La notizia che la pasta di sera possa essere un’alleata contro insonnia e stress, senza far ingrassare, ha fatto il giro del mondo e ha sollevato molte curiosità. Ma c’è del vero in tutto questo? La pasta è una buona fonte di triptofano, un amminoacido precursore della serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore e del rilassamento. Le vitamine del gruppo B, anch’esse presenti nella pasta, supportano il sistema nervoso e contribuiscono a regolare il ciclo del sonno. Diversi studi, come quello pubblicato su The Lancet Public Health, hanno dimostrato che consumare un piatto di pasta a cena può favorire un sonno più riposante. Certo, come per ogni alimento, la quantità e la qualità degli altri cibi consumati durante il pasto e nell’arco della giornata fanno la differenza. Ma un piatto di pasta di per sé non è un alimento “nemico” della linea. Tuttavia, è importante sottolineare alcuni punti Anche se un piatto di pasta può essere consumato la sera, è fondamentale rispettare le porzioni consigliate circa 80 grammi di pasta secca. Preferire condimenti leggeri, a base di verdure, olio extra vergine d’oliva e poco sale. La pasta integrale, più ricca di fibre e vitamine, è da preferire rispetto a quella raffinata. Non è una panacea: La pasta può essere un valido aiuto, ma non risolve da sola problemi di insonnia o stress cronici. In questi casi, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico. Concludendo Mangiare un piatto di pasta di sera può essere un’ottima abitudine, soprattutto se si sceglie la pasta giusta e si prepara con i condimenti adatti. Tuttavia, è importante ricordare che un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano sono fondamentali per il benessere generale.
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Svegliarsi bene
Svegliati, guarda l’orizzonte e riempi i tuoi occhi.
Appena alzati al mattino, prima del caffè, occorre nutrirsi di speranza
Giornata internazionale dei mancini
Alzi la mano chi è mancino. La sinistra, ovvio. Il 13 agosto, è la Giornata internazionale dei mancini. Cos’è il mancinismo? È legato all’asimmetria del cervello umano. La suddivisione delle funzioni tra emisfero destro ed emisfero sinistro è indispensabile per lo sviluppo del linguaggio, della memoria a lungo termine e della creatività. Nei destrimani tutto quello che è legato al linguaggio ha sede nell’emisfero sinistro mentre nella maggioranza dei mancini queste funzioni sono distribuite in entrambi gli emisferi, in prevalenza nella parte destra. In pratica, il mancino usa prevalentemente l’emisfero destro del cervello in alcune attività E oltre a usare di più la mano sinistra, usa di più occhio e orecchio sinistri. I mancini sono più creativi e intelligenti. Per esempio, risolvono più facilmente difficili problemi di matematica. Dal punto di vista pratico i mancini hanno ancora una vita difficile oggetti come forbici e apriscatole, per esempio, continuano prevalentemente a essere pensati per destrimani, i mouse sono posizionati puntualmente alla destra del computer ecc., in compenso, secondo alcuni avrebbero una marcia in più dal punto di vista neurologico. Inoltre, hanno una memoria episodica quella che trasforma eventi della vita quotidiana in ricordi a lungo temine più evoluta. E ancora: sono i migliori in alcuni sport come il tennis, il ping pong, il pugilato, la scherma. Insomma, per i mancini i motivi per festeggiare sono tanti. Anche perché la lista di coloro che si sono distinti nelle arti, nelle scienze, nello sport e nella politica è lunga. Qualche esempio? Marie Curie, Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Van Gogh, Jimi Hendrix. E ancora: Valentino Rossi, Gigi Riva, Barack Obama, Bill Gates, John McEnroe.
Affascinanti scene
Le onde del mare possono essere affascinanti e serene. Il suono rilassante delle onde che si infrangono sulla spiaggia può evocare sensazioni di pace e tranquillità. Nella vita, è importante trovare momenti di bellezza e serenità, apprezzando le piccole gioie e i momenti di calma che ci vengono offerti
Impara a non vendicarti
Impara a non vendicarti, lascia che sia la vita a farlo per te. E lo farà sempre. Perché nessuno abbandona questa vita senza aver pagato il conto delle proprie azioni. Non è facile rimanere calmi quando qualcuno ci attacca con malizia, aggressività, falsità. L’energia negativa di una persona inquina l’ambiente e chi la circonda. Riduce tutti al suo livello. Li spinge in basso con sé e questo non fa bene a nessuno. Uno dei più grandi doni che possiamo fare a noi stessi, è imparare ad ignorare. Ad evitare e a lasciare andare. Ma perché allora, è importante mettere da parte la vendetta? Silenzio. Mentre l’altro si aspetta di vederci urlare. Silenzio. Mentre cerca di provocare reazioni. Silenzio. Per non affidare il controllo delle nostre emozioni nelle sue mani. Il silenzio può essere straordinariamente potente a volte. Ha la capacità di neutralizzare il peso delle cattiverie gratuite che vogliono schiacciarci. Come accade in altre situazioni e per altre emozioni, il male quando non trova reciprocità, se ne va. E così la vendetta.Sono tante le lotte che questa vita intensa e frenetica ci costringe a combattere ogni giorno. Sono tanti gli ostacoli da superare mentre cerchiamo di tenere saldo l’equilibrio nella nostra rapida corsa. Perché combattere guerre inutili? Reagire a critiche che puntano a demolire e mai a costruire?Perché vendicarsi di un torto subito se chi ci ha perso si è già punito da solo?È vero. Troppe delusioni qualcosa cambiano. Fortificano? Certamente ci rendono più diffidenti, meno disponibili ad aprirci con le persone. Più prudenti. Certamente accade di accumulare dentro emozioni che rendono i nostri passi sempre più pesanti e solitari. Certamente viviamo in solitudine in una folla solitaria. Allora ecco che il lasciar andare è necessario. È liberatorio. Lasciare andare il rancore, la rabbia. Chi è completamente diverso da noi. Andare oltre le menzogne costruite ad arte. Oltre ciò che non appartiene ai nostri occhi e al nostro cuore. Prendere le distanza, seppure soltanto emotivamente, ci evita battaglie inutili e sterili.
La Pazienza
L’impellenza della vita quotidiana, il lavoro, cucinare, pulire, le vacanze al mare, la casa in montagna, i genitori anziani da accudire, i figli,ci mettono a dura prova imponendoci ritmi di vita e attività che spesso finiscono col superare la nostra umana sopportazione ed espongono il corpo e la psiche ad alti livelli di stress. La perdita della pazienza può essere uno dei sintomi più evidenti che per prima insorge. Che fare, a quel punto, per vivere una vita più sana e serena? La buona notizia è che è possibile continuare a fare tutto quel che si è fatto fino a quel momento, ma con una qualità differente. Ed è proprio questo che può aiutarci a vivere meglio. Un’arma segreta, ma alla portata di ciascuno di noi, che ci può aiutare in tale processo è la pazienza. La pazienza non ha nulla a che vedere con la passività o la rassegnazione, ma al contrario è una posizione attiva, segno di grande potere. E’ una pratica emotiva liberatoria che ci aiuta ad aspettare, osservare, e decidere come agire al meglio. Non è una forma di attesa, ma è un duro lavoro che si effettua dentro di sé mentre si aspetta. Non è un ignorare i problemi, ma concedersi del tempo, laddove possibile, per affrontarli con maggiore lucidità ed evitare azioni avventate. E’ la capacità di dilatare nel tempo la gratificazione al fine di ottenerne una più grande in seguito. E’ l’abilità di calmare la mente quando si è sotto stress. Esortare una persona agitata ad avere pazienza può essere molto dannosa ed elevare ulteriormente la sua frustrazione, fastidio, malessere e impazienza. Avere pazienza, infatti, non significa trattenersi, perché questa modalità interiore crea tensione, inibisce e eleva ulteriormente l’aggressività .La pazienza può essere paragonata ad una forma di indulgenza, un riallacciare al proprio potere intuitivo, al proprio punto profondo evitando di cadere nelle trappole che la delusione crea. Spesso, infatti, quando si è in preda all’impazienza si finisce per commettere azioni di cui ci si può pentire. La pazienza è anche legata alla fiducia, alla speranza, alla motivazione, alla continuità. Non è un’azione, ma uno stato mentale.
Giornata Mondiale della lentezza
Ci siamo scordati cos’è. Ma la lentezza è un vero e proprio toccasana per mente e corpo. Il rimedio perfetto contro lo stress e la fatica della vita moderna. Quale miglior scusa quindi della Giornata mondiale della lentezza, che si celebra oggi il 27 febbraio, per provare a fermarsi un attimo, riflettere, e riscoprire calma e tranquillità? Per cominciare queste 24 ore con il piede giusto, provate a dedicare alla prima colazione circa 10 minuti, (è ovvio che il consiglio vale per tutti giorni non solo per oggi) Può sembrare un’utopia, pressati come siamo tra impegni familiari e impegni di lavoro, ma è un’abitudine che vale la pena riscoprire. A costo di qualche sacrificio. Affrontare con calma il primo pasto della giornata, indispensabile per la ripresa di tutte le nostre funzioni fisiche e mentali, consente infatti non solo di prepararlo in modo equilibrato, ma anche di migliorare e stimolare la comunicazione in famiglia e di riuscire a organizzare e pianificare meglio la nostra giornata. Bisogna evitare di accumulare troppo impegni quotidiani. Imparare a dire di no, per svuotare un po’ la nostra agenda, ed evitare che le giornate si trasformino in una corsa continua, in un derivare di appuntamenti a cui non si è voluto rinunciare. Col rischio di arrivare agli impegni più importanti, senza il tempo e le energie per beneficiarne totalmente. Provate quindi a tenere sempre qualche momento libero nella routine settimanale, da dedicare a voi stessi, alla famiglia e agli amici. Vedrete che vi aiuterà ad affrontare le giornate con più serenità. È importante, per esempio, dedicare del tempo per fare passeggiate, per dedicarvi a d un hobby e non correre da un posto a un altro. Una camminata per esempio ci permette di osservare i volti delle persone, annusare gli odori, godersi l’ambiente che ci circonda e magari fermarsi a parlare con qualcuno.
Il segreto della felicità
Il segreto della felicità è molto più vicino di quello che si potrebbe pensare e spesso lo si può trovare nelle piccole cose della quotidianità, come per esempio una passeggiata nella natura o addirittura un selfie. Se la tristezza prende il sopravvento sull’umore con l’arrivo dell’autunno e dal meteo ballerino si può ritrovare un momento di sollievo grazie anche al contatto diretto con la natura o quello che i giapponesi chiamano Shinrin-Yoku, letteralmente immersione nella foresta. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che stare all’aria aperta ridurrebbe il battito cardiaco e la pressione sanguigna, donando una sensazione di benessere. In particolare, con il loro aspetto delicato e il loro profumo inebriante, le rose sarebbero tra i fiori più “contagiosi” nel regalare sorrisi tanto che i ricercatori dell’Università di Harvard consigliano di tenerne un vaso proprio vicino al letto.Il segreto della felicità consiste anche nel coltivare le relazioni faccia a faccia, prendendosi una pausa dai social media, che sono spesso causa di ansia e depressione. Nonostante le opportunità di networking che certamente offre, la tecnologia non potrà mai sostituirsi al potere di un abbraccio in carne e ossa o alla risata di un caro amico. Inoltre, il tempo che si trascorre ogni giorno su Facebook può essere impiegato in maniera più costruttiva, ad esempio per coltivare una passione o un hobby come appunto il giardinaggio.Esistono anche alcune abitudini altrettanto efficaci nel mettere di buonumore. Sinonimo di frivolezza e vanità, i selfie hanno in realtà un effetto benefico proprio perché sono associati a un momento di leggerezza, in cui ci si è portati a sorridere e a prendersi un po’ meno sul serio. Se poi l’autoscatto viene condiviso con una persona cara, l’effetto è contagioso.Il segreto della felicità passa infine dal proprio sé, che dovrebbe essere coltivato con la stessa attenzione con cui si cura un giardino. Nei momenti “no” non bisogna abbattersi o cedere all’agitazione, ma fare un lungo respiro che, come insegnano le tecniche yoga, dona la calma necessaria ad affrontare gli impegni della giornata. Una volta fatto superato il momento di empasse, gli esperti invitano a prendere, a mente fredda, una decisione, piccola o grande che sia, Indipendentemente dalla scelta, ci si sentirà subito meglio per aver preso il coraggio di uscire dalla propria zona di comfort e aver dato voce all’io interiore, nel qui ed ora.
Relazioni di coppia
Sono le piccole cose del quotidiano a fare la differenza. Per aiutare la serenità della coppia è necessario evitare di trincerarsi nelle proprie idee: aprirsi all’altro significa accettare che ogni persona è diversa e ha il proprio modo di affrontare l’esistenza. L’obiettivo da non dimenticare? Trovare un orizzonte comune, dando sostegno all’altro: perché l’amore che rende felici stimola la curiosità, è un caldo abbraccio nelle tempeste della vita, crea più ispirazione e permette di realizzare progetti da costruire insieme. Mentire su ciò che provi e senti veramente non porta buoni frutti, anzi, crea scompiglio perché aumenta la delusione e non permette all’altro di capire come la pensi davvero. È certamente meglio imparare a comunicare. A volte basta un caffè Di mattina si va di fretta e spesso il tempo per la colazione proprio non c’è: ma il momento del buon giorno aiuta l’armonia di coppia. Almeno durante il weekend prendetevi tempo per gustarvi un caffé insieme con calma, scambiandovi idee su cosa volete dalla giornata oppure restando semplicemente in silenzio fianco a fianco. Ci sono persone che fanno parte della vita in maniera così profonda e da tempo così immemorabile che ogni opinione su di loro va espressa… con molta cautela! Non si tratta di mentire, ma solamente di imparare a esprimersi con molto tatto e senza dare giudizi definitivi: se devi esprimere un commento limitalo ai fatti.”Tu non fare questo, così io non faccio quello” è una pessima maniera di condurre un rapporto, presente in molte relazioni purtroppo. Sostituiscilo con “Tu dedicati a ciò che ti ispira e io anche”. Aiutare l’altro a realizzare i suoi desideri e trovare tempo per le proprie passioni nutre l’amore. Non esiste più l’angelo del focolare e sempre più spesso sono i maschietti a troneggiare fra i fornelli, perché amano cucinare e lo fanno con passione. A prescindere da chi di solito si occupa dei pasti fate in modo di ritagliare del tempo per cucinare anche fianco a fianco: invoglia le chiacchiere e crea sintonia. In più imboccarsi a vicenda è altamente erotico. L’intimità si rafforza a partire dai piccoli gesti quotidiani. Inversamente a ciò che qualcuno pensa dare baci e abbracciarsi non ha a che fare con le passioni adolescenziali, anzi, proprio fra le coppie che stanno insieme da tanti anni il semplice fatto di tenersi per mano è una tenerezza capace di spalancare il cuore.Svegliarsi è tremendamente difficile, soprattutto quando ci aspetta una giornata piena di impegni: bisogna ammetterlo. Vinci la pigrizia, punta la sveglia un quarto d’ora prima e gioca a svegliare il partner nel più dolce dei modi. Rimandare il sesso a quando ci sarà più calma e più tempo è il modo migliore per… eliminarlo per giorni e giorni, eppure il bacio della buona notte è una carezza per l’anima, accompagna al sonno e dimostra con semplicità un pensiero: “sono qui, di fianco a te”. Evitate di andare a letto a orari sempre diversi: abbracciarsi e lasciarsi andare al sonno insieme è un dono e secondo recenti statistiche aiuta a rafforzare la coppia.
Moss Walls
Si chiamano Moss Walls e vengono da un tempo lontano: mille anni fa, i monaci zen dei templi buddisti del Giappone, deliziati dalla fresca tranquillità del muschio che cresceva nei loro giardini, hanno iniziato a coltivarli su pietre e pareti, per creare una sensazione di espansività, libertà dal disordine e distrazione quotidiana; per loro il muschio era un simbolo di armonia, un elemento essenziale che facilitava la meditazione, per creare una sensazione di tranquillità ed espansività. La tendenza sta prendendo piede le pareti di muschio, un’oasi verde all’interno della vostra casa, che può anche aiutare a isolare le pareti. Un po’ di verde in casa che non richiede manutenzione. Sempre più persone stanno rendendo più ecologiche le loro case, e questa è sicuramente una buona cosa: che si tratti di energia rinnovabile o pareti verdi, non solo può farti risparmiare un sacco di soldi e ridurre la tua impronta di carbonio, ma anche aumentare il fascino della tua casa e renderla più accogliente. Per molti di loro, il muschio era un elemento importante che facilitava una comunione con la natura, una rottura dalla realtà quotidiana e facilitava la meditazione. Oggi può avere lo stesso effetto: aiutarti a liberarti dallo stress della vita di tutti i giorni e semplicemente rilassati. Due biophillic designer principali sostenitori di questa tendenza, hanno scoperto che il muschio è una soluzione ideale per le persone che vogliono avere un grande spazio verde all’interno della loro casa, ma non vogliono avere il pensiero di dover annaffiare ogni volta. Hanno così pensato di incorporare sempre più muschio ai loro disegni per interni, aggiungendo anche elementi sostenibili, come il legno. Non è necessario annaffiarlo, può semplicemente aspirare l’umidità dall’aria. Alcune persone optano per la copertura completa del muro, mentre altre preferiscono una piccola area, ma il risultato è simile: un verde bello e calmante che non richiede quasi nessuna manutenzione. Questa soluzione si può rivelare molto vantaggiosa per chi vive nelle affollate e inquinate città. Il muschio può in piccola parte purificare l’aria, proprio come qualsiasi altra pianta verde può fare. Se le condizioni peggiorano, il muschio non appassisce, ma rimane semplicemente inattivo fino a quando le condizioni non vengono ripristinate e possono prosperare di nuovo.



