Siamo vicini alle partenze per il mare e la montagna ma anche per mete più distanti, per le quali dovremmo prendere l’aereo. Molte persone soffrono di fame nervosa e ogni volta che si sentono sotto stress o nervosi, desiderano ardentemente mangiare qualsiasi cosa. Altri invece sono assaliti dalla fame quando si annoiano, quando sono in attesa altri hanno necessità di fare numerosi spuntini durante il giorno. Per tutti questi casi, è importante sapere che cosa mangiare e che cosa invece evitare nelle contesti importanti, come può essere appunto un volo aereo. Ci si sposta sempre di più per motivi di lavoro o di svago in aereo, perché i voli sono economici ed è tutto molto più veloce e pratico. È importante tuttavia sapere che cosa non mangiare prima di un viaggio in aereo, per evitare di arrivare a destinazione con mal di testa o mal di pancia, causati da una cattiva digestione La maggior parte degli aeroporti ha al suo interno fast food e bar che offrono cibo industriale. In questo caso non ci si deve lasciare andare alla tentazione perché i cibi carichi di grassi saturi e sodio sono poco digeribili, in particolare a 37 mila piedi di altitudine. Anche le bevande gassate sono da evitare perché potrebbero gonfiare in modo eccessivo lo stomaco, causando quindi dolorosi fastidi. Molto spesso, per intrattenersi durante l’attesa, ci si lascia andare a qualche peccato di gola, ma i dolci sono i peggiori nemici per l’organismo, quando ci si sta per salire su un aereo. Gli zuccheri e i grassi presenti infatti, non saranno smaltiti a causa della totale inattività del corpo. Nel caso poi ci si prepari per un volo lungo, è dichiarato che gli zuccheri aumentino le tempistiche del jet lag.Se non si possono mangiare i dolci, è importante sapere che è sconsigliato anche il caffé prima di un volo, perché può creare fastidi allo stomaco e aumentare il nervosismo. Gran parte dei viaggiatori si ritroverà in queste pessime abitudini, ma niente è perduto: negli aeroporti ci sono sempre più bar e locali che offrono cibi salutari e freschi, come valida alternativa.
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L’ora migliore per mangiare
Di miti e leggende su quale sia l’orario migliore per fare colazione, pranzare o cenare è pieno il mondo. Secondo alcuni, pranzare dopo le 15 potrebbe favorire l’aumento di peso, perché altererebbe l‘orologio interno all’organismo. In realtà, non esiste una regola universalmente valida che dica quali siano gli orari migliori per ciascun pasto. Sono pochi i consigli fondati su solide basi scientifiche. Ciò che è davvero importante è suddividere l’assunzione del cibo nell’arco della giornata, garantendosi 5 pasti: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. In questo modo non si arriverà mai al pasto successivo troppo affamati e rischiando di mangiare più del dovuto o in maniera scorretta. Si tende sempre a dare molta importanza al “cosa” e al “quanto” si mangia, ma anche il “quando” è un elemento fondamentale per il benessere dell’organismo. I ritmi della vita ci spingono spesso a consumare i pasti in modo frettoloso e a orari scorretti, o a volte a saltarli addirittura; per raggiungere il benessere e l’equilibrio del nostro corpo, invece, è indispensabile scegliere i cibi giusti, con le porzioni giuste, nei momenti giusti della giornata. Variare l’alimentazione è fondamentale per sostenere tutte le funzioni dell’organismo. Per coprire il fabbisogno nutrizionale giornaliero occorre mangiare un’ampia varietà di cibo, in particolare frutta, verdura, cereali integrali, legumi,i cibi vanno consumati in quantità moderata, senza strafare, ma comunque in quantità sufficiente per mantenere uno stato di sazietà per almeno tre ore. Moderazione non solo nella quantità, ma anche nella qualità: vanno evitati gli eccessi di alimenti troppo salati, zuccherini o ricchi di grassi
Zuccheri sono davvero dei nemici
Quelli che nella terminologia popolare sono chiamati zuccheri fanno parte della categoria dei carboidrati o glucidi che forniscono al nostro organismo energia immediata, pare che oggi lo zucchero stia diventato uno dei nostri peggiori nemici. È troppo presente nella nostra dieta sotto la forma di un eccesso di carboidrati,. Tanto presente da essere diventato un pericolo per la nostra salute. La nostra salute è molto taoista. Si basa infatti sulla via di mezzo, non ama gli eccessi Protagonista assoluto delle nostre tavole, finisce spesso sul banco d’accusa come causa principale di diabete, carie, obesità, carburante principale dell’organismo, alimento dalla storia complessa e curiosa, tra i pilastri dell’economia mondiale, e arma a doppio taglio per la nostra salute. Se ne trova in abbondanza nel pancarré, nel ketchup e nelle salse in generale, nei sughi pronti e in tutti i prodotti da colazione (yogurt, succhi di frutta, cereali), che somigliano sempre di più a dessert veri e propri. Negli Stati Uniti, tre quarti di cibi e bevande confezionate contengono zuccheri o dolcificanti, che aggiungono sapore a prodotti poveri di grassi, ne modificano la consistenza e migliorano la conservazione.Ci sono almeno due modi per tagliare senza troppa fatica le dosi giornaliere di zucchero assunto: il primo è smettere di zuccherare tè e caffè e di consumare bevande dolcificate. Il secondo, è fare in modo che la propria colazione non sia a base di dessert: scegliere cereali e succhi di frutta non zuccherati, evitare di acquistare yogurt più simili a creme, consumare torte, biscotti e brioches con moderazione
Fuori frigo…
Anche un alimento facilmente deperibile come il latte può stare fuori il frigo per due o tre giorni. Prendete una pentola e riempitela di acqua fredda e cubetti di ghiaccio al suo interno, mettetene un’altra piccola dentro cui verserete il latte. Coprite la pentola del latte con un panno, facendo in modo che i bordi finiscano immersi nell’acqua fredda. Controllate periodicamente che l’acqua si mantenga fredda e se si dovesse scaldare troppo cambiatela. Alcune verdure, come le zucchine, le melanzane, i peperoni e i cetrioli possono essere conservati al di fuori del frigo semplicemente “innaffiandole” ogni tanto con dell’acqua, si manterranno rigogliose più a lungo e non perderanno la maggior parte delle loro caratteristiche. Per le carote, invece, riempite dei vasi di terracotta con della sabbia umida per ricreare un habitat adatto alla germinazione di questo ortaggio, che così si manterrà fresco come appena raccolto. Il problema frigo non si pone con la frutta che andrebbe conservata a temperature molto basse. Però, bisogna fare attenzione a come posizionate i frutti Se sistemate le banane accanto alle mele le banane anneriranno molto più in fretta. Viceversa, se posizionate le mele vicino alle patate, si manterranno integre molto più a lungo. Vietato mettere in frigo i formaggi stagionati, vanno in luogo fresco e riparato dalla luce del sole. Se avete una cantina, è il luogo ideale per questi alimenti così come per i salumi interi posizionandoli dentro a una moscaiola che non farà passare gli insetti.
Si mangia tutto e non si lavano i piatti
Le idee vengono mangiando è quello che è successo a due designer belgi hanno messo sul mercato una linea di contenitori per il cibo ecologici, e che risolvono il problema di lavare i piatti. Il segreto? Sono commestibili. Helene e Thibaut hanno avuto l’idea dopo una festa quando, andati via tutti gli invitati, si sono trovati di fronte una montagna di piatti sporchi . “E se li mangiassimo?”, ha scherzato Thibaut. Ma quella che doveva essere una battuta, anche un po’ sciocca, è divenuta un’idea seria , e si sono messi al lavoro. Dopo diversi esperimenti, i due sono riusciti a mettere a punto un materiale (a base di patate, acqua e olio) adatto allo scopo: resistente abbastanza per contenere cibo e salse di ogni tipo, ma anche commestibile e facilmente digeribile. “Sono biodegradabili, hanno sapore neutro, adatto a cibi sia dolci che salati, e possono anche essere messi in forno”, racconta Helen. Adesso i due hanno messo in piedi una società che produce questi contenitori commestibili, e hanno oltre 30 dipendenti. Ma non riposano sugli allori: sanno che il loro è stato per alcuni versi un colpo di fortuna, e che devono lavorare duro se vogliono rimanere sul mercato. Ma sono ottimisti: “In fondo, non lavoriamo: facciamo qualcosa che ci piace”, dice Thibaut. 
La pausa pranzo può essere Zen
Prendersi tempo, anche se poco, i fondamenti zen ne “L’arte di lavorare in consapevolezza” del monaco, vietnamita per la pace Thich Nhat Hanh Uno spuntino al volo continuando a lavorare, qualcosa da sgranocchiare velocemente tra un impegno e l’altro o giusto per fare qualcosa. Mangiare al lavoro spesso si riduce a questo, quando invece potrebbe essere uno dei momenti della giornata a cui dedicare particolare cura, perché in grado di contribuire a realizzare un ambiente lavorativo felice, senza tensioni. Le regole fondamentali sono avere consapevolezza del sé, o presenza mentale; prendersi del tempo, da dedicare soltanto all’atto di mangiare; se si mangia al lavoro la regola fondamentale è tuttavia quella di prendersi del tempo ce lo insegna la filosofia zen. Quando mangiamo in modo corretto nutriamo il sangue, il corpo e lo spirito; se invece non mangiamo cibi del giusto tipo, o se mangiamo troppo, se riesci a scegliere uno spuntino sano da mangiare al lavoro, potresti mangiarlo comunque in modo malsano, per esempio continuando a lavorare con una mano mentre reggi il cibo con l’altra. Quando fai uno spuntino al lavoro, per esempio mangiando un mandarino, per favore mettitelo sul palmo della mano e guardalo in modo da renderlo reale. Non ci vuole molto tempo, solo due o tre secondi. Osservalo puoi vedere un bell’albero, un fiore, il sole e la pioggia, e anche un piccolo frutto che si sta formando. Puoi vedere il suo colore cambiare dal verde all’arancione. Se guardi il mandarino in questo modo ti rendi conto che contiene tutto l’universo, il sole, la pioggia, le nuvole, gli alberi, le foglie, tutto quanto. Sbucciare il mandarino, annusarlo e gustarlo può renderti molto felice
Primo Giugno… Si cambia…
Nell’ immaginario generale, ma soprattutto nei ricordi di ognuno, Giugno è il mese del cambio di stagione. Bellissimi i giorni di scuola, in cui si aprono le finestre dopo un lungo inverno per far entrare i la luce limpida del mattino, e quando le calze pesanti lasciavano il posto ai piedi nudi ed ai pantaloni corti. Anche in casa, Giugno è il mese del guardaroba che cambia, dei terrazzi che si rianimano di giovani piantine, dei plaid che fanno spazio al lino e al cotone .Ebbene, anche frigo e dispensa sono pronti per il cambio di stagione: nei “piani bassi” riserviamo tanto spazio a frutta e verdura: carciofi, asparagi, piselli e fave sono i benvenuti, così come ciliegie nespole e frutti di bosco, che diventano i protagonisti di una Sweet Table deliziosa, dedicata al bosco e alle fate. All’insegna della leggerezza il menu che, per l’occasione, abbiamo presentato in una bella casa, e l’aperitivo per il quale ci siamo spinti nell’angolo più riparato del giardino, apparecchiando con piattini e ciotoline che fanno da lente di ingrandimento a raffinati bocconcini, spiedini e polpettine. Un’idea, quest’ultima, che potete replicare servendo le vostre preparazioni anche in tazzine spaiate e piattini di recupero, purché siano belli e vintage Provate il piacere che i popoli orientali conoscono da sempre: servire cibi salutari in piatti minuscoli e ciotoline, curando la presentazione, le proporzioni e lo stile. E con un occhio alle quantità, per iniziare in bellezza e senza rimorsi il conto alla rovescia in vista dell’estate!
Decorazioni per la casa
Una bella serata tra amici o con il vostro partner ha bisogno non solo di buon cibo e buon vino ma anche di belle decorazioni! Una serata originale non è speciale senza, ad esempio, un fantastico e fantasioso centrotavola che attiri l’attenzione degli ospiti e susciti grande ammirazione. Ecco a volte basta davvero pochissimo per dare un tocco di originalità, un’idea magari anche semplicissima, senza la quale però la tavola apparecchiata sarebbe anonima questo centrotavola renderà l’atmosfera più festosa, decorerà con grande eleganza la vostra tavola, e poi potrà essere spostato su di un mobile per dare spazio a gustosi cibi