L’infedeltà è diventata l’ospite fisso nel salotto delle coppie sposate dice la psicologa Parsi. Perché la reazione all’adulterio non è più quella di una volta. Oggi si fa finta di non vedere. Si tollera. Si giustifica. Si sostiene con forza, Anzi, lo si usa per rafforzare il rapporto O meglio: per sempre potrebbe anche essere, ma con abbondanti pause sabbatiche per prendersi qualche vacanza erotica, tutto sesso e sentimento. A gettare in fondo al mare le lenti rosa ci pensa Maria Rita Parsi: Sarò provocatoria, ma ormai il matrimonio si basa sull’infedeltà . Una ricerca di avvocati matrimonialisti italiani ha rivelato che il 55 per cento dei mariti e il 45 delle mogli ha tradito almeno una volta. Il meccanismo è semplice: il sì non è un deterrente, anzi, sembra essere il detonatore di infuocate stagioni di caccia. Le coppie che ci telefonano raccontano una fitta trama di tradimenti sulla quale si mantiene la struttura famigliare. E ci sono casi, tanti, in cui l’uomo aveva una relazione prima del matrimonio e l’ha mantenuta pure dopo. E queste mogli sono contente della situazione? Sono realiste. Perché non è solo lui a prendersi delle soddisfazioni fuori casa. Anche lei si adegua, anche se è rarissimo che sia la prima a cominciare. Si sente autorizzata a cercare altrove solo dopo aver scoperto che il marito si è già servito. E dirò di più. E comunque solo una su dieci lascia la famiglia per questi partner trasgressivi. L’unico rischio in questa girandola di tradimenti è quando si incontra un partner occasionale più “forte” del partner fisso. In questo caso la coppia scoppia e si arriva alla separazione, ma anche alla formazione di una nuova coppia. Che prima o poi ricomincerà la girandola.
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Ordine e delizie
Da tenere accanto al piano cottura o sul tavolo per conservare la torta che hai appena sfornato, l’alzata da cucina è un must da tenere sempre in bella vista utile e funzionale . Quando non contiene dolci e torte, può essere usata anche come fruttiera. Dalla superficie lucida, l’alzatina per torta in metallo è pratica e resistente, ideale anche per servire aperitivi informali. Un’alzata per muffin in metallo è ottima per servire ai tuoi ospiti deliziosi tortini dolci o salati. Scoprire la vera e propria arte della degustazione, lasciarsi avvolgere dal sapore di ogni tè caffè e infuso, assaporare ogni tradizione, che porta molto lontano avendo tutto in ordine e a portata di mano

Colore e creatività
Bastano un pizzico di colore e un pizzico di creatività per rendere più appetitosa anche una semplice insalata! Aggiungere qualche elemento colorato, infatti, spesso è la soluzione migliore per rendere gustoso e bello anche un piatto facile e dal gusto delicato come un mix di verdure di stagione. Avete deciso di servire una caprese? Vi basterà intervallare a spirale, a partire dall’esterno fino al centro del piatto, una fetta di pomodoro e una fetta di mozzarella della stessa dimensione per poi condire con un filo d’olio extravergine d’oliva, 2 grandi foglie di basilico al centro e altre più piccole tritate sparse nel piatto per creare un impatto estetico semplice ma colorato. Altrimenti potete realizzare degli spiedini alternando bocconcini di mozzarella, pomodorini e foglie di basilico, da servire su un vassoio lungo e stretto. Se volete proporre invece delle insalate estive sfiziose, scegliete ciotole di ceramica bianca o di vetro e giocate con i colori, mescolando verdure, frutta secca e semi di vario tipo, ad esempio foglie di lattuga e radicchio, pomodorini, carote, olive, semi di sesamo, uvetta e pinoli. Per dare un tocco di originalità in più al vostro piatto, aggiungete fiori commestibili del tipo e del colore che preferite: i vostri ospiti ne resteranno incantati, compresi anche i più piccoli!
Fame da lupi
Forse quello che ci vuole nel periodo di carnevale è una frittella gigante, come quella cucinata alla Fiera del Cibo di Shenyang, in Cina. Una prelibatezza di 2 metri di diametro da gustare con bacchette adeguate, lunghe più di 6 metri. Anche se il titolo ufficiale di frittella più grande del mondo spetta a un manicaretto di 4 metri di diametro realizzato lo scorso settembre a Castel di Lama, nelle Marche. Per friggerlo ci sono voluti 30 volontari, 13 mila litri d’olio e una padella lunga manico compreso 8 metri e mezzo,realizzata da un artigiano
Cioccolato gli errori da evitare
Come promesso ieri ecco ancora consigli per gustare e conservare al meglio il cioccolato. Rompi il cioccolato. Altra tecnica essenziale su come capire se il cioccolato è buono: lo si spezza. Rompere la tavoletta può rivelare molto sulla percentuale e sulla qualità del burro di cacao, su come è stato temperato e se è davvero così buono come promette. Il cioccolato avvolge tutti i sensi ed è importante che anche le orecchie siano allertate per ascoltare il rumore che fa al momento della rottura. Non mangiarlo tutto in un colpo solo. Si comincia sempre con un pezzetto piccolissimo, sufficiente ad assaporare il ventaglio organolettico. Poi, eventualmente, si può prendere un secondo pezzo più grande. In questo modo la bocca si adegua alla degustazione nel modo migliore. Presente il sorso di vino strategico prima della bevuta? Bene, uguale. Perché lo mastichi? Errore che facciamo tutti, presi dal craving furente che ci porta a masticare con veemenza. Il cioccolato, per sua natura, in realtà non si mastica: deve fondere in bocca, spinto delicatamente contro il palato, e mentre si scioglie va lentamente succhiato in modo da aprirsi in tutti gli anfratti e le diverse percezioni della lingua. Se vuoi qualcosa di croccante da masticare, buttati sulle mandorle che è meglio. Non mischiare cioccolati diversi È un classico. Un pezzettino di questo, uno di fondente, uno al latte, un assaggio di quello all’arancia, e alla fine non capisci più nulla. Invece è molto importante che il tuo personale momento di piacere cioccolatoso sia fedelissimo ad una singola linea. Al massimo due, sempre crescendo di percentuale di cacao per terminare con quello più amaro. Non bere dopo il cioccolato. Uno dei sapori essenziali del cioccolato è quello che viene definito in inglese “long finish”, l’onda lunga e più persistente che resta sulla lingua. Evita di bere qualunque cosa dopo aver degustato così gradevolmente dell’ottimo cioccolato: sciacquarti la bocca con acqua, o con rum per i più goduriosi, significherebbe comunque distruggere quell’ultimo baluardo del sapore che solo un’eccellente tavoletta riesce a darti.
Il cioccolato…. come non commettere errori
Abbiamo sempre trattato il cioccolato nel modo scorretto, facciamocene una ragione. Golosi, foodie, amanti del theobroma cacao in tutte le sue forme, ecco un po’ di regole su come conservare e mangiare il cioccolato. Perché se troppo spesso le preziose tavolette si rovinano, fanno patina bianca, inacidiscono o peggio si sciolgono, la colpa è solo vostra. Esistono poche semplici regole da rispettare per far sì che il cioccolato resista alle intemperie casalinghe e sono tutte legate alle sue caratteristiche intrinseche: scioglie a 36° (vale a dire la temperatura corporea), teme il freddo e l’umidità, è sensibilissimo al calore e tende ad assorbire gli odori esterni. Ma da bravi lussuriosi del cibo degli dei aztechi, una delle poche droghe vere dalle quali valga la pena farsi travolgere prima che scompaia per sempre, si possono seguire alcuni consigli su come conservarlo e come mangiare il cioccolato al meglio, così da godere al massimo della sua eccezionalità. Ve ne illustreremo alcune oggi altre domani seguiteci….Il cioccolato non si conserva in frigo : il cioccolato si altera più facilmente in frigorifero perché assorbe umidità e gli odori del frigo: volete davvero mangiare un cioccolato che sa di cipolla?!. Il freddo tende poi a indurire il burro di cacao, che compare in superficie velando la tavoletta. Massaggio preventivo. Può sembrare una perversione, ma in realtà è il primo step per gustare al massimo la preziosa tavoletta di cioccolato. Secondo gli esperti cioccolatai, bisognerebbe premere delicatamente per qualche secondo, tra pollice e indice, l’angolo di tavoletta che si decide di consumare, quasi facendo un massaggio al cioccolato. In realtà è anche un trucco per verificare se la superficie è regolare, liscia e lucida, segno di un’ottima lavorazione. Poi con il calore naturale del corpo il cioccolato si ammorbidisce e comincia a rilasciare gli aromi misteriosi e avvolgenti che sono la cifra speciale della degustazione…. Altre curiosità e consigli domani…
La torta trendy che è meglio del sesso
Lontano mille miglia da qualsiasi dieta arriva dagli Stati Uniti un dessert che però promette un… godimento assoluto. Ecco come si prepara….. Se non sapete resistere ai peccati di gola e amate i dolci burrosi ed “eccessivi”, arriva dell’America una torta che fa decisamente al caso vostro. Già il nome è tutto un programma: “Ecstasy Cake”. Nulla a che vedere, naturalmente, con il famigerato stupefacente: l’estasi promessa dai sostenitori di questo seducente dessert è puramente gustativa, un viaggio delle meraviglie per le vostre papille fra crema al mascarpone, vaniglia e cioccolato. Questa invitante torta a strati, nota fin dagli Anni ’80, trova ampio spazio su social network come Pinterest e Instagram. Gli utenti del web fanno a gara nel dimostrare le proprie creazioni dolciarie a colpi di foto e ricette a seconda di gusti, estro e creatività. Tutti hanno una loro versione della “Ecstasy Cake”, tutti la preparano per stupire amici e familiari portandoli all’apice del piacere sensoriale: Ma come si prepara questo dessert paradisiaco? Ve ne proponiamo qui una versione “basic”, ma saprete sicuramente personalizzarla aggiungendo o togliendo ingredienti a vostro piacimento. Innanzitutto va creata una base impastando in una ciotola di media grandezza una tazza di farina, un tazza di noci sbriciolate e mezza tazza di burro ammorbidito. Stendete il composto in una teglia e quindi infornate a 180 gradi per 15/20 minuti, finché la base non risulta leggermente dorata. Lasciate raffreddare totalmente la base, quindi passate al ripieno.In una ciotola, unite con un mixer 250 grammi di mascarpone e una tazza di zucchero bianco granulato fino ad ottenere un composto cremoso. Stendete questa crema sulla base raffreddata e, a strati, budino alla vaniglia e budino al cioccolato (a mali estremi va bene anche quello che si acquista nei vasetti al supermercato). Cospargete la superficie con cioccolato grattugiato, riponete la torta per un paio d’ore in frigo, servite e… godetevi i complimenti dei vostri ospiti.
Abilità da chef
L’abilità dello chef Churchill è indiscutibile, possiamo sicuramente dire che è un artista che lavora con materiale molto caratteristico: il cibo Churchill è uno chef che si diverte a creare prelibatezze dalle forme più strane e soprattutto ingannevoli per l’occhio umano.Non sappiamo assolutamente dirvi se le sue preparazioni siano buone tanto quanto siano incredibili nella loro combinazione. Lo chef realizza dolci dall’aspetto poco comune. Tutto sembrano, tranne quello che sono. Ispirandosi alla forma di altri cibi ed oggetti d’uso quotidiano Churchill presenta una serie di ghiottonerie giocando con le illusioni ottiche.Così un pan di Spagna al latte e purea di mele sembra una spugnetta per lavare i piatti ed una panna cotta alla vaniglia è servita in un posacenere con tanto di cicche che cicche non sono. Curiosi? Date un’occhiata alle composizioni incredibili di Ben Churchill e scoprite gli ingredienti inaspettati con cui ingannerà i vostri occhi.
Un pic-nic diverso dal solito
C’era un periodo della nostra vita in cui eravamo felici. Non dovevamo preoccuparci di come arrivare alla fine del mese, né angosciarci per il traffico. È stato quando eravamo bambini e facevamo il pic-nic insieme ai nostri genitori. Che tra l’altro facevamo con la leggerezza dei nostri under30 chili, senza sentire la coscienza attanagliarci a ogni morso. Adesso l’organizzazione della scampagnata compete a noi, colazione sull’erba compresa. E se vogliamo seguire la strada di produrre il più possibile in casa, per un menu a costi contenuti, dobbiamo rimboccarci le maniche, scrivere una lista da attaccare sul frigorifero, spuntare via via che le varie cose sono fatte. E se vi sembra impresa ardua, siamo qui per aiutarvi a portare a casa il compito. Ottime sono le frittate, o la classica tortilla di patate alla spagnola, insalate fredde di pasta o cereali (orzo, farro, risi vari), taglieri di formaggi e marmellate, trecce di pan brioche, torte e biscotti salati, muffins e cake insaporiti in mille e mille modi diversi. Anche il polpettone freddo è una buona risorsa. Poi gli intramontabili tramezzini e le polpette. Un cesto colorato di verdure miste da pinzimonio fa sempre colpo; focacce e panini con semi misti per accompagnare. Bevande alternative al vino possono essere limonate e tisane fredde. Come dolci: ciambelle, crostate, fagottini di sfoglia, biscotti di frolla…adesso tocca a voi preparate il tutto riponete in un bel cesto da pic-nic e via a godervi una magnifica giornata.
