noi non rendono l’idea. Pensate che nei paesi dove viene coltivato esistono anche particolari divieti nell’adoperarlo negli ambienti chiusi.Il particolare odorato del frutto è dato dalla presenza in quantità assai rilevante di acido solfidrico e solfiti. Anche il sapore del durian è molto ricco ed intenso, tanto da non essere adatto a tutti i palati: chi lo assaggia, infatti, deve essere pronto ad un’esplosione di sapori molto diversi tra loro dal dolce al piccante con una consistenza burrosa. Il frutto si presenta con una buccia dura di colore verde o marroncino chiaro ricoperto da spine; è composto prevalentemente da acqua ma contiene anche carboidrati, proteine, sali minerali in particolare fosforo, potassio, magnesio, ferro, calcio, sodio, rame, manganese e zinco, grassi e fibre.Si tratta di un frutto di dimensioni piuttosto considerevoli. Pensate che un durian può arrivare fino a 8 kg di peso, anche se di solito nelle bancarelle dei mercati vedrete frutti da uno a tre, massimo quattro kili. Va anche detto che la parte commestibile al suo interno arriva a meno di un terzo del suo peso. Nel durian è presente anche un’elevata concentrazione di vitamine Grazie alle sue proprietà antiossidanti il durian è in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare oltre a favorire il benessere del sistema cardiocircolatorio con l’apporto di magnesio. L’alto contenuto di flavonoidi, inoltre, rende questo frutto esotico in grado di svolgere una importante azione antivirale e utile anche in chiave preventiva di patologie tumorali.Nella medicina tradizionale cinese, inoltre, il durian è utilizzato per accelerare il metabolismo in gravidanza. Per di più, è considerato utile per favorire il benessere di tutti gli organi.
Alla scoperta di un frutto particolare.. il mangostano
La polpa del mangostano ha un aroma unico, eccezionalmente delicato e dolce, con note erbacee e floreali di caramello e burro. La spessa buccia viola è a volte usata per le tinture naturali: il frutto va maneggiato precauzione per non rischiare di macchiare indelebilmente tovaglioli e vestiti. Il Charichuelo è un altro frutto della famiglia Garcinia, madruro, questo originario del Sud e Centro America: per questo viene chiamato “mangostano del Nuovo Mondo”. Esteriormente assomiglia a un limone vizzo e zigrinato e anche la sua polpa dolce e simile al mangostano ha gusto lievemente citrico. L’apporto calorico del frutto è mediamente basso, intorno alle 63/73 kcal. L’ex chef di elBulli Will Goldfarb ha aperto i battenti a Bali. Una delle sue specialità? La creme brûlée con pasta di cacao, gocce di bitter di mangostano e sale marino balinese. Nella cucina filippina il mangostano è molto popolare. Si mangiano persino i saporiti semi, bolliti o arrosto e la polpa del frutto si usa per variegate preparazioni, come la glassa con cui coprire la pancia del tonno.George Calombaris. . David Fairchild, il più grande “cacciatore di piante” della storia americana, adorava il mangostano. Il botanico scrisse: “È così delicato che si scioglie in bocca come un gelato. Il sapore è indescrivibilmente delizioso. Nulla può guastare la perfezione di questo frutto…”. Le foglie del mangostano possono essere mangiate: nella cucina cambogiana, per esempio, si usano in una preparazione a base di pesce al forno. Il mangostano è un frutto delizioso nei cocktail. Gli ingredienti che si accompagnano bene con il mangostano sono Lemongrass, limoni e agrumi in generale, altri frutti quali ananas e mele, burro, vaniglia, cetrioli, noccioline, ad esempio. Inoltre il frutto contiene vari nutrienti essenziali: sali minerali, tra cui in primis potassio e vitamine fibre e altri elementi. Un esempio?. I preziosi xantoni nel mangostano si trovano prevalentemente nella buccia che, se non si può mangiare nuda e cruda, si può usare in centrifughe e succhi. La buccia di mangostano può essere fatta seccare e usata per preparare ottime e salutari tisane. Il mangostano ha molteplici e comprovate proprietà terapeutiche e per questo viene fatto rientrare nei cosiddetti “superfrutti”.Non vi resta che cercarlo e provare a mangiarlo…
Frutta esotica
Frutta Esotica, ovvero tutti quei frutti che abbiamo imparato ad amare e utilizzare in cucina, ma che non fanno realmente parte della nostra tradizione alimentare e dei nostri territori. Frutta esotica da mangiare da sola o con cui cucinare, sana e particolarmente colorata: così negli ultimi anni nelle grandi città italiane è sempre più facile trovarne e a volte di buona qualità. Sui banchi frutta e al supermercato arriva frutta tropicale di ogni colore e di ogni forma: lontani i tempi in cui a disposizione c’era solo l’Ananas, Banane e Cocco. Basti pensare all’assortimento che potete trovare nei mercati a Rialto a Venezia o di Campo dei Fiori a Roma. Ma sempre più spesso l’acquisto della frutta esotica è online: i portali specializzati nei prodotti freschi straniere crescono e coprono quasi tutta la penisola con le spedizioni. Fra i contemporanei arrivi al supermercato, e sempre più amati dagli italiani, l’Avocado che viene usato più come verdura che come frutto esotico, Lime, Papaya, Mango. Ma se parliamo di frutta esotica, la lista è davvero molto molto lunga. Piano piano sono sempre più reperibili le l’Bacche di Goji, Litchi, Platano, Guava, l’Açaí, Dragon Fruit e il Frutto della passione, anche se non sono sempre di facile reperibilità.Un conto è comunque parlare di frutta fresca o conservata: nel secondo caso è molto semplice ormai trovare bacche di goji secche, Yuzu disidratato o Tamarindo in forma per cucinare. Grazie alle alte temperatura del Sud, oggi alcuni di questi frutti esotici vengono coltivati anche in Italia: le bacche di Goji in origine cinesi hanno trovato fortuna in Calabria e non solo, così come gli Avocado si producono oramai anche in Sicilia. Inoltre se volete sapere di più sulla frutta esotica e su come usarla in cucina potrete dilettarvi in semplici ricette che daranno un gusto particolare alle vostre pietanze 
Frutti Esotici Strani
Pensate ai primi frutti esotici che vi vengono in mente: se la vostra lista di frutti esotici si ferma a mango e avocado, dovreste dare un’occhiata a questi strabilianti esempi di frutta strana, dalle forme molteplici dai colori straordinari. Si tratta di frutti esotici non sempre facilmente reperibili nei mercati rionali o al supermercato, ma comunque capaci di stupirvi per la loro varietà. Molti di questi frutti esotici vengono dall’Asia, America Latina e Africa: in comune hanno caratteristiche molto peculiari, forme e colori che non hanno nulla da invidiare a design ultra moderni. Limone mano di buddha.Il nome proviene ovviamente dalla sua forma tentacolare, ma questo frutto peculiare non è altro che una varietà di cedro che cresce su alberi di piccole dimensioni in Cina, Giappone e India. Un profumo lievemente agrumato e alcuni usano anche la sua buccia, che viene candita. Frutto curioso che oltre in Asia potete trovare ormai anche in USA. Mangostano Originario dell’Arcipelago delle Molucche: il Mangostano con una polpa ad arillo ovvero polpa tolta dalla bucccia suddivisa a spicchi molto cremosi e dal colore bianco. Il sapore? Fra i litchi e le pesche. Quandong La pesca del deserto australiano, pesca solo come forma, si badi bene, perché il sapore è quello del rabarbaro. Dagli aborigeni veniva usato per scopi medicinali e solitamente è un frutto pieno di vitamina C. La particolarità? I semi sono altamente infiammabili, perché contengono oli, e possono essere usati addirittura come carburante dagli artigiani locali. Ma ci sono anche noi-na (o sugar apple) Monster Fruit Durion Jabuticaba Cetriolo Africano Fragole Bianche Possono sembrare una diavoleria moderna, ma le fragole bianche al sapore di ananas hanno una storia antichissima, anzi sono i capostipiti di tutte le fragole del mondo. Vengono dal Cile e negli altri paesi vengono chiamate appunto Pineberry. 
Frutta esotica
Frutta Esotica, ovvero tutti quei frutti che abbiamo imparato ad amare e adoperare in cucina, ma che non fanno realmente parte della nostra tradizione alimentare e dei nostri territori. Frutta esotica da mangiare da sola o con cui cucinare, sana e particolarmente colorata: così negli ultimi anni nei negozi e supermercati d’ italia è sempre più facile trovarne e a volte di buona qualità, arriva frutta tropicale di ogni colore e di ogni forma: lontani i tempi in cui si trovava solo Ananas, Banane e Cocco. Ma sempre più spesso l’acquisto della frutta esotica è online: i portali specializzati nei prodotti freschi crescono e coprono quasi tutta la penisola con le spedizioni. Fra i recenti arrivi al supermercato, e sempre più amati dagli italiani, l’Avocado che viene usato più come verdura che come frutto esotico, Lime, Papaya, Mango. Ma se parliamo di frutta esotica, la lista è davvero molto molto lunga. Piano piano sono sempre più reperibili le l’Bacche di Goji, Litchi, Platano, Guava, l’Açaí, Dragon Fruit e il Frutto della passione, anche se non sono sempre di facile reperibilità.Un conto è comunque parlare di frutta fresca o conservata: nel secondo caso è molto semplice ormai trovare bacche di goji secche, Yuzu disidratato o Tamarindo per cucinare.Grazie alle alte temperatura del Sud, oggi alcuni di questi frutti esotici vengono coltivati anche in Italia: le bacche di Goji in origine cinesi hanno trovato fortuna in Calabria e non solo, così come gli Avocado si producono oramai anche in Sicilia.