A rispondere a questa domanda ci ha provato Georg Bernardini, un assaggiatore professionista di origini italiane che nel 2015 ha consumato 70 chili di cioccolato 4200 cioccolati di 550 marchi provenienti da 70 paesi diversi. Ha valutato tutto: sapore, aromi, aspetto, scioglievolezza e ingredienti per stabilire quali sono le marche di cioccolato migliori del mondo. Tra le categorie considerate: tavolette fondenti e al latte, cioccolato bianco, cioccolato aromatizzato, cioccolato ripieno, nocciolati/gianduia/marzapane e praline. Poi ha trasferito il risultato di questo lavoro in una nuova e meravigliosa guida sul cioccolato: Chocolate, The Reference Standard, non ancora disponibile in italiano. L’Italia ha una lunga tradizione. Da una parte ci sono, ovviamente, le grandi industrie come Ferrero, ma dall’altra medie realtà tipo Venchi, Majani o Caffarel. Benché a definire lo stile moderno siano giovani aziende innovative come Domori, C-Amaro, Amedei o Slitti. La Toscana si è conquistata il soprannome di “Chocolate Valley” italiana, molte aziende innovative si trovano all’interno dei suoi confini. Alcuni prodotti tradizionali provenienti dalla Sicilia garantiscono qualità elevata, in particolare quelli dell’Antica Dolceria Bonajuto di Modica. La tendenza più recente della produzione from bean to bar, dalla fava alla tavoletta cioè l’intera lavorazione del cioccolato senza uso di semilavorati, è stata completamente ignorata dagli italiani. Con alcune eccezioni, ci permettiamo di far notare a Bernardini, tipo la cioccolateria di Guido Castagna
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Un pezzo di….cioccolato
Versatile, creativo, energetico: pochi alimenti al pari del cioccolato sono coniugabili con qualsiasi momento della nostra vita. Sotto forma di cibo o bevanda, è irresistibile protagonista di dolci, ma anche di primi e di secondi piatti. Può essere arricchito o farcito con ogni forma di spezie, mousse, creme, aromi, frutti, e si presta a un’infinità di lavorazioni diverse. Molti studi dimostrano come l’assunzione di cioccolato stimoli il rilascio di endorfine, in grado di aumentare il buon umore. Uno studio del 2003 promosso dell’Istituto Nazionale Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, sostiene che il cioccolato fa bene al cuore.I risultati hanno rivelato che il fondente aumenta del 20% le concentrazioni di antiossidanti nel sangue, mentre quello al latte non ha alcun effetto; addirittura il fondente perde ogni effetto se accompagnato a un bicchiere di latte. Il cioccolato piace a molti e spesso lo mangiamo con gran piacere ma, a volte, ci tormenta con un senso di colpa perché ci chiediamo se faccia bene alla nostra salute o se sia da evitare. Spesso lo consideriamo come un attentato al nostro peso forma o perfino come alimento dannoso per la nostra salute. Il cioccolato in effetti mantiene ancora oggi un qualcosa di proibito, come da bambini quando ci veniva detto di non mangiarlo; inoltre, il piacere che da mentre lo si gusta è qualcosa di intimo che difficilmente viene condiviso con altri. Infine, da qualche parte dentro di noi, sappiamo che non fa bene e che dovremmo quindi frenare. Ancora oggi vi è una certa confusione e tendiamo ad oscillare fra il considerare il cioccolato il “nettare degli Dei” o il nemico della nostra salute, ma nella confusione ci da immensamente piacere addentarne un pezzo
Il cioccolato fa bene al cervello
Sembrerebbe che il cioccolato sia un toccasana per il cervello. Pare di si. Infatti il paese con il maggior consumo è anche il paese che ha ricevuto più premi Nobel. La cosa strana è che questa statistica non vale solo per la Svizzera detentrice del titolo, ma la correlazione tra i due fenomeni rimane pressoché immutata per le altre posizioni: la Svezia, ad esempio è seconda sia per consumo di cioccolato che per premi Nobel… e così via! Uno svizzero mangia mediamente 11 kg di cioccolata all’anno. Si sa, la Svizzera è il paese sovrano nella produzione di cioccolato, e come da pronostico, la sua popolazione si aggiudica il premio per il maggior consumo pro-capite all’anno. Sono infatti circa 11 i kg, suddivisi per circa 94.000 tonnellate di prodotti realizzati col cioccolato, che ogni svizzero ingerisce ogni anno. Per poter trarre benefici dalle sue proprietà, dovreste mangiare il cioccolato puro, ovvero quello che contiene tra il 60 e l’80% di cacao. Il cioccolato a latte perde molte delle sue proprietà, inoltre che sia in barretta, sciolto o sotto forma di praline, il cioccolato fornisce al corpo grandi quantità di antiossidanti e un’ampia gamma di benefici
La fonduta di cioccolata
La fonduta di cioccolato è un dessert molto scenografico e davvero irresistibile. Per farla gli ingredienti, il tempo e gli strumenti necessari sono pochi: cosa stiamo aspettando?? Possiamo scegliere di fare una fonduta al cioccolato nero fondente o al latte oppure al cioccolato bianco e possiamo scegliere se e come aromatizzarla. E’ molto importante scegliere sempre un cioccolato con alta percentuale di cacao, per ottenere una fonduta vellutata e senza grumi. Acquistate 250 g di cioccolato fondente, al latte oppure bianco 100 ml di panna fresca frutta fresca a pezzi Rompete in piccoli pezzi il cioccolato e ponetelo insieme alla panna liquida oppure al succo di arancia in una ciotola e fate sciogliere lentamente e a bagnomaria, mescolando spesso. Quando sarà totalmente sciolto e amalgamato, aggiungete due cucchiai di acqua freddissima e incorporate delicatamente: renderà più lucida la fonduta. Servite la fonduta calda nell’apposito contenitore unita da frutta fresca a pezzi da infilzare a spiedini di legno. Buon appetito!!
Il Lego al cioccolato
Tra i giocattoli preferiti dai bambini di tutto il mondo, già da svariate generazioni, ci sono sicuramente i Lego. Chi non ha in casa un bauletto che al suo interno abbia un quantitativo di mattoncini colorati e non abbia mai espresso la propria creatività costruendo fantasiose strutture? Nonostante ciò i Lego sono sconsigliati ai bambini più piccoli, dato che potrebbero essere ingeriti, a causa delle loro piccole dimensioni… almeno fino ad oggi. Forte di questa affermazione Il designer Akihiro Mizuuchi ha però deciso di cambiare questa brutta reputazione, creando i Lego commestibili. Sicuramente una buona notizia per chi ha figli piccoli, tuttavia c’è anche un aspetto negativo: i nuovi Lego, infatti, non resisteranno a lungo dato che sono fatti di cioccolato. I colori sono quattro, per altrettanti gusti: cioccolato fondente, cioccolato al latte, cioccolato bianco e fregola. Sono perfettamente funzionali ed identici agli originali. L’avvertenza è riportata sulla scatola: sbrigatevi a completare la vostra costruzione, prima che il cioccolato si sciolga!
Pasqua tra colombe e uova di cioccolato
Sarà per i dolci sfiziosi e gustosi, sarà per l’aria e il sole primaverile ma la Pasqua, dopo il Natale, è una delle festività più attese e gioiose dell’anno. Come per ogni ricorrenza della religione cristiana anche questa si porta dietro secoli di tradizioni e ricette, per ogni singola regione, tramandate di generazione in generazione, addizioni che si distribuiscono lungo i pasti della giornata, partendo dalla colazione di Pasqua. Dopo aver passato le festività natalizie mangiando pandori e panettoni, a Pasqua arriva la colomba. La storia narra che sia nata grazie ad una nota e storica ditta di panettoni per riutilizzare l’impasto e i materiali. Ma questa vanterebbe anche di una seconda storia, dove si dice che il dolce sarebbe invece nato dall’antica tradizione siciliana, dolce, il cui valore simbolico è legato alla pace, e viene consumato nel corso della giornata di Pasqua, dalla colazione fino al dolce di pranzo e cena, ed è frutto di una lunga lavorazione e sebbene bene non ci siano veri e propri regali da scartare, la mattina di Pasqua è comunque il momento più atteso dai bambini perché finalmente si possono aprire le uova di cioccolata che magari per settimane sono state lasciate sulle mensole della cucina per non essere aperte. Tuttavia questa tradizione è cambiata nel corso degli anni, perché anticamente questa voleva che le uova scambiate fossero effettivamente vere e dipinte, come valore simbolico e segno della Resurrezione.
Perche’ le uova di Pasqua
Le uova di Pasqua sono una tradizione pasquale nota in tutto il mondo. Ogni anno, i bambini (ma anche gli adulti) aspettano solo il pranzo del giorno di Pasqua per potere mangiare le uova di cioccolato e per scoprire le sorprese contenute al loro interno. Ormai se ne fanno di tutti i tipi: grandi e piccole, con il cioccolato al latte o fondente, con la sorpresa o senza, industriali o artigianali…l’importante averne almeno uno sul tavolo! La tradizione delle uova di Pasqua è antichissima. Fin dall’antichità nelle credenze pagane e mitologiche, l’uovo è stato un simbolo di vita e sacralità. Nel corso degli anni, con l’avvento del Cristianesimo, questa tradizione venne pressoché mantenuta: l’uovo, oltre che simbolo di rinascita, divenne l’emblema della Resurrezione. La tradizione delle uova pasquali ha così preso sempre più campo, fino ad arrivare ai giorni nostri. L’usanza dell’uovo di cioccolato risale al ventesimo secolo. Questa tradizione ebbe un successo così grande che importanti brand dolciari iniziarono a organizzare grosse produzioni industriali, trasformando le uova di Pasqua in un grande successo commerciale. Ultimamente, a testimonianza dell’ unione sempre più stretta tra le uova e il marketing, in qualsiasi supermercato si possono trovare centinaia di esemplari marchiati con il cartone animato del momento, con i colori delle squadre di calcio, con i film più famosi…E la sorpresa…? Di questa usanza dobbiamo ringraziare l’orafo russo Fabergé. Nel 1883 lo zar di Russia gli chiese di creare un dono speciale per sua moglie. Il gioielliere ebbe una “preziosa” idea: un uovo bianco di platino contenente a sua volta un ulteriore uovo . L’uovo d’oro aveva al suo interno due sorprese: la riproduzione della corona dell’impero e un pulcino. Un’idea che la zarina apprezzò sicuramente, tanto che da allora si sviluppò la tradizione di regalare uova con una sorpresa al loro interno!
Qual è il tuo comfort food preferito?
Cibo per l’anima, ovvero i piatti che desideriamo quando siamo giù di morale e che ci soddisfanno con il loro gusto dolce e salato. Con il termine “Comfort food”, sempre più in voga anche in Italia, si individuano gli alimenti o i piatti che invadono di un senso di piacere chi li consuma, che soddisfano un bisogno emotivo e sono noti per la sensazione di benessere che regalano al corpo. Per gli italiani il comfort food è quel boccone carico di ricordi, quell’emozione che ricompare più viva che mai non appena si gusta il piatto del cuore; è un alimento o una bevanda che desta un sentimento di nostalgia e di rassicurazione. In genere è il cibo dell’infanzia o legato a una persona, a un posto o a un tempo felice. La torta della nonna, ad esempio, ma anche le tagliatelle della mamma, il polpettone della zia o lo sformato di zucchine. Vi sono alimenti che per natura favoriscono il rilascio di endorfine, come le noci e il cioccolato fondente, che contribuiscono in a ridurre lo stress e migliorare l’umore; ma nel caso del comfort food, alla capacità di influire sull’umore si aggiunge il valore emotivo del piatto, legato a esperienze significative di un periodo della propria vita o di un evento in particolare, pertanto tutto può essere …… comfort food.
Salute e cioccolato
Se è vero che i cibi più buoni sono anche quelli più rischiosi per la salute, il cioccolato sembra essere la perfetta eccezione che conferma la regola, o perlomeno in parte. Chi vuole valersi a pieno del suo eccellente carico di antiossidanti deve infatti abituarsi ai risvolti amarognoli del fondente, rinunciando al gusto cremoso del cioccolato al latte e a quello delicato delle barrette. Non a caso, il cioccolato fondente riproduce una delle più generose fonti alimentari di flavonoidi rinomati antiossidanti presenti negli alimenti di origine o derivazione vegetale, come il tè il vino rosso, gli agrumi ed i frutti di bosco
Tanto maggiore è la percentuale di cacao nell’amata tavoletta e tanto superiore è la presenza di flavonoidi. In media, 100 grammi di fondente ne contengono 50-60 mg, mentre in un’analoga quantità di cioccolato al latte ne ritroviamo soltanto una decina di mg. Se unite del cioccolato fuso a dei frutti di bosco alimenti antiossidanti per eccellenza darete vita a un connubio meraviglioso…e gustoso…


