Abbellire la casa aspettando la befana

Le feste sembrano giungere al termine ma ne manca ancora una all’appello: la Befana! Vuoi addobbare casa anche per l’arrivo della dolce vecchina? Ecco una lista di decorazioni da usare per abbellire casa per l’Epifania. Calze. La Befana, si sa, mette i dolci nelle calze. Si potrebbe fare un richiamo a questa tradizione mettendole sul camino, appendendole alla finestra o ai piedi di ogni letto una calza ciascuno.  Per questo articolo è possibile optare per la realizzazione a mano o acquistandole già pronte in tono con l’ambiente circostante. I dolcini o il carbone sono ciò che rendono questo giorno speciale e magico. Decorare la casa con questi simboli è possibile: pensiamo a delle calze che lasciano fuoriuscire un po’ di carbone di zucchero o dei biscottini. Inoltre, si possono realizzare dei festoni a tema posando delizie  su ghirlande di sempreverde o, ancora, creando una catena di dolcetti uniti con un filo di yuta. Candele. Le candele simboleggiano, nelle cerimonie, la luce guida e sono molto usate anche soltanto per creare un po’ di atmosfera. Si potrebbero mischiare entrambe le cose e scegliere, per arredare, composizioni di candele. Aggiungere a queste anche qualche simbolo proprio della Befana ad esempio la stella Cometa che possa ricordarla, ma attenzione a non mettere gli articoli troppo vicino alle fiammelle pena qualche incidente di percorso poco gradito. Cappellini e sciarpine Come ovviamente già saprai, la Befana è molto molto anziana. Se ci aggiungi che deve percorrere tutta la Penisola su una scopa volante, di notte… Capirai che ha bisogno di qualcosa per coprirsi bene! Quindi addobbare la casa con piccole sciarpine e cappellini è un bel modo per omaggiare la Befana. Non si sa mai, potrebbe davvero averne bisogno e ringraziarti con dolci extra nella calza

 

L’oggetto più smarrito

La prima attestazione storica dell’esistenza dello spazzolino da denti la ritroviamo molto indietro nel tempo: correva l’anno 3000 a.C. e lo spazzolino consisteva, essenzialmente, di un bastone da masticare con un finale sfilacciato La prima produzione seriale di questo prodotto oggi di largo consumo, invece, fu affidata a William Addis d’Inghilterra nel 1870, mentre il primo brevetto per uno spazzolino da denti fu di H.N. Wadsworth nel 1857 negli Stati Uniti. La produzione di massa del prodotto iniziò solamente nel 1885 in America. Lo spazzolino era costruito con un manico in osso a cui venivano fatti dei fori per applicarvi delle setole fatte con peli di cinghiale siberiano: materiale che poi risultò non essere igienico poiché tratteneva enormi quantità di batteri. Ad introdurre le setole sintetiche, solitamente di nylon, fu Du Pont nel 1938 e il 24 febbraio 1938 fu messo in vendita il primo spazzolino con setole sintetiche. Tutti prima o poi ci siamo resi conto di aver dimenticato delle cose essenziali per intraprendere un viaggio. Da un recente sondaggio è emerso che, è in assoluto, l’oggetto più dimenticato Ad accompagnare lo spazzolino sula lista degli oggetti dimenticati abbiamo il suo fedele compagno dentifricio, le calze, pettini e spazzole, deodoranti vari, adattatori e occhiali da sole. Per aggiungere qualche dato statistico possiamo affermare che le donne sono leggermente meno smemorate rispetto agli uomini: riguardo allo spazzolino abbiamo una percentuale del 55% di uomini e del 40% per le donne. Anche l’età conta parecchio; la fascia che contiene il maggior numero di smemorati è quella che va dai 18 ai 24, mentre quella compresa tra i 45 e i 54 anni sembra contenere la maggior parte di persone con buona memoria o organizzazione.