“Dopo la pioggia viene il sereno, brilla in cielo l’arcobaleno” scriveva Gianni Rodari. Ma cos’è un arcobaleno? L’arcobaleno appare quando la luce bianca passa attraverso gocce d’acqua rimaste in sospeso. L’acqua ha una densità diversa da quella dell’aria e la luce viene rifratta in maniera diversa, creando lo spettro di colori dell’arcobaleno. Questo può accadere, ad esempio, vicino a una cascata oppure durante o dopo un temporale.L’arcobaleno non è realmente diviso in strisce. Si tratterebbe invece di una gamma di colori che si sviluppa in maniera continua. Pare sia il nostro cervello a vedere l’arcobaleno come un’unione di strisce colorate ma non è chiaro il meccanismo che ne sarebbe all’origine.Si dice che i colori dell’arcobaleno siano sette: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. Sembra però che la percezione di questi colori possa variare da persona a persona, e da cultura a cultura. Nel suo scritto “Meteorologia” Aristotele scrisse di tre colori: rosso, verde e blu. Dante, invece, nel Purgatorio parla di “sette liste”. Successivamente, Newton rapportò le note musicali ai colori dell’arcobaleno, che così diventarono sette. In realtà, non esiste un numero preciso di colori, perché ogni tonalità si fonde con quella precedente e successiva. Il numero dei colori è negli occhi di chi guarda. Una leggenda irlandese racconta che un folletto abbia nascosto una pentola d’oro dove l’arcobaleno tocca terra. Si dice anche che si possa esprimere un desiderio, se si riesce a vedere il punto in cui l’arco di colori raggiunge il suolo. Secondo la mitologia nordica, l’arcobaleno collega il mondo dei vivi a quello dei morti. Per i greci questo grande arco rappresentava, messaggera degli dei. Nella mitologia indiana l’arcobaleno viene chiamato Indradhanush, cioè arco di Indra, dio del fulmine e del tuono In questi Giorni l’arcobaleno è stato dipinto su un lenzuoli o su un fogli per sconfiggere la paura del Coronavirus e, al tempo stesso, cercare di far capire ai propri bimbi la complessità di quanto sta accadendo. È un tempo sospeso, questo, fra giorni che sembrano tutti uguali e l’attesa delle notizie. Che sia esposto ad un balcone in giardino o sul terrazzo per essere visibile anche all’esterno, o che lo si appenda in camera, a mo’ di incoraggiamento, l’arcobaleno è ormai su tutte le bacheche, su tutti i social, accompagnato dall’hashtag #andràtuttobene e #coloravirus.
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Non sopportare…… essi felice
Leggere di più aiuta sicuramente, tiene allenato il cervello ci accultura, ma molte sono le cose che fanno bene a noi stessi, sedersi fuori in giardino ad ammirare il paesaggio senza pensare alle erbacce da tagliare, trascorrere molto più tempo con la famiglia anziché al lavoro.Nella vita non dobbiamo sopportare ma dobbiamo goderci i bei momenti. Adesso tutti quei momenti provate a coglierli ed a ottenere piacere, Mangiate su piatti importanti, bevete su bicchieri splendenti,non aspettando l’occasione o l’evento importante fatelo tutti i giorni. Siate contenti anche quando spendete qualche soldo, siate orgogliosi, siate felici anche quando il vostro lavandino risplende dopo che lo avete accuratamente lavato, e non conservate i vostri profumi preferiti per le occasioni speciali, usateli anche quando andate a fare la spesa.Le parole “prima o poi” e “allora” cancellatele Ricordate che tutto deve essere ascoltato, visto e toccato proprio ora e non domani o chissà quando. Ogni giorno chiamate i vostri amici e i vostri figli, godetevi ogni singolo momento che condividete con loro .Fermatevi e rendetevi conto di quanta bellezza avete intorno Ogni giorno quando aprite gli occhi, ditevi che questo giorno sarà speciale..la vita non può essere una continua festa ma finché siamo qui finché siamo vivi dobbiamo ballare anche sotto la pioggia.
Giornate di sole per migliorare l’umore
Un quotidiano britannico riporta uno studio per cui una giornata di sole è un ottimo rimedio contro la depressione: il sole che brilla e l’arcobaleno dopo la pioggia regala una sensazione immediata di benessere, mentre per il mal tempo è il contrario. Ovviamente non stiamo parlando di un vero e proprio effetto terapeutico: una giornata di sole fa bene all’umore come può far bene una giornata lavorativa buona, un caffè con degli amici, cose così. E’ anche vero però che uno studio sulle persone depresse ha stabilito che quelle la cui depressione era anche un fatto stagionale, consideravano Gennaio, Febbraio e Marrzo come i mesi più deprimenti dell’anno, visto che ancora possiamo godere di splendide giornate di sole e cieli azzurri nel week end approfittiamone per ritornare al mare che ha un gran fascino anche d’inverno, o in montagna per fare delle lunghe passeggiate, magari accompagnati da un cestino in cerca di funghi e castagne, ritorneremo sicuramente rilassati e sereni
Come conservare la frutta fresca
Nell’acquisto della frutta è importante tenere conto la stagionalità, preferendo i frutti di stagione. Piuttosto che acquistare frutta maturata in modo artificiale o trasportata per migliaia di km è preferibile surgelare la frutta fresca prodotta localmente per poi consumarla successivamente. In questo modo si mantengono inalterati i valori nutritivi. Nel caso dei frutti di bosco, per eliminare la formazione di muffe e prolungare la conservazione, devono essere lavati in acqua calda. Le banane si conservano meglio nel frigorifero. Per farle maturare prima, basta lasciarle accanto ad un’altra banana matura o ad una mela. Mantenete l’ ananas fresco più a lungo, tagliando la parte superiore e riponendolo poi a testa in giù. Questo aiuta a ridistribuire gli zuccheri in tutto il frutto e mantiene il gusto tropicale fresco più a lungo.Non lavate l’ uva fino a quando avete intenzione di mangiarla: l’umidità in eccesso incoraggerebbe la crescita di muffe. Allungate la vita di arance, mandarini, limoni e lime tenendoli in frigo. Questi durerebbero anche più di una settimana se conservati in un luogo fresco e buio, lontano dalla luce solare diretta. Oggi abbiamo capito come riconoscere e conservare la frutta fresca ma ricordate che la priorità resta sempre la scelta del venditore che deve essere rigorosamente di fiducia.
Come riconoscere la frutta fresca
Al supermercato o dal fruttivendolo è impossibile resistere alla tentazione dei colori sgargianti e del profumo dolce della frutta. Spesso ci si trova a fare scorte di queste delizie. Il problema è che molte volte è difficile che la frutta duri a lungo, soprattutto se la acquistiamo non proprio fresca e ci si ritrova a dover buttare via alcuni prodotti che marciscono prima del tempo. Ecco alcuni consigli e segreti che permettono di riconoscere e conservare la frutta fresca nel miglior modo. Prima di tutto è indispensabile acquistare la frutta da commercianti di fiducia che siano in grado di garantire la freschezza del prodotto .E’ importante controllare sempre il tono della frutta: al tatto e alla vista la polpa deve essere soda e non devono essere presenti ammaccature o zone scure. Osservate bene il colore della buccia, potrete così rendervi conto se il frutto è abbastanza maturo oppure troppo acerbo. E’ possibile capire se si tratta di frutta fresca anche guardando le foglie.Le foglie, quindi, se presenti, devono essere verdi e lucenti. Non lasciatevi invece condizionare dalle dimensioni del frutto: il gusto ed il sapore della polpa non cambiano con l’aumento delle dimensioni.
Idee per la casa
In queste splendide giornate di sole dove tutto riprende a risvegliarsi dal sonno profondo dell’inverno, ecco alcune idee per rendere più accogliente la tua casa. Iniziamo dall’ingresso L’entrata e la porta di ingresso sono il biglietto da visita della casa. Ravvivali verniciando, se puoi, il portone di un colore caldo. Qualunque sia il colore scelto, polvere, ragnatele e sporco possono rendere tetro il più adorabile degli ingressi, combattili con la scopa. Puoi piantare, in una ciotola o in un vaso, che poi coprirai con un elegante porta vaso, un po’ di lavanda o del gelsomino rampicante a entrambi i lati della porta, un modo facile per donare un profumo avvolgente che darà il benvenuto a te e ai tuoi ospiti ogni volta che entrate. Dai un nuovo slancio ai libri Anche se le librerie sono indubbiamente belle, i libri potrebbero fare una bella figura anche in giro per casa. Per esempio sul tavolo del soggiorno: prova ad appoggiare in cima a qualche libro dalla copertina rigida un vaso di fiori, è un modo facile per trasformare i volumi in soprammobili. Oppure prendi delle cassette di legno di altezze e larghezze diverse fissale ala muro sopra al tuo letto, riempile di libri. Oppure mettile ai pedi del letto e aggiungi un plaid o un cuscino: avrai una panca da usare anche come spazio per la lettura. Personalizza i mobili Cerca di fare in modo che in ogni stanza della casa ci sia un mobile o un oggetto speciale per te, in questo modo renderai la casa più personale e più invitante per i tuoi cari. Che tu voglia personalizzare i mobili verniciandoli, oppure alternare pezzi d’epoca ereditati a acquisti moderni, oppure cambiare le maniglie degli sportelli… esprimere la propria personalità darà vita a un’atmosfera unica.
Creare con la frutta
La frutta, grazie ai suoi colori sgargianti e alla sua consistenza generalmente morbida ma compatta, consente di giocare benissimo con l’arte dell’impiantamento. Coppapasta di varie forme, ciotoline di diverse misure riempite e poi rovesciate in modo da creare cupolette, pezzetti di frutta uniti così da formare coloratissimi cubi di Rubik: la frutta offre infinite possibilità e consente di creare immagini piacevoli per far mangiare questo alimento così importante anche ai più piccoli, e perché no, stupire anche i più grandi. Un esempio? Tagliate un kiwi sbucciato a metà e collocate entrambe le parti su un piatto colorato in modo da formare i corpi di due tartarughe. Poi sistemate su ogni lato 2 piccoli acini d’uva per formare le zampe e un chicco più grande davanti per formare la testa. Spiritoso, non è vero? Per conquistare anche gli adulti, invece, servite la frutta dentro a cestini commestibili, ad esempio al cioccolato, o in spiedini che alternino pezzi di frutta di colori diversi, come arancia, mela, kiwi, ananas e così via, da infilzare, magari, su un pomelo a centro tavola o su un avocado, se volete servire a ogni ospite la sua porzione, o, ancora, in bicchierini multistrato e multicolore: una felicità per gli occhi e per il palato, provare per credere!
Come riconoscere la frutta fresca
Come riconoscere la frutta fresca. Al supermercato o dal fruttivendolo è impossibile resistere alla tentazione dei colori sgargianti e del profumo dolce della frutta. Spesso ci si trova a fare scorte di queste delizie. Il problema è che molte volte è difficile che la frutta duri a lungo, specialmente se la acquistiamo non proprio fresca e ci si ritrova a dover buttare via alcuni prodotti che marciscono prima del tempo. Scopriamo insieme alcuni consigli e segreti che permettono di riconoscere e mantenere la frutta fresca nel miglior modo. Come riconoscere la frutta fresca? Prima di tutto è fondamentale acquistare la frutta da negozianti di fiducia che siano in grado di garantire la freschezza del prodotto. Se possibile, optare per la filiera corta rivolgendosi direttamente ai produttori o ai mercati giornalieri.E’ importante controllare sempre il tono della frutta: al tatto e alla vista la polpa deve essere soda e non devono essere presenti ammaccature o zone scure. Osservate bene il colore della buccia, potrete così rendervi conto se il frutto è abbastanza maturo oppure troppo acerbo. E’ possibile capire se si tratta di frutta fresca anche guardando le foglie: nell’ananas, ad esempio, più sono verdi e più il frutto è fresco. Le foglie, quindi, se presenti, devono essere verdi e lucenti. Non lasciatevi condizionare dalle dimensioni del frutto: il gusto ed il sapore della polpa non cambiano con l’aumento delle dimensioni.
Disegnare agisce sul cervello
In generale disegnare, dipingere e realizzare oggetti a mano modellando la creta sono attività particolarmente indicate per stimolare le funzioni cognitive, ridurre lo stress e renderci felici. Non temete se non siete provetti pittori, si tratta di attività che potete fare anche se la vostra capacità artistica equivale a quella di un bambino piccolo, perché nessuno vi valuterà, lo potete fare soltanto per voi stessi. E i benefici saranno evidenti, in particolare per il vostro cervello. Ecco sette cambiamenti che accadono dentro di noi semplicemente disegnando. Stimola la creatività, anche se ci sembra di non averne. Come in tutte le cose è la pratica a renderci bravi o a farci migliorare. Quindi lavorare sulla nostra capacità di immaginare non può fare altro che aumentare la nostra creatività. Rende più forti dal punto di vista psicologico. Forse perché, disegno dopo disegno, diventiamo più consapevoli e capaci di trovare nell’arte un eccellente alleato e una valvola di sfogo dalle emozioni. È ormai assodato che chi fa arte visiva riesce a reagire in maniera più energica e propositiva alle avversità. Felicità assicurata, infatti il disegno spesso viene utilizzato anche come sostegno per chi soffre di lievi stati di depressione. Forse perché aiuta a incontrare una parte molto nascosta di noi stessi e a tirare fuori quello che fa soffrire. Fa bene alla memoria. Non solo cibo ricco di fosforo, ma anche dedicarsi a un’attività artistica allena le nostre capacità cognitive. Inoltre, è risaputo che, ad esempio, realizzare mappe concettuali come dei grafici colorati ci aiuta nel tenere a mente le cose. Tutto ciò che è disegnato si ricorda meglio. Combatte l’ansia a colpi di disegni e colori, oppure manipolazione. Dedicarsi a un’attività artistica ci fa concentrare e fa allontanare la mente da quei meccanismi che ci portano sensazioni sgradevoli di stress e agitazione. È un po’ come meditare, ma con una matita in mano. Aiuta quando si sta male. Anche in questo caso non si tratta di magia, ma soltanto di distrarre e allontanare la mente da una sensazione dolorosa o di malessere, per farla concentrare su come realizzare al meglio il nostro progetto. Ancora più concentrati grazie al disegno: dedicarsi a questa attività migliora la memoria, ma anche la nostra capacità di essere totalmente presenti in quello che stiamo facendo, riuscendo così a trarne il meglio.
Dagli unicorni agli arcobaleni
Dopo cibi e bevande ispirati a unicorni e sirene, è arrivata dalla California la luccicante e coloratissima rainbow glitter pizza. Uno dei trend dello scorso anno è stato quello degli unicorn e mermaid food ovvero cibi e bevande, per lo più dolci, i cui colori riprendevano le sfumature pastello delle mitologiche creature che ultimamente vanno tanto di moda. Anche quest’anno i “cibi arcobaleno” in quanto estremamente “instagrammabili” stanno avendo un grande successo, soprattutto se resi luccicanti dall’aggiunta di glitter, tanto che in California il locale DagWoods Pizza di Santa Monica ha realizzato la AFPizza ovvero una pizza margherita arricchita di coloranti pastello per un effetto arcobaleno e brillantini. Il successo del arcobaleno glitterato pizza ha anche contagiato star come Holly Madison e Jimmy Kimmel che l’hanno “mostrata” durante i loro show. Per ora sul sito di DagWoods Pizza non ci sono recensioni sul gusto di questa originale creazione culinaria ma, data la sua bellezza, il sapore in questo caso passa in secondo piano.