Un risotto a regola d’arte

Volete dar prova di essere bravissimi chef ai vostri ospiti? Allora preparate un buon risotto e curate ad arte ma con semplicità la sua presentazione. Se cercate idee al riguardo, partite dagli ingredienti per dar forma a un piatto in cui i colori si scambino saggiamente in un gioco cromatico che rimandi al gusto. Il risotto, che dovrà essere sempre cremoso ma mai liquido, deve sposarsi in ogni senso con i sapori che impiega: ad esempio se avete deciso di preparare uno sfizioso risotto zucca e gorgonzola potreste servirlo a centro tavola all’interno di una grande zucca svuotata al posto di una zuppiera, o potreste riservare a ciascuno dei vostri ospiti una piccola zucca vuota da utilizzare come piatto da portata.Preferite un risotto alle verdure, magari a base di radicchio e noci? Allora, dopo averlo preparato, sistematelo nei piatti sopra un letto di foglie di radicchio crude, aiutandovi con un coppa pasta, e guarnitelo con gherigli di noce, lasciando il bordo del piatto libero per una decorazione a base di olio extravergine d’oliva o semi di papavero: risultato finale dall’effetto scenico assicurato!

Mandarini e bellezza

Il mandarino è uno dei pochissimi agrumi ‘originali’. Ovvero, nasce così in natura, non è frutto di un incrocio insieme a lui, solo il cedro e il pomelo, da cui derivano tutti gli altri agrumi. Ce ne sono di molti tipi, ma quelli più comuni sulle nostre tavole sono il tangerino e la clementina. Ma qualsiasi sia il tipo di mandarino che preferite, l’importante è consumarlo. Questo agrume è infatti ricco di proprietà legate alla salute e alla bellezza.La vitamina C contenuta in abbondanza nei mandarini e in tutti gli agrumi si lega a numerosi benefici relativi alla salute. In particolare agisce come antiossidante, ed è una delle più grandi alleate contro radicali liberi. Tutto questo si traduce in maggiore benessere per ogni parte del corpo, perché la vitamina C previene la degenerazione cellulare. E dunque anche la nascita di rughe, tra le altre cose.Pancia piatta. Il mandarino è eccezionalmente ricco di acqua, il che lo rende un alimento diuretico. Aiuta ad espellere liquidi in eccesso, e con essi le tossine. È quindi un ottimo supporto della pancia piatta, perché combatte il gonfiore. Come già accennato, le sostanze antiossidanti dei mandarini sono importantissimi nella prevenzione delle rughe. Ma i suoi benefici sulla pelle vanno oltre. Il succo degli agrumi è infatti ottimo nel migliorare il tono, la luminosità, l’elasticità. È inoltre importante fare scorta di frutti arancioni per arrivare ai mesi estivi con una maggiore capacità di difendersi dai raggi UV. Infine, l’olio essenziale che si trova nella buccia, applicato sulla pelle, è utile a velocizzare il processo di guarigione in caso di ferite ed escoriazioni.

 

Fiori di zafferano parola di Cracco

Lo chef Cracco l’ha scritto nel suo libro che il risotto zafferano e midollo è il piatto più figo “ma solo se usate lo scalogno al posto della cipolla! “quindi per lo zafferano, vien da pensare, ha sicuramente un debole. Sarà per questo che è stato proprio lo chef di grido ad acquistare in blocco i fiori di zafferano essicati per il suo ristorante prodotti dall’azienda agricola Serica, svuotandone tutte le scorte. Sì, avete letto bene: fiori di zafferano, non stimmi o pistilli!Non si tratta dunque di quei filamenti estratti dal fiore che tradizionalmente si usano per creare il tipico risotto alla milanese, quello a cui i preziosi e costosissimi pistilli donano un bel color giallo dorato. Si tratta invece proprio della corolla di Crocus sativus, lo stesso da cui i famosi pistilli provengono. E anche loro hanno la caratteristica di donare uno splendido colore: invece del giallo, i fiori del crucus sono di uno splendido violetto-blu. E c’è di buono che costano nettamente meno della spezia!L’azienda agricola che li produce nella Bergamasca  li essicca ponendoli su grate vicino ad una stufa a legna e li propone come decorazioni e guarniture per piatti, trattandosi di fiori perfettamente commestibili. Una bella idea per rendere un prodotto vegetale già molto prezioso ancora più sfruttabile, creando qualcosa che si può utilizzare anche nelle cucine casalinghe per stupire ed incantare ospiti ed amici. E perché no, potremmo anche provare a coltivare noi stessi il bulbo dello zafferano direttamente sul balcone per guadagnare un tocco floreale tra i fornelli di casa: ci trasformeremo così in veri cuochi  dal pollice verde!

 

Castagne come mangiarle e perchè

Buone, versatili, benefiche, economiche: le qualità delle castagne sono sotto gli occhi di tutti. E’ l’ingrediente principale dei menu autunnali, nonché grande protagonista nelle sagre, fiere e feste, sparse per tutto il territorio nazionale. Chi sa resistere, infatti, al gusto delle bruciate?La castagna contiene 200 calorie ogni 100 gr e 370 se il prodotto è secco. E’ costituita per metà da acqua e contiene vitamine C, B1, B2, PP, pochi grassi, molte fibre. Importante la presenza del potassio, che rinforza muscoli e ghiandole, possiede qualità antinfiammatorie ed è utile in caso di febbre e dolori reumatici. Ma contiene anche fosforo, il sodio per la digestione dei cibi, il ferro per la circolazione sanguigna e lo zolfo per le ossa.Dalle caldarroste alla vellutata, ecco alcuni modi semplicissimi per cucinare le castagne Prima di tutto, ovviamente, arrosto. Fate un taglio di circa 3 cm e mettetele in una ciotola con dell’acqua per due ore. Scolatele, asciugatele e mettetele nell’apposita padella forata. Cuocete a fiamma moderata per mezz’ora se avete un camino il loro profumo avvolgerà tutta la vostra casa Due idee per l’aperitivo. Lessate le castagne per circa 40 minuti. Scolatele e raffreddatele. Pelatele e avvolgetevi una fetta di prosciutto crudo. Un’alternativa? Lessate le castagne e poi pulitele. Fruttatele con il latte fino a ottenere un gustosa crema. Distribuitela su dei crackers salati, assieme a un piccolo quadrato di scamorza affumicata. Mettetele sul fuoco su una padella, così che la provola si sciolga un po’.Un ottimo piatto unico super benefico e completo? Una vellutata di funghi e castagne. Fate saltare i funghi con un filo di olio. A parte lessare e pulire le castagne. Preparate a parte un po’ di brodo di verdure, con i soliti ingredienti. Unire il tutto con un frullatore di immersione. Aggiungetevi dei crostini di pane.E per un dessert? Lessate le castagne e fate sciogliere a bagnomaria, a parte, del cioccolato. Frullate non troppo finemente le castagne, ben scolate, con il cioccolato. Servite nei bicchierini, tipo finger food.

E’in arrivo la cabina che ti spalma la crema

Le regole della crema solare sono cambiate. E’ nata una cabina automatica che in una manciata di secondi assicura una perfetta applicazione della crema protettiva, senza unto, colate, punti rimasti scoperti destinati a ustionarsi sotto al sole. Comodissima, ma non aspettatevi di trovarla sulle spiagge della Romagna: finora è stata installata solo a bordo piscina in dieci hotel di lusso sparsi fra Stati Uniti, Messico e Caraibi. Come funziona la cabina per la crema solare Tutto il procedimento è di una semplicità disarmante. Selezioni il grado di protezione sullo schermo, scegliendo tra fattore 15, 30 o 40, e imposti la tua altezza. Indossi un paio di occhiali protettivi, sali sulla piattaforma e ti metti in posizione con le braccia leggermente allargate. La piattaforma inizia a ruotare, mentre la cabina emette un velo di crema nebulizzata che ricopre ogni centimetro del tuo corpo. Tempo dieci secondi e sei pronto per tornare sulla spiaggia a prendere il sole. Come riporta un articolo di Bloomberg, mettere a disposizione degli ospiti una di queste cabine fa impennare gli incassi, di bagni e hotel. I margini di guadagno che ricavano dalle bevande e dai servizi venduti a bordo piscina o sul mare sono altissimi. Un’impennata confermata anche dal Four Seasons Dallas, che ha installato la cabina nella sua zona relax all’aperto nel 2017 realizzando 170mila dollari in più fra cibo e cocktail rispetto alla media precedente: una crescita esponenziale senza contare che la SnappyScreen è un soggetto che piace molto a chi usa Instagram. Tutta pubblicità extra e senza sforzo.

I 16 migliori gelatieri d’Europa

Fragole tedesche, ciliegie scozzesi, crema della Baklava, pistacchio e mandorla, peperone rosso e fragola, crema di ricotta azteca al bergamotto, “Miami Vice”, “About Strawberry and Red Pepper”, “Wild Cherry – Great freedom”, “Nonna Rosa”, queste alcune delle squisitezze in corsa nella cornice di Piazzale Michelangelo a Firenze I 16 migliori gelatieri d’Europa con i loro gusti artigianali a base di ingredienti di qualità sono i protagonisti in Toscana della finale europea del Gelato Festival 2017 in programma a Piazzale Michelangelo dal 14 al 17 settembre. un itinerario sempre più orientato alla valorizzazione del made in Italy di qualità di cui il gelato artigianale è un rappresentante eccellente che deve essere salvaguardato e spinto sul mercato come vanto del nostro Paese. Per il pubblico, in particolare i più piccoli, tante occasioni di divertirsi tra un assaggio e l’altro di gelato; il gioco della “coppetta perfetta”, ciascuno potrà per qualche minuto diventare un maestro gelatiere e preparare una coppetta che pesata dovrà poi risultare di 60 grammi; poi ci sarà un gusto speciale Qatar Airways con i sapori esotici del Medioriente e tutta un’area gioco per i bambini più piccoli.

 

Dall’antipasto al dolce a base di pizza

Arriva la primavera e con le le belle serate da condividere all’aria aperta in giardino con amici o colleghi, l’idea potrebbe essere inventarsi una serata a tutta pizza dall’antipasto al dolce….Con l’aiuto del forno a legna . Oltre alla pasta per la pizza munitevi di ottime birre artigianali bevanda per eccellenza da accompagnare alla pizza. Si cominci dall’’antipasto che  prevede una classica focaccia e altre tre specialità. Pizza farcita con cipolla caramellata, olio e sale. Seguita da Pizza al prosciutto, crescenza e rucola. E ancora: Pizza zucca e gorgonzola, tanto per iniziare. Con due diversi abbinamenti di birra da degustare. Il tutto servito a buffet nel tavolo centrale del giardino, tra due bracieri accesi e l’aria frizzante della primavera sul far della sera. Per i primi piatti, un tris di assaggi una Pizza con pasta di salame  germogli di luppolo e mozzarella, seguita da una Pizza con pomodoro farcita di burrata, pancetta fresca e basilico, più un triangolo di Pizza napoletana.. Il prosieguo della serata è un crescendo si passa ai secondi. Ancora, una sinfonia di sapori. Pizza con, formaggio e pancetta croccante. Pizza con broccoli, ricotta e noci. Pizza con cotechino, crema di asparagi e burrata. Con altre due birre artigianali. Per Il dolce una bellissima sorpresa, anch’esso a base di pizza: pizza diplomatica farcita con nutella e crema di yogurt….rigorosamente accompagnata dalle ultime due birre da assaggiare

Zuppe

Minestra, minestrone, crema, passato, vellutata: potrei continuare all’infinito. È quasi impossibile elencare tutte le varianti della zuppa che vengono consumate a casa mia. Ah… che buona la zuppa, con la sua consistenza soffice, la sua gustosa scioglievolezza e quel calore che mi scalda il cuore nelle fredde giornate invernali! Cosa c’è di meglio, in una sera di autunno, quando inizia ad arrivare il primo freddo, dopo lunghe ore trascorse al lavoro, di una minestra calda in cucina davanti al nostro programma preferito, oppure attorno al tavolo con i nostri famigliari? Soprattutto se la consumiamo in una ciotola per zuppa, che fa si che non trabocchi di fuori e macchi la tovaglia….i piaceri della vitaricette-autunnali