Custodire in casa e nel modo giusto il formaggio influisce decisamente sul gusto e sull’aroma del prodotto. Di norma, i principali nemici del formaggio sono : l’eccesso di caldo, la mancanza di aria e infine l’essiccamento. Tuttavia, se non si possiede una cantina dove poter appendere una moscaiola come ai vecchi tempi, con le caratteristiche ideali per la conservazione di pezzature più consistenti, è utile sapere qual è il miglior modo di conservare i diversi tipi di formaggio nel frigorifero di casa. I formaggi freschi devono essere conservati nella parte più fredda del frigo, quelli stagionati e a pasta cotta vanno riposti nella zona meno fredda; tutti gli altri tipi di formaggio dovrebbero essere conservati nell’apposito scomparto Mai conservare il formaggio nel congelatore poiché perderebbe quasi tutte le proprietà. Mai utilizzare la pellicola trasparente: meglio la carta oleata per alimenti oppure la carta da forno, avendo cura di farla aderire bene alla parte tagliata. Per i piccoli pezzi di formaggio, lo scompartimento delle verdure è un ottimo posto: ricordate di avvolgerli sempre con cura nella carta e separarli tra di loro Prima di servirlo, togliere il formaggio dal frigo mezz’ora prima, per fargli recuperare la temperatura ambiente. Per alcuni formaggi tipo il Gorgonzola è molto importante conservarli nel modo giusto dato che si tratta alimenti “vivi” e in continua maturazione. Tenetelo nella vaschetta salva- freschezza, oppure avvolgetelo in fogli di alluminio. Se viene conservato per troppo tempo, assume un gusto davvero molto deciso: in questo caso potete utilizzarlo per insaporire salse o creme come panna e besciamella e condire pasta e timballi al forno. La mozzarella: lasciarla immersa nel suo liquido, anche dopo l’apertura, Lo stracchino: va consumato nel giro di due o tre giorni poiché inacidisce molto in fretta.
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La fonduta di formaggio
La fonduta di formaggio è un piatto tipicamente svizzero, conviviale, pensato per riunire le persone intorno ad una pietanza collettiva gustosa e molto stuzzicante. La fonduta prevede la fusione di due o più formaggi in un pentolino apposito chiamato caquelon, cioè un contenitore in ceramica, ghisa, rame o acciaio dal fondo molto spesso, per evitare che il contenuto bruci. Sul fondo della pentola infatti si forma sempre una crosta assai prelibata che viene gustata per ultima. Le ricette per la fonduta sono numerose anche se le due più classiche sono quella svizzera, appunto, con groviera, vino e liquore, oppure quella valdostana, con la fontina. 400 g di formaggio fontina doc.30 g di burro 4 tuorli d’uovo 25 cl di latte intero fresco. Pan carrè oppure verdure facoltativo: olio al tartufo bianco o tartufo bianco in scaglie. Tagliate a pezzetti la fontina, ponetela in una ciotola e unitela al latte: lasciatela riposare per 4 ore circa, fuori dal frigo. Successivamente in una pentola dal fondo spesso fate sciogliere il burro e unite la fontina con il latte. Tenete la fiamma bassa, mescolate con delicatezza e quando il formaggio è sciolto aggiungete i tuorli d’uovo, incorporandoli velocemente per evitare che rassodino. Mescolate con calma e facendo con il mestolo movimento a forma di “8” e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per 20 minuti. Aggiungete due cucchiaini di olio al tartufo bianco oppure qualche scaglia, se vi piace. Tagliate il pan carrè a quadratini oppure le verdure che preferite, cotte o crude, che poi potrete intingere nella fonduta. La fonduta può anche essere versata sulla polenta. Buon appetito!