Il giorno più lungo

Da domani e nei giorni a seguire, la durata delle ore diurne sarà massima, mentre quella delle ore notturne minima. Esattamente il contrario di quello che succede nei giorni intorno il solstizio d’inverno. Il 21 giugno i raggi solari arriveranno sull’emisfero settentrionale del nostro pianeta, quello in cui si trova l’Europa, con il minimo dell’inclinazione e per più tempo: avremo quindi maggiore irraggiamento. Questo è dovuto all’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano di rivoluzione della Terra: l’asse terrestre è inclinato infatti di 23,5° rispetto al piano di rivoluzione. Nel giorno del solstizio d’estate il Sole raggiunge l’emisfero boreale con il minimo dell’inclinazione. Questo significa raggi “più forti” e maggiore insolazione, pronti per le vacanze il mare la montagna borsa, cappello, protezione e si può partire per un estate TOP!

Un immensa bellezza

Per qualche strano motivo, il lago Sorvagsvatn  sembra  essere sopraelevato rispetto all’Oceano: una sorta di “lago infinito proprio come quelle piscine negli hotel di lusso che sembrano sconfinare direttamente nel mare. La sua forma allungata contribuisce ulteriormente a creare giochi di luce e illusioni ottiche uniche al mondo.In realtà, sono i cambi di pendenza e i ripidi pendii che circondano il lago, che conferiscono a Sørvágsvatn un aspetto apparentemente impossibile. Il tutto, dunque, altro non è che un’illusione ottica: il lago si trova solo a 30 metri sopra il livello del mare, ma da determinate angolazioni sembrerebbe molto, ma davvero molto di più!Davvero splendide anche queste foto del Lago Sorvagsvatn, che  per chi volesse visitarlo  si trova più precisamente nell’isola di Vágar ed è letteralmente affacciato su uno sperone roccioso a picco sull’Oceano Atlantico. Uno  spettacolo un paesaggio unico!

lo zucchero il maggior imputato delle malattie del benessere

Lo zucchero raffinato è tra i maggiori imputati dell’insorgere di quelle che vengono definite come malattie del benessere: diabete, obesità, problemi legati al metabolismo, ipertensione, danni a livello del fegato. Secondo studi recenti lo zucchero raffinato sarebbe da considerare tra le cause che ogni anno provocano la morte di 35 milioni di persone, con particolare riferimento al diabete ed alle malattie cardiocircolatorie. La presenza dello zucchero è del 14% nella canna, del 17,20% nella barbabietola, insieme a clorofilla, microelementi e minerali. In questa concentrazione e composizione, lo zucchero, è un alimento di alto valore nutrizionale poiché contiene in forma organica molte sostanze nutritive necessarie alla vita.Alimento che assumiamo in modo alterato attraverso dolci, caramelle, bevande commerciali, conserve, liquori, prodotti salati, ecc, è il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che uccide e sottrae tante sostanze vitali, come le vitamine presenti appunto nella barbabietola o nella canna da zucchero.Le sostanze zuccherine sono alimenti importantissimi della nostra dieta poiché rappresentano la fonte primaria per la produzione di energia necessaria all’organismo e per questo motivo devono essere completi di tutto ciò che la natura ha loro fornito per cedere al nostro corpo, la loro ricchezza.Lo scienziato Dr. M.O. Bruchner, dopo diverse ricerche scientifiche sostiene che l’uomo necessita di carboidrati “zuccheri” per la sua attività vitale, quali fattori di energia. Di conseguenza viene da pensare: lo zucchero è uno degli alimenti più favorevoli per produrre energia, insieme ad altri zuccheri derivati da farina bianca come pane, pasta, riso, patate .Per la loro decomposizione e disposizione necessitano delle stesse vitamine, sostanze minerali ed enzimi come tutti gli zuccheri di frutta e amidi naturali, ma questi ultimi contemporaneamente li forniscono, mentre gli altri ne privano il corpo impoverendolo. Purtroppo la scienza ha sempre voluto trascurare questo problema che è alla base di molte malattie a carattere infiammatorio autoimmunitario. Dove passa lo zucchero che distrugge, arriva la medicina che tenta di riparare curando gli effetti del diabete, del colesterolo, della iperglicemia ecc. Il consumo abituale dello zucchero bianco distrugge in gran parte le vitamine del gruppo B. L’uomo moderno, di fronte agli zuccheri ma anche ai grassi, assume un atteggiamento pressoché identico a quello dell’uomo preistorico. La mente e il corpo dell’uomo del non sono cambiati molto e di fronte a torte farcite, brioche alla crema e dolci al cioccolato ragioniamo e ci comportiamo esattamente nello stesso modo: nasce dentro di noi un desiderio incontrollabile che ci spinge a grandi abbuffate nel tentativo di farci delle scorte, come se un’altra occasione non dovesse capitarci mai più. Per chi ha occhi per vedere, orecchie per sentire, tutto questo dovrebbe essere sufficiente per portarlo a riesaminare le sue abitudini “dolcificanti” e a correggerle per una vita migliore, magari scegliendo tra le alternative allo zucchero raffinato: come La Melassa, il succo d’Agave, lo sciroppo d’Acero, il Malto d’Orzo, l’Amasake, la Stenia, il Miele, Lo Zucchero di Canna Integrale

Tutto ha fine

Quando riusciamo ad accettare e ad assumere l’idea che tutto ciò che inizia, prima o poi finisce, evitiamo un gran numero di problemi. Non si tratta di ricoprirsi di sconforto, né di cadere nel cinismo. Si tratta di sapere che c’è sempre un momento in cui dovremo dire addio, mettere un punto e affrontare il dolore. Sapere come affrontare il dolore ci permetterà di far guarire le ferite al cuore lasciate da una perdita. Evitare la sofferenza o viverla nel modo sbagliato, impedisce alla ferita di chiudersi e finisce persino per ingrandirla. Perché, come nel caso dell’amore, “un chiodo non scaccia un altro chiodo”. Ciò significa che, da un momento all’altro, una persona non può sostituirne un’altra. Persino gli oggetti materiali, una volta che hanno completato il proprio ciclo, sono spesso fonte di tristezza e persino di rabbia, diversamente da come ci fanno sentire quando sono nuovi e appena acquistati. Questo si deve forse al fatto che diamo loro un carattere eterno Prima o poi, tutti i debiti che non saldiamo vanno pagati. La perdita e il dolore sono sempre presenti nella nostra vita. Durante tutta la nostra esistenza, dovremo dire addio molte volte, alle persone, alle situazioni o agli oggetti che più amiamo. Tutto è passeggero, nulla dura per sempre, nemmeno la nostra stessa vita. Tutti lo sappiamo e, nonostante ciò, continuiamo a dipingere quelle fantasie di eternità. Tuttavia, con il passare del tempo, iniziamo a vedere più i difetti che le virtù, sia negli oggetti, sia nelle persone o nelle situazioni. Così, quando queste realtà finiscono o scompaiono, succede il contrario: ci concentriamo più sulle virtù e minimizziamo i difetti. Spesso ciò accade quando non c’è più niente da fare, quando la fine si avvicina…Non sapersi staccare, non saper dire addio o decidere quando qualcosa è giunto al termine, può essere un problema. Ma è un problema anche non farsi coinvolgere mai del tutto per paura della perdita. Forse, capendo ed accettando in maniera più naturale che tutto finisce, riusciremo a goderci di più ciò che ci circonda, il qui e ora, invece di rimpiangere tutto ciò che abbiamo già perso.

In vacanza con gli amici

“Patti chiari, amicizia lunga”. Questo proverbio è bene ricordarlo soprattutto quando si va in vacanza con amici. Il divertimento e l’ allegria guideranno la vostra vacanza, ma attenzione: se non siete sulla stessa lunghezza d’onda un viaggio insieme può trasformarsi in un incubo. Il viaggio non è bello se non è… litigarello? Andare in vacanza è sempre un piacere, ma se non si sceglie la compagnia giusta più diventare un vero stress. Per trascorrere giorni di vacanza felici con i propri amici, nulla deve essere lasciato al caso, ed è necessario stabilire alcune regole. Le cene in compagnia e le serate nei pub scambiandosi due chiacchiere e sorseggiando drink sono una cosa, ma andare in vacanza è qualcosa di abbastanza diverso e la convivenza spesso può giocare brutti scherzi.  L’amicizia, infatti, non si basa su stili di vita simili o su modalità di viaggio condivise, anzi. Quindi non è detto che viaggiare con gli amici sia a prova di fallimento. C’è chi è sempre in ritardo, chi si sveglia presto, quello sempre affamato, chi adora andare a pescare , chi starebbe tutto il giorno sdraiato in riva al mare, ed infine anche chi non ha mai i soldi a portata di mano quando è il momento di pagare la benzina. Spesso le migliori amicizie in vacanza vanno in crisi alla domanda “cosa si fa oggi?”. Ecco perché il gruppo che sopravvive in vacanza è quello fortemente assodato. Se al ritorno dalla vacanza i rapporti di amicizia andranno ancora a gonfie vele, vuol dire che siete partiti con le persone giuste, o siete dotati di una grande mole di pazienza, convivere in fondo non è roba da poco, capire gli altri più che mai !

 

L’Epifania tutte le feste….le porta via!

Nella storia popolare italiana la Befana  è una dolce vecchietta che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, a cavallo di una vecchia scopa, passa sopra i tetti delle case. E mentre tutti dormono si cala dai camini riempendo le calze di doni, caramelle, dolciumi se i bimbi durante l’anno si sono comportati bene, altrimenti troveranno solo carbone, aglio, e cipolle . Ed i bimbi per la vecchina preparano un bicchiere di vino e un mandarino o un’arancia in un piatto. Il mattino dopo per chi è stato più cattivello oltre ai regali e al carbone i bambini troveranno il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto Si dice anche che la Befana rappresenti l’anno appena trascorso che chiude, con la sua venuta, il lungo periodo delle feste, portando con sé tanti regali come buon auspicio per l’anno che verrà. E  per rafforzare l’antica credenza c’è un noto proverbio che recita: “L’Epifania tutte le feste porta via”.Ma qual è l’origine di codesto modo di dire? Il proverbio popolare a sfondo religioso si riferisce al viaggio che i Re Magi, Melchiorre, Baldassarre e Gaspare, intrapresero da Oriente per arrivare a Betlemme.Volevano portare a Bambin Gesù oro, incenso e mirra. L’oro per onorare la sua regalità, l’incenso per ricordare la sua divinità e la mirra per sottolineare la sua umanità, ma non sapevano come arrivarci. Ecco perché picchiarono alla porta di una vecchina e la invitarono a unirsi a loro, però rifiutò.Anche senza il suo aiuto i Re Magi il 6 gennaio arrivarono a Betlemme e omaggiarono Gesù e la vecchietta, pentitasi di non essere andata con loro, dopo aver preparato un cesto di dolci, uscì di casa e si mise a cercarli. Ma inutilmente, non incontrò né mai più i tre sapienti né il Prescelto.E così cominciò a bussare ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava, nella speranza che uno di essi fosse il piccolo Gesù. Da quel giorno sono passati millenni ma la Befana non si arrende, cerca ancora il bambino speciale… porta con sé i doni ma anche la fine delle feste… E se doveste incontrarla, indicatele la strada!

Approfitta delle feste per ricaricarti

L’atmosfera è quella giusta: il freddo, poco traffico per le strade, il silenzio e perché no?  una sana voglia di prendersela comoda. Se abbiamo qualche giorno di vacanza possiamo dimenticarci la sveglia per un pochino: lasciamo dunque da parte i sensi di colpa e scopriamo cinque suggerimenti utili per approfittare delle festività per coccolarci un po’. ll buongiorno si vede dal mattino: affrontare la giornata con il sorriso è già un regalo enorme che ci dobbiamo fare. Pensiamo positivo e liberiamo la testa da pensieri e angosce per quanto possibile. I ritmi sono sempre troppo frenetici e a volte si procede per forza d’inerzia, quindi scendiamo dalla giostra e beneficiamo del  momento. Anche una tazzina di caffè gustata tra le lenzuola invece che di fretta al bar è un momento magico: prendiamoci il nostro tempo, non c’è proprio nulla di sbagliato. Saper dire no quando non abbiamo voglia di fare una cosa, di partecipare a una festa, di un caffè con le amiche o anche solo a un giro di shopping, è importantissimo. Difendiamo i nostri piccoli spazi senza timore di offendere nessuno. Durante l’anno siamo oberati da mille impegni, e non sempre possiamo declinare inviti o evitare di presenziare a partite di calcio dei figli, riunioni scolastiche, aperitivi di lavoro. Almeno per qualche giorno dedichiamoci solo a quel che ci piace fare: già questo sarà un modo di trattarci bene e ci farà sentire liberi e leggeri. Diamo tempo al tempo: durante le feste abbiamo tutto il tempo di tirare un respiro di sollievo, sederci un attimo e sgombrare la mente. Arrivare un pochino in ritardo al pranzo con amici e parenti o non aver ancora finito di incartare i regali non è certo un dramma, cerchiamo di non farci stressare da cose dall’importanza davvero relativa. Una boccata d’aria: purtroppo per molti di noi la giornata trascorre davanti a un computer o comunque seduti dietro a una scrivania, ma la vita sedentaria di certo non è una alleata di benessere. Oltre a indurci in depressione, può influire anche sull’aumento di peso e sulla buona circolazione sanguigna. Sfruttiamo dunque dei ritmi meno frenetici delle feste per cercare di limitare l’uso dell’auto e preferire qualche passo a piedi. Potremmo accorgerci di nuovi negozi che non avevamo ancora notato e guardare la città con occhi diversi: a volte la felicità è fatta davvero di piccole cose. Infine quando la giornata volge al termine, possiamo finalmente dedicarci qualche minuto solo per noi. Che si chatti con le amiche, ci si svaghi con i social o guardando un film, non ha importanza: quel che conta è sentirci liberi e finalmente senza troppi pensieri. Il consiglio intelligente? Una bella tazza con una tisana fumante da sorseggiare pian piano per scaldarci e coccolarci sarà perfetta per addormentarci sereni e godere di un prezioso e benefico sonno ristoratore.