E’ consuetudine mangiare le lenticchie a Capodanno, ma vi siete mai chiesti il perché e se vanno mangiate prima o dopo la mezzanotte? Ancora una volta, come per numerose feste cristiane, sacro e profano s’incontrano. Infatti, quella che ora è una semplice tradizione bene augurale, pare sia iniziata addirittura dagli scritti della Bibbia. Anche al tempo degli antichi romani questo legume era piuttosto famoso ed era uso regalarne una sacca, chiamata scarsella, alle persone amate in quanto, per la forma, ricordavano molto delle monete. E l’augurio era che ogni lenticchia si convertisse in denaro. Le lenticchie sono tra i legumi più antichi. Pare fossero coltivate già nel 7000 A.C. da alcune popolazioni asiatiche e, importate nel bacino del mar mediterraneo, furono in seguito usate per produrre pane ed addirittura dolci. Ricche di fibre, fosforo, vitamine e potassio sono tra i sostituti più validi per chi, al giorno d’oggi, sceglie di seguire una dieta vegetariana in quanto le loro molte proprietà le rendono un validissimo sostituto della carne. Ma, a parte tutta la storia o i benefici che possono apportare alla nostra salute, non dimentichiamo di preparare un piatto a base di lenticchie e mangiarne un po’ nella notte di San Silvestro, per conservare intatta una tradizione millenaria. La tradizione vuole che mangiare lenticchie e cotechino prima della mezzanotte sia di buon augurio per l’anno nuovo.
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Ben venuto Inverno
Alimentarsi correttamente rappresenta sicuramente il percorso più rapido per garantirsi un’esistenza lunga e lontana da molti acciacchi. Alimentarsi in modo sano e in accordo con quello che la natura ci offre nelle diverse stagioni è ancora meglio. Ogni diversa stagione ci regala frutta e verdura al giusto punto di maturazione, con un contenuto nutritivo in perfetta armonia rispetto al periodo dell’anno che ci si appresta ad affrontare. La fine dell’anno trascina spesso con sé malumore e stanchezza, senso di spossatezza e qualche malanno causato dal cambio di temperatura. Lasciar andare le belle giornate l’estate è sempre difficile, però se imparassimo ad affidarci al consumo di alimenti di stagione potremmo scoprire che i colori dell’inverno non sono poi così tristi. Tra gli alimenti dell’inverno la zucca è certamente il più eclettico: con la zucca è possibile preparare un menu completo, dall’antipasto al dolce. Poverissima di calorie soltanto 17 kcal/100 g è leggera, facilmente digeribile, diuretica, rinfrescante e leggermente lassativa. Cavolo e broccolo, spesso ingiustamente poco apprezzati, rappresentano invece un preziosissimo condensato di vitamine A, B e C, acido folico, fosforo, calcio e potassio. Hanno un ottimo potere antiossidante e, grazie all’elevato contenuto di clorofilla, aiutano l’organismo nella prevenzione di anemie. Arancia e caco sono fonti importanti di vitamina C, che, combinati, stimolano notevolmente le difese immunitarie. La mela, è un’ottima alleata contro la spossatezza e il nervosismo. I legumi, ricchi di fibre, sono perfetti per saziarci in fretta e alimentare i nostri muscoli con preziose proteine vegetali.
Un trucchetto per i muffi
I muffin sono buonissimi da gustare a colazione per merenda o se dolci a fine cena. Possono essere preparati con gli ingredienti che preferiamo e nella versione salata sono degli ottimi antipasti o secondi piatti. Spesso non valutiamo bene la quantità di impasto da aggiungere negli stampi dell’apposita teglia. I muffin crescono e iniziano a uscire fuori, soprattutto se decidiamo di utilizzare il forno ventilato. Per evitare questo piccolo fastidio, sistemiamo intorno alle pareti di ogni stampino della carta da forno, e facciamola fuoriuscire dai bordi. In questo modo i vostri dolcetti avranno una guida da seguire.
La bellezza a domicilio
Possedere del tempo libero, spesso, è un lusso. Il lavoro non lascia molto spazio d’azione. Una volta fuori dall’ufficio, stanchezza e pigrizia prendono il predominio sulla palestra, sull’estetista etc., si preferisce infatti il divano. E se l’insegnante di yoga, il parrucchiere e lo chef venissero a casa? Il discorso, allora, potrebbe prendere un’altra piega. A nessuno piace tralasciarsi: le donne, principalmente, hanno a cuore la cura della loro immagine. Come riuscire a combinare l’esigenza di farsi una ceretta o una piega con un lavoro che ti lascia poco tempo ? Semplice, rivolgendosi a Madame Miranda, piattaforma web dedicata ai trattamenti Hair & Beauty on-demand. Avete capito bene, ad arrivare a casa ma anche in ufficio, in casa al mare o in montagna, saranno parrucchieri, make-up artist, visagiste, nail-artist etc. pronti a offrirvi la massima professionalità, puntualità e igiene. Quando? Sempre. Tutti i giorni, sarà possibile regalarsi una coccola. I prezzi? Per un trucco natural beauty si spendono 30 euro, per una depilazione total body 70 euro e per una piega dai 25 ai 35 euro in base alla lunghezza dei capelli. Il servizio, al momento, è però disponibile solo nella città di Milano.

Fiori nel piatto
C’è un borgo nel cuore della Toscana dove i fiori non adornano soltanto i davanzali delle finestre ma anche i piatti in cui si mangia. Si tratta di Certaldo, patria di Giovanni Boccaccio, dove ad ottobre, si potranno scoprire tradizioni speciali in una cornice d’eccezione. Il tema di quest’anno è proprio quello dei fiori eduli i cui segreti ed utilizzi vengono svelati da chef esperti. I fiori si trasformano in preziosi ingredienti che donano un tocco creativo ad ogni piatto conferendogli sapori ed aromi differenti. Un’arte antica come quella di aggiungere i fiori nel piatto viene riproposta in chiave moderna attraverso una serie di appuntamenti interessanti.
Per una cena veloce e creativa
Come per gli stuzzichini in versione finger food così per le torte salate a base di ricotta c’è l’imbarazzo della scelta. Se avete in casa un rotolo di pasta sfoglia e della ricotta, la cena è fatta! Potete imbottirla con tutto, grazie al sapore neutro e alla adattabilità di questo tipo di formaggio morbido. Realizzerete sia torte vegetariane che non, come la torta salata alla zucca e ricotta oppure ai carciofi e prosciutto, ai funghi e speck, al radicchio rosso, ai fiori di zucca, alle patate, alle cipolle, agli agretti, ai porri, Insomma non c’è verdura che tenga e che resista alla ricotta e in pochi secondi avrete un piatto gustosissimo!
Fast food
Nati negli anni Quaranta del Novecento negli Stati Uniti, i fast food si sono estesi in ogni parte del mondo al punto da diventare un simbolo della ristorazione La principale ragione del successo delle grandi catene di fast food risiede nell’offerta di menù economici e veloci, che risponde alle esigenze di chi vuole spendere poco e non ha molto tempo per consumare un pranzo fuori casa e veloce Per le stesse ragioni i fast food che offrono in genere hamburger, hot dog, patatine fritte ma anche pizze, sandwich, e gelati sono apprezzati da giovani e giovanissimi, che talvolta arrivano a farne un vero e proprio luogo di incontro e socializzazione. Negli ultimi anni, in particolare in Italia, in seguito alle polemiche relative ai cibi esageratamente ricchi di grassi e zuccheri e dallo scarso valore nutrizionale di cui i fast food tradizionali sono ritenuti i primi responsabili, sono andati diffondendosi varianti alternative di fast food: un caso tipico sono le hamburgherie che offrono hamburger di alta qualità, preparati con carni scelte e, in genere, “a km zero”. Accanto a queste è molto comune trovare nelle città italiane, soprattutto se si tratta di mete turistiche numerose possibilità di ristorazione veloce dalla pizzeria al taglio al sushi bar che accontentano l’esigenza di rapidità offrendo al contempo una maggiore varietà gastronomica.
Ricette per favorire la felicità
Il cacao favorisce la secrezione di serotonina, che produce una sensazione di benessere e appagamento. Non per niente il cioccolato è anche chiamato ‘il cibo degli dei’., via quindi a una fontana di cioccolato con della frutta o a una tazza di cioccolato o a un delizioso dolcetto, anche accarezzare un animale Il dolcissimo gesto di accarezzare il proprio cane, o gatto, o qualsiasi animale in generale ci fa sentire subito bene, espandendo nel corpo una sensazione positiva. Una dimostrazione della validità di questa teoria è la ‘pet terapy’ Mangiare qualcosa di piccante Quando si mangia un piatto di spaghetti piccanti o qualsiasi altra pietanza piccante la capsaicina, il composto chimico che rende piccante il peperoncino causando la sensazione di bruciore, viene in contatto con la lingua l’organismo subisce una sorta di inganno: pensa che si tratti di una sensazione di dolore e quindi rilascia le endorfine per combatterlo. Scambiamoci abbracci Il contatto fisico con le persone che amiamo e a cui vogliamo bene riesce a farci sentire meglio, a diminuire lo stress e perfino a migliorare i rapporti. Via libera quindi a baci, abbracci, coccole e carezze!
L’ardesia
L’ardesia, anche conosciuta con il termine lavagna, è una pietra naturale dal colore scuro ed intenso. Grazie al suo design particolare, sempre più spesso viene utilizzata all’interno delle abitazioni moderne, dei ristoranti più importanti, in occasioni particolari tipo matrimoni e buffet, , per portare in tavola aperitivi e pietanze, o dare carattere ai piani della cucina ma anche per arricchire il design delle case ad esempio per un pavimento. Tuttavia, pur essendo piuttosto resistente, l’ardesia risulta molto delicata per quanto concerne i detergenti e i trattamenti di pulizia. Per questa ragione, oltre ai classici prodotti chimici industriali, sono state studiate diverse soluzioni 100% green, non inquinanti e a-tossiche, utili per rimuovere senza errori lo sporco, il calcare ed igienizzare ogni superficie
La contrapposizione o contrasto suggerimenti su come abbinare un vino
Spesso quando abbiamo una cena importante o anche semplicemente una cena tra amici, la cosa più difficoltosa è trovare il giusto abbinamento vino-cibo il punto di arrivo della degustazione, di uno e dell’altro, per fare un ottima figura Ecco alcuni esempi: un piatto di funghi freschi vorrà un rosso giovane e gagliardo, mentre un poderoso brasato ricco di intingoli chiamerà un vino dai tannini generosi; un formaggio erborinato di lungo affinamento sarà valorizzato da un passito con toni dolci, mentre la carne d’agnello si presta a diversi accostamenti a seconda delle preparazioni: un carré al forno potrebbe risuonare con un rosso del sud di gran corpo, mentre un coscio o un fritto troverà la felicità con un brillante Sangiovese del Chianti.








