Il salmone affumicato un aiuto in cucina

Poche e semplici mosse e sfiziosi crostini al salmone affumicato sono pronti per essere serviti ai vostri ospiti come aperitivo o antipasto finger food. Dischetti di pane nero dorato in forno accolgono una farcitura di cremoso formaggio aromatizzato al finocchietto e scorza di limone e fettine di profumato salmone affumicato. Il risultato? Un piccolo capolavoro per far bella figura, con poco.Il salmone affumicato è uno degli alimenti che meglio si presta, grazie alla sua consistenza morbida ma compatta, alla creatività in cucina. Qualche suggerimento per usarlo in modo originale nelle vostre ricette? Tagliate a forma di stella delle fette di pane morbido, passatele su una piastra per arrostirle su entrambi i lati e tagliate magari anche con una formina una fetta di salmone affumicato. Spalmate la fetta di pane con del burro morbido, adagiatevi sopra il salmone e sistematelo nel piatto da portata guarnito con 1 cucchiaino di caviale nero. Oppure realizzate degli involtini di salmone ripieni di formaggio morbido, ad esempio ricotta o caprino, chiudeteli con uno stuzzicadenti e sistemateli in un vassoio lungo e stretto con riccioli di insalata verde, una manciata di prezzemolo e pomodorini a colorare il piatto. Le possibilità sono infinite, largo alle idee!

Idee per una cena sfiziosa

Per una cena sfiziosa con degli amici preferite presentare degli antipasti di terra, magari a base di salumi e formaggi italiani? Nessun problema, potete preparare un tagliere di legno rotondo sistemando, a partire dal bordo, prima le fette di prosciutto crudo, magari arrotolate, poi quelle di salame, di prosciutto cotto e così via, alternando i colori e sistemando verso il centro le fette più piccole ad esempio quelle di salamino. Potete alternare salumi e formaggi sullo stesso grande piatto, terminando al centro con una o più ciotoline di miele e marmellate circondate da mozzarelline di bufala e pomodorini per dare colore, o potete creare piatti diversi per le varie pietanze, ad esempio uno con dei semplici involtini di prosciutto crudo, uno con degli sfiziosi spiedini in cui alternare tocchetti di salame, o mortadella olive verdi e pezzi di formaggio, e così via. Cercate sempre di unire nello stesso piatto un salume, un formaggio e della verdura basta anche una spolverizzata di erba cipollina e il gioco è fatto!

I cestini di parmigiano

I cestini di Parmigiano sono dei piccoli contenitori decorativi e buonissimi da mangiare. Conferiscono anche al piatto più semplice una nota speciale e la soddisfazione di poter mangiare sia il contenuto sia il contenitore. Realizzare i cestini di Parmigiano è molto semplice e rapido: sono necessarie solo un pizzico di pazienza e precisione. Vediamo insieme come ottenere dei cestini di Parmigiano belli e soprattutto buoni! Cosa vi serve: una padella antiaderente 18 cm circa di diametro, 4/5 cucchiai di Parmigiano grattugiato per ogni cestino, 1 cucchiaio di olio extra vergine, una ciotolina.Ungete la padella con l’olio. Fate scaldare la padella per 30 secondi e poi distribuite in modo uniforme sul fondo 4/5 cucchiai di formaggio Parmigiano grattugiato, livellando bene e coprendo eventuali “buchi”. Lasciate sciogliere e dorare il formaggio per un paio di minuti a fuoco basso. Con una spatola iniziate a sollevare delicatamente i bordi. Quando il formaggio sarà ben dorato e compatto, giratelo con delicatezza sull’altro lato e fare cuocere un altro minuto. Spegnete il fuoco e ponete il formaggio sulla ciotola rovesciata, sagomandolo leggermente per dargli la forma di un contenitore. Lasciatelo raffreddare per un paio di minuti e, quando sarà ben rassodato, raddrizzatelo. Riempitelo con risotto, pasta fredda o calda oppure insalate a vostro piacimento

Curiosità nelle cose di tutti i giorni

Non ce ne accorgiamo, eppure gli oggetti che affollano la nostra quotidianità nascondono vicende particolari, a volte divertenti, curiosità che quasi nessuno conosce. Siamo così abituati ad averli sotto gli occhi che non ci viene in mente di osservarli da una prospettiva diversa, come cose dotate di storie interessanti, degne di essere raccontate. Benedict le Vay, è un vero e proprio “segugio” quando si tratta di ritrovare le curiosità che poi ci fanno esclamare: «Non l’avrei mai detto!» Oppure: «Non ci ho mai pensato». Eccone alcune. Chi sapeva, ad esempio, che passare il filo interdentale tra i denti aiuta a prevenire gli attacchi di cuore? E che i campeggiatori in Cornovaglia sono tenuti svegli dallo “scricchiolio dei cavolfiori” i vegetali produrrebbero un specie di cigolio, quando giungono all’apice della stagione?Lo sapevate, che non si può spezzare in due uno spaghetto uno spaghetto soltanto, non una manciata? Le onde d’urto provocate dalla pressione della nostra mano, infatti, lo spezzano sempre in tre pezzi. E ancora: c’è una lampadina che non è mai stata spenta ed è accesa da 114 anni. Si trova in una stazione dei pompieri in Califoria, a Livermore .Non solo aggeggi elettrici e grandi personaggi, anche il cibo ci riserva delle grandi sorprese. L’avocado deve il suo nome a una parola azteca che significa “testicolo”, i limoni, così aspri, contengono più zucchero delle fragole, mentre le patate crude hanno più vitamina C delle arance. Il formaggio stilton, invece, un prodotto locale di alcune contee inglesi, non è stato mai prodotto a Stilton. È stato creato a Melton Mowbray, nella contea di Leicester, e a Stilton può essere soltanto venduto. Esiste infatti una legge europea che regolamenta la produzione del formaggio, per garantirne la genuinità. Non sono stati adeguatamente protetti, invece, i biscottini della fortuna. Ah, quelli cinesi, direte voi. Sì, ma no. Non sono stati inventati dai cinesi, ma da un singolo locale cinese in California, nel 1849. Quando furono importati per la prima volta in Cina, negli anni Novanta, furono presentati come i “veri biscotti della fortuna americani”.

Cibi e bevande fermentati

Nel 2018 andranno molto di moda i cibi e le bevande fermentate. Sostenibili, economici e salutari. Ma dai sapori, aspetto e consistenze molto diverse dalle nostre abitudini alimentari. Avete mai sentito parlare del Kimchi? E’ un piatto tradizionale coreano vecchio di 3.000 anni, fatto di verdure che vengono fatte fermentate per almeno una settimana insieme a spezie varie, pesce e peperoncino.Il Kefir? E’ una bevanda ricca di fermenti lattici ottenuta dalla fermentazione del latte. Contiene circa l’1% di acido lattico, ha un gusto fresco ed è molto nutriente. Originario del Caucaso, è tuttora molto popolare nell’ex Unione Sovietica. A seconda delle diverse modalità di fermentazione, il Kefir può avere un piccolo contenuto di alcol dovuto ai processi fermentativi dei lieviti. E che dire del Natto? E’ un alimento tradizionale giapponese prodotto tramite la fermentazione dei fagioli di soia. Viene abitualmente consumato abbinato a riso e salsa di soia e senape. È un alimento ricco di proteine e di vitamina B12 e di vitamina K2. Ha un sapore decisamente troppo forte, ma troverà spazio nelle abitudini alimentari occidentali, per via delle insuperabili proprietà anti-colesterolo. Insomma, una gastro-medicina!Questi i trend del 2018. Che dite? Che vi è passata la voglia di aver cambiato anno? Suvvia, non fate così! Dopo tutto, fino a qualche tempo fa, i vegani venivano percepiti come pericolosi seguaci di chissà quale setta! Il cibo etnico veniva scambiato per cibo di scarso valore, poi venne indicato che le italianissime “fettuccine” erano considerate cibo etnico da un abitante del nord Europa! C’era anche stato qualcuno che aveva fatto confusione tra avocado e avvocato. Ma questo, è un altro discorso!

Mangiare avocado fa dimagrire?

Negli ultimi anni mangiare avocado è diventato molto di moda. Peccato siano molto costosi, ma se vi dicessimo che potreste ricevere uno stipendio per assaggiarli ? L’avocado è stato più volte definito il “frutto dei millennials”. Ogni persona di massimo trent’anni che si rispetti non è nessuno se non apprezza il guacamole o se non mette la polpa di avocado nell’insalata. Il frutto viene messo anche dentro al sushi altro cibo molto in voga tra i ragazzi nei panini, nelle zuppe e nei dolci. Di avocado è pieno Instagram, Pinterest, Tumblr e Facebook: gli manca solo l’account ufficiale. In che modo mai c’è stato questo boom di questo alimento? Non si sa bene: certamente è molto buono, sicuramente fa bene, sicuramente però costa anche tantissimo. Tanto che un multimilionario ha addirittura detto che il motivo per cui i millennials non riescono a comprarsi una casa è per il loro smodato consumo di avocado. Sebbene l’avocado sia un frutto, è un alimento molto grasso. Alcuni scienziati però, pensano che il suo consumo possa far ridurre la massa grassa. Quattro università americane hanno deciso quindi di selezionare un gruppo di persone inclini a mangiare avocado per vedere cosa accade al corpo umano quando questo frutto viene mangiato usualmente. Il campione può scegliere se mangiare un avocado al giorno per sei mesi o due avocado al mese per lo stesso periodo di tempo. La ricompensa è di trecento dollari e ventiquattro avocado. Speriamo che i ricercatori riescano a dimostrare che l’avocado ha proprietà dimagranti, altrimenti ai partecipanti toccherà spendere i trecento euro per pagare un nutrizionista e una palestra una volta finito l’esperimento. Qualche dubbio però viene, dato che la ricerca è stata finanziata da Hass Avocado Board, un “gruppo di promozione dell’agricoltura” il cui scopo è “promuovere il consumo di Hass Avocados negli Stati Uniti”. Insomma, se non potete stare senza il guacamole questo potrebbe essere il lavoro che fa per voi. Basta mettere in conto un aumento della morbidezza durante i mesi invernali ed è fatta.

 

 

Paese che vai espresso che trovi..ecco alcune curiosità

Sappiamo che il caffè arrivò in Italia verso la fine del 500 e la prima bottega del caffè aprì a Venezia: da allora il caffè è entrato nella dieta occidentale, regalando all’Italia un primato nella diffusione e nella preparazione dell’espresso: siamo il secondo importatore al mondo e il secondo consumatore di caffè. Ma come è accaduto per la pizza, una volta preso il largo, il caffè ha perso le sue caratteristiche tipicamente italiane ed è diventato la base di bevande, che poco incontrano il nostro gusto. Per esempio… Caffè al carbone Un caffè servito con un bel pezzo di carbone fumante? Il Kopi Joss non è una novità: è stato inventato dal titolare di un bar di Jakarta negli anni ’60.Come la maggior parte del caffè da queste parti si prepara con una polvere di caffè e alcune cucchiaiate di zucchero a cui viene aggiunta acqua da un bollitore, seguita da un pezzo ardente di carbone preso da una stufa. Il motivo? Sembra che faccia digerire…Avolatte. “ultima moda hipster”, l’Avolatte è un caffè con latte servito in un guscio di avocado. È un’invenzione dei barman del Truman Cafè di Melbourne Ma i social e Instagram gli hanno regalato un quarto d’ora di celebrità in tutto il mondo. Asskicker. Ammettiamolo: per alcuni è impossibile svegliarsi senza un caffè. E c’è chi per raddoppiare la dose di caffeina lo prende doppio. Ma per provare un caffè esplosivo bisogna andare fino a Christies Beach, in Australia, al Viscous Cafe. Qui il piatto forte è l’Asskicker letteralmente “che ti dà un calcio nel sedere”, che secondo il suo inventore contiene 60 volte la quantità di caffeina di un espresso.

Lucuma l’oro degli Inca

La Lucuma è un super food che protegge il cuore, rigenera la pelle, rafforza gli occhi e contrasta l’infiammazione, ed è la migliore alternativa a tutti i dolcificanti in commercio dato il suo basso indice glicemico e la ricchezza di vitamine ed oligoelementi. Usata fin dall’antichità in Sud America per le sue proprietà medicinali, considerata simbolo di fertilità e eccedenza per il popolo Inca, la Lucuma è ricchissima di beta-carotene, ferro, zinco, vitamine del gruppo B, calcio, proteine e recenti ricerche scientifiche dimostrano enormi effetti benefici per la salute tanto che si è cercato di brevettarla così da poterla vendere a caro prezzo. Il frutto di questi alberi è simile ad un avocado come forma: all’esterno una scorza dura e verde che copre la dolce polpa interna, che a sua volta avvolge 4/6 semi dai quali si ricava un olio favoloso. La polpa è di colore giallo ed ha una struttura che per impasto ricorda quella di un tuorlo d’uovo cotto. Molte persone dicono che il gusto della Lucuma sia un accordo tra la dolcezza dello sciroppo d’acero, la patata dolce e la polpa della zucca. Dalla polpa essiccata si ottiene la famosa polvere, per gelati o come alternativa allo zucchero in tutte le preparazioni di pasticceria. Il suo gusto delicato esalta la maggior parte degli alimenti senza comprometterne il sapore. Può essere aggiunta al caffè, tisana, dolci fatti in casa, ecc. La texture della polvere di Lucuma è simile a quella dello zucchero semolato, il gusto è simile allo zucchero di canna, con note morbide e fruttate che ricordano il caramello e la vaniglia

Frullati,centrifugati, estratti

Verdi, buoni, nutrienti e super carichi di vitamine. Frullati, centrifugati e succhi, possono sostituire il pasto, valere come spuntino, o come carica mattutina. Purché siano…verdi ! Frutta e verdura… green! Parola d’ordine green, non solo come filosofia di vita, ma a tavola e nel bicchiere. Prendete vegetali color smeraldo o lime e combinateli in un concentrato di vitamine e sali minerali incredibile. Mixando il 60% di frutta e il 40% di verdura per non avere una bevanda dal troppo sapore di ortaggio, si ottengono concentrati, frullati e succhi preziosi per il nostro organismo, soprattutto ora che le temperature sono particolarmente fredde e umide.Vediamo qualche  differenza, tra frullato e concentrato, succo estratto. Ecco, occorre fare chiarezza per capire meglio come “agiscono” i tre procedimenti di preparazione, quali sono gli ingredienti e quando è meglio bere uno smoothie piuttosto che un centrifugato.Centrifugato. Lo fa ricordare la parola stessa: il centrifugato si prepara con una centrifuga, elettrodomestico simile ad un frullatore, dotato di una lama sottile circolare che girando ad elevatissime velocità tritura la frutta e la verdura per poi spingere la poltiglia verso un setaccio a fori piccoli che fa filtrare il succo e parte della polpa trattenendo gli scarti. Generando calore e incamerando aria nel prodotto, si favorisce una più rapida ossidazione del succo e la degradazione di alcuni enzimi e vitamine. Trattenendo molto scarto costituito però da sali minerali e fibre, si ha uno spreco nutrizionale in più. Inoltre, ricordate che le verdure a foglia verde racchiudono molte fibre, ma poco succo, quindi non sono molto adatte. Quando? Spuntino spezza fame.Frullato. Frutta e verdura vengono messe in un bicchiere recipiente insieme a del liquido acqua, latte, latte vegetale, succo di mela, succo d’arancia, dove poi una doppia lama ad immersione sbriciola girando ad elevata velocità. In questo caso la polpa viene totalmente trattenuta nel prodotto finale. Il frullato è sicuramente più saziante per due motivi. In primo luogo l’aggiunta di latte, vaccino o vegetale che sia, rende il prodotto più ricco di grassi e proteine. In secondo luogo contiene tutta la polpa e le fibre che sono state spezzettate. L’unico in cui si possono usare frutti e ortaggi poco acquosi come frutti poco acquosi spinaci, avocado o fichi che hanno una resa bassissima con gli altri sistemi. Quando? Dopo la palestra o in sostituzione  del pasto.Succo o estratto. L’estrattore invece al posto della lama circolare ha una coclea che non spezza il cibo ma lo mastica e lo spreme, ricavandone il succo. In questo caso la polpa viene quasi completamente trattenuta ed eliminata come scarto. L’estrattore lavora a basso numero di giri e quindi non riscalda il prodotto evitandone la rapida ossidazione. L’assenza di polpa e fibre insolubili rende prontamente e del tutto assimilabili i nutrienti. Inoltre è adatto a tirare fuori il succo dalla verdura a foglia e anche dai semi consentendo la preparazione di molti latti vegetali come quello di mandorle. Il succo fresco contiene la parte solubile delle fibre, risultando essere un validissimo aiuto per il benessere dell’intestino. Inoltre permette di utilizzare anche la buccia degli agrumi, ricca di preziosi oli essenziali. Quando? Ogni giorno per iniziare bene la giornata.