In una ampia casseruola, fate bollire abbondante acqua con un cucchiaino di aceto bianco. Una volta a ebollizione, abbassate la fiamma lasciando sobbollire dolcemente. Rompete le uova una per volta e versatele in una ciotolina. Con un cucchiaio mescolate energicamente lungo i bordi della casseruola per formare un vortice quindi fate scivolare il primo uovo al centro del vortice e non toccatelo. Via via che il vortice rallenta, l’albume avvolgerà il tuorlo come un velo formando la famosa camicia. E’ necessario che l’uovo sia freschissimo! Lasciate lessare tre minuti senza toccare e sollevatelo con un mestolo forato. Tenete su un piatto mentre preparate il resto. Potranno essere intiepiditi di nuovo versandoli pochi secondi in acqua bollente prima di servire
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Non esiste un’unica colazione ideale
La colazione è il primo pasto della giornata dopo il prolungato digiuno notturno Pensate alle tavole imbandite che trovate negli alberghi la mattina quando scendete a fare colazione, e all’energia che acquisite dopo aver assaggiato un po’ di tutto La colazione è una delle cose più importanti, può essere dolce o salata, l’importante è che sia bilanciata, varia, con una corretta distribuzione dei nutrienti, che soddisfi gusti personali in modo da renderla appetibile e che venga fatta quotidianamente. E’ sicuramente sbagliato consumare solo un caffè o un tè o una tisana, perché non è sufficiente dal punto di vista calorico ne tantomeno equilibrata e corretta. E’ buona regola variare la scelta degli alimenti della prima colazione in modo da garantire una più completa assunzione di nutrienti, tenendo conto anche degli altri pasti
Torta salata ai pomodori
Per un pranzo o un aperitivo all’aperto da condividere in allegria con gli amici, la pasta sfoglia è una scelta vincente in cucina è buonissima ma anche friabile, soffice e gustosa, si presta quindi a tutte le preparazioni, siano dolci o salate ecco un idea 1 confezione di pasta sfoglia ,pomodori rossi, gialli e verdi, pomodorini pachino d’olio d’oliva, 350 g di ricotta, basilico tritato erba cipollina Scorza di limone Sale e pepe Tagliare i pomodori a fettine sottili ed i pomodori pachino a metà. Su una teglia rivestita di carta forno, posizionate un foglio di pasta sfoglia, e bagnate con un filo d’olio d’oliva. Spargete l’olio su tutta la superficie della sfoglia. Posizionate sopra un secondo foglio e ripetete l’operazione fino a che non avrete esaurito la pasta sfoglia. Versate la ricotta in una insalatiera ed aggiungete la scorza di limone grattugiata. Aggiungete le foglie di basilico tritate, sale, pepe e mescolate. Stendete l’impasto con la ricotta sulla pasta sfoglia, facendo attenzione a lasciare il bordo libero di almeno 1 centimetro. Guarnite con le fette di pomodoro: insaporite con sale e pepe. Lasciate cuocere 30 minuti in forno preriscaldato a 190°, fino a che la pasta non diventi dorata. Prima di servire guarnite con il basilico e l’erba cipollina tritata.
Kefir
Kefir Dal Caucaso arriva una miscela di venti specie diverse di fermenti che, unita con il latte, dà vita ad una bevanda buonissima, il Kefir. Ha un fragranza davvero molto delicata e un aroma unico e può essere degustato così, in tazza per la colazione , o in bicchiere come bevanda rinfrescante. Il suo impiego in cucina però può anche risultare una giusta scelta se si vuole preparare una salsina che accompagni un secondo di pesce. In una casseruola, preparate un brodo di pesce fatelo bollire e, aggiungete un cucchiaio di kefir, uno di panna acida, un insieme di aromi e montate tutto con un frullatore fino a ottenere la giusta consistenza cremosa. Servite in piccole coppette per ogni commensale sarà un successo!
Gnudi
Riproponi in occasione di una cena con amici o parenti un piatto simbolo della cucina Toscana ,piatto povero ma assai gustoso, a modello della cultura contadina che sapeva fare bene con le poche cose che aveva disponibili. In questo caso, spinaci dell’orto, ricotta dei greggi, caciotta e un po’ di farina Poca perché gli gnudi hanno lo stesso impasto dei tortelli ma senza la pasta intorno a proteggerli, da qui il loro nome “gnudi” minimali e semplici gli ingredienti per un piatto versatile destinato al consumo istantaneo e soprattutto di grande tradizione
Cosa mangiare per colazione
Non esiste un’unica colazione ideale può essere dolce o salata, l’importante è che sia bilanciata, e varia, con la corretta distribuzione dei nutrienti, che soddisfi i gusti personali in modo da renderla appetibile e che venga fatta ogni giorno. E’ sicuramente sbagliato consumare solo una tisana, un caffè, un tè, perché non è sufficiente dal punto di vista calorico, ne tantomeno equilibrata e completa. Ecco qualche suggerimento per una colazione dolce, o salata, che può essere fatta con, una tazza di Latte o yogurt o bevande vegetali di soia, di avena, di riso, con biscotti o fette biscottate o pane tostato con marmellata o cereali ai quali si può aggiungere della frutta secca, può essere indicata anche una fetta di torta fatta in casa con un frutto di stagione o un bicchiere di spremuta di arancia. Alcuni preferiscono la colazione salata che può essere composta da una tazza di tè o una tazza di caffè d’orzo, una spremuta senza l ‘aggiunta di zucchero, con una fetta di pane e pomodoro o prosciutto cotto o bresaola o ricotta e fiocchi di latte, potrete alternala anche con una frittatina o un uovo alla coque o una fettina di formaggio
L’esplosione dei “senza”
Negli ultimi anni negli scaffali, sono aumentati in maniera esponenziale i prodotti “senza”, “Senza glutine”, “Senza lattosio”, “Senza carne”, “Senza latte”, “Senza zuccheri aggiunti”. Questi sono solo alcuni dei claims che da qualche anno hanno iniziato a popolare gli scaffali e che oggi guidano le scelte di acquisto dei consumatori. Questa tendenza è senza dubbio dovuta a diversi fattori: da una parte c’è una maggiore attenzione da parte delle industrie alimentari verso prodotti più salutari anche in virtù dell’aumentata sensibilità dei consumatori nei confronti di uno stile di vita più sano All’interno di questo parco consumatori, quindi, si possono distinguere tre tipologie di cliente: chi ha una intolleranza certificata e che quindi cerca prodotti che possano essere utili a creare piatti specifici per necessità, chi si considera sensibile a certi alimenti e che quindi predilige i prodotti “senza” a quelli tradizionali, e infine il life styler, ovvero chi sceglie questa tipologia di prodotti perché ritiene che siano una alternativa più sana. Quest’ultima categoria è da considerarsi il vero driver che spinge le aziende specializzate ad una continua ricerca che permetta di portare a scaffale prodotti sempre più buoni, di alta qualità e innovativi, che incontrino il gusto anche dei gusti più esigenti.
TOPINAMBUR
Topinambur Anche il topinambur, pur se nominato un po’ più spesso di altri alimenti, resta a fare compagnia alla folta schiera di verdure che viaggiano in solitaria. E’ un tubero, coltivato ovunque, anche in Italia, anche se la sua origine è indubbiamente sudamericana. Ha una forma molto irregolare, una buccia marrone e una pasta bianca e il suo sapore si avvicina molto a quello del carciofo. Tanti sono i modi di impiegarlo in cucina perché si può mangiare crudo, lessato o cotto in forno. Il purè di topinambur è buonissimo, servito con un’abbondante macinata di pepe, per accompagnare un piatto di carne ai ferri e preparato come un classico purè di patate, sostituendo il brodo di cottura al latte.
La fame nervosa
La “fame nervosa” o “fame emotiva” si avverte quando una persona cerca di soddisfare i propri bisogni emotivi attraverso il cibo anziché rispondere a una effettiva sensazione di fame fisica. In questo caso, il desiderio di mangiare non è causato da uno stimolo biologico legato al fabbisogno energetico del corpo, ma piuttosto da fattori emotivi o psicologici. Le persone spesso ricorrono alla fame nervosa come risposta a emozioni negative come stress, ansia, tristezza o noia. Il cibo può diventare una forma di consolazione o una via di fuga momentanea dai problemi emotivi. Alcune caratteristiche della fame nervosa includono: Alimentazione impulsiva: Mangiare un piatto di pasta un piatto di carne un dolce uno snack una frutta così rapidamente e senza pensarci, da non rendersene conto e spesso senza prestare attenzione al senso di sazietà. Preferenza per cibi specifici: La fame nervosa può portare a una preferenza per cibi ricchi di zuccheri, grassi o carboidrati, spesso noti come “comfort food”. Senso di colpa: Dopo il consumo eccessivo di cibo, la persona può sperimentare sensi di colpa o rimpianto. Ciclo emotivo: L’ atteggiamento di mangiare emotivo può creare un ciclo in cui le emozioni negative portano al desiderio di cibo, ma il conseguente consumo di cibo può peggiorare i sentimenti di colpa o stress. Affrontare la fame nervosa può richiedere una cognizione delle proprie emozioni e l’adozione di strategie più salutari per gestire lo stress o le difficoltà emotive, come lo yoga, la meditazione, l’esercizio fisico o la terapia psicologica.
Le sfumature di gusto
Le “sfumature di gusto” si riferiscono alla varietà e alla complessità dei sapori presenti in un specifico alimento o piatto Questo modo di dire è spesso utilizzato per descrivere come un gusto può avere diverse componenti o sotto toni che contribuiscono alla sua esperienza d’insieme. Assaporare cibi o bevande può essere un’esperienza multisensoriale, coinvolgendo non solo il senso del gusto, ma anche l’olfatto e, in alcuni casi, la vista. Ecco alcuni esempi di come si possono esprimere le sfumature di gusto: *Dolcezza:* Una torta al cioccolato potrebbe avere sfumature di dolcezza che variano tra il cioccolato ricco e il dolce della glassa. *Acidità:* Un bicchiere di vino può presentare sfumature di acidità, che vanno da note agrumate a tonalità più fresche. *Amarezza:** Il caffè può avere sfumature di amarezza, che possono variare in base al tipo di chicchi di caffè utilizzati e al metodo di preparazione. *Sapori complessi:* Un piatto elaborato può avere molte sfumature di gusto, come spezie, erbe, note terrose o aromi tostati. *Salato:* Anche il sapore salato può avere sfumature, con alcune preparazioni che presentano un sale più delicato o sapori salati più intensi. Esplorare le sfumature di gusto è spesso parte dell’esperienza culinaria, specialmente quando si apprezzano cibi di alta qualità o bevande artigianali. Gli appassionati di cibo e chef possono dare risalto alla complessità dei sapori per creare esperienze gastronomiche più ricche e intriganti.









