Il 6 aprile, è il Carbonara Day, sul web gli utenti impazziscono alla ricerca delle infiniti interpretazioni, salvo poi proteggere sulla versione ortodossa.Su Facebook, Instagram e Twitter la mobilitazione è già cominciata e si preannuncia un successo almeo pari allo scorso anno: il #CarbonaraDay, evento mediatico creato dai pastai di Unione Italiana Food, ha mobilitato sui social 270 milioni di pasta lover. Anche l’edizione 2019 parte con ottime premesse con cuochi, blogger, esperti e appassionati pronti a seguire il #CarbonaraChallenge. Un evento virtuale in cui condividere opinioni, foto e consigli a proposito di questo piatto e, più in generale, sul rapporto tra tradizione e contaminazione in cucina.Non poteva che essere social un tema così amato dai millennials: la Carbonara è la loro ricetta del cuore, secondo un’indagine Doxa. Ed è anche il piatto di pasta più richiesto per quanto riguarda il food delivery. Dai loro dati la carbonara è la pasta più richiesta a domicilio con oltre 6mila chili consegnati. Con un dato interessante: la carbonara non è solo un primo, è diventato un “gusto”, nel senso che poi sposa anche polpette e hamburger, pizza e arancini, pollo e bruschetta. E, tra i formati di pasta, va a condire mezze maniche, rigatoni e spaghettoni, bucatini, tonnarelli, ma anche bigoli e linguine. Ma gli spaghetti restano al top.
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Il food delivery
Il food delivery si classifica come il settore più attivo della ristorazione. E’ quanto si segnala da una analisi Coldiretti secondo cui sono ben sono quasi 19 milioni gli italiani che nell’ultimo anno con regolarità 3,8 milioni e occasionalmente 15,1 milioni hanno consumato a casa cibo ordinato tramite una piattaforma web da ristoranti e pizzerie. Nel 2018 più di un italiano su tre ha dunque ordinato dal telefono o dal pc pizza,sushi, piatti etnici o veri e propri cibi gourmet, con sempre più ristoranti di qualità entrati nel giro delle piattaforme, , accanto alle quali si sono sviluppate numerose realtà locali. In cima alla lista delle motivazioni di ricorso al cibo a domicilio c’è il fatto di essere stanchi e non avere voglia di cucinare , ma c’è anche che dichiara di farvi ricorso in caso di cene con amici e parenti per stupire i commensali con piatti di qualità.La possibilità di farsi arrivare le pietanze pronte a casa facilita in questo modo l’organizzazione di momenti di convivialità anche quando non si avrebbe il tempo per mettersi ai fornelli. Non manca chi punta sul cibo per allietare le serate in casa ,chi per una cena intima di fronte a un cammino acceso, chi non ha tempo di prepararsi da solo i pasti e chi non vuole rinunciare alla buona cucina senza dover uscire oltre a quelli desiderosi di provare piatti nuovi e originali e quelli che non sanno o non vogliono cucinare . A facilitare il ricorso al food delivery c’è il fatto che i tempi di consegna sono in alcuni casi prefissati e non superano i sessanta minuti ma è anche possibile stabilire una fascia oraria precisa mentre per quanto riguarda il pagamento è diffuso quello on line e non sempre è possibile quello in contanti. 
I piatti più buoni.. pasta riso e pizza
Quali sono i tuoi piatti preferiti? E’ la domanda che , un’associazione ONG che opera contro la povertà, la fame e le ingiustizie, ha rivolto a più di 16mila uomini e donne di 17 Paesi, dall’Australia al Brasile, dal Ghana alla Germania, dalla Spagna alle Filippine.I risultati sono strabilianti: in prima posizione tra i piatti più amati nel mondo scopriamo la pasta, seguita dal riso e dalla pizza. Buon posizionamento anche per le lasagne, che risulta il piatto preferito nientemeno che dai brasiliani. Tra le cucine locali, la favorita al mondo è la cinese, seguita dall’italiana, dalla messicana e dall’indiana. Nonostante il grande successo dei piatti di origine italiana nel sondaggio, non è dato sapere quale sia il piatto preferito degli italiani, che non sono compresi nel campione studiato. Si scoprono invece divertenti curiosità sui gusti degli abitanti del pianeta: gli inglesi mettono al primo posto la bistecca, gli americani la pizza, i brasiliani le lasagne. I più golosi? Sono gli australiani, che su tutto preferiscono il cioccolato. I più “nazionalisti” di tutti sono gli spagnoli, che preferiscono la paella, loro piatto nazionale, i messicani i quali amano particolarmente la cucina messicana, e gli indiani che mettono in prima posizione la cucina indiana. Quanti indiani poi abbiano la possibilità di assaggiare altri tipi di piatti per fare un confronto è un altro discorso, che fuorvia in qualche modo i risultati dell’indagine. Ad esempio, dal sondaggio risulta che in Ghana il cibo preferito è il fufu, un piatto tipico locale: chissà però quanti ghanesi hanno la possibilità di mangiare una bistecca o una pizza, o quanti li abbiano mai assaggiate.
Food delivery = moda perfetta
Food delivery = moda perfetta per pigri&incapaci a cucinare. La soluzione a tutti i mali, dal frigo vuoto all’emergenza appuntamento galante in casa o ricarica post incontro tra le lenzuola. Il cibo da asporto per la generazione che ha un’indipendenza faticosamente conquistata, nel bene e nel male, e quindi ha almeno 14 ore giornaliere di lavoro sulle spalle, è una salvezza necessaria alla nutrizione basilare, così da evitare di incappare nelle sempreverdi scatolette di tonno con insalata quando va bene o verdure surgelate quando va malissimo. O peggio, un kebab tiepido consumato in piedi appoggiati ad un bancone. Liberaci dal male del cibo cattivo, e dacci oggi i nostri riders del food delivery, angeli alati che corrono in soccorso della fame più disperata previa pagamento con carta di credito Facci scegliere tra schermate e schermate di proposte di cibi che fanno bene e solleticano gola e salute, così da non ritrovarci sazi ma disfatti da una recente indagine è emerso che comunque a stravincere è sempre la cucina italiana da asporto, segno che la tradizione mediterranea è un must infallibile. I food riders, i fattorini delle consegne, ricevono solo che il nostro affetto più imperituro. O le nostre imprecazioni quando abbiamo fame e non arrivano. Sono loro che si avventurano in strade lontane, condomini fatiscenti, seguono indicazioni sommarie e si ritrovano a vagare con del cibo in giro per la città. Sono anche quelli che raccontano gli aneddoti più divertenti perché spesso e volentieri incappano in clienti proprio strani, con esigenze assurde e richieste lunari non solo per gli orari. Così tra pizza da asporto, hamburger vegani, cinese, sushi take away e altre mille novità da ogni parte del mondo, i riders di Foodora stanno imperversando sempre di più nelle città.