I bulbi per dare il benvenuto alla primavera

Cosa c’è di più bello che ravvivare una stanza con un bel vaso di fiori elegantemente accomodati: sui tavoli, sui ripiani di un mobile, sui davanzali delle finestre o sul comodino e non solo, sono sempre un tocco colorato e piacevole in qualsiasi ambiente. Ma a meno che non siano finti, o magari secchi e dipinti, li vedremo deperire velocemente dopo solo qualche giorno. Quali sono le alternative? Usare vasi con piante da appartamento oppure… I bulbi! Sono tanti i fiori che si vedono sbocciare dalla fine dell’inverno in poi e che vengono prodotti proprio da bulbi Tulipani, giacinti, bucaneve, narcisi e tantissimi altri diventano splendide decorazioni anche in casa, che poi potrete provare a continuare a coltivare in piccoli contenitori oppure spostare in vasi più grandi o in giardino. Crochi, muscari e non solo: date un’occhiata ai banchi dei mercati, supermercati e vivai alla ricerca dei fiori che vi piacciono di più. Per contenerli, potete usare delle tazze o  anche i vasi di vetro che prima contenevano candele profumate. Sono adatti anche bicchieri, boccali e calici. Potete decorarli anche con un po’ di muschio. Ovviamente sono sempre più che adatti anche i semplici vasi ma le dimensioni compatte e contenute dei bulbi permettono di sbizzarrirsi con composizioni impossibili con altre piante.

Piante in casa velenose per cani e gatti

Le piante in casa sono facilmente accessibili al cane e, ancor di più, al gatto. Dato che gli animali non sempre sono in grado per istinto di distinguere le piante velenose da quelle che non lo sono, potrebbero finire anche in situazioni pericolose senza rendersene conto. In generale i gatti sono più predisposti a risentire degli effetti negativi del veleno delle piante rispetto ai cani ma le precauzioni valgono comunque per tutti ed è bene non abbassare mai la guardia.quindi, se si ha un gatto bisogna rassegnarsi e dire addio alle piante o all’idea di abbellire la casa con i fiori? Non necessariamente. Si possono acquistare piante non tossiche oppure prendere una serie di precauzioni e piccole astuzie:spostare la pianta in un posto dove il gatto non possa raggiungerla     o comunque protetta; proporre sempre l’erba gatta fresca e un tiragraffi per garantire un diversivo al micio e distrarlo dalle piante; spruzzare del succo di limone diluito con acqua sulle piante terra e foglie poiché i gatti non amano il limone; mettere della ghiaia, o filo di ferro o una rete per impedire l’accesso ai vasi.Per il cane. Tra le piante più pericolose per i cani che si possono trovare in casa o sulla terrazza ci sono: aloe, anemone, azalea, begonia, calla, ciclamino, croton, dieffenbachia, edera, ficus, filodendro, giglio, iris, mughetto, oleandro, ricino, rododendro, stella di Natale, tulipano, vischio.Le intossicazioni non sono frequenti, ma se avvengono sono difficili da riconoscere per la scarsa evidenza dei segni e la mancanza di informazioni. In genere le narici, la bocca e la lingua sono le parti maggiormente esposte. 
Alcune piante producono effetti lievi e localizzati come un semplice gonfiore o forme più o meno accentuate di irritazioni, dermatiti e ulcere nelle parti del corpo venute a contatto. Altre piante invece, producono un’intossicazione che riguarda tutto l’organismo con disturbi che possono essere di lieve entità, come secchezza delle fauci, lieve apatia, diarrea temporanea. Quindi se si ha il sospetto fondato che abbia ingerito foglie, fiori o altre parti della pianta è bene sapere che non esistono antidoti. Bisognerà, quindi, rimuovere gli eventuali resti dalla bocca, sciacquarla con acqua e contattare subito il veterinario di fiducia e riferendo il nome della pianta ingerita per avere indicazioni specifiche sul trattamento da effettuare.

Cani e gatti attenzione ai pericoli che vengono dalle piante

Le piante in casa sono facilmente accessibili al cane e, ancor di più, al gatto. Dato che gli animali non sempre sono in grado per istinto di distinguere le piante velenose da quelle che non lo sono, potrebbero finire anche in situazioni pericolose senza rendersene conto. In generale i gatti sono più predisposti a risentire degli effetti negativi del veleno delle piante rispetto ai cani ma le precauzioni valgono comunque per tutti ed è bene non abbassare mai la guardia. Quindi, se si ha un gatto bisogna rassegnarsi e dire addio alle piante o all’idea di abbellire la casa con i fiori? Non proprio. Si possono acquistare piante non tossiche oppure prendere una serie di precauzioni e piccoli trucchi: spostare la pianta in un posto dove il gatto non possa raggiungerla o comunque riparata; proporre sempre l’erba gatta fresca e un tiragraffi per garantire un diversivo al micio e distrarlo dalle piante; spruzzare del succo di limone diluito con acqua sulle piante (terra e foglie) poiché i gatti non amano il limone. Per il cane Tra le piante più pericolose per i cani che si possono trovare in casa o sul terrazzo ci sono: aloe, anemone, azalea, begonia, calla, ciclamino, croton, dieffenbachia, edera, ficus, filodendro, giglio, iris, mughetto, oleandro, ricino, rododendro, stella di Natale, tulipano, vischio. Le intossicazioni non sono frequenti, ma se avvengono sono difficili da diagnosticare per la scarsa evidenza dei segni e la mancanza di informazioni. In genere le narici, la bocca e la lingua sono le parti maggiormente esposte. 
Alcune piante producono effetti lievi e localizzati come un semplice gonfiore o forme più o meno accentuate di irritazioni, dermatiti e ulcere nelle parti del corpo venute a contatto. Altre piante invece, producono un’intossicazione che riguarda tutto l’organismo. Quindi se si ha il sospetto fondato che abbia ingerito foglie, fiori o altre parti della pianta è bene sapere che non esistono antidoti. Bisognerà, quindi, rimuovere gli eventuali resti dalla bocca, sciacquarla con acqua e contattare subito il veterinario di fiducia e riferendo il nome della pianta ingerita per avere indicazioni specifiche sul trattamento da effettuare.

Le piante nemiche dei 4 zampe

Le piante in casa sono facilmente accessibili al cane e, ancor di più, al gatto. Dato che gli animali non sempre sono in grado per istinto di distinguere le piante velenose da quelle che non lo sono, potrebbero finire anche in situazioni pericolose senza rendersene conto. In generale i gatti sono più predisposti a risentire degli effetti negativi del veleno delle piante rispetto ai cani ma le attenzioni valgono in ogni caso per tutti ed è bene non abbassare mai la guardia. quindi, se si ha un gatto bisogna rassegnarsi e dire addio alle piante o all’idea di abbellire la casa con i fiori? Non proprio. Si possono acquistare piante non tossiche oppure prendere una serie di precauzioni e piccole astuzie: spostare la pianta in un posto dove il gatto non possa arrivare o comunque riparata; proporre sempre l’erba gatta fresca e un tira graffi per garantire un diversivo al micio e distrarlo dalle piante; spruzzare del succo di limone diluito con acqua sulle piante terra e foglie poiché i gatti non amano il limone. Per il Cane tra le piante più pericolose per i cani che si possono trovare in casa o sul terrazzo ci sono: aloe, anemone, azalea, begonia, calla, ciclamino, croton, dieffenbachia, edera, ficus, filodendro, giglio, iris, mughetto, oleandro, ricino, rododendro, stella di Natale, tulipano, vischio. Le intossicazioni non sono frequenti, ma se avvengono sono difficili da scoprire per la scarsa evidenza dei segni e la mancanza di informazioni. In genere le narici, la bocca e la lingua sono le parti più esposte. 
Alcune piante producono effetti lievi e localizzati come un semplice gonfiore o forme più o meno accentuate di irritazioni, dermatiti e ulcere nelle parti del corpo venute a contatto. Quindi se si ha il sospetto fondato che il vostro cane abbia ingerito foglie, fiori o altre parti della pianta è bene sapere che non esistono rimedi. Bisognerà, quindi, rimuovere gli eventuali resti dalla bocca, sciacquarla con acqua e contattare subito il veterinario di fiducia e riferendo il nome della pianta ingerita per avere indicazioni sul trattamento da effettuare.

I fiori d’inverno

Con l’arrivo dell’ autunno  decora il tuo balcone con piante e fiori resistenti alle basse temperature, regalando vitalità e colore all’ambiente anche nelle fredde giornate tristi. Il cavolo ornamentale è una pianta che non ha bisogno di numerose attenzioni, adatta a chi non ha il pollice verde. E’ facile da curare e resiste alle temperature fredde anche sotto zero.  Deve essere piantato in un vaso capiente e bisogna fare in modo che il terreno sia sempre umido, ma mai troppo bagnato. Durante le giornate più calde la posizione migliore è a mezz’ombra, mentre nei giorni più freddi dell’inverno potrai spostarlo al sole. Le erbe aromatiche non devono essere un’esclusiva dell’estate, si possono avere la freschezza e i profumi delle erbe anche in inverno. Puoi tenere le piantine in vasetti collocati sulle mensole di casa, così da avere a portata di mano il sapore fresco della macchia mediterranea. E’ originario dalla Cina e di alcune zone dell’Europa dell’Est ed il suo nome deriva dalle parole greche chrysós, che significa oro, e ánthemon, che significa fiore, quindi, nel complesso chrysanthemum significa fiore d’oro. Ce ne sono numerosi esemplari, per il vostro balcone d’inverno i migliori sono quelli nelle varianti gialla e arancione, i colori dell’autunno. I ciclamini sono i fiori classici dell’autunno perfetti per dare colore ai vostri terrazzi. Questi fiori hanno bisogno di aria fredda e sono resistenti al maltempo. Sono facili da curare basta tenere la terra umida e, in caso di neve o freddo intenso, metterli dentro al riparo. Le viole del pensiero sono un fiore invernale capace di resistere al freddo, come anche la viola cornuta, pianta perenne biennale con una fioritura molto lunga, da novembre a maggio. Possono arredare la casa od essere usate per creare simpatici segnaposto preparando dei piccoli mazzetti di viole legati con uno spago. Un pensiero speciale per i tuoi ospiti.