Riso Se chiusa, la confezione dura a lungo, anche ben oltre la data di scadenza. Una volta aperta, però, è meglio consumarlo più velocemente possibile. Con il trascorrere del tempo, infatti, la parte esterna del riso cambia e impiega sempre di più a cucinare e ad assorbire acqua, col rischio, poi, di perdere di cremosità nel caso si volesse cucinare, ad esempio, un risotto. Aceto Si tratta di un ingrediente vivente e ricco di microrganismi, per cui se da un lato l’aceto non può andare a male, dall’altro rischia di fermentare e accrescere quella che viene chiamata «madre», cioè un raccolta di lieviti lievemente viscida che però è del tutto innocua. In alcune occasioni potrebbe scolorire o creare sedimenti e il profilo aromatico cambiare. Per rallentare la fermentazione, il consiglio è di conservare gli aceti in frigorifero fin dall’inizio. Caffè Molti ignorano che il caffè è un alimento facilmente deteriorabile: inizia a perdere nutrienti e intensità di sapore appena dopo la macinazione. Il modo migliore per rallentare il suo invecchiamento negativo e conservarlo al meglio in un barattolo ben chiuso e consumarlo in breve tempo
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Il mito del “non ricongelare”
Il mito del “non ricongelare” cresce sempre nella mente dei consumatori, ma in pochi sanno il perchè. In quasi ogni alimento i nutrienti sono contenuti all’interno delle cellule vegetali o animali che siano dell’alimento stesso. Le cellule, oltre a contenere una quantità di nutrienti proteine, vitamine, sali minerali, zuccheri ecc. contengono una grande quantità di acqua, specie negli alimenti freschi. Facciamo un esempio Se metto subito sulla griglia la bistecca congelata in casa e poi scongelata, perdo un po’ di qualità sensoriale e nutrizionale, ma non corro rischi in termini di sicurezza. Se invece scongelo la bistecca in cattive condizioni igieniche, a temperatura ambiente e attendo tempi lunghi prima di cucinarla, rischio che microrganismi patogeni trovino nel alimento scongelato un ricco ambiente di crescita, dove i nutrienti sono facilmente disponibili, a causa del contenuto delle cellule reso “libero” nel prodotto. Se dopo un giorno o due decido di ricongelarla, blocco nuovamente la crescita dei microrganismi, che saranno molti di più rispetto alla prima volta. Scongelando una seconda o terza volta, do nuove occasioni ai microrganismi per moltiplicarsi, oltre a danneggiare sempre più le cellule del prodotto, rendendolo sempre meno sicuro micro biologicamente e meno appetibile e nutriente.
Mangiare sano allunga la vita
Mangiare in modo sano può contribuire a rendere migliore la qualità della vita e potenzialmente allungare il decorso della vita. Una dieta equilibrata che comprende una varietà di frutta, verdura, cereali , proteine magre e grassi sani dà al corpo i nutrienti necessari per funzionare in modo migliore e supportare la salute generale. Evidenze scientifiche dimostrano che una dieta ricca di frutta e verdura può ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus, diabete e alcuni tipi di cancro. Limitare il consumo di cibi ad alto contenuto di grassi saturi, zuccheri e sale può anche contribuire a mantenere sotto controllo il peso corporeo e ridurre il l’obesità e le malattie correlate. Inoltre, una corretta alimentazione può influire positivamente nel benessere mentale e emotivo, aiutando a prevenire disturbi come la depressione e l’ansia. Ciò nonostante, è importante ricordare che la dieta è solo uno dei vari fattori che influenzano la longevità e la salute generale. L’attività fisica regolare, la conservazione di un peso corporeo sano, il controllo dello stress e l’evitare di fumare oltremisura sono anch’essenziali per vivere una vita lunga e sana.
TOPINAMBUR
Topinambur Anche il topinambur, pur se nominato un po’ più spesso di altri alimenti, resta a fare compagnia alla folta schiera di verdure che viaggiano in solitaria. E’ un tubero, coltivato ovunque, anche in Italia, anche se la sua origine è indubbiamente sudamericana. Ha una forma molto irregolare, una buccia marrone e una pasta bianca e il suo sapore si avvicina molto a quello del carciofo. Tanti sono i modi di impiegarlo in cucina perché si può mangiare crudo, lessato o cotto in forno. Il purè di topinambur è buonissimo, servito con un’abbondante macinata di pepe, per accompagnare un piatto di carne ai ferri e preparato come un classico purè di patate, sostituendo il brodo di cottura al latte.
Lenticchie quando vanno mangiate
E’ consuetudine mangiare le lenticchie a Capodanno, ma vi siete mai chiesti il perché e se vanno mangiate prima o dopo la mezzanotte? Ancora una volta, come per numerose feste cristiane, sacro e profano s’incontrano. Infatti, quella che ora è una semplice tradizione bene augurale, pare sia iniziata addirittura dagli scritti della Bibbia. Anche al tempo degli antichi romani questo legume era piuttosto famoso ed era uso regalarne una sacca, chiamata scarsella, alle persone amate in quanto, per la forma, ricordavano molto delle monete. E l’augurio era che ogni lenticchia si convertisse in denaro. Le lenticchie sono tra i legumi più antichi. Pare fossero coltivate già nel 7000 A.C. da alcune popolazioni asiatiche e, importate nel bacino del mar mediterraneo, furono in seguito usate per produrre pane ed addirittura dolci. Ricche di fibre, fosforo, vitamine e potassio sono tra i sostituti più validi per chi, al giorno d’oggi, sceglie di seguire una dieta vegetariana in quanto le loro molte proprietà le rendono un validissimo sostituto della carne. Ma, a parte tutta la storia o i benefici che possono apportare alla nostra salute, non dimentichiamo di preparare un piatto a base di lenticchie e mangiarne un po’ nella notte di San Silvestro, per conservare intatta una tradizione millenaria. La tradizione vuole che mangiare lenticchie e cotechino prima della mezzanotte sia di buon augurio per l’anno nuovo.
Conservare i cibi…in modo ecologico
I materiali plastici sono un problema per l’ecosistema. Inquinano i mari, danneggiano finiscono persino nel nostro organismo secondo un indagine del WWF ingeriamo una carta di credito a settimana. Questo è un idea dei motivi per cui dobbiamo puntare ad un mondo di attenzioni e cambiare le scelte quotidiane è un primo passo verso questa direzione. Il concetto di usa e getta è all’antitesi dell’ecologia, specialmente quando si parla di oggetti di plastica, ma purtroppo in cucina è un ‘fenomeno’ resistente ancora siamo lontani dal concetto di usa e riusa, ovvero di plastiche che non impattano nell’eco sistema perché a fine del loro uso se fatto correttamente non hanno abbattuto alberi ne usato energia per la loro conversione. In molte case ad esempio pellicole e sacchetti continuano a popolare i ripiani del frigorifero e della dispensa. Ecco alcune alternative alla plastica per conservare i cibi, a beneficio dell’ambiente . I barattoli di vetro ad esempio in cui si vendono le verdure sott’aceto e sott’olio, alcuni tipi di yogurt, salse di pomodoro, una volta svuotati e adeguatamente lavati si rivelano utilissimi contenitori. Sono perfetti per chiudere ermeticamente avanzi di cibo, brodo, cipolle tagliate a metà, formaggi iniziati, trattenendo gli odori e garantendo un eccellente conservazione Fogli di cera d’api. Si stanno facendo largo da un po’ di tempo, e hanno tutte le carte in regola per diventare l’ alternativa alla pellicola. I fogli di cera d’api sono degli involucri in tessuto rivestiti di cera d’api, che si avvolgono direttamente sui cibi pane, frutta, verdura, alimenti cotti oppure sui loro contenitori la cera li fa aderire alle superfici, mantiene l’umidità dell’alimento, garantisce impermeabilità. Si possono lavare e riutilizzare, sono ecologici, igienici, non alterano i sapori e non rilasciano alcuna sostanza tossica.
L’olio d’oliva usi diversi
L’olio d’oliva è usato principalmente in cucina, ma è talmente prezioso da poter essere impiegato in molti altri contesti quotidiani. Vi consigliamo questi utilizzi alternativi, non ne resterete delusi: Per struccarvi in tutta dolcezza e per curare le pelli secche, usate l’olio d’oliva. Preparate un olio struccante mescolando olio di oliva ed olio di ricino e struccatevi. La vostra pelle sarà ancora più liscia. Le vostre labbra sono secche o screpolate? Nutritele con dell’olio d’oliva più volte al giorno. Ritorneranno lisce e morbide! Avete le mani secche e piene di cuticole fastidiose? Spalmatevi qualche goccia di olio d’oliva sulle mani, massaggiando bene per far penetrare ed assorbire in profondità l’olio. L’olio d’oliva è super idratante le ammorbidirà. Per far brillare le vostre scarpe in pelle, prendete un panno pulito in microfibra, bagnatelo con qualche goccia di olio d’oliva e sfregate le scarpe. Questo impedirà alla polvere di attaccarsi dunque le manterrà pulite più a lungo; inoltre le vostre scarpe brilleranno come se le aveste acquistate il giorno prima. Avete finito la schiuma da barba? L’olio d’oliva viene in vostro aiuto! Stendete bene un po’ di olio sul viso, come d’abitudine. Vi consentirà di rasarvi evitando i micro taglietti e inoltre la vostra pelle sarà reidratata.
Insalate veloci
Leggere, veloci da preparare, colorate, sfiziose e gustose: sono le insalate con la frutta. Mele, fragole, arance, mirtilli ma anche frutti esotici avocado e mango si mischiano a fresca verdura e a quadretti di formaggio e frutta secca per creare piatti che soddisfano davvero tutti i 5 sensi. Ecco due ricette sfiziose Spellate 1 mango maturo e tagliatelo a fettine. Versatelo in un ciotola, mescolatelo con 100 g di spinacini e suddividetelo nei piatti. Unite 400 g di polpa di tacchino,cotta alla griglia e tagliata a listarelle. Mescolate 100 g di yogurt greco con 1 cucchiaio di senape rustica e 1 di olio extravergine, poi irrorate i piatti con la salsina. Oppure Tagliate a julienne molto sottile le carote e il sedano, dopo averli lavati, sbucciati e asciugati. Eliminate il picciolo alle fragole e affettale. Poi tagliuzzate anche le pesche noce che avete pulito e asciugato. Disponete nei piatti un letto di insalatina mista E aggiungete i bastoncini di verdure alternati alle fettine di fragole e pesche noce. Condite questa fresca insalata con un’emulsione di sale, pepe, aceto balsamico e olio. Lasciate insaporire 2 minuti e buon appetito!
L’acquafaba
L’acqua ricavata dalla bollitura dei legumi secchi che si comprano o che si cuociono è ricca di sostanze nutrienti, quindi disfarsi di una sostanza del genere è un vero e proprio peccato! Questa sostanza è molto adoperata dei vegani sia per le sue proprietà nutrienti, sia perchè può tranquillamente sostituire gli albumi in cucina. E’ risaputo che i vegani non mangiano carne e derivati, l’albume è un derivato che proviene dall’uovo. Se si va a montare l’acqua, proprio come si fa con l’albume d’uovo, questa diventa come neve! Scolate il liquido contenuto in una confezione di piselli o fagioli, mettetelo in un insalatiera e montatelo con le fruste elettriche. In base alla densità e corposità che si vuole ottenere bisogna montare l’acquafaba dai 4 ai 15 minuti. Aggiungere dello zucchero per garantire al composto una consistenza densa e corposa. Gli albumi montati a neve vengono utilizzati per la preparazione di una miriade di dolci, la stessa cosa si può fare con l’acquafaba montata, ma non solo! E’ possibile utilizzare l’acqua dei legumi in scatola anche per preparare cibi salati, come ad esempio una maionese vegana alternativa. Basta dare sfogo alla vostra creatività e fantasia per capire come riutilizzare la montatura a neve di questo ingrediente di scarto.
Un goccio di vino
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