Avete ricevuto il carbone nella calza della befana ecco cosa fare

Passata l’epifania sicuramente qualcuno avrà trovato nella calza qualche pezzo di carbone. Dopo le dovute riflessioni e con la consapevolezza di dover essere più buoni in questo anno che è appena iniziato, l’idea geniale è quella di accenderlo e cuocere una bella bistecca alla Fiorentina . Usufruendo del carbone ricevuto, scaldate molto la griglia La brace deve essere ben viva, appena velata da un leggero strato di cenere, senza fiamma. La carne deve trovarsi all’inizio molto vicino ai carboni, affinché si formi una crosta aromatica il più rapidamente poi dopo il primo minuto deve essere alzata a un fuoco più gentile. Messa sopra la carne senza olio e senza sale, va girata una sola volta, cucinandola circa 3/4 minuti per parte, non di più. Va fatta infine cuocere “in piedi” dalla parte dell’osso, per 5/7 minuti. La bistecca deve essere tanto spessa da stare in piedi da sola. Una buona cottura è il segreto di tutto il gusto di questo piatto: la carne deve risultare colorita all’esterno e rossa, morbida e succosa all’interno, calda, ma non cotta. Per questa ragione non deve essere girata con l’ausilio di “forchettoni” o qualunque altro utensile da cucina possa penetrare la carne e romperne la crosta che si forma all’inizio della cottura. Deve essere invece girata, gentilmente. Accompagnata da un piatto di fagioli zolfini, all’olio di oliva,  e anche da una ciotola di insalata mista, con un buon bicchiere di vino Chianti avrete un pranzo o una cena per cominciare l’anno con eccellenza.

Impiattare e gustare

Che la preferiate al sangue o con una cottura più lunga, la tagliata è sempre un piatto forte in cucina e, come tale, deve essere presentato al meglio. Il nostro consiglio è di utilizzare sempre piatti quadrati invece che tondi, disponendo le fettine di carne tutte delle stesso spessore, possibilmente in fila su un lato del piatto. Accanto, sulla parte bianca della porcellana, potete creare delle linee parallele decorate con l’aceto balsamico, il pepe verde o la salsa con cui avete deciso di accompagnarla. Se non avete piatti quadrati, non cadete nella tentazione di disporre la carne al centro del piatto ma sistematela a spirale a partire dal bordo oppure disponete le fettine come petali intorno alla corolla di un fiore, lasciando il centro vuoto per un contorno originale come i funghi ripieni vegetariani. La vostra tagliata bella e gustosa è servita. Naturalmente non dimenticate di accompagnarla con un bicchiere di vino rosso….Buon appetito!

La bistecca alla Fiorentina

La Bistecca alla Fiorentina è un piatto amatissimo, estremamente rappresentativo di Firenze e dell’intera Toscana. Il termine bistecca è nato proprio a Firenze, nel ‘500. Alcuni inglesi, in città per concludere affari, assaggiarono le carbonate fette di vitellone cotte sulla brace, servite in piazza San Lorenzo durante una festa popolare. Gradirono moltissimo quel piatto, e iniziarono a dire a gran voce Beef Steak! che in inglese significa Bistecca di manzo per chiederne ancora. Nel chiasso della festa quel richiamo divertì i presenti, che nel ripeterlo storpiarono i termini inglesi trasformandoli nella parola italiana bistecca. La bistecca è un vero e proprio salva cena: veloce, dà piacere, è semplice e piace a tutti gli amanti della carne. Spesso viene considerato anche un piatto facile e in effetti lo è, ma per cuocere la bistecca perfetta non si possono non seguire alcuni piccoli accorgimenti indispensabili, assicuratevi di cuocere la vostra bistecca  non fredda di frigo, ma a temperatura ambiente  su carboni ardenti o griglia rovente, le bistecche vanno asciugate con della carta da cucina per ottenere una bistecca perfetta, la carne vada girata una sola volta senza mai forarla.Per una bistecca perfetta è fondamentale ciò che succede dopo la cottura: 5-10 minuti in cui la carne viene fatta riposare coperta,in modo che succhi e sapori si ridistribuiscano all’interno anche se  sappiamo che il profumino è irresistibile, non fatevi mancare un buon olio d’oliva e… buon appetito!

 

I 5 cibi più costosi

C’è chi si vizia con i viaggi, chi con abiti e oggetti firmati e chi è un vero appassionato di gourmet, ma quello vero! Tanto da spendere un capitale per mangiare cibi eccellenti vediamone alcuni. Al primo posto troviamo un’eccellenza italiana, il tartufo bianco d’Alba. Un investitore di Hong Kong pagò un esemplare da 1,5 kg la bellezza di 160mila dollari, rendendolo l’alimento più costoso in assoluto. Il caviale Almas guadagna il secondo posto: è una particolare varietà di caviale che presenta una colorazione che può andare dal giallo al bianco. Più il colore si avvicina al bianco, più il caviale è pregiato poiché significa che l’età del pesce che l’ha prodotto è più matura. E’ prodotto in Iran: in Europa è possibile acquistarlo soltanto a Londra, in scatole d’oro 25 carati a 24mila euro l’una. Anche la frutta può incidere pesantemente sulla spesa: le angurie nere di Densuke si sviluppano soltanto nella regione di Hokkaido, sono molto rare e, quindi, assai costose. Un’anguria da mezzo chilo può arrivare a circa 6mila dollari. Una bistecca di manzo Kobe può costarvi anche 3mila dollari: si tratta di manzi pregiatissimi, allevati soltanto in Giappone, massaggiati e puliti regolarmente con spazzole e alimentati con il miglior grano. La merenda più costosa del mondo? La potete assaggiare al Westin Hotel di New York: si tratta di un normalissimo anello di pasta lievitata, all’esterno, farcito con una crema di formaggio ornata di tartufo bianco, bacche di goji e uva riesling. Costo: 1000 dollari l’uno. Anche quelle che non sono entrate nei primi 5 meritano di essere citate, come la Pizza Royale 007 dello chef Domenico Crolla: preparata con una combinazione di bevande alcoliche fuse in ingredienti saporiti, aragosta marinata nel cognac, caviale, salmone scozzese affumicato, prosciutto crudo di Parma e foglie d’oro 24 carati, che danno quella croccantezza che non guasta mai. Per la modica cifra di 3.800 euro. Buon appetito!

 

Nuovi cibi si affacciano sulle nostre tavole

A malapena eravamo arrivati a capire la differenza tra sushi e sashimi e realizzato che il ramen, in fondo, altro non è che del semplice brodo con le tagliatelle, che una folta schiera di nuovi, esotici cibi si è affacciata inesorabile all’orizzonte. Ai tempi dei social le mode culinarie viaggiano veloci, e sapere a quale impronunciabile nome corrisponde la misteriosa entità che fa capolino dal nostro piatto non sempre risulta essere così evidente. Ma niente panico: aggiorniamo il nostro dizionario di tre cibi che tanto, prima o poi, dovrete rassegnarvi a provare. E chissà, magari, vi piaceranno pure.” Jackfruit” i vegetariani lo hanno eletto a sostituto di salsicce e bistecche. In effetti, questo frutto del Sud Est asiatico dal tipico sapore di mango e di dimensioni enormi è una vera miniera di ferro, oltre che di vitamine A, B e C. “Calcots” Si mangiano insieme alla salsa “romesco”, un mix di sapore dato da pomodoro, peperoni, aglio, mandorle, pane o olio d’oliva. Cibo forte per palati forti: come il vostro. “Poke” Non ne abbiamo ancora abbastanza sushi, pesci crudi, con annesso, a volte, il temibile anisakis; non ci bastano le mode che arrivano dal Giappone in tema ittico: ora la moda del pesce crudo la importiamo pure dalle Hawaii. Perché questo è il pochè (pronuncia poh-kay): pesce crudo a dadini marinato nell’immancabile salsa di soia e condito con semi di sesamo. A Los Angeles ne vanno già pazzi, quindi ovviamente ne andremo pazzi anche in Italia. ”Matcha Mille crepes cake” A vedersi è bellissima. Una torta con tanti strati di rigogliosi crepes verdi, inframezzate da crema bianca. Il verde proviene ovviamente dal matcha e dà un risultato estetico ipnotico a questa torta. È anche buona? Tutto da provare… Intanto nell’attesa se volete mangiatevi una bella bistecca…magari fiorentina.

 

Notti insonni attento al cibo

Notti insonni per una gran parte di persone in questi giorni di caldo torrido. Ma oltre alle temperature che poco si conciliano con il riposo notturno, molti pagano con la veglia forzata anche gli errori a cena. Grigliate, cibi piccanti, formaggi fermentati, alcol, dolci e persino l’ottimo pesce azzurro rischiano di impegnare troppo l’organismo nella fase digestiva, aumentando ancora di più il disagio che impedisce il riposo. In estate con le temperature elevate, è difficile utilizzare l’alimento che per eccellenza concilia il sonno, ovvero il latte caldo con il miele. Anche perché se non è caldo non ha l’effetto desiderato. E, per lo stesso motivo, non sono proponibili nemmeno le tisane calde, sempre con il miele. Si può però utilizzare la camomilla fredda. E’ un rimedio blando ma che può essere utile”. A fare la differenza è la scelta del menù per la sera. Assolutamente da evitare, soprattutto per chi non è più giovanissimo, la carne. Per digerire una bistecca ci vogliono ore. Anche il pesce azzurro, che dal punto di vista nutrizionale è ottimo, è più difficile da digerire rispetto ai pesci a carni bianche, che in questo periodo vanno preferiti a cena. Per l’ultimo pasto della giornata, almeno in questi giorni torridi, meglio quindi scegliere oltre al pesce a carne bianca, insalate fresche e formaggi leggeri come feta, caciocavallo o mozzarella. Al momento del dolce, poi, la scelta migliore sono i sorbetti al posto del gelato o di altre preparazioni, facilissimi da digerire e buoni .sonno

La Toscana

Toscana:  arte e cultura e storia racchiuse in una sola parola. Il fascino e la suggestione che rievoca al solo nominarla non può essere descritto neanche con miliardi di parole. E’ qualcosa che bisogna provare per poterlo comprendere, non basta il semplice racconto di chi ci è già stato, di chi ci vive, o un articolo che tenta di raccontarne le bellezze artistiche e i paesaggi con fugaci giochi di parole. La Toscana va vissuta, perlustrata, condivisa. E’ un patrimonio a cui bisogna voler bene, che bisogna tutelare e proteggere dall’inesorabile trascorrere del tempo e l’inevitabile stupidità umana; un patrimonio da preservare. A partire dal 1982, l’Unesco  ha inserito nella lista dei siti dichiarati, appunto, Patrimonio dell’Umanità, 6 luoghi della Toscana aggiungendovi, proprio nel 2013, anche le Ville ed i Giardini Medicei per arrivare a 7 siti. Un viaggio in Toscana potrebbe essere, quindi, un’ottima ragione per approfittare delle prime giornate di primavera , sempre più calde e miti, e partire alla scoperta delle 7 meraviglie di Toscana, magari gustando una bistecca “Fiorentina” e bevendo un buon bicchiere di vino Chianti ….Vi aspettiamopaesaggiotoscana

 

200 Anni di Tradizione

Dante, Petrarca, Boccaccio, la Piaggio, la Torre pendente, Il Rinascimento, il David di Michelangelo gli Uffizi, Pinocchio, il Chianti, la ribollita e la bistecca. Da sempre la Toscanità nel mondo è simbolo di eccellenza, sia  si parli di arte e di letteratura, che di cucina o di tecnologia. Quando però fuori fa freddo ed è buoi e nel camino il fuoco scoppietta e vi trasmette tutto il suo calore, l’unico capolavoro toscano che vorrete avere tra le mani è un buon sigaro. Compagno fedele di statisti, poeti, lavoratori e pensionati, il Toscano è il complemento perfetto per una serata rilassante questo capolavoro made in Tuscany ha alle spalle una storia di 200 anni durante i quali non ha conosciuto crisi, è difficile resistere al suo aroma allo stesso tempo deciso e delicato, diventa addirittura impossibile quando si sorseggia un buon bicchiere di brandy o cognaccognac_cicar

Le mura di casa…

Con l’arrivo delle giornate piovose ritorna la voglia di stare insieme dentro le mura di casa. Avere un camino è un valore aggiunto, tuttavia deve essere mantenuto nel modo migliore e, perché, questo accada, occorre disporre di tutti gli accessori più adatti. Tra le esigenze c’è quella di procurarsi uno spazio adatto per tenere sempre a portata di mano la legna da ardere. Alcuni caminetti hanno una nicchia all’ interno del muro adibita a questo scopo, ma, non è il mio caso, la soluzione migliore è stata l’acquisto di un pratico e comodo porta legna, un oggetto semplice, ma molto bello. A questo punto non mi resta che acquistare delle fantastiche bistecche fiorentine che cuocerò sui carboni ardenti e gusteremo insieme ai miei più cari amici…005468 Cesta slesia giunco marrone fodera juta ovale 64x47h4737

 

BISTECCA Y LOVE YOU

La Bistecca alla Fiorentina è un classico della cucina Italiana e internazionale. le sue radici sono Toscane, per la precisione della zona di Firenze da qui il nome . La giusta cottura: da svolgere solo su braci da legna deve essere elevatissima poiché da essa dipendono l’incandescenza della griglia prima, e la cicatrizzazione della carne poi. Questo processo è essenziale sia per conferire alla carne la tipica “rigatura”, sia per conservare i fluidi organici responsabili della succulenza, della morbidezza, dell’aroma e del gusto, va girata una sola volta con appositi accessori da barbecue000227 Set barbecue 4 pz.