Perfetta per occasioni conviviali nelle quali si voglia regalare ai propri ospiti un tocco di originalità, ideale per matrimoni e cerimonie, o quando si organizza una festa o una cena particolare, si può dunque prendere in considerazione di preparare questo valanga di cioccolato, che non può che ammagliare di bontà chi avrà il piacere di partecipare . La cascata di cioccolato fuso che ne avrà origine non solo permetterà di ottenere un magnifico effetto scenico, ma anche di utilizzarla per completare diversi tipi di dolci, per esempio la fonduta al cioccolato, nella quale intingere frutta fresca. Per poterla preparare però è necessario possedere l’elettrodomestico preposto a questo uso. Per ottenere una cascata di cioccolato liscia e delicata, è fondamentale curare la temperatura di fusione. La prima accortezza è di far fondere il cioccolato a bagnomaria. Il cioccolato deve essere tritato e, una volta posto nel recipiente, va mescolato con un cucchiaio di legno finché non è sciolto. Al di là dell’effetto scenografico prodotto dal fiume di cioccolato fuso che scenderà dalla fontana di cioccolato, è importante anche decide quali cibi servire e come sfruttare tutta la cioccolata ottenuta. In genere, vengono forniti agli invitati dei bastoncini o delle forchettine che consentano di intingere varie prelibatezze nella fonduta. Naturalmente a seconda del tipo di cibo, andrebbero messi a disposizione dei piattini o delle ciotoline.La frutta è un classico da abbinare alla cascata di cioccolato: a seconda della stagione, si possono servire fragole, ananas, mandaranci, kiwi, pere, già opportunamente tagliati Oppure si possono preparare degli spiedini con varie tipologie di frutta Anche i marshmellows sono un ottimo accompagnamento per la fontana di cioccolata. Particolarmente golosi e zuccherini, sono adatti per le feste in cui sono presenti molti bambini. I più arditi, possono provare anche a far scorrere liquori che si abbinano bene ai dolci, come per esempio il Grand Marnier. In questo caso, però, bisognerà fare attenzione a non esagerare con le dosi. Infine, per chi ama i gusti salati, la fontana potrebbe servire anche per creare una cascata di formaggio fuso: andrà però selezionato accuratamente il tipo di formaggio, perché sia in grado di fondersi in modo omogeneo rimanendo liscio e gustoso. Soluzione ideale per intingere grissini, cracker o i classici nachos messicani.
Tag: festa
Halloween!
Tutto quello che sappiamo su Halloween, o quasi, lo abbiamo imparato a Hollywood. Non che non esistano proprio per i giorni successivi tradizioni legate a santi e defunti, ma sono festività legate alla Chiesa. L’halloween delle streghe ha radici invece molto diverse. È dunque la sera del 31 ottobre che precede il giorno del 1 novembre dedicati a tutti i santi. Halloween è una festività politeista, diversa da Ognissanti del 1 novembre che è festività religiosa. C’è chi la considera una festività legata a Satana e il 31 ottobre esisterebbe anche l’inizio del nuovo anno per le streghe. Le tradizioni celtiche e britanniche sono andate negli Stati Uniti e qui hanno trovato il loro sviluppo commerciale e anche allacciato ai bambini. Il carattere macabro della ricorrenza ha assunto un lato giocoso. L’origine sarebbe medievale, l’elemosinare di porta in porta fra il giorno dei santi e quello dei defunti. Attualmente i bambini, la sera del 31 ottobre, si travestono e vanno di porta in porta a chiedere dolciumi e spiccioli intimorendo di fare uno scherzetto se non verranno dati. La zucca è alimento di stagione. La tradizione dell’intaglio, come fosse una faccia, risale alla prima metà dell’800- Deriva dal personaggio di Jack-o’-lantern. Narra la leggenda che Jack, un fabbro irlandese furbo e ubriacone, incontrò il diavolo al bar. Il diavolo aspirava alla sua anima, ma Jack lo convinse a trasformarsi in una moneta in cambio di un’ultima bevuta. Passati dieci anni il diavolo si ripresentò e i due fecero un patto: libertà per il diavolo e niente dannazione eterna per Jack. Alla morte l’uomo non fu accolto né in paradiso né all’inferno. Il diavolo gli lanciò un tizzone ardente che finì in una rapa come lanterna Prima della zucca infatti si intagliano le rape come lanterne

Giornata mondiale della birra
Domani 5 Agosto si celebra la Giornata Internazionale della Birra. Per festeggiarla nel modo giusto occorre essere in compagnia di buoni amici e scegliere un luogo che rispetti la tradizione, ma anche sperimentare nuovi sapori, come le birre artigianali dalle varianti più insolite. La birra è una delle bevande alcoliche che meglio si sposa con i momenti conviviali e allegri tra amici. Basta un brindisi e l’effetto relax è garantito. Non c’è dunque da meravigliarsi se in Italia i dati Assobirra parlino di 31,8 litri consumati in persona ogni anno. Nel nostro Paese la birra rientra di diritto fra le abitudini di consumo e quella Made In Italy è molto apprezzata anche all’estero, con esportazioni che toccano i 2,7 milioni di ettolitri quindi per festeggiarla al meglio cena con amici in giardino e via pizza e birra a volontà senza esagerare

L’acqua di San Giovanni
Tra i giorni 21 e il 24 giugno, si celebra la festa di San Giovanni, si ritiene sia il periodo migliore per raccogliere melissa, l’iperico detta “erba di San Giovanni” e altre piante officinali da usare a scopo farmaceutico che nascono spontanee nel vostro giardino o che trovate andando a passeggiare . Nel corso poi della notte di San Giovanni, si ritiene che la rugiada degli Dei si posi su piante e fiori donando ad essi una particolare forza. Per preparare l’acqua di San Giovanni si può raccogliere lavanda, artemisia, malva, fiori e foglie di menta, rosmarino e salvia, ma anche fiordalisi, papaveri, rose o camomilla. Una volta messi in una ciotola d’acqua, bisogna lasciarli sul balcone o sul davanzale per tutta la notte, in modo da far loro assorbire le proprietà benefiche di questa magica rugiada. Al mattino quell’acqua va usata per sciacquare mani e viso: si dice porti amore, fortuna e salute.

La festa del papà e i suoi dolci
Tra i diversi dolci tipici della Festa del papà ci sono anche le frittelle di San Giuseppe: queste bignole gonfie e dorate si servono senza ripieno, semplicemente spolverate di zucchero semolato mischiato a zucchero a velo. L’impasto di queste frittelline è una specie di pasta choux e ricorda molto un altro dolce tipico di questo periodo: le Zeppole di San Giuseppe. La ricetta è molto semplice e le frittelle si formano lasciando cadere l’impasto nell’olio da un cucchiaio o da una tasca da pasticcere munita di bocchetta liscia. Tra i vari dolci di san Giuseppe caratteristici del periodo, in alcune zone d’Italia si preparano le Frittelle di riso e le zeppole

Festeggiare San Valentino
Cioccolatini, rose o pupazzi con scritto “I Love You” vi hanno stancato, esiste un modo molto più originale per festeggiare San Valentino: scendere lungo gli 11 km della Pista degli Innamorati in Val di Fassa, destinazione che offre anche cene con piatti tipici, al tramonto con vista sulle vette e serata nelle Spa dei suoi hotel più belli. E se siete invece liberi da impegni romantici, rifugiatevi fra eventi solidali, notturni o culturali.
Ecco i ponti del 2022 per organizzare week end e viaggi
Come ogni anno è arrivato il momento di cambiare il calendario, se siete tra quelli che ne usano ancora uno cartaceo. Ma sia che siate tra i tradizionalisti, sia che vi affidiate solo al calendario digitale del vostro smartphone, una delle prime cose che si controllano di solito è quando saranno i giorni festivi del 2022, in modo da prepararsi per tempo per organizzare viaggi o gite di qualche giorno, magari approfittando di un ponte, passato quello della befana vediamo come possiamo organizzarci. Dopo le festività pasquali, che nel 2022 cadranno domenica 17 e lunedì 18 aprile Pasqua e Pasquetta, si guarderà alla Festa della Liberazione, quella del 25 aprile, che però cade di lunedì, quindi niente ponti. Brutte notizie per la Festa dei Lavoratori, 1° maggio, che nel 2022 capita di domenica, ma potremo rifarci con il 2 giugno. La Festa della Repubblica cade di giovedì, quindi ci sono quattro giorni da organizzare sfruttando un solo giorno di ferie dal lavoro. Nessun ponte in occasione del Ferragosto, visto che il 15 agosto 2022 capita di lunedì mentre per la festa di Tutti i Santi, martedì 1° novembre 2022, potremmo godere di 4 giorni di festa, chiedendo il lunedì 31 ottobre di ferie, la notte di Halloween. Per finire guardiamo al mese di dicembre. Nonostante sia un mese pieno di giorni festivi, ci sarà un solo ponte: quello dell’Immacolata visto che l’8 dicembre 2022 cade di giovedì. Poi Natale e Santo Stefano saranno di domenica e lunedì.
Usi e costumi
È consuetudine, nel giorno dedicato al ricordo dei defunti, visitare i cimiteri locali e portare in dono fiori secondo la tradizione Crisantemi e lumini sulle tombe dei propri cari. In molte località italiane è diffusa l’usanza di preparare alcuni dolciumi, chiamati “dolci dei morti”, per celebrare la giornata. In Sicilia e nella provincia di Reggio Calabria, la credenza vuole che durante la notte di Ognissanti i defunti della famiglia lascino dei regali per i bambini insieme alla frutta di Martorana, ai pupi di zucchero e ad altri dolci caratteristici detti “ossa dei morti” biscotti secchi a base di albume, zucchero, cannella e chiodi di garofano. Nella provincia di Massa Carrara la giornata è l’occasione del bèn d’i morti, con il quale in origine i deceduti lasciavano in eredità alla famiglia l’onore di distribuire cibo ai più bisognosi, mentre chi possedeva una cantina offriva a ognuno un bicchiere di vino; ai bambini inoltre veniva messa al collo la sfilza, una collana fatta di mele e castagne bollite. Nella zona del monte Argentario era tradizione cucire delle grandi tasche sulla parte anteriore dei vestiti dei bambini orfani, affinché ognuno potesse metterci qualcosa in offerta, cibo o denaro. In Abruzzo, analogamente a quanto avviene nel mondo anglosassone in occasione della festa di Halloween, era tradizione scavare e intagliare le zucche e porvi poi una candela all’interno per utilizzarle come lanterne A Treviso si mangiano per la ricorrenza focacce particolari chiamate “i morti vivi”.
