Evitate i digiuni, soprattutto se si è abituati a mangiare molto. Sì ai carboidrati 130 gr al giorno tra pasta, pane e patate. Attenzione agli zuccheri nascosti. Saltare un pasto. Spesso si finisce per arrivare affamati al pasto successivo. L’ideale è fare una buona colazione, due pasti equilibrati e due spuntini sani. In questo modo l’organismo sarà al massimo delle sue funzionalità ora dopo ora. Astenersi a pane e pasta. I carboidrati sono fondamentali per il nostro organismo perché sono la maggiore fonte di energia. Quello che fa ingrassare sono le dosi eccessive e i condimenti che si adoperano, tanto è vero che per snellire è necessario calare il tessuto adiposo. La pasta integrale è meno calorica. Non è vero. È vero però che è più sana in quanto contiene più fibre grazie alle quali danno un senso di sazietà maggiore e favoriscono il transito intestinale. Mangiare poco. Perché costringere l’organismo a lavorare quotidianamente con poche calorie e con fatica? La cosa migliore da fare è alimentarsi in modo bilanciato senza esagerare con le quantità. Il burro è più calorico dell’olio. No, è meno calorico: 100 grammi di burro contengono 10 grammi di acqua, l’olio invece ha una percentuale di sostanze grasse di circa il 100%. Frutta secca contro i problemi di cuore. Attenzione perché una quantità eccessiva di calorie aumenta invece il rischio di malattie cardiovascolari, oltre che aumentare il peso. Non aggiungere quindi altre sostanze grasse o zuccherate. Mangiare tanta frutta fa bene. Attenzione, anche in questo caso, a non esagerare: la frutta contiene un’alta quantità di zuccheri Bastano, quindi, due o tre frutti al giorno. Stop a zuccheri e pasta per ridurre il colesterolo. Falso! Per ridurlo sarà sufficiente diminuire l’uso di alimenti di origine animale uova, carne, crostacei, latte, burro e formaggi. Per chi pratica sport è necessario assumere cibi come la pasta, il pane e la frutta prima d’iniziare l’allenamento. Le proteine utili sono quelle previste da una dieta sana ed equilibrata Non mangiare prima di fare sport. Basta mangiare qualcosa di leggero ma nutriente. Svolgere un’attività fisica a digiuno significa segnalare all’organismo di evitare la fatica essendo privo di sostanze di cui ha bisogno
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Tè o caffè? Chi è il vincitore
Una ricerca svela, finalmente, quale bevanda, tè o caffè, contenga più caffeina e come aumentare l’apporto della sostanza per chi preferisce bere il tè Ogni giorno quando si aprono gli occhi e si mettono i piedi fuori dal letto, la prima cosa a cui si pensa è come riuscire a svegliarsi. C’è chi sciacqua il viso con l’acqua fredda. Chi alza prontamente le serrande affidandosi alla luce del giorno. Chi ascolta musica o radio. Quasi tutti, però, al mattino cercano il conforto di una bevanda in grado di dare una bella sferzata di energia. Una bevanda che poi li accompagnerà anche nel corso della giornata quando avranno bisogno di qualcosa che li tiri su. Ed è a questo punto che nasce la questione su quale sia la bevanda perfetta. Tè o caffè? Quale delle due contiene più caffeina? Le teorie a riguardo si conseguono da sempre. Ma una recente ricerca sembra, finalmente, aver dato una risposta. Metro.co.uk ne ha riportato i risultati. Tè o caffè? Quale bevanda contiene più caffeina? Amanti di tè o caffè, potete smettere di litigare. Bluebird Tea Co. ha rivelato quale dei due garantisce un maggior apporto di caffeina. A vincere la “sfida” della caffeina sembra essere il caffè. Una tazza di tè standard ne conterrebbe, infatti, la metà rispetto al caffè. Questo non rende, naturalmente, il tè meno utile e gradevole. Gli amanti potranno continuare a consumarne e a ricavarne il consueto effetto stimolante. Naturalmente chi beve una tazza di caffè riceverà una carica maggiore. Bisogna, inoltre, sottolineare che non tutti i tipi di tè accolgono la stessa quantità di caffeina. I ricercatori spiegano, ad esempio, che il tè bianco apporta meno caffeina, mentre la polvere di tè verde matcha di più. Ma non è finita. Ci sono anche altri fattori che influenzano la quantità di caffeina apportata da un tazza di tè. Si tratta della temperatura dell’acqua, dei tempi di infusione, dell’età della foglia e del tipo di lavorazione. In particolare, per quanto riguarda la temperatura dell’acqua se la temperatura del liquido è più elevata, la caffeina si discioglierà più facilmente al suo interno. E’ anche per questo motivo che in una tazza di tè bianco si troverà meno caffeina. Questa varietà di tè, infatti, viene lasciata in infusione in acqua più fredda. Per quanto riguarda il tempo di infusione, infine, la ricerca è giunta risultati opposti rispetto a quelli che ci si aspetterebbe. Un tempo di infuzione maggiore, infatti, ridurrebbe l’apporto di caffeina anzichè aumentarlo.
Mangi tanto, quindi ingrassi ?
Se si pensa al problema di ingrassare, la prima immagine che viene in mente è quella di Alberto Sordi intento a mangiare una tripla porzione di spaghetti in Un americano a Roma. L’equazione sembra semplice: mangi tanto, quindi ingrassi. Eppure la questione è più complessa. Nell’equazione rientrano anche il metabolismo e le abitudini di vita. Quante volte infatti succede che si cura l’alimentazione, si fa sport, eppure si tende sempre a mettere su un po’ di peso? Un illustre medico ci spiega il problema da un punto di vista diverso. “Non è solo quello che mangiamo a farci ingrassare”, spiega, “ma anche una serie di abitudini che non c’entrano nulla con l’alimentazione”. Vediamone alcune Quante ore dormi Se le ore di sonno non sono sufficienti, il corpo produce cortisolo, l’ormone dello stress, che alza i livelli di glucosio nel sangue alterando il metabolismo. In più, sotto stress, spesso si mangia male e cresce la voglia di cibi grassi come le fritture.In casa e in ufficio la temperatura è alta anche quando è inverno? A parte le questioni ecologiche, vivere in un ambiente troppo caldo rallenta il metabolismo. Al contrario, una temperatura sotto i 20 gradi stimola l’organismo, la circolazione sanguigna e il metabolismo basale. Morale: quando l’ambiente non è troppo caldo si bruciano più calorie e il corpo è più reattivo. Vai al lavoro in auto o in metro?I mezzi pubblici fanno ingrassare meno dell’auto. Guidare infatti è una delle attività che più predispongono all’obesità: ci si muove poco e spesso si beve o mangia al volante. Prendere mezzi pubblici significa anche camminare, salire o scendere gradini, tutto movimento che fa bene al cuore e al corpo. Ovvio, il massimo dei benefici si ottiene andando al lavoro in bici o a piedi . Stai attento ai grassi ma non ai carboidrati? Va bene controllare i grassi, ma attenzione anche a pasta e pane. I carboidrati in eccesso vengono immagazzinati dall’organismo in attesa di essere utilizzati quando serve: così si accumula peso, anche perché i carboidrati trattengono molta acqua. Bevi e mangi alimenti light? Se la risposta è sì, meglio ripensarci. È vero che i cibi light contengono meno zuccheri e grassi, ma mandano segnali sbagliati all’organismo: ad esempio il gusto dolce fa aumentare l’appetito.
Il limone benefici e proprietà
I limoni sono tra gli agrumi più ricchi di benefici per la salute. Abbiamo imparato che le arance sono, insieme ad altri frutti, una fonte importante di vitamina C, ma quali sono gli usi e i benefici dei limoni?Dato che i limoni si utilizzano prevalentemente per l’alimentazione e come ingrediente in cucina, oppure come rimedio naturale per la salute, cerchiamo di scegliere sempre limoni non trattati, anzitutto quando dobbiamo utilizzare anche la scorza di limone e non solo il loro succo. I limoni sono sia un cibo che un vero e proprio rimedio naturale per la promozione della salute. Non solo ci aiutano ad arricchire di sapore i nostri piatti ma ci permettono anche di godere di molteplici benefici per la salute. Bere succo di limone contribuisce alla prevenzione dei calcoli renali composti da ossalato di calcio ed è un rimedio naturale per il mal di gola con il consiglio di mescolare miele e succo di limone per combattere l’infiammazione. Anche se vi siete dati da fare per acquistare o farvi regale uno spremiagrumi, magari elettrico, può essere comunque difficile riuscire a estrarre completamente il succo di un limone, specialmente se questo viene tenuto in frigorifero. Isaac McHale, noto chef e proprietario del Clove Club di Londra, raccomanda il riscaldamento del frutto per ottenere in modo più veloce il massimo dalla spremitura del suo succo. «Prendetelo dal frigo e lasciatelo al sole per mezz’ora, oppure dategli una scaldatina nel forno a micro onde per cinque secondi. È, comunque, sempre meglio consumare la frutta in generale a temperatura ambiente, piuttosto che tirarla fuori all’ultimo momento dal frigorifero
Dieta, mangiare con gli amici fa ingrassare
E’ dimostrato: gli amici fanno ingrassare. Se poi avete un partner goloso e dalle abitudini alimentari poco sane, la vostra linea è spacciata. Mangiando in compagnia, spiegano gli studiosi, tendiamo a scegliere cibi saporiti, grassi e ricchi di calorie: quando siamo con gli amici infatti l’aspetto nutrizionale del cibo passa in secondo piano rispetto a quello sociale e conviviale. In parole povere, per mantenere l’atmosfera calda e allegra tendiamo a scegliere cibi calorici, senza curarci del loro impatto sulla linea. Se poi siamo in compagnia di un partner che non tiene per nulla all’aspetto salutistico dell’alimentazione e non si cura affatto della dieta, tenderemo a replicare le sue scelte di menù, con buona pace della linea. Il fenomeno è emerso da uno studio dei ricercatori dell’Università di Birmingham, che sotto la guida dello psicologo Eric Robinson hanno messo sotto esame 100 volontarie di sesso femminile, con lo scopo di capire quanto il fatto di mangiare sole o in compagnia influenzasse l’ atteggiamento alimentare. Ebbene, quando le donne si trovavano in compagnia di persone poco attente a una sana alimentazione tendevano a scegliere salsicce, patatine e dolci piuttosto che frutta e verdura, mangiandone in abbondante quantità, cosa che non si verificava quando si trovavano compagnia di amici salutisti o quando mangiavano da sole. Come fare allora per mantenere sia la linea che le relazioni con gli amici? Tutto sta nella consapevolezza: conoscere il problema e portarlo alla coscienza è già un buon punto di partenza per cercare di non cedere alle esche delle calorie di troppo che potremmo accumulare a pranzi, feste e cene romantiche.
Addolcire le vostre salse
Se vi state impegnando per improvvisare un sugo per la pasta, a volte la laboriosa preparazione di soffriggere le cipolle, l’aglio e le erbe è rovinata quando si versa un barattolo di polpa di pomodoro che potrebbe sapere di acido. Angela Hartnett, capocuoco e patron di tre ottimi ristoranti italiani di Londra tra cui il ben noto Murano raccomanda di bilanciare i sapori con qualcosa di dolce. «Aggiungo sempre un pizzico di zucchero quando utilizzo i pomodori in scatola, in quanto toglie il gusto di acido: ma fate attenzione a non renderli troppo dolci. Lo zucchero agisce egregiamente anche nelle vinaigrettes, ma dovete stare attenti ad aggiungerne solo un pizzico: per alcuni versi è come il sale, quindi deve essere trattato come se fosse un condimento».
La generosità dipende dall’alimentazione
Sentiamo spesso dire che siamo ciò che mangiamo, indubbiamente ciò è vero dato che un’alimentazione sana è fondamentale per la nostra salute. Non abbiamo mai pensato, però, che ciò che mangiamo è in grado di influenzare anche la nostra personalità. Una ricerca scientifica ha infatti dimostrato che la generosità è strettamente legata all’alimentazione. Per essere precisi è il livello di serotonina a condizionare questo aspetto del nostro comportamento. Questo neurotrasmettitore è legato alle sensazioni di benessere. I ricercatori hanno somministrato ad alcuni volontari un, alimentazione che facesse inalzare la seratonina privilegiando gli alimenti ricchi di vitamina b, tra cui latte, pesce, cereali integrali, legumi, miele, agrumi, alcuni vegetali indivia, spinaci, patata, cavoli, asparagi, pomodori, funghi, bietola, lattuga . ad altri, invece, è stata somministrata una sostanza neutra. Tutti i partecipanti quindi venivano monitorati in situazioni in cui si poteva donare del denaro, verificando se e quanto donavano. Chi aveva ricevuto l’integratore risultava essere più generoso delle persone a cui era stato somministrato il placebo. Questo potrebbe aprire un nuovo filone di ricerche sulla relazione tra cibo e personalità.
Il sale affumicato
Il sale affumicato è ottimo per le ricette a base di pesce, per dare un tocco in più alle patate e per salare determinati primi piatti.Il sale affumicato ha un tipico aroma di legna e resine, utile anche per dare ulteriore spessore a selvaggina e cacciagione. Non solo, l’impiego del sale affumicato trova il suo impiego anche sulle tartare di tonno. Il sale affumicato inoltre trova il suo impiego tra i primi piatti, potete usarlo per salare le farfalle ai fiori di zucca oppure la classica carbonara. Ma come si fa?Come descritto, il sale affumicato vede molteplici usi, tuttavia, a causa del suo elevato costo, però, qualcuno potrebbe essere tentato a impiegarlo con parsimonia. E’ per questo motivo che vi daremo la ricetta del sale affumicato fatto in casa.In una ciotola, preparate una salamoia con acqua e sale. Aggiungete il sale fino a saturazione, cioè fin quando questo non riuscirà più a sciogliersi .In un barattolo o in una vecchia pentola, mettete dei trucioli di legno non trattato. Possibilmente impiegate trucioli di quercia, di ginepro, eucalipto, noce…. Assicuratevi di usare legno non trattato.Accendete i trucioli. Vi basteranno piccoli pezzetti di legno stagionato. Quando i trucioli inizieranno a bruciare, coprite il barattolo. Il fumo dovrà rimanere bloccato all’interno. Con un gioco di abilità dovrete velocemente porre la salamoia nel barattolo contenente il fumo. In alternativa, potete aspirare il fumo con una grossa siringa e iniettarlo nel contenitore contenente la salamoia. Tale procedura va ripetuta più e più volte. A questo punto, potete lasciare che l’acqua evapori spontaneamente al sole e recuperare i grossi cristalli di sale come avviene nelle saline. Oppure, potete riscaldare la salamoia in forno ed estrarre da li il sale affumicato. Basteranno pochi minuti a 180 °C.
Correggere il caffè con il burro aiuta a dimagrire
La nuova “moda” alimentare ha spopolato negli Usa e in Gran Bretagna: brucia calorie, aumenta la concentrazione e lascia sazi fino allʼora di pranzo Mettere una “zolletta” di burro nel caffè al posto dello zucchero può aiutare a perdere peso. La nuova dieta degli atleti arriva dagli Stati Uniti e sta spopolando in tutto il mondo anglosassone. Il suo ideatore, Dave Asprey, assicura che il suo metodo per la colazione è in grado di bruciare calorie, aumentare la concentrazione ed eliminare il grasso corporeo in eccesso, lasciando sazi fino all’ora di pranzo. L’invenzione, ispirata alla tradizione tibetano-nepalese del tè con il burro di yak, è di Dave Asprey, che come quasi tutto il resto delle sue idee imprenditoriali lo fa precedere dalla parola Bulletproof. Bulletproof Coffee, quindi: a prova di proiettile. O di convinti colazionari. Chi opta per questa ricetta, infatti, non deve mangiare altro, perché ingerendo le necessarie calorie viene soddisfatto dalla quantità di sostanza grassa sciolta nella tazza di dimensioni nord-americane, in genere. Se si supera lo shock iniziale, una simile ricetta promette di mantenere i livelli di energia e di contenere la fame fino alla pausa pranzo Le polemiche, però, non mancano.
Cosa non deve mancare a colazione
A questo punto tutti abbiamo imparato che la colazione è il pasto più importante della giornata e le proposte healthy, vegane, dolci o salate, senza glutine o senza latticini non mancano. La domanda a cui, però, non abbiamo ancora trovato risposta è: che cosa non può mancare in una colazione sana? Qual è l’ingrediente che dovrebbe mettere d’accordo tutte le filosofie alimentari, quello senza il quale una colazione non può essere definita salutare? La risposta è molto più semplice del previsto. In una healthy breakfast devono sempre esserci i liquidi, ovvero l’acqua, che si può trovare nella frutta fresca e nelle bevande, come latte, tè, caffè, succhi, frullati e smoothies Per risolvere il quesito non serve andar lontano né pescare da cibi miracolosi, superfood o piatti healthy molto in voga come l’avocado toast. In una colazione sana non possono mai mancare i liquidi ovvero l’acqua. Non pensavate che la risposta potesse essere così semplice, vero? E invece lo conferma anche una famosa nutrizionista che ricorda che è fondamentale per il corpo idratarsi dopo 12 ore.I liquidi possono essere introdotti sia mangiando della frutta fresca, sia del latte oppure tè, infusi di frutta e caffè non zuccherati spiega la dottoressa Lapini al posto del latte possono essere usate anche le bevande vegetali, come latte di soia, di avena o di mandorla, ma prestate attenzione all’etichetta e spiega che: “è meglio prediligere le bevande vegetali senza zuccheri aggiunti”. Per quanto riguarda tè e caffè, invece: “Sarebbe meglio non zuccherarli, ma se proprio non se ne riesce a fare a meno, si può usare un po’ di miele. Oltre ad addolcire la bevanda, infatti, stiamo ingerendo un vero e proprio alimento, ricco di vitamine e sali minerali. Avete mai sentito dire che l’acqua si può anche mangiare? È quello che succede con la frutta, che è un alimento altamente idratante. Molti hanno l’abitudine di fare colazione con un succo di frutta, non avendo magari tempo di preparare una macedonia oppure della frutta fresca a disposizione. Questa soluzione potrebbe essere un buon compromesso? “Sarebbe meglio mangiare la frutta fresca, ma se questo non è possibile allora le scelte più adatte sono i succhi fatti in casa oppure, tra quelli disponibili in commercio, succhi preparati al 100% con sola frutta