Giornata internazionale dei mancini

Alzi la mano chi è mancino. La sinistra, ovvio. Il 13 agosto, è la Giornata internazionale dei mancini. Cos’è il mancinismo? È legato all’asimmetria del cervello umano. La suddivisione delle funzioni tra emisfero destro ed emisfero sinistro è indispensabile per lo sviluppo del linguaggio, della memoria a lungo termine e della creatività. Nei destrimani tutto quello che è legato al linguaggio ha sede nell’emisfero sinistro mentre nella maggioranza dei mancini queste funzioni sono distribuite in entrambi gli emisferi, in prevalenza nella parte destra. In pratica, il mancino usa prevalentemente l’emisfero destro del cervello in alcune attività E oltre a usare di più la mano sinistra, usa di più occhio e orecchio sinistri. I mancini sono più creativi e intelligenti. Per esempio, risolvono più facilmente difficili problemi di matematica. Dal punto di vista pratico i mancini hanno ancora una vita difficile  oggetti come forbici e apriscatole, per esempio, continuano prevalentemente a essere pensati per destrimani, i mouse sono posizionati puntualmente alla destra del computer ecc., in compenso, secondo alcuni avrebbero una marcia in più dal punto di vista neurologico. Inoltre, hanno una memoria episodica quella che trasforma eventi della vita quotidiana in ricordi a lungo temine più evoluta. E ancora: sono i migliori in alcuni sport come il tennis, il ping pong, il pugilato, la scherma. Insomma, per i mancini  i motivi per festeggiare sono tanti. Anche perché la lista di coloro che si sono distinti nelle arti, nelle scienze, nello sport e nella politica è lunga. Qualche esempio? Marie Curie, Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Van Gogh, Jimi Hendrix. E ancora: Valentino Rossi, Gigi Riva, Barack Obama, Bill Gates, John McEnroe.

Trend per il 2018

ll 2017 è stato l’anno dell’avocado toast, delle Stories, del rossetto completamente opaco, , degli unicorni anche se ogni anno è l’anno degli unicorni, comunque…, di #MeToo. Cosa ci conserverà il 2018? Abbiamo fatto un esame di tendenze dai migliori  cacciatori di teste in circolazione: le celebrity, le Instagram influencer, le società di cool hunt. E abbiamo scoperto che… La mania della frutta ma nello specifico dell’avocado è stata così dirompente nel 2017 che le coltivazioni messicane sono state messe a dura prova dalla richiesta esagerata. Il trend si conferma nel 2018, ma dalla tavola arriva al guardaroba: nail art con gli avocado, stampe sulle T-shirt, fumetti di avocado parlanti su tazze e tazzine da colazione . Ma dove vai se l’avocado non ce l’hai addosso? VR e AR sono le sigle da tenere a mente per il prossimo anno: realtà virtuale e aumentata entreranno sempre di più nel nostro quotidiano, dai cataloghi di arredamento che ti permetteranno di visualizzare i mobili direttamente nel tuo soggiorno di casa alla Sala degli Abissi dell’Acquario di Genova dove puoi nuotare con gli squali senza nemmeno bagnarti. E anche i wearable tech, ovvero le tecnologie da indossare, staranno al passo, come gli elegantissimi occhiali VR di Givenchy. Proclama della cucina di strada indiana la prossima mania globale. Per iniziare a stuzzicare le papille parti dal kati roll, una via di mezzo tra il burrito messicano e il kebab: striscioline di carne, formaggio, cipolla, coriandolo sono avvolti nella paratha, la tipica “piada” indiana, ripassata nell’uovo e fritta. Da mandar giù con un sorso di lassi al mango, una bevanda tradizionale del Punjab, fatta con yogurt fermentato.Insomma.. L’anno prossimo dimentica tutto quello che hai imparato quest’anno!

 

Il lampadario con le alghe

Ci sono specialisti che cucinano le alghe in maniera egregia ci sono anche designer che inventano lampadari alle alghe che assorbono CO2 e puliscono l’aria. L’illuminazione, si sa, è una componente fondamentale di qualsiasi spazio: un’ illuminazione ben progettata crea uno stato d’animo differente. Ma cosa succederebbe se questo un punto luce pulisse anche l’aria? È da questo presupposto che è partito Julian Melchiorri, che ha dato vita a “Exhale”, questo il nome del rivoluzionario lampadario, dopo anni dedicati alla tecnologia biochimica e a lavorare con diversi organismi viventi per sviluppare “foglie artificiali”. In che modo? L’idea è sostanzialmente semplice: il design è costituito da foglie di vetro, “popolate” da alghe verdi in grado di assorbire l’anidride carbonica dall’aria, rilasciando contemporaneamente ossigeno “Exhale” è in pratica composto da 70 petali in vetro in varie misure che contengono una soluzione di alghe verdi mantenute in vita dalla luce del giorno, led e una sorta di “gocciolamento” di nutrienti.La nostra popolazione in continua crescita sta bruciando combustibili fossili e distruggendo la vita delle piante, sostanzialmente forzando un cambiamento nell’atmosfera e nel clima, trasformando il nostro pianeta. Avendo questo problema costante in mente, ho sperimentato diversi modi per produrre materiali nuovi e influire positivamente sul mondo che ci circonda. Queste tecnologie possono rivoluzionare il nostro ambiente urbano sia a livello di prodotto sia di architettura purificando l’aria che respiriamo, imprigionando l’anidride carbonica e producendo bio-prodotti preziosi, solo utilizzando acqua e luce”.

Apre il ristorante con tavoli monoposto

“Chi non beve in compagnia o è un ladro, o è una spia”… o semplicemente sta consumando il suo pasto  e il suo vino, in un ristorante pensato per ospitare esclusivamente persone che vogliono mangiare da soli. Si entra, si lascia il cellulare all’entrata e ci si accomoda a tavoli monoposto che non faranno sentire “diversi” coloro che vogliono o devono  mangiare da soli. Insomma, se occupare il tavolo di un ristorante da soli può risultare scomodo o deprimente da un lato le coppiette si scambiano sguardi dolci, dall’altro la gioventù scatenata, da un’altra l’urlante comitiva di teenager  da Eenmaal questo non accade. Niente più paura per i single che vogliono cenare al ristorante, ad Amsterdam è arrivato l’Eenmaal, il primo locale al mondo in cui i tavoli sono rigorosamente monoposto. L’idea di questo particolare ristorante, in cui si mangia da soli, è venuta a Marina Van Goor, una social designer. Il locale è stato creato per consentire a chi non è mai andato a mangiare fuori da solo di fare una nuova esperienza, ma anche per creare un luogo meno imbarazzante per chi spesso mangia fuori da solo. Marina spiega che la solitudine è diventata una sorta di tabù, creando una vera e propria ansia sociale: anche tutti gli spazi urbani sono pensati per fare incontrare ma non per far godere la pace ed il relax, facendo sentire inadeguato chi, per un motivo o per l’altro, è solo. Il ristorante rimarrà aperto solo per un periodo di tempo limitato!

Coltivare…. sedie

A 15 miglia a nord di Derby, in Inghilterra, si trova l’appezzamento di un ettaro di una ditta di design di articoli di arredamento. Il numero di articoli, al momento, è ridotto: sedie, tavoli, lampade e cornici per specchi. Quello che rende questi prodotti molto speciali, è il fatto che siano fabbricati seguendo il ritmo di crescita degli alberi da cui viene ricavato il materiale per realizzare tali prodotti. Gli alberi possono essere salici, querce, frassini oppure platani. Secondo Gavin un designer ed artista del Derbyshire , far crescere delle sedie pronte all’uso direttamente dagli alberi non solo si può, ma è anche un processo piuttosto semplice: si inizia facendo incanalare dei giovani rami all’interno di appositi “condotti” preformati, nei quali crescono; alcuni rami poi vengono poi potati e innestati con altri in modo da farli divenire un unico pezzo. Una volta realizzata la forma desiderata, l’albero viene nutrito e curato per far maturare e addensare il legno. Per creare l’intero processo ci vogliono dai 4 agli 8 anni. Sarà anche semplice ma di certo non rapido. Il progetto si chiama Full Grown ed è ispirato dalla bellezza della natura, le forme geometriche ed il disegno del legno.

 

Una sedia a 100 metri di altezza…

Una sedia innestata nella roccia per chi vuole “rilassarsi” a più di 100 metri di altezza. È la stravagante idea di un designer statunitense, Dallin Smith, e della sua ragazza Chelsea Katseanes, accomunati dalla stessa passione per le scalate. Per crearla hanno attorcigliato delle vecchie funi e poi legato il tutto alla roccia con due ganci di metallo. Hanno impiegato quattro mesi per realizzare la loro speciale sedia nel vuoto.“L’ho costruita perché avevo tante funi nel garage che non utilizzavo più per arrampicarmi. All’inizio avevo pensato di fare una sedia per il soggiorno di casa. Solo dopo ho pensato di posizionarla all’esterno su una parete rocciosa» spiega Dallin alla stampa. I due scalatori l’hanno installata su una parete del Rock Canyon nei pressi di Provo nello Utah. Chi volesse avere il brivido di provarla non può più farlo: è stata tolta dalla parete perché pericolosa per gli altri colleghi scalatori. Tuttavia, ci sono ancora speranze. Lasi potrà acquistare su eBay. Dallin ha intenzione di metterla all’asta e farci molti soldi.Per ora può accontentarsi della pubblicità che sta ottenendo sulla Rete.1379816_10151640459887060_716446343_n

 

Aperitivo a base di finger food?

Non è raro che artisti, fotografi e designer si dedichino al tema del cibo di questi tempi. Oltre a essere terreno di scontro quasi ideologico il cibo è diventato simbolo del proprio status sociale, non solo da mangiare, ma anche da mettere in mostra, modellare, rivisitare: I designer dello studio olandese Lernert & Sander hanno creato questa composizione di cubi che misurano perfettamente 2,5 cm per lato, piccole sculture tratte da 98 tipi diversi di cibo al naturale. Le porzioni saranno un po’ minimaliste, ma ce n’è per tutti: amanti di frutta e verdura, carne e sushi. Per i più audaci può essere un’idea creativa per il prossimo aperitivo a base di finger food, o come si dice in Italia: cibo che si mangia con le mani.3-gv18806