“Non ti scordar di me” è anche il nome di un fiore, noto anche come “Myosotis” o “Fiore dimenticato”. Questo fiore è molto apprezzato per la sua bellezza e il suo significato simbolico legato alla memoria.Il fiore è caratterizzato da piccoli fiori a forma di campana, di colore blu intenso, con un occhio giallo al centro..Il fiore “Non ti scordar di me” è spesso utilizzato in composizioni floreali e mazzi reciso può essere messo in un vaso e regalato come simbolo di affetto e di ricordo. Il suo significato richiama infatti l’importanza di non dimenticare le persone care e gli eventi significativi della nostra vita. E’ inoltre una pianta biennale , notissima e di facile coltura, graziosa per la sua fioritura primaverile che riesce in tutti i terreni particolarmente in quelli più freschi. Ideale per aiuole, fasce fiorite, vasi e giardini; ottima per fiori recisi
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Estate in montagna
La Valle Camonica è la meta perfetta quest’estate per gli amanti della montagna. Dal trekking alla mountain bike fino al cicloturismo sui più bei tracciati della nostra penisola, i fan del movimento “a un passo dal cielo” hanno parecchio con cui divertirsi. Una natura incontaminata, paesi incantevoli, strutture di accoglienza di ogni tipologia dal l’ elegante hotel al camping, calda accoglienza, piatti tipici, rifugi di montagna è tutto ciò che trovano i turisti , con il corollario di panorami mozzafiato, parchi naturali e importanti tracce storiche.Con 500 chilometri di tracciati per mountain bike, splendidi parchi naturali dove rigenerarsi con la potenza della natura il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco dell’Adamello, una fitta rete di sentieri dal fondo valle all’alta quota, la Valle Camonica è il paradiso per gli amanti delle attività fuori porta, dove poter fare pic-nic e pranzi all’aria aperta con scenari mozzafiato.Per chi predilige la camminata lenta, imperdibili sono la Via Valeriana e il Cammino di Carlo Magno, due percorsi paesaggistici, storici e culturali da percorrere in più giorni, che dalla Valle Camonica arrivano fino al Lago d’Iseo.
Andare per funghi
Andar per funghi rappresenta sicuramente un piacere o almeno un momento di svago e rilassamento per tutti quelli che sono appassionati a questi frutti del sottobosco L’operazione di raccolta dei funghi, anche se sembra una cosa da niente, è di per sé importantissima per tutto l’ecosistema. Prima di tutto quindi, se decidete di andare a caccia di funghi, rispettate sempre l’ambiente circostante, e cercate di non creare disturbo alla fauna presente. Quando ne trovate uno dopo che avete riconosciuto che non appartenga ad una specie velenosa, potete procedere alla raccolta Per fare ciò ponete una mano alla base del fungo e ruotatelo non troppo forte. Cercate di non spostare molta terra e di non rastrellare l’erba in quel punto, in modo che il micelio (la pianta sotterranea da cui cresce il fungo) non si danneggi. Adesso pulite il fungo con un coltellino facendo cadere a terra le parti tagliate. Riponete il fungo in un cestino di vimini, sia per fare cadere le spore durante il tragitto, sia per permettergli di mantenersi nel migliore dei modi.
