Tra le tante altre stravaganze, curiosità e prodigi architettonici, come la prodigiosa stazione di sci indoor, che permette tutto l’anno di avere a disposizione piste perfettamente innevate con vera neve, o un immenso centro commerciale, il Dubai Mall.Al Dubai Miracle Garden trovi 45 milioni di specie diverse di fiori. Ubicato a Dubailand vicino agli Arabian, è stato aperto il Dubai Miracle Garden una distesa di ben 72 mila metri quadri, con un patrimonio di almeno 45 milioni di specie diverse di fiori. Sicuramente ci si poteva aspettare che, oltre alle aiuole costruite in stile tradizionale qui si possono trovare affascinanti strutture, dove i fiori vengono composti in mille incredibili forme e miscele di colori. Si possono trovare infiniti cuori fioriti, piramidi, grandi stelle multicolori, e perfino igloo, arcate fiorite, e tutto ciò che a fantasia ha suggerito agli architetti del paesaggio che vi hanno messo mano. Nell’arido paesaggio di Dubai tutto ci si aspetterebbe di incontrare, meno che una colossale aiuola fiorita, di fatto il più grande giardino fiorito al mondo. E’ una vera e propria attrazione turistica, che nelle intenzioni dei fondatori dovrebbe attirare almeno un milione di visitatori all’anno una volta che sarà completata l’opera. L’azienda che ha realizzato questo prodigio in pieno deserto, la Akar, ha inoltre avuto un’ottima idea: ad ogni cambio di stagione, e costantemente nel corso dell’anno la disposizione dei fiori e la scelta delle specie varieranno, dando così la possibilità, anche ai visitatori abituali di trovare sempre nuove proposte e composizioni.
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Fiorisce anche il deserto
La pioggia per noi abitanti delle città è solo sinonimo di umido e scomodo. Ma in altri luoghi della Terra, la pioggia non è un evento consueto, ma un’eccezionale regalo del cielo. Come accade per esempio in una delle zone più aride del pianeta, il deserto di Atacama in Cile Dove per anni c’è stata solo sabbia e roccia. Tutti conosciamo El Niño e gli effetti devastanti che ha sul clima. Non sempre, però, questo fenomeno atmosferico è sinonimo di devastazioni. Nel deserto di Atacama in Cile, una delle regioni più aride del pianeta, proprio grazie al El Nino è sbocciata una distesa infinita di fiori. Coloratissimi, questi fiori sono campioni di pazienza e sinonimo di infinita attesa. Aspettano e ancora, aspettano. Tenendo duro, sempre vivi, spesso sotto forma di bulbi sepolti, con i “motori” al minimo, giusto per garantire la sopravvivenza dei tessuti vegetali. Ma appena arriva l’acqua sotto forma di pioggia o condensa a ridare” vita alle dune, l’attesa finisce: le piante se ne nutrono ed esplodono in una sinfonia di colori. Ma non tutte insieme. Alternandosi, per non sprecare l’unica preziosissima occasione di essere visitati dagli insetti che, attirati per l’occasione, impollinando i fiori, assicureranno loro una futura riproduzione. Una generazione basilare per queste specie, oltre 200, visto che molte di loro non vivono in altre parti del pianeta: sono dunque rare e, vivendo in condizioni così estreme, è facile per loro estinguersi per sempre. Questo spettacolo della natura è noto come il deserto fiorito. Se avete in programma una vacanza in Cile, non possiamo che consigliarvi di organizzare una escursione.
Il Deserto….bianco
Scarpe di fata, alberi di pietra, che non sono alberi, e rocce che invece lo sono stati, fiori di cristallo su laghi di acido e sculture di lava fredda: in ogni parte del mondo ci sono costruzioni che la natura compone per un attimo o per milioni di anni, belle più di ogni opera umana o disarmanti, come un semplice nastro di Möbius fatto dal vento Millenni di tempeste di sabbia e vento sferzante hanno creato, tra le dune, formazioni rocciose di un bianco abbagliante, che cambiano colore in base all’ora del giorno e assumono forme di animali, gelati, funghi e fiori All’alba e al tramonto, le tonalità aranciate della luce regalano a questo paesaggio colori più caldi: le formazioni gessose si tingono di rosa, e perdono parte del loro bagliore spettrale Ma lo spettacolo più suggestivo si ha nelle ore notturne nelle notti di Luna piena, quando il “ghiaccio del deserto” mette in mostra il suo manto candido, e rivela forme inaspettate e invisibili durante il giorno. Che popolano un’area deserta e priva di vegetazione di figure dal fascino spettrale. Il Deserto Bianco è raggiunto dai quattro per quattro che trasportano turisti desiderosi di apprezzare da vicino le sculture naturali del luogo, le sue piccole depressioni, i canyon e l’ospitalità beduina, nomadi liberi e sognatori, che aprono le loro tende per fornirvi la loro ospitalità, un lato lungo della tenda rimane aperto durante il giorno e viene chiuso solo di notte o quando si scatenano le tempeste di sabbia. Il tessuto fitto fatto con pelli di capra, sorretto da pali e corde, non fa passare la pioggia torrenziale che cade in queste zone e mantiene gli ambienti ben areati, freschi d’estate e caldi d’inverno. L’arredamento è formato da tappeti, cuscini, recipienti, pochi arnesi e un piccolo focolare sul quale si prepara immancabile…..il tè del deserto
Piante grasse come curarle
Le piante grasse sono un dolce mistero. Sono talmente autonome e necessitano di cosi poche cure che chissà perchè muoiono sempre prima delle altre piante. Almeno a me.Mi sono documentata perchè in realtà le amo molto e le trovo molto simpatiche con le loro forme buffe e cicciotte. Per farle crescere bene serve comunque qualche consiglio.. Il rischio è che troppa acqua e poca luce, per esempio, possa farle morire più in fretta del previsto. Ricordiamoci che sono piante che vivono tranquillamente nel deserto quindi amano la luce. Organizzatevi di conseguenza: se non avete luce dove le avete posizionate il rischio di farle morire è alto. Le piante grasse, si sa, sono amate perchè richiedono anche poche annaffiature e soprattutto amano un clima particolarmente arido. In inverno però soffrono molto: il minimo vitale per una pianta grassa è di 5 gradi. Quindi in inverno dovranno essere ritirate in casa e magari poggiate su di un mobile dove possono prendere almeno la luce. Veniamo alle esigenze di acqua. In inverno le annaffiature dovranno essere poco abbondanti e dovrete far attenzione che l’acqua non ristagni nel porta vaso, mentre in estate più frequenti. L’ideale è una volta alla settimana in estate, due se fa abbastanza caldo.
FESTEGGIAMO L’ESTATE SULLA SPIAGGIA
Ebbene si sembra proprio che sia iniziata l’estate…Il Menu di questi giorni ci porta almeno con la fantasia al mare, un mare che inizia a popolarsi ma in alcuni tratti ancora semi deserto e silenzioso, dove in alcuni tratti possiamo ancora allestire il nostro gazebo e cominciare ad assaporare l’estate. I primi, colorati cocktails, un cesto di succosa frutta, dessert decorati con croccanti fiori di ananas e insalate che mixano il sapore dolce della frutta a quello delicato del pesce. Non fatevi mancare profumati sorbetti che richiamano le spiagge da sogno, con tanto di fiori, sfondi di frutti tropicali e grandi foglie che, con il loro verde brillante, sostituiscono le comuni tovagliette. Un Menu che faccia da spunto per una vostra occasione speciale da festeggiare sulla spiaggia, magari con tanto di piccolo falò o fiaccole e con tutti gli invitati in abiti leggerissimi, impalpabili. Pronti per un tuffo di mezzanotte! L’idea vi stuzzica? Arricchitela, aggiungete qualche antipasto, oppure aumentate le portate dolci.E se ci sono i bimbi, divertitevi a stupirli con le macedonie delle gustose macedonie. Veloci, simpatiche e coloratissime: sono perfette per una prima puntatina al mare. Che ne dite? 