Pera cocomerina

A cavallo tra quattro regioni Toscana, Emilia, Marche ed Umbria, tra l’Appennino Cesenate e la Valle del Tevere, si è conservato un frutto unico nel suo genere. Delle origini della “Pera Cocomerina”, o “Pera Briaca”, non si sa molto: da tempo immemore è stata lasciata crescere isolata e indisturbata lungo i campi e nei pressi dei fossi e soltanto in tempi più moderni se ne è intrapresa una coltivazione. Questa piccola varietà di pera difficilmente supera i 60 grammi deve il suo nome al colore caratteristico della polpa, un rosso rosato che ricorda l’anguria o che dà l’impressione che il frutto sia stato inzuppato nel vino.La maturazione può arrivare in agosto o in ottobre e il frutto, dolce, profumato ed aromatico che ricorda la sorba, non è particolarmente conservabile e perde con rapidità le proprie qualità organolettiche; per questo viene lavorato in una varietà di prodotti come marmellate e sciroppi. Data la difficile reperibilità e lo scarso interessamento del mercato, questo frutto lo si può gustare prevalentemente alle sagre locali ad esso dedicate.

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Stessa spiaggia…stesso mare…. ma con qualche novità

Per quest’anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare  recita un famoso tormentone estivo. Ebbene sì, le vacanze sono dietro l’angolo. E se anche stavolta avete deciso di restare fedeli alla tradizione, assicuratevi almeno che il vostro stabilimento sia davvero al passo con i tempi.Da questa estate infatti, alcune spiagge italiane si doteranno di una tecnologia che promette di rendere più agevole il lavoro dei bagnini e più gradevole il soggiorno dei clienti. In una parola, diventeranno “intelligenti”. Merito di due fratelli che hanno dato vita a due start app veramente fantastiche. Il servizio si alimenta con l’energia solare grazie ad un minipannello installato sulla punta dell’ombrellone e sfrutta il wireless presente nelle strutture. In questo modo Smart Beach ci “coccola”, dandoci la possibilità di ordinare cocktail e caffè al bar, pagare ed anche ricaricare il nostro smartphone, sempre restando comodamente sdraiati.Il sistema di ordinazioni chiamato GetEat, ad esempio, utilizza un adesivo con Qr Code attaccato allo stelo dell’ombrellone. chiamato Open your beach, ricorda Fabio Traini Si tratta di uno strumento che permette ai bagnini di programmare l’apertura e la chiusura automatica degli ombrelloni. Inoltre, grazie a una scheda programmabile, gestisce automaticamente il processo in caso di pioggia o vento eccessivo.Il bello di questo nostro servizio è che il dispositivo può essere adattato su qualsiasi tipo di ombrellone,  In vista dell’estate dunque, anche la tecnologia è pronta per scendere in spiaggia con noi. E sono già diverse le strutture che, ad oggi, hanno iniziato ad utilizzare i servizi Smart Beach, dovrebbero essere almeno una trentina le strutture della costa adriatica tra Marche, Abruzzo ed Emilia. In più, si pensa di esportare il progetto all’estero.