Avete mai assaggiato qualche bevanda all’aceto? Sappiamo tutti ormai che esistono vari tipi di aceto che si possono utilizzare in cucina: ma oggi andiamo oltre scoprendo delle bevande. Non si tratta di mescolare semplicemente l’aceto all’acqua ma di veri e propri drink ai sapori più diversi frutta, spezie, erbe…. Molte marche americane hanno lanciato le loro linee di bevande proprio quest’anno. Ma non vengono comprate e bevute solo dai singoli, i drink sono approdati persino nei menù dei ristoranti. Ovviamente conosciamo l’aceto di sidro di mele, molto popolare e molto salutare perché contiene vitamina C, aiuta il sistema cardiovascolare, la digestione e rafforza il sistema immunitario. Potrete farvi anche un infuso di tè miele e aceto di mele è una ricetta molto semplice ideale per l’inverno ma questa bevanda si può anche consumare fredda durane l’estate. Non dovrete fare altro che preparare del tè, aggiungere nella tazza due cucchiaini di miele e 2 di aceto di mele.Si può sorseggiare al mattino ma anche in qualsiasi momento della giornata, quando lo desiderate e a vostro piacere. Secondo studi recenti, tutti gli aceti sono utili per il nostro benessere. Ovviamente se aggiungiamo erbe benefiche, allora l’effetto “sano” è moltiplicato alcune contengono anche degli integratori. Prima di comprare e bere una bevanda all’aceto occorre leggere bene l’etichetta. La nutrizionista Chloe Elgar ha spiegato “Quando guardate l’elenco degli ingredienti dovete stare attenti ai tre principali: la frutta, il dolcificante e l’aceto“. Invece dello zucchero è meglio scegliere bevande che utilizzano dolcificanti alternativi come miele e sciroppo d’acero. E il gusto? Elgar dice di scegliere il sapore basato sulle personali esigenze di salute.
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Tornare in forma dopo le vacanze
Nel corso delle vacanze estive capita spesso di esagerare a tavola: aperitivi, grigliate, cene, spuntini a base di gelati, dolci, pizzette, e si ritorna a casa con qualche chilo in più. In vacanza si sa, tutto è concesso: pranzi, cene, spuntini a base di cibi grassi o ricchi di zuccheri che mettono a dura prova la linea. Una volta tornati in città è fondamentale riprendere i ritmi della vita di tutti i giorni e tornare a darsi delle regole, anche a tavola, per eliminare i chili di troppo e depurare l’organismo. Iniziate subito fin dal mattino e concedetevi una ricca e sana colazione: prendete un cucchiaino di olio extra vergine di oliva appena svegli e a digiuno, disintossicherete l’organismo favorendo anche le funzioni intestinali. In alternativa bevete un bicchiere di acqua tiepida con il succo di mezzo limone. Poi concedetevi una sana e ricca colazione a base di cereali integrali, latte o yogurt, un frutto oppure 2 fette biscottate integrali con un po’ di marmellata e un succo di frutta senza zucchero, o una bicchiere di latte Prima dei pasti principali concedetevi sempre sputino e merenda ma non scegliete pizzette o dolci, preferite cibi sani e con alto potere saziante come una manciata di mandorle, che aiutano anche la concentrazione, una banana o della frutta di stagione, yogurt. Potete concedervi un gelato, a patto che sia alla frutta! A pranzo e a cena limitate la quantità di carboidrati e moderate l’uso del condimento: usate al massimo due o tre cucchiai di olio extravergine d’oliva al giorno. Per condire le verdure e l’insalata preferite l’aceto e il succo di limone, limitate anche l’uso di sale, che favorisce la ritenzione idrica, e sostituitelo con le spezie e le erbe aromatiche. Dopo cena concedetevi una tisana preferendo quelle a base di finocchio e liquirizia per favorire la digestione e drenare i liquidi in eccesso, oppure scegliete quella alla malva per favorire il giusto riposo. Cercate di dormire dalle 6 alle 8 ore a notte, andate a letto sempre alla stessa ora e svegliatevi presto al mattino, ciò sarà utile per recuperare i ritmi della vita di tutti i giorni e ritrovare la forma.
Pranzi leggeri anti afa
Con il caldo mettersi ai fornelli è un’impresa epica. A casa o in vacanza, in città o al mare, gli alimenti freschi sono l’ideale per un pranzo leggero e anti-afa. Ma per un’idea diversa dal solito e incredibilmente sana, al posto dei classici pomodori e mozzarella perché non provare un gustoso carpaccio di frutta? Un piatto unico per un pranzo leggero, oppure una merenda gustosa o, perché no, un aperitivo a basso contenuto calorico. Si può realizzare sia in versione dolce che salata, perché moltissimi frutti si prestano ad essere conditi con un emulsione: provare per credere. Carpaccio di frutta dolce Se preferite una versione ‘classica’, ovvero dolce, potete procedere in questo modo. Preparate un condimento, uno sciroppo che renderà la frutta più gustosa. Basterà frullare dello zucchero di canna con abbondanti foglie di menta fino ad ottenere una sorta di granella profumata. Spremete quindi un limone grande, filtratelo, mescolateci la granella di zucchero. Lavate e affettate a fettine sottili, molto sottili, un mix di frutta di stagione. Pesche, melone, anguria, prugne, albicocche. Aggiungete anche un tocco tropicale, magari con ananas, mango, kiwi, banane. Distribuite la frutta su un piatto come preferite e irroratela con lo sciroppo di menta e limone. Se volete dare un tocco ‘esotico’ aggiungete una grattugiata di zenzero e qualche granello di pepe rosa pestato finemente. Per una versione salata potete utilizzare frutti che ben si abbinano all’aceto balsamico. Parliamo per esempio di fragole, mele, pere, avocado, pesche, melone. Aggiungete al piatto misto anche qualche foglia di lattuga e qualche ‘sfoglia’ di carota tagliata con il pelapatate. Condite la frutta con una vinaigrette, che otterrete mescolando bene in una ciotola: olio extravergine di oliva, sale, pepe, aceto balsamico. Versate il condimento sul carpaccio di frutta e lasciate insaporire per una mezz’oretta prima di mangiare.
Griglia mare e monti
Che estate sarebbe senza una bella grigliata? Che sia al mare o in montagna, poco cambia. Purché l’occasione coniughi convivialità e gastronomia. A fare da padrona nella grigliata in montagna è senza dubbio l’esclusiva carne bovina o le classiche carni di maiale salsicce spiedini condite con una selezione di aromi per carni alla griglia, applicata durante la cottura, la renderà ancora più gustosa e saporita. Ad aprire le danze uno stuzzicante aperitivo formato dall’unione tra l’aceto balsamico e il Parmigiano Reggiano Per accompagnare e dare un tocco di freschezza, le mini-verdure. Ma anche i preziosi salumi. Al mare, invece, i preziosi tagli di tonno rosso filetto, ventresca , costata o ossobuco. Questi, scottati alla griglia, regalano un viaggio nei profumi delle più antiche tradizioni marinare. E accompagnati da cristalli di sale ne esaltano il sapore. Per iniziare il pranzo, un piccolo spuntino a base di pane e fettine di pregiato salmone dal sapore fresco e pulito, in ambedue i casi buon vino allegria e divertimento…buona estate!
Estate mare e buon pesce
Estate voglia di mare a tutti costi anche a tavola e chi può rinunciare ad un’ottima frittura di paranza, una zuppa, un risotto, che emanano spesso un buon odore di pesce a tavola. Tuttavia, ciò non avviene, a volte, durante la cottura o la preparazione. Capita infatti che in cucina si diffonda un odore veramente sgradevole e persista nel tempo. Se poi non abbiamo avuto cura di chiudere le porte, si diffonderà anche nel resto dell’abitazione. I motivi per cui durante la cottura viene generato un odore di pesce poco gradevole sono molteplici. In primis, può dipendere dalla qualità del pesce stesso. Se il pesce non è fresco, infatti, il suo odore sarà molto forte e tutt’altro che piacevole. Al contrario, molti tipi di buon pesce fresco, ancora crudo, sono quasi inodore. Altra causa è il metodo di cottura. Ovviamente una frittura o un guazzetto genereranno maggior odore nell’aria di un pesce al cartoccio. Infine, il persistere di sgradevole odore di pesce in cucina dopo la cottura di un buon menu di mare, dipende dalla pulizia. Questo tipo di prodotto, infatti, impone che pentole, piatti, piastrelle siano lavate benissimo. Ogni minimo residuo deve essere eliminato e sgrassato, utile l’impiego dell’aceto e del limone, anche assoluti o diluiti in acqua calda. A volte può capitare che, anche dopo un’accurata pulizia, il cattivo odore persista. In questo caso assicuriamoci, innanzi tutti, di aver gettato anche l’immondizia… se non dovesse essere questa la causa, possiamo far bollire un po’ di acqua ed aceto nella stanza. Ovviamente apriamo bene le finestre e facciamo circolare l’aria. Un’altra possibilità è far bollire acqua e olio di lavanda o di limone. Oppure, cucinare al forno qualche buon dolce o fragranti biscotti, il cui aroma si diffonderà rapidamente, coprendo gli ultimi residui di odore di pesce.
Fermare l’invasione di formiche
Con l’estate oltre a fiori frutta e farfalle tornano anche gli insetti, e in particolar modo le formiche. Non occorre vivere in campagna per averci a che fare: le piccole e infaticabili creaturine fanno capolino anche in città, e se trovano la strada spianata verso la vostra dispensa, il vostro orto sul terrazzo il vostro compost, non si faranno certo problemi a occuparlo. In ogni caso, che viviate in campagna o in città, che le formiche siano dentro o fuori casa, la loro presenza può essere un problema, ma ucciderle è un atto crudele che si può tranquillamente evitare. Esistono sostanze del tutto naturali che questi minuscoli e laboriosi insetti non gradiscono, e spesso sono elementi che al naso umano risultano persino gradevoli, quindi cominciate con questi e vedete se la colonia devia il suo percorso. Per esempio alle formiche non piacciono i chiodi di garofano la cannella , il pepe: spargete una di queste spezie attorno alla zona che volete proteggere, anche in modeste quantità, e vedrete che si creerà una sorta di barriera invisibile che difficilmente valicheranno di nuovo. Anche gli oli essenziali delle spezie indicate andranno benissimo, anzi in certi casi addirittura meglio, basterà versarne una goccia o due nei punti strategici all’ingresso di casa, nella fessura da cui arrivano, oppure attorno alle piante da loro ‘attaccate.Anche un odore molto acre come quello dell’aceto è repellente per le formiche, basterà versarlo su un batuffolo di cotone e lasciarlo accanto al punto d’ingresso, così come il succo di limone. Entrambi però evaporano velocemente, molto più degli oli, quindi dovrete cambiare il deterrente ogni giorno. Ancora, il sale grosso sparso sui bordi delle finestre o al limitare dell’orticello diventa un’ottima barriera anti-formica. Ci sono infine delle erbe aromatiche poco gradite alle piccole conquistatrici come la menta, l’alloro, l’origano, che potete disporre a mucchietti nella dispensa per esempio, ricordando di spezzettare le foglie per far uscire gli oli essenziali. Infine, le formiche non sopportano la polvere di borotalco, altro ottimo elemento per creare una barriera difensiva, e la polvere di gesso, tanto che basta tracciare un segno e gli insetti rimarranno confinati dietro ad esso. 
Il radicchio… miniera di salute e gusto
Il radicchio rosso è un ortaggio di stagione molto pregiato per affrontare il freddo, ottimo sia crudo da gustare come insalata che cotto. La versatilità del radicchio è accompagnata da una buona quantità di nutrienti. E’ una miniera di antiossidanti, ma è ricco anche di sali minerali e di aminoacidi. Il radicchio è un vegetale particolarmente gradito per le sue qualità organolettiche. Al gruppo del radicchio rosso appartengono i rinomati Rosso di Verona, il Rosso di Treviso ed il Rosso di Chioggia. Il radicchio ha proprietà depurative, diuretiche, toniche e lassative grazie alla sua particolare composizione. Per quel che concerne i radicchi cotti, si potrebbe scrivere un capitolo a sé stante. In particolar modo quello tardivo di Treviso e il radicchio veronese sono tipicamente oggetto di molte ricette locali. Il Radicchio di Verona, per la sua forma allungata ma compatta, costituisce il prodotto ideale da preparare alla griglia mentre il tardivo di Treviso è un ingrediente fondamentale per i primi piatti della zona. Non mancano le pietanze composite, tipo involtini scaloppine e arrosti con radicchio; inoltre, la varietà di salse che lo contengono è praticamente sconfinata un esempio può essere la besciamella aromatizzata. Gustosissimi i radicchi cotti, sbollentati o saltati in padella con sale olio limone e aglio 
Ieri e oggi…
Quando andavo in estate ai campeggi estivi ogni giorno i ragazzi a rotazione si occupavano del pranzo di tutti gli altri. C’erano i più grandi che cucinavano, e il servizio a tavola era un nostro compito. Un giorno servivi e l’altro eri servito. Cinque persone a turno: un capocameriere e altri quattro camerieri si sarebbero occupati di tutto il pranzo e avrebbero mangiato dopo gli altri. La prima cosa da fare era apparecchiare piatti, posate, bicchieri, la brocca con l’acqua, il cestino del pane e l’immancabile oliera. Le oliere erano tutte uguali raccolte dentro una cestina, con all’interno due bottigliette, una piena d’olio e l’altra con l’aceto bianco, la saliera era piena di chicchi di riso per eliminare l’umidità, mentre l’altro barattolino c’era il pepe. Quando andavo da mia zia l’oliera andava sempre riempita perché l’olio, quello buono del nonno, finiva in un attimo. Il sale c’era, ma il tappo si intasava sempre: qualche adulto si sbatteva il barattolino sul palmo della mano, ci soffiava sopra e alla fine, quando i buchini sembravano finalmente liberi per far uscire il sale, rigirando la saliera sul piatto il tappo si apriva all’improvviso. Addio insalata! Oggi ho trovato un’oliera, dentro ad una cestina tutto il set e l’ho riempita. È molto semplice, in vetro, ma davvero utile: con un solo gesto porto in tavola tutto. Lo stesso gesto che facevo da piccola, a casa di mia nonna e per tanto tempo a casa dei miei.
Salse Piccanti
Grande idea a Williamsburg un nuovo negozio dedicato agli amanti del piccante. Si chiama Heatonist il suo fondatore è Noal Chaimberg che si è inventato un nuovo mestiere ed è diventato un sommelier di salse piccanti I prodotti in vendita saranno privi di aromi artificiali e direttamente importati dai luoghi di produzione, all’ interno del negozio, ci saranno anche cioccolato speziato, mieli, aceti ed oli. In attesa che la tendenza raggiunga anche l’Italia mi è venuta voglia di fare una cena a tema…le salse piccanti !!!