L’atteggiamento più funzionale

Giornate caldissime, la tua partner torna a casa dal lavoro stanca e nervosa, e comincia a lamentarsi per un litigio avuto in ufficio con il capo. Ecco una tipica situazione quotidiana che, se non gestita efficacemente, può dare avvio a inquietudini all’interno della relazione a due, John Gray autore del libro,  “Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere” sostiene che molti dei conflitti di coppia derivano dall’inesatta convinzione che i nostri partner siano simili a noi, che provengano cioè dal nostro stesso pianeta. Invece, uomini e donne pensano, sentono, si comportano e vivono in modi diversi. Conoscere le differenze tra i due sessi può dunque aiutare ad evitare molti conflitti inutili. Ad esempio, quando una donna parla delle proprie difficoltà, l’uomo tende ad ascoltarla quel tanto che basta per offrire una soluzione che secondo lui può farla stare meglio, l’uomo potrebbe cedere alla tentazione naturale di assumere un atteggiamento risolutivo, ad esempio dicendo alla partner frasi come “dovresti licenziarti e cercare un posto di lavoro dove sei stimata”. Dall’altra parte, per le donne, parlare dei propri problemi ha l’obiettivo di esprimere i propri sentimenti e avere comprensione; ricevere una soluzione le fa solo sentire non ascoltate e non validate nelle loro emozioni. Un atteggiamento paziente, in cui l’uomo si limita ad ascoltare con complicità la convivente, magari dicendo una frase come “devi avere proprio avuto una giornata faticosa…” è dunque il più efficace in questi casi.

Sarà vero amore?

Avete conosciuto un tipo carino al mare o in vacanza e volete sapere se è un flirt estivo oppure amore? La cosa più razionale sarebbe parlarne con lui e capire che ne pensa e cosa vuole in questo attimo della sua vita, ma se non volete apparire assillanti o esagerate potete capirlo da sole. Ogni storia inizia come un flirt, ci si incontra, si sta bene insieme e nasce qualcosa che può durare, così’ come può finire nell’arco di una notte, di un weekend o di una settimana. Per capire se si tratta solo di un flirt dovete prima di tutto analizzare i suoi atteggiamenti e quello che fa, se le smancerie sono sincere o se sono solo un modo efficace per fare sesso. Potrebbe stare ore solo a baciarvi o fare il bagno al mare o se vuole sempre andare subito al sodo? La passione ci sta ed è bellissimo essere investiti, ma se vi concentrate un pochino riuscirete a cogliere qualche differenza tra i due atteggiamenti. Un’altra cosa a cui prestare attenzione è se vi da appuntamenti giorno per giorno o se pianifica per i giorni successivi, se di impegna il pomeriggio per la sera, magari si sta guardando intorno, se invece fa programmi gli piacete voi perché siete voi. I flirt vanno inquadrati come flirt solo così sono divertenti e piacevoli, perché se uno pensa già a tutto quello che verrà dopo, alle vacanze di Natale e ai weekend da qui all’eternità è la fine, si vive tutto male e ci si rovina anche quello che di bello potrebbe esserci. Non pensate che siano solo gli uomini a cercare dei flirt, anche le donne sono così, si divertono con i tipi da spiaggia e poi magari hanno il fidanzato con giacca e cravatta che le aspetta a casa.Prendete i segnali, provare a buttare giù qualche proposta per il mese o le settimane seguenti, se il partner diventa bianco, accampa scuse e cambia argomento alla velocità della luce, è un flirt e nient’altro, valutate voi se è quello che volete o no.

 

I diritti emotivi di chi ama

Le relazioni sentimentali sono le più complesse tra tutte le relazioni umane. Sono difficili perché prevedono una quantità smisurata di tempo da passare insieme. E non del tempo qualunque, proprio il tempo libero, quello senza regole. Sono difficili perché non godono di ordinamenti prestabiliti, non c’è un capo e un dipendente, sono tutti alla pari. E allora come si stabilisce chi decide? Sono difficili perché ci coinvolgono emotivamente. Se una relazione sentimentale va male non possiamo fregarcene e far finta di niente. Sono difficoltosi perché dipendono da chi sono i due attori in gioco. Ma siccome siamo tutti diversi non puoi giocare la tua storia d’amore con le stesse regole che hai appreso dai tuoi genitori, devi inventarne di nuove. Chi ama deve sempre tenere a mente alcuni diritti irrinunciabili del suo amore. Vediamone alcuni . Hai il diritto di non imbarazzarti mai di quello che sei né di quello che provi Hai il diritto di sentirti  protetto con la persona amata Hai il diritto far valere le tue necessità, mettendo dei paletti al atteggiamento di chi ti ama e non perdendo di vista i tuoi obiettivi Hai il diritto di avere una vita fuori dal rapporto che rispetti tutti i diritti di chi ami e di cui lui sia lealmente solo un  cosciente spettatore. Hai il diritto ad avere delle opinioni diverse da quelle del tuo partner  Hai il diritto di chiedere aiuto al tuo partner, più aiuto di quanto chiederesti a qualunque altra persona. Hai il diritto di non dare spiegazioni per il tuo umore quando questo non dipende da chi ami Hai il diritto di sostenere di farti sentire speciale, perché solo il tuo partner sa per quale motivo lo sei! Hai il diritto di litigare per esprimere la rabbia e poi fare pace per gustare un abbraccio. Hai il diritto di decidere se passare il tempo libero con il tuo partner o da sola Hai il diritto di cambiare idea su qualcosa che avevi comunicato a chi ami Hai il diritto ad avere paura che i momenti belli finiscano senza lasciarti però sopraffare Hai il diritto alla gelosia, ma solo se comprendi che è una cosa tua e che il tuo partner non può risolverla Hai il diritto di desiderare che qualcosa del tuo partner cambi, ma devi anche sapere che potrebbe restare così. Hai insomma il diritto di vivere la tua storia nel miglior modo possibile dividendo e condividendo purché colmi ogni giorno il tuo cuore di vero amore

Conservare cose inutili

Hai l’abitudine di accumulare oggetti inutili, credendo che un giorno, chi sa quando, ne avrai bisogno? Hai l’abitudine di accumulare soldi, solo per non spenderli perché pensi che nel futuro potranno mancarti? Hai l’abitudine di conservare vestiti, scarpe, mobili, utensili domestici ed altre cose della casa che già non usi da fa molto tempo? E dentro di te…?Hai l’abitudine di conservare rimproveri, risentimenti, tristezze, paure ed altro? Non farlo, vai contro la tua crescita. E’ necessario che lasci uno spazio, un vuoto, affinché cose nuove arrivino alla tua vita. È necessario che ti disfi di tutte le cose inutili che sono in te e nella tua vita affinché la prosperità arrivi. La forza di questo vuoto è quella che assorbirà ed attrarrà tutto quello che desideri. Finché stai, materialmente o emozionalmente, caricando sentimenti vecchi ed inutili non avrai spazio per nuove opportunità. I beni devono circolare… Pulisci i cassetti, gli armadi, la stanza di arnesi, il garage Dà quello che non usi più. L’atteggiamento di conservare un mucchio di cose inutili incatena la tua vita. Non sono gli oggetti conservati quelli che stagnano la tua vita. Bensì il significato dell’atteggiamento di conservare. Quando si conserva, si considera la possibilità di mancanza, di carenza. Si crede che domani potrà mancare, e che non avrai maniera di coprire quelle necessità. Con quell’idea, stai inviando due messaggi, al tuo cervello e alla tua vita: che non ti fidi del domani e pensi che il nuovo e il migliore non sono per te. Per questo motivo ti senti bene conservando cose vecchie ed inutili. Lascia entrare l’ attuale in casa tua e  dentro te stesso.

La gelosia

La gelosia, secondo William Shakespeare è un mostro dagli occhi verdi che schernisce il cibo di cui si nutre. Questo cibo è il cuore e l’anima di chi ne soffre: il geloso è letteralmente accecato da questo sentimento complesso e contorto, fatto insieme di amore, rabbia, smarrimento, invidia e insicurezza. Un mix potente e a volte micidiale, capace di avvelenare i pensieri e perfino di scatenare impulsi violenti dall’esito tragico, come la cronaca di questi ultimi anni riporta con drammatica cadenza. Eppure, per non cedere, si può fare molto, anche se non si tratta di strategie e breve termine. Impariamo a conoscerla. La gelosia è un impulso profondo che nasce dal dolore, dalla collera e dal senso di delusione che proviamo quando scopriamo o sospettiamo che l’oggetto dei nostri desideri prova attrazione per un altro anziché per noi. E’ un sentimento poco allettante, per il quale spesso ci si sente in colpa, specie se ci spinge ad azioni che non tollereremmo se venissero compiute nei nostri confronti, ad esempio spiare il contenuto dei messaggi di posta elettronico o del cellulare. E’ però un sentimento universale, che abbiamo provato tutti nella vita, anche da bambini, come ben dimostra la rivalità tra fratellini.Come combatterla La prima e più semplice è la fiducia. Dobbiamo imparare a fidarci dell’altro, almeno fino al momento in cui non abbiamo prove certe, o almeno indizi molto evidenti, della bugia. Questo significa, innanzi tutto, non andare a ficcare il naso nella sfera privata dell’altro, al di là di quanto non siamo stati invitati espressamente a fare. Come scrisse il letterato Karl Krauss “la gelosia è un abbaiare di cani che attira i ladri”. Insomma, attenzione potrebbe proprio essere la nostra intromissione indebita a far scattare la molla del tradimento.

Pensare positivo

Il pensiero positivo porta in sè un potere che nell’ uomo è di fondamentale importanza sotto tutti gli aspetti della propria vita. Il primo passo che esso può fare per essere positivo lo deve fare verso se stesso. L’atteggiamento sbagliato che abbiamo con noi stessi immancabilmente lo riversiamo anche sugli altri. La persona che ha poca stima di sè fa fatica ad essere positiva perché vede già il negativo anche solo guardandosi allo specchio, criticandosi, non accettandosi e questo la porta ad essere insoddisfatto con la tendenza ad eliminare totalmente o quasi, ogni aspetto buono o realmente positivo. A questo punto fatica a sentirsi sereno e ad apprezzare tutto ciò che ha di bello intorno perché si sente diverso e spesso in lui scattano pensieri di invidia e gelosia, sentimenti negativi con effetto devastante sulla propria persona e sugli altri. Ecco perché dobbiamo incoraggiare in noi l’atteggiamento positivo nei confronti di tutto e di tutti e guardarci dentro con occhi diversi; spesso aspetti di noi che crediamo difetti, in realtà possono nascondere delle qualità e se utilizzati nella giusta maniera ci portano a sentirci bene. Inoltre, nei confronti del prossimo vedere le qualità e gli aspetti buoni senza farsi traviare da tabù e senza essere prevenuti, ci rende migliori.Scrivete su un quaderno un elenco di tutte le vostre capacità e le vostre qualità facendo attenzione ad includere tanto le piccole quanto le grandi cose. Affiancate ad ognuna di esse una o più situazioni in cui le avete utilizzate per realizzare qualcosa o per risolvere una questione. Ricordatevi come vi siete sentiti in quelle occasioni, che tipo di emozioni avete provato e il senso di realizzazione e soddisfazione da cui siete stati pervasi. A questo punto ogni giorno, mattina e sera, per cinque minuti concentratevi su ciò che avete scritto fino a che questo stato mentale diventi parte della vostra normalità. Vi accorgerete che giorno dopo giorno il vostro atteggiamento inizierà a modificarsi e diventerete sempre più positivi. Pronti…via!

Scelte logiche o razionali?

Prendi sempre la decisione giusta? Oppure ti accorgi di aver operato le tue scelte sulla base di un impulso, senza averci pensato più di tanto, spinta più dall’emozione che dalla ragione? Tutto normale, non siamo quegli esseri super razionali Quando spendiamo troppo, se non resistiamo alle tentazioni, se ci facciamo prendere dall’entusiasmo o dalla paura, è a causa di meccanismi mentali ben precisi che nulla hanno a che fare con la razionalità. Quando decidiamo lo facciamo in base alle informazioni che abbiamo a disposizione o che andiamo a cercare Quello che succede più di consueto è che ci facciamo un’idea di qualcosa es: qual è il mobile  più bello, quale è il complemento d’arredo da comprare, il cioccolato non ingrassa, il fumo non fa male e poi siamo portati a leggere solo gli articoli o ad ascoltare i pareri che attestano la nostra intuizione, mentre ignoriamo le informazioni che ci dimostrano il contrario. Succede quando ci innamoriamo di una persona, di un’idea o di un progetto e operiamo delle scelte con la certezza che tutto andrà per il meglio. L’ottimismo è un atteggiamento di per sé positivo, ma i suoi eccessi ci portano a non valutare con obiettività. Lo stesso vale per l’eccesso di pessimismo. Succede, per esempio, che in un ambiente solitamente considerato conflittuale si tollerino prevaricazioni o atteggiamenti che non accetteremmo in un ambiente considerato invece più sicuro o pacifico. Ci avete mai pensato? In sostanza, siamo tutti portati a sovrastimare l’importanza delle informazioni che abbiamo, solo per il fatto di riuscire a ricordarle o perché ci hanno colpito sul piano emotivo. Di conseguenza, siccome le notizie rimangono più impresse nella memoria, siamo portati a prendere decisioni sulla base di scenari poco realistici. Per esempio, decidere di non fare il bagno per paura di essere attaccati dagli squali nei nostri mari è una scelta del tutto illogica, ma radicata in paure date di una serie di informazioni o di immagini spettacolari che per nulla rispecchiano la realtà.

Carpe Diem….vivi il presente

La frase Carpe Diem vi dice niente? Salita alla ribalta dopo il famoso film con Robin Williams “L’attimo fuggente “, l’espressione Carpe Diem ha origini remote, addirittura al tempo dei Romani. Il significato letterale di Carpe Diem è “cogli il giorno “, generalmente intesa come “cogli l’attimo”, Famoso per le sue Odi, il poeta Orazio voleva con i suoi scritti, lasciare il messaggio dell’importanza del vivere la nostra vita concentrati nel presente, senza preoccuparsi per un futuro impossibile da conoscere e da controllare. Con l’aumentare delle situazioni di stress, l’uomo moderno tende sempre di più a vivere uno stato di perenne insoddisfazione. Nemico storico il vivere in una situazione di stallo continua, gonfiando a dismisura la nostra testa di pensieri e ansie che proiettano il nostro io in una dimensione futura incerta. Da sempre, coloro che vivono sereni, con il cuore in pace, sono persone che invece di proiettare i loro bisogni in un futuro prossimo, si concentrano su quello che stanno facendo in quel preciso momento. Vivere nel presente è l’unica maniera che abbiamo per avere una vita serena, priva di ansie future e ricordi malinconici. Oltre a creare questo stato di malessere, vivere nel presente o nel futuro, fa sì che la nostra produttività, sia nel lavoro che nella vita privata ne risente. Concentrarsi sul presente ti ridurrà lo stato triste malinconico se invece rivolgerai il tuo sguardo indietro. Il passato, bello o brutto che sia, è immutabile. Inutile cercare di cambiare quello che non si può cambiare. Usa gli errori del passato in maniera costruttiva, dai una svolta alla tua vita iniziando a vivere con gioia. Impara ad apprezzare le piccole cose a condividere le gioie della vita ora non domani