Sedetevi in giardino su un comodo divano, o su un amaca e osservate il cielo. In queste sere d’estate è facile che una stella attraversi il cielo cadendo, in quel momento esprimete un desiderio. Esprimere un desiderio quando si vede una stella cadente è una tradizione molto antica, legata al fatto che in passato si riteneva che il nostro destino fosse scritto nelle stelle. Quando una stella cade, significa che il destino può cambiare e che c’è la possibilità di realizzare un sogno. Questa usanza è stata poi influenzata dal cristianesimo, che ha associato le stelle cadenti alle lacrime di San Lorenzo, il martire che si festeggia il 10 agosto In realtà, le stelle cadenti non sono stelle, ma frammenti di una cometa che si incendiano entrando nell’atmosfera terrestre Sono visibili soprattutto nel periodo estivo, in particolare nella notte di San Lorenzo Esprimere un desiderio è quindi un modo per celebrare questo fenomeno naturale e per credere ancora in qualcosa
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Usi e costumi
È consuetudine, nel giorno dedicato al ricordo dei defunti, visitare i cimiteri locali e portare in dono fiori secondo la tradizione Crisantemi e lumini sulle tombe dei propri cari. In molte località italiane è diffusa l’usanza di preparare alcuni dolciumi, chiamati “dolci dei morti”, per celebrare la giornata. In Sicilia e nella provincia di Reggio Calabria, la credenza vuole che durante la notte di Ognissanti i defunti della famiglia lascino dei regali per i bambini insieme alla frutta di Martorana, ai pupi di zucchero e ad altri dolci caratteristici detti “ossa dei morti” biscotti secchi a base di albume, zucchero, cannella e chiodi di garofano. Nella provincia di Massa Carrara la giornata è l’occasione del bèn d’i morti, con il quale in origine i deceduti lasciavano in eredità alla famiglia l’onore di distribuire cibo ai più bisognosi, mentre chi possedeva una cantina offriva a ognuno un bicchiere di vino; ai bambini inoltre veniva messa al collo la sfilza, una collana fatta di mele e castagne bollite. Nella zona del monte Argentario era tradizione cucire delle grandi tasche sulla parte anteriore dei vestiti dei bambini orfani, affinché ognuno potesse metterci qualcosa in offerta, cibo o denaro. In Abruzzo, analogamente a quanto avviene nel mondo anglosassone in occasione della festa di Halloween, era tradizione scavare e intagliare le zucche e porvi poi una candela all’interno per utilizzarle come lanterne A Treviso si mangiano per la ricorrenza focacce particolari chiamate “i morti vivi”.

Il tuo barista è così bravo?
In questo momento causa covid molti bar e ristoranti sono purtroppo chiusi. Di conseguenza abbiamo perso la gioia di sederci al bar a prendere un caffè con un amico con il nostro partner, con un collega, un caffè… si una tazzina con del liquido nero dentro, che spesso ha fatto la differenza nella nostra vita, chi non ha un ricordo legato a un caffè preso in riva al mare in montagna o seduto in città…. Il coreano Kangbin Lee non si arrende e ora che ha più tempo per preparare caffè o un cappuccini crea vere opere d’arte va ben oltre le nuvole o cuori, il “caffè artist”. Kangbin sa dipingere personaggi Disney con l’utilizzo dei fiori e padroneggia la “cremart”, una tecnica che gli permette di creare vere e proprie opere d’arte con le sue bevande. Ogni singola tazza di cappuccino è degna di un posto in un museo ed è difficile immaginare che qualcuno possa distruggerne una solo per bere il suo caffè. Provate a cercare se anche nella vostra città ci sia qualcuno che si reinventa e sa fare queste opere d’arte vi ritroverete a prendere un caffè in piedi fuori dal bar ma con un opera d’arte tra le mani
Il mare appartiene ai sognatori.
La vasta distesa di acqua riaccende i nostri pensieri più profondi, riesce a elargire il senso di infinito. È per questo che il mare è amatissimo da secoli. Le migliori riflessioni nascono sulla sua riva, osservando il lento e implacabile movimento delle onde. Ma il mare è molto di più; può trasformarsi in un rifugio quando i pensieri tristi diventano opprimenti, o in un luogo di gioia in estate, quando i bambini giocano nelle spiagge e si tuffano fra mille risate. Il mare ha molti volti, uno diverso per stagione e per stato d’animo di chi lo osserva. Può unire e darci l’idea di essere connessi con ogni angolo della Terra o dividere quando un nostro amato si trova nel suo lato opposto. In qualunque caso è un elemento naturale potentissimo, circondato dal mistero della sua stessa profondità. La maggioranza delle persone lo ama, ma esiste anche qualcuno che lo odia, e non per le sue spiagge affollate e famiglie chiassose, per la paura che esso può far nascere, di quel misto di orrore e meraviglia che può far scaturire nell’osservatore più sensibile. Qualunque sia la vostra idea, alzi la mano chi per una volta almeno, non si è fermato perché rimasto incantato, a guardare l’incessante movimento delle onde del mare
Vacanze estive fanno rima con mare
Vacanza estiva fa rima con mare. Sette italiani su dieci partiranno infatti per spiagge e coste d’Italia, soprattutto ad agosto mentre all’estero vincono soprattutto le grandi capitali d’Europa. La fotografia scattata da Federalberghi per l’estate 2019 dice che saranno in viaggio 34,6 milioni di italiani.Le vacanze di quest’anno arrivano dopo il maltempo di maggio e un mese di giugno che non ha brillato. Luglio sembra invece promettere bene. La ripartizione dei flussi turistici dice infatti che agosto è sempre il mese leader delle vacanze, In Italia la tendenza è sempre la stessa: tutti al mare. Le località balneari si confermano la meta preferita per le vacanze estive e accolgono il 71% dei viaggiatori; al secondo posto ci sono le località d’arte col 9,5% delle preferenze e al terzo la montagna col 7% delle scelte. Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si lasciano guidare nel 42,9% dalla ricerca delle bellezze naturali del luogo, nel 32,7% dalla comodità di raggiungimento della località, nel 25% dalla voglia di relax. Nonostante i last minute e la ricerca del risparmio, la vacanza è qualcosa di molto pensato e meditato: nel 65,9% dei casi, infatti, gli italiani prenotano l’alloggio per la vacanza principale con due mesi e più di anticipo, mentre solo il 5,2% effettua la prenotazione dell’alloggio meno di un mese prima della vacanza.
I cibi per la mente
In inverno il cervello entra in una specie di letargo e ha bisogno di aiuto per affrontare lavoro e scuola: l’alimentazione è la chiave per una memoria produttiva e continua.Mai come in questo periodo dell’anno il cervello ha bisogno di un aiuto per la memoria e la concentrazione. E i cibi possono essere di grande aiuto. Del resto, l’inverno è uno dei periodi più critici dell’anno. Mentre gran parte della natura sta fermai, noi dobbiamo lavorare più che mai, in assenza parziale di sole per l’incrementare delle giornate piovose, e anche delle ore di luce. La stanchezza è quindi uno dei primi “prezzi da pagare” al nostro stile di vita, ma non bisogna permettere che il calo dell’energia deprima le forze intellettuali e il sistema immunitario. Per questo bisogna riempire la tavola di cibi per la memoria e la concentrazione.Lo zucchero bianco e i dolci alzano i livelli di glucosio nel sangue, aumentano la fame nervosa e favoriscono sonnolenza e calo della concentrazione, quindi meglio ridurli, via libera invece a pesce azzurro, legumi e uova, fonte di proteine e grassi buoni che nutrono il cervello. Al mattino per la colazione nel latte o a merenda spalmato su una fetta di pane integrale, il miele di millefiori è ricchissimo di calcio e magnesio, essenziali quando ci si sente stanchi. Mangiarvi un bel piatto di broccoli influirà positivamente sulla vostra memoria sulla concentrazione e sull’attenzione essendo ricchi di vitamina C e acido folico.
