Come inventarsi un antipasto o un secondo piatto in poco tempo e con i soli ingredienti che avete a disposizione in frigorifero? Semplice: si prepara una frittata, grande classico della cucina veloce Potete ispirarvi al settantatreenne Howard Helmer che è titolare di ben due record nel Guinness dei Primati: quello per la frittata più rapida in soli 39 secondi e quello per il maggior numero di frittate fatte in 30 minuti 427.Helmer non fa mistero del suo segreto, che mostra in ogni video che realizza: per prima cosa imburra la padella, poi nello sbattere le uova aggiunge anche due cucchiai di acqua. Nella cottura porta l’uovo cotto verso il centro della padella, e fa scorrere l’uovo crudo in modo che trovi una base su cui cuocere, finché non c’è più uovo liquido ma la parte superiore della frittata rimane ancora umida. A questo punto aggiunge formaggio e spinaci, piega in due e poi serve nel piatto. La passione di Helmer per le uova è iniziata 42 anni fa, quando è stato assunto come responsabile della comunicazione per la American Egg Board, un’associazione che promuove l’uso delle uova, e questo gli ha dato la possibilità nel tempo di partecipare e numerose fiere e convention, ma anche di collaborare con famosi chef, da cui ha cercato di carpire qualche segreto.
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Le sfide contro il cibo
Le “sfide contro il cibo” sono ormai comuni, e sono tantissimi i ristoranti e i pub che propongono un piatto di dimensioni esagerate, offrendo premi a chi è in grado di finirli. Un ristorante messicano di New York, il Dom Chingon, ha aggiunto un nuovo elemento alla sfida: chi riesce a finire il piatto di burrito che propongono diventerà socio del ristorante, ricevendo in premio il 10% della proprietà, e l’ occasione di mangiare gratis a vita nel locale. Va detto che il burrito in questione è altamente sfidante, dato che si tratta di una “bestia” di 13kg, fatta da una tortilla di quasi un metro di diametro, ripiena di pollo, carne, carnitas, chorizo, formaggio, fagioli e salse varie. Inoltre il piatto va finito entro un’ora, e deve essere associato da una Margarita insaporita con il Peperoncino Serpente, il peperoncino più piccante del mondo. Non si può neppure andare in bagno, e tanto meno rimettere, prima di avere finito il piatto, altrimenti la sfida viene considerata persa. La sfida è indubbiamente difficile, e infatti finora nessuno l’ha completata. Ma i proprietari sottolineano anche il premio: “Non ti limiti ad avere il tuo nome scritto sul muro. Avrai il muro”, dicono. Secondo qualcuno la sfida però è impossibile, e anche George Shea, fondatore della International Federation of Competitive Eating, che ha dichiarato che secondo lui nessuno al mondo può mangiare un burrito da 13 kg.La sfida del burrito può essere affrontata anche da piccoli gruppi di amici: in questo caso però in premio ci sono solo gadget, e non viene assegnato il premio della proprietà del ristorante.
Metti una sera a cena…
Metti che una sera a cena ti viene voglia di stupire i tuoi amici….La fonduta di formaggio è un piatto tipicamente svizzero, conviviale, pensato per riunire le persone intorno ad una pietanza collettiva gustosa e molto stuzzicante. La fonduta prevede la fusione di due o più formaggi in un pentolino apposito chiamato caquelon, cioè un contenitore in ceramica, ghisa, rame o acciaio dal fondo molto spesso, per evitare che il contenuto bruci. Sul fondo della pentola infatti si forma sempre una crosta assai prelibata che viene gustata per ultima. Le ricette per la fonduta sono numerose anche se le due più classiche sono quella svizzera, appunto, con groviera, vino e liquore, oppure quella valdostana, con la fontina. 400 g di formaggio fontina doc.30 g di burro 4 tuorli d’uovo 25 cl di latte intero fresco. Pan carrè oppure verdure facoltativo: olio al tartufo bianco o tartufo bianco in scaglie. Tagliate a pezzetti la fontina, ponetela in una ciotola e unitela al latte: lasciatela riposare per 4 ore circa, fuori dal frigo. Successivamente in una pentola dal fondo spesso fate sciogliere il burro e unite la fontina con il latte. Tenete la fiamma bassa, mescolate con delicatezza e quando il formaggio è sciolto aggiungete i tuorli d’uovo, incorporandoli velocemente per evitare che solidifichino. Mescolate con calma e facendo con il mestolo movimento a forma di “8” e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per 20 minuti. Aggiungete due cucchiaini di olio al tartufo bianco oppure qualche scaglia, se vi piace. Tagliate il pan carrè a quadratini oppure le verdure che preferite, cotte o crude, che poi potrete intingere nella fonduta. La fonduta può anche essere versata sulla polenta. Buon appetito!
Latte, burro e formaggi, per l’Europa non possono essere vegetariani
I prodotti vegetariani e vegani non possono essere commercializzati con denominazioni come latte, crema di latte o panna, burro, formaggio e yogurt, che il diritto comunitario riserva ai prodotti di origine animale. Lo ha stabilito la Corte europea di Giustizia. La normativa Ue riserva infatti le denominazioni come crema di latte o panna, chantilly , burro, formaggio e yogurt, unicamente ai prodotti lattiero-caseari, vale a dire i prodotti derivati dal latte. Anche l’aggiunta di indicazioni descrittive o esplicative che indicano l’origine vegetale del prodotto in questione, non influisce su tale divieto. Quindi addio burro di tofu, addio formaggio vegetale, addio panna veggie. La sentenza prendere origine da una causa tra una società tedesca e l’associazione Verband Sozialer Wettbewerb. Esistono delle eccezioni, comunque, esplicitamente previste dalla normativa, come per il prodotto tradizionalmente denominato crème de riz in francese. Allo stesso modo, tra le eccezioni, è ammessa palesemente, a certe condizioni, anche l’utilizzazione, nella denominazione inglese di un prodotto, del termine inglese cream con un termine secondario, in particolare per designare bevande alcoliche o zuppe.
La cucina vegana
Cucina Vegana, ovvero una cucina senza ingredienti di origine animale. Quindi al bando carne, pesce ma anche tutti i derivati come uova, formaggi, latte e perfino il miele. Ma mangiare piatti vegani, oltre ad essere una scelta etica, molto spesso è una scelta salutista: il consumo quasi esclusivo di carboidrati, verdure, legumi, semi e frutta è considerata da molti un’alimentazione che aiuta a rimanere sani. Forse non a caso le persone che fanno questa scelta sono in continuo aumento, e anche negli ambienti gourmet non è raro trovare chef famosi che propongono ogni giorno ai loro ospiti sorprendenti armonie di sapori senza alcun derivato animale. Ma come portare la cucine vegana ogni giorno sulla tavola? Fare una scelta di questo tipo è davvero difficoltoso una volta che si è dietro i fornelli? Non proprio. Se pensiamo alle ricette vegane il primo esempio sono gli Spaghetti al pomodoro: senza il formaggio sopra, infatti, il piatto di pasta più famoso al mondo rientra in un regime totalmente privo di derivati animali. Pensate poi alla Panzanella, l’antipasto toscano per antonomasia, vegano anche lui. Per tutti i giorni quindi cucinare vegan non è difficile; le cose si fanno un po’ più complicate quando si parla di dolci vegani, per cui sono indispensabili tutta una serie di accortezze, come la sostituzione del burro o del latte. Una deriva ancora più particolare della cucina vegana è la cucina crudista vegana; questo stile alimentare non solo rifiuta l’utilizzo di tutti gli ingredienti animali, ma che è attento anche alla cottura delle materie prime non si scaldano mai sopra i 42 °C.
Mangiare fuori casa
Mangiare un panino per pranzo? E’ possibile ed è anche un alimento sano e nutriente se si rispettano alcune semplici regole e si usa un pizzico di creatività. Tante sono le persone, che durante la giornata, hanno una pausa pranzo veloce, devono mangiare fuori casa e un panino può essere spesso un’alternativa pratica da trasportare. Vediamo alcune semplici regole, per spezzare la monotonia, dimentichiamo il solito panino bianco con prosciutto, formaggio, maionese e insalata e diamo sfogo alla creatività. ll pane è importante che sia integrale, Evitare il più possibile gli affettati, perchè contengono una quantità di sale eccessiva, che sommata a quella contenuta nel pane bianco, supera quasi il fabbisogno di sodio dell’intera giornata. Utilizzare tanta verdura, cotta, cruda o grigliata. Asparagi, crauti, verza, spinaci, carote, poi qualcosa di veramente vario e gustoso: melanzane, zucchine, peperoni, cetrioli, pomodori, cipolle … solo per dirne qualcuna. Anche le conserve sott’olio, in quantità minima, possono andare bene: pomodori secchi, funghi, cetriolini, olive, carciofini, che, grazie all‘olio contenuto, possono prendere il posto di un’eventuale salsa, contribuendo alla morbidezza del panino. Per dare un gusto più saporito molto meglio utilizzare qualche scaglia di un buon formaggio stagionato, per esempio il parmigiano, che abbondare invece con più fette di un formaggio di qualità non meglio definita, magari già porzionato . Utilizzare fonti di proteine in alternativa al formaggio, per esempio il pesce: tonno, gamberetti, oppure le uova: sode, strapazzate o in frittata, oppure i legumi: piselli, fagioli o ceci. Questi ultimi possono dar vita anche ad una salsa perfetta per condire il nostro panino, non servono inoltre ketchup, burro o maionese, ma ci sono così tante salse! Oltre l’hummus, la salsa Tzatziki: una salsa tipica greca a base di yogurt e cetrioli , oppure il guacamole a base di avocado, alimento ottimo, il pesto di basilico, il pesto di rucola, pasta di olive…E poi via alla fantasia, ben venga anche la frutta secca: noci e miele o burro di arachidi fatto in casa…
Iniziare bene la giornata
Iniziare con il piede giusto è fondamentale: la colazione è la prima iniezione di energia, dalla quale dipende il periodo più produttivo della giornata. Farla bene è importante, salutare e migliora tutte le nostre prestazioni, da quelle lavorative a quelle personali. E’ importante non saltarla mai: piuttosto fatela leggera, ma date un po’ di carburante al fisico. Preferite la colazione a casa e dedicatele almeno 5 minuti, seduti possibilmente se ci riuscite difronte a una tavola ben apparecchiata con tanto di tazze zuccheriere succhi ecc.. Non limitate la colazione al caffè e inserite sempre un alimento solido, dolce o salato ricordate che la mattina è il momento migliore per consumare la frutta, meglio se di stagione. Preferite la frutta cruda in estate e la frutta cotta mela, pera in inverno Variate il tema della colazione: il top sarebbe alternare dolce e salato Preferite i cereali integrali e affiancateli a proteine: uova, frutta secca, latte, formaggio o addirittura legumi, se affini ai vostri gusti di mattina Se siete pigri oppure avete sempre i minuti contati, preparatevi il necessario per la colazione la sera prima, per ottimizzare i tempi e non rischiare di saltarla. Sedetevi e prima di mangiare, sorridete: approcciarsi alla colazione e alla giornata con un atteggiamento positivo e disteso è importante, vi farà affrontare la giornata in modo sereno e rilassato
Piccoli trucchi in Cucina
In cucina utilizzare piccoli trucchi che ci semplificano la vita può diventare davvero indispensabile. Tra i fornelli possiamo sperimentare sempre qualcosa di nuovo, quindi perché non imparare da chi ha fatto della cucina un mestiere? Ecco alcuni suggerimenti rubacchiati a un amico chef Per ottenere una polenta senza grumi, versatela a pioggia nell’acqua calda ma prima che cominci a bollire. Per evitare che il soffritto si bruci, aggiungete all’olio due cucchiai di acqua. Per soffriggere l’aglio ma ottenere un sapore meno forte, utilizzatelo “in camicia, cioè con la buccia. Per mantenere tenera la carne bollita, aggiungete all’acqua due cucchiai di acquavite per ogni mezzo chilo di carne. Per tagliare meglio il petto di pollo, ponetelo nel congelatore per 15 minuti. Per raffreddare più velocemente il vino in un secchiello, aggiungete al ghiaccio una mangiata di sale: in soli 6 minuti sarà raffreddato. Non buttate mai le croste del formaggio specialmente di grana o di parmigiano: potete usarle per insaporire zuppe e minestre, aggiungendole a metà cottura. Per capire se una torta è pronta utilizzate al posto dello stuzzicadenti uno spaghetto crudo. Se bollite le patate, non aggiungetele all’acqua già calda: riscaldate insieme all’acqua ancora fredda. Per riscaldare qualcosa che è stato fritto in precedenza, utilizzate il forno con funzione grill.

Le Pizze più strane ….del mondo
In Italia ne consumiamo più di 3 miliardi l’anno, ma nel resto del mondo non sono da meno! La pizza è indiscutibilmente uno dei piatti più amati e…divorati di sempre. Se in Italia, però, stiamo abbastanza “sul classico” con poche e rare variazioni sul tema, all’estero pare che invece si sbizzarriscano ad inventare gusti davvero…curiosi. Ne abbiamo scovati alcuni pizza burger: come unire due tradizioni culinarie e creare…un mostro!! Una pizza super condita di salsa e mozzarella con l’aggiunta di hamburger, bacon, formaggio cheddar, patatine fritte, polpette di pollo, pane al latte e innaffiata di tutte le salse possibili e immaginabili. Nino’s executive pizza: condita con 6 diverse varietà di caviale, erba cipollina, aragosta fresca e patè pregiati, la potete assaggiare a New York per la modica cifra di 1.500 dollari. Crocodile pizza: una classica base per pizza italiana arricchita da carne di coccodrillo d’acqua salata, peperoni e succo di lime. In Australia piace un sacco! Pizza alle cicale: vi disturbano di notte?? Potete prendervi la vostra rivincita ornando la pizza. Impanate e fritte, negli States sono una bontà sulla pizza, dicono abbiano un gusto che ricorda la nocciola, ma leggermente più stuzzicante grazie alla croccanteza delle zampine…….Pizza al cavolfiore: per i fanatici della linea, ma anche per i vegetariani più convinti questa è una pizza a zero carboidrati. La base è fatta da cavolfiore bollito, frullato e seccato in forno.M-izza: la pizza con la base di riso bollito e schiacciato, inventata a Taiwan per gli intolleranti al glutine o i fanatici del riso!
Pressione bassa
Le cause della pressione bassa sono molteplici: predisposizione, caldo, eccessiva stanchezza o disidratazione possono portare a episodi di ipotensione anche improvvisi. I sintomi della pressione bassa sono abbastanza riconoscibili e si presentano spesso in combinazione tra essi: spossatezza, giramenti di testa, vertigini, annebbiamento della vista, sudorazione fredda e, in alcuni casi, anche svenimento. Alcuni accorgimenti nel cibo ci possono aiutare come ad esempio bere acqua a piccoli sorsi e spesso durante la giornata e in quantità sufficiente (almeno 1,5 litri al giorno) è importantissimo. La disidratazione, infatti, è una delle cause principali della pressione bassa. Mantenere un equilibrio di idratazione corporea può rivelarsi fondamentale, oltre ad essere assai consigliabile. Inserire nella dieta o tenere a portata di mano qualcosa ricco di sodio aiuta a mantenere il livello della pressione nella norma. Un pezzetto di formaggio Grana o Parmigiano, dei cracker o un po’ di prosciutto cotto sono gli alimenti più indicati per riprendersi da un episodio improvviso di ipotensione. Anche i sali minerali sono utilissimi, in particolare potassio e magnesio. Il potassio è presente in molta frutta banane, mandorle e avocado, per esempio) e ortaggi (spinaci, patate, zucca, zucchine e fagioli bianchi, mentre il magnesio è presente nella frutta secca, nei datteri, nel riso, nei piselli, nei carciofi e nei fichi. La noce moscata è in assoluto la migliore alleata in questo caso. Macinatela ogni tanto nei vostri piatti, senza esagerare: oltre a donare un gusto più stuzzicante, è utile nel mantenere la pressione equilibrata. 
