Perchè si dice state freschi

Vi sarà capitato più di una volta di sentirvi dire state freschi oppure stiamo freschi, come per intendere che ci troviamo nei guai oppure in una situazione abbastanza complicata. Si usa anche per intendere una persona di poca fiducia, oppure una persona che ci porta su di un percorso per nulla facile. Ora la domanda principale nasce: Da dove viene questo termine, chi lo ha inventato e cosa realmente racchiude? Il vero significato della frase vuole intendere un qualcosa che non accadrà mai e fu coniato proprio da Dante Alighieri stesso nella stesura del verso 117 del XXXII canto dell’Inferno. Qui, riferendosi ai dannati sepolti e imprigionati per sempre nel lago ghiacciato di Cocito, il poeta scrisse :“là dove i peccatori stanno freschi”.Non è solo l’unica frase che abbiamo ereditato da Dante, visto e considerato che la lingua Italiana deriva da radici latine, per questo che ancora oggi troviamo relazioni a Italica e molte chiese mantengono diciture e scritte Latine. La frase può avere molti significati e adattarsi alle spiegazioni tutte basate su reazioni e fatti negativi come negativo era la condizione dei dannati descritti da dante nel Inferno. Una cosa è Certa, sopratutto nella parte Nord Italiana la cultura Celtica e latina si fondono insieme dando vita a vocaboli, abitudini e stili di vita che, per quanto dimenticate vivono ancora pienamente nelle nostre abitudini quotidiane. Riuscire a capire la radice universale della dialettica Italiana ci aiuta a riscoprire chi siamo, da dove veniamo e la cultura che ha forgiato l’Italia, sopratutto in questi periodi.

 

 

Feng Shui sull’ambiente di lavoro

La tua scrivania è disordinata? Anche la tua testa lo sarà. La pensa così Jade Sky, autrice del libro ‘Clear your office’, nel quale spiega come applicare alcuni principi del Feng Shui allo spazio di lavoro, perché l’ufficio o qualsiasi altro ambiente professionale diventi un luogo ‘zen’ dove la mente è serena e produttiva. Fare ordine è naturalmente il primo passo, si tratta di una pulizia che aiuta dal lato pratico, ma anche simbolico: come si può usare il cervello a pieno regime circondati da confusione, pile di fogli, avanzi del pranzo e via dicendo? Un ambiente più pulito e organizzato infonde tranquillità, e la tranquillità contribuisce all’essere più produttivi, almeno metà superficie dello spazio di lavoro dovrebbe essere vuota. Quando possibile, bisognerebbe posizionare la scrivania o il piano di lavoro in modo da avere la porta della stanza di fronte in una posizione di ‘potere’ non alle spalle, e se non fosse possibile occorre avere il più possibile spazio vuoto attorno. E’ importante inoltre che la luce naturale inondi l’area di lavoro, il Feng Shui suggerisce sempre di sedersi accanto ad una finestra. Come già detto, il piano di lavoro dovrà essere ordinato, ma la presenza di alcuni oggetti può favorire uno stato mentale sereno. Per esempio foto di persone care possono contribuire a rendere felici e motivati, così come dei fiori freschi, colorati e vitali. Le piante in generale contribuiscono al benessere psicologico secondo il Feng Shui, specialmente il bambù; anche posizionare una fontana sulla scrivania aiuterebbe ad attirare le energie positive. Infine, la scelta cromatica ha il suo peso: circondatevi di oggetti dai colori chiari e scegliete, se possibile, una scrivania di tonalità neutre e concilianti.