La spesa della settimana con menù organizzato

La vita frenetica a cui siamo abituati ci fa tralasciare tantissime cose. Tra queste c’è anche cucinare. È molto difficile trovare il tempo da dedicare alla preparazione dei pasti, tanto meno ad una pianificazione creativa dei menu. Come prima cosa, bisogna avere tanta organizzazione, per non scordare nulla! È utile attrezzare la propria cucina con una lavagnetta, questa vi servirà per annotare in maniera pratica e veloce i prodotti che stanno per finire o quelli che sono già finiti ecc. È cosa utile imparare a organizzare i vari piatti dei giorni della settimana, è una soluzione che ci aiuta a diminuire gli sprechi, e a tenere sotto controllo le cose che ci potrebbero servire. La spesa intelligente, ci permette di dimezzare i tempi grazie all’organizzazione ed evita in modo decisivo gli sprechi. È sconsigliato recarsi a fare acquisti, quando si ha poco tempo o si è di fretta, perché potremmo incorrere nel rischio di vanificare tutto il lavoro fatto. Ricordiamoci di portare sempre con noi la lista delle cose da acquistare e dei sacchetti di plastica o di tela, così eviteremo di acquistarli ogni volta alla cassa e rispetteremo anche l’ambiente. Inoltre per quelli che scelgono un’alimentazione sana e vogliono ritagliarsi del tempo per cucinare, c’è un nuovo modo. Hesser e Stubbs, hanno scritto un libro, A New Way to Dinner. Il sistema di preparazione ha lo scopo di semplificare il processo di spesa, organizzazione del menù e cottura dei cibi La parte più difficile? Decidere cosa cucinare. Il libro consiglia di investire un paio d’ore nel fine settimana per creare pasti, sughi e condimenti da abbinare poi per tutta la settimana. Pianificare il menù di tutta la settimana cinque cene più una manciata di pranzi, vi permetterà di ottimizzare i tempi, facciamo un esempio: se tritate l’aglio, fate il battuto preparate il pomodoro, lo fate una sola volta per tutti i piatti della settimana L’intero obiettivo è quello di rendere il vostro tempo in cucina ben speso e avere sempre squisiti piatti pronti

La sindrome del multitasking

Allattare il bimbo mentre si scrive un articolo, nel frattempo rispondere al telefono e mettersi d’accordo con un’amica per un caffè e, contemporaneamente, mandare un’e-mail. Il tutto mentre si ascolta uno splendido pezzo musicale appena scaricato. È l’era del multitasking, che secondo gli esperti porta alla disattenzione intermittente suscitata dal perenne bombardamento mediatico. Si fa una cosa e, grazie o per colpa di alle nuove tecnologie si possono portare avanti altri tre/quattro compiti. Ma la domanda è: fa bene? E se anche facesse bene, sarebbe naturale per l’essere umano. Il tipo di esperimento eseguito, su un campione di individui destri e nessun mancino e con due compiti da portare a termine che erano simili tra loro, dicono i ricercatori non consente di dire se la divisione dei compiti tra i due emisferi sia casuale o dipenda dal tipo di operazione e dalla dominanza di un emisfero su un altro. Ma i risultati dello studio suggeriscono che il lobo frontale, che ha funzioni esecutive, è limitato a svolgere al massimo due compiti nello stesso momento. «Ecco perché la gente prende spesso decisioni irrazionali quando fa più di due cose insieme», spiega Koechlin: «Possiamo cucinare e stare al telefono, ma non possiamo per natura provare a leggere anche il giornale». Lo studio suggerisce anche che non esagerare nel multitasking è una buona regola non solo per le cose da fare, ma anche per quelle da pensare. Fin dall’inizio della giornata: niente più colazioni brevi e frenetiche, si fa il caffè mentre si accende il computer e si controllano le e-mail sullo smartphone, per dire. Niente cene familiari con la tv accesa. Niente telefonate mentre si legge, si cucina o si lavora. Il nostro cervello non è fatto se non a un caro prezzo per fare troppe cose in una volta, così non è predisposto nemmeno per pensare a troppe cose: anche le scelte devono essere prese su due opzioni alla volta.

Spaghetti a mezzanotte

L’estate è sinonimo di sole, mare e convivialità. Le serate con gli amici più cari, e le notti stellate o illuminate da candele e lanterne. Che sia in riva al mare, lago o montagna, l’importante è godersi in pieno questi momenti di felicità. Tra una risata, un bicchiere di birra, e la lieve brezza notturna, ci starebbe proprio bene una bella spaghettata. Tutti noi ad un certo punto della serata, quando ormai sembra finita, abbiamo urlato a tutti i presenti… “Cosa dite, ce la facciamo una bella spaghettata? “A questo punto tutti all’opera! Chi organizza la tavola, chi corre in cucina e chi invece si preoccupa della birra. Ecco per voi una ricetta rapida e veloce da fare a mezzanotte. Lessare la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo in una pentola scaldare l’olio e versare alici, pomodorini secchi, capperi e aglio. Quando si saranno sciolte le alici aggiungere il peperoncino. Versare gli spaghetti nel composto e amalgamare il tutto e un po’ alla volta versare il pan grattato per rendere gli spaghetti più asciutti. Ora non vi resta che attendere la serata giusta e organizzare una bella spaghettata di mezzanotte!

Il pinzimonio

Il pinzimonio è uno dei modi più classici per servire le verdure crude, tagliate a bastoncini, a strisce o a pezzetti. Tante sono le verdure che possono essere usate per rendere colorate le nostre tavole.!Il pinzimonio tradizionale prevede una salsa a crudo fatta con olio d’oliva, sale e pepe. I più vi aggiungono anche l’aceto o il limone, da sbattere poi con una forchetta per creare una specie di emulsione. Esiste anche una ricetta siciliana, dove, sono previsti anche altri ingredienti: pomodoro pelato, aglio, menta e un po’ d’acqua. Da provare assolutamente! Puoi proporre anche diverse salse, a seconda dei gusti, arricchendo la base con molti altri ingredienti. Ad esempio puoi aggiungere: senape, rosmarino e limone, oppure origano, aglio, succo di pomodoro, peperoncino in polvere e anche prezzemolo, aglio, menta e limone, anche lo yogurt condito con un po’ di olio ed erbe aromatiche a piacere, può essere un suggerimento in chiave leggera del pinzimonio.Per un pinzimonio che si rispetti puoi preparare delle carote non troppo grosse (raschiate con un pelapatate più che sbucciate), tagliate a bastoncino, delle coste di sedano private dei fili interni e della parte più chiara, ravanelli spuntati e lasciati interi, cuori di finocchi a spicchi e foglie di indivia belga. Disponi le verdure in un piatto tondo a raggiera e prepara delle ciotoline individuali con olio, sale e pepe. Ognuno intinge le proprie verdure nella ciotolina prescelta, mescolando bene prima di mangiarle. Ma in realtà, se ci pensi, qualsiasi ortaggio può essere oggetto di condimento, quindi anche cipolle, peperoni, carciofi, pomodori, lattuga… Insomma, ogni ingrediente che ti viene in mente può entrare a far parte del grande Partito del Pinzimonio, come ironizzò una volta Roberto Benigni!

Le erbe aromatiche

Quando, nei secoli passati, il sale da cucina era una merce preziosa, le erbe aromatiche e le spezie avevano un grande ruolo nel campo gastronomico e non solo. Oggi che il sale è a disposizione in grande abbondanza, i sapori dati dalle erbe aromatiche e dalle spezie sono stati emarginati nell’alimentazione quotidiana. Sicuramente tutto ciò è un grave errore alimentare perché le erbe aromatiche fresche, oltre a procurare un piacere olfattivo apportano principi nutritivi, vitamine e minerali utili nella digestione e nel metabolismo cellulare. Le erbe aromatiche si chiamano così perché emanano aromi gradevoli e sono sostanze formate da oli essenziali che possono svolgere la loro massima azione di stimolazione olfattiva quando sono fresche. Lerbe aromatiche si possono utilizzare fresche, conservandole in frigorifero nel cassetto delle verdure potete inoltre conservarle sotto vuoto se possedete una macchinetta apposita Un’altra idea interessante può essere anche quella di tritarle e di congelarle utilizzando le vaschettine del ghiaccio o in degli stampini; in questo caso basterà metterne un pizzicotto, coprirle di olio e metterle nel freezer pronte per essere tirate fuori al bisogno. In ultima non dimentichiamo che le erbe aromatiche possono tranquillamente essere essiccate e conservate in barattoli a chiusura ermetica tenuti in luoghi freschi e protetti dalla luce.

Spezza il ritmo

È davvero strana la nostra vita: siamo accerchiati da cose che fanno risparmiare tempo (auto, aerei, treni super veloci, smartphone, tablet ) eppure il tempo libero e gli intervalli sono sempre meno e sempre più risicati, e all’interno del tempo lavorativo la densità di cose da fare aumenta sempre più. La fretta regna sovrana in molte vite, dando la percezione di essere sempre in ritardo, sempre indietro, di corsa, impedendoci di fare le cose bene e obbligando il nostro organismo a uno stress logorante. A volte i motivi sembrano banali ma spezzare i ritmi frenetici è difficile, per alcuni quasi impossibile se non con “l’aiuto” di un sintomo o di una malattia. La fretta eccessiva causa un alto consumo di energie e mantiene livelli di adrenalina troppo alti, abbassa la concentrazione e l’attenzione, facilita incidenti e dimenticanze, (pensa a quante volte dimentichi o non trovi le chiavi, di casa) crea superficialità e impedisce ogni approfondimento. Quando sei in casa o al lavoro dove tutti si muovono freneticamente fermati un attimo e osserva cosa ti gira in torno, ti accorgerai della tua staticità e ripartirai con il tuo ritmo non con quello che ti circonda, osservati dall’alto se non ti vedi non puoi modificare niente. Perciò mentre svolgi le attività della giornata a pieno ritmo, prova a “guardarti lavorare”, come se dall’alto ti vedessi fare ciò che fai. Fai le solite cose ma cerca di non essere “dentro l’azione”, ma osservati agire. Dedicati alla scoperta di te: datti a letture, incontri o eventi, distenditi cinque minuti sul divano, preparati un bel bagno caldo crea le giuste atmosfere usa i profumi, gli aromi le candele, dedicati qualche minuto a te, e poi almeno una volta alla settimana datti a una cucina più ricercata: cerca ricette nuove di piatti particolari e gustosi e mettiti ai fornelli. Nel cucinare ritroverai una dimensione più naturale e nei tempi di cottura riacquisterai la percezione di un tempo che scorre in modo più sano.

La patata, una verdura importante

Un prodotto fresco, una verdura e un farinaceo al tempo stesso, le patate hanno delle importanti caratteristiche nutrizionali, complementari e diversificate, preziose per l’organismo. Il Programma Nazionale Nutrizione e Salute (PNNS) raccomanda di integrare questo alimento in ciascun pasto. La patata è uno degli unici farinacei a contenere della vitamina C. Oltre al ruolo di antiossidante, la vitamina C favorisce un migliore assorbimento del ferro. Per preservare al meglio questa vitamina, la patate deve essere conservata al riparo dalla luce e cotta preferibilmente al vapore, con la buccia. La sua immagine di “cibo dei poveri” è andata cambiando, e oggi è stata completamente rivalutata, come un alimento a basso contenuto calorico, privo di grassi e colesterolo, e con un buon apporto di fibre, vitamine essenziali e minerali. E che dire della sua versatilità  che si presta, per le sue caratteristiche, a svariati usi in cucina? Basti pensare agli gnocchi di patate, al purè, alle patatine fritte. Insomma la patata resta una delle verdure più amateBoiled and baked potato

 

Cibi pericolosi…..ma gustosi…

Pesce palla. Non si può dire che lo consumiamo spesso, eppure il pesce palla è considerato una prelibatezza nelle cucine giapponese, cinese e coreana. Un solo milligrammo delle tetrodotossine, le neurotossine contenute in fegato, ovaie, intestino e pelle di questo pesce, è sufficiente a uccidere un uomo. Per questo in Giappone, può cucinare il “fugu” (il pesce palla fritto o crudo) solo chi possiede una speciale licenza che si ottiene in 2 o 3 anni di scuola pratica e teorica. Il pesce palla è, infatti, ecezionalmente velenoso, come sa chiunque abbia familiarità con l’episodio classico dei Simpson in cui Homer rischia la vita mangiandolo al ristorante giapponese, Il primo piatto del menu è un sashimi: il pesce è tagliato in fette sottilissime che rimangono traslucide ogni fettina è disposta come un petalo in un cerchio concentrico e questo dà al piatto finito l’aspetto di un crisantemo – nessuna ironia, non è un fiore che rimanda al lutto nella cultura giapponese -,Il sapore della carne, a confronto degli altri pesci comunemente impiegati per fare il sashimi, è piuttosto blando. Una cucina  particolarissima che potrete gustare con parenti e amici…specialifugu_airone_zps42ce8739

Cucinare…una passione

Cucinare è una scelta, un destino, un richiamo irresistibile. Un mondo piccolo in fibrillante espansione sia nella ristorazione che nelle case e quindi nelle cucine di migliaia di persone che hanno in comune una passione così grande da non riuscire a tenersela solo per se ma che amano condividere con gli altri. Alla base per la creazione di un piatto l’input  può arrivare da qualsiasi ambito: moda natura ,gastronomia architettura. Poi queste basi sono rielaborate e abbinate con le giuste materie prime realizzando  percorsi fatti di gusto estetica e abbinamenti Questo è inconsapevolmente l’arte di chi si mette ai fornelli e realizza dei veri capolavori culinari presentandoli sulle tavolepiatto-in-ceramica-vienna-