Il segreto per vivere più a lungo

Il segreto per vivere più a lungo? Una dieta mediterranea “rivisitata”, ricca di pesce, legumi e verdure e alleggerita di pane, pasta e frutta. A sostenere i benefici di questo regime alimentare è lo scienziato italiano Valter Longo, trapiantato da anni negli Stati Uniti e autore del best-seller “La dieta della longevità”. Il volume è frutto di 25 anni di studi sulla relazione tra il cibo e l’invecchiamento cellulare.Lo studioso ha esaminato le abitudini alimentari delle popolazioni più longeve del mondo. In Italia sono state passate al setaccio la dieta sarda e dell’Aspromonte. Secondo il neurobiologo per vivere fino a 110 anni in buona salute occorre consumare solo una porzione di frutta al giorno per limitare l’apporto di zuccheri. Nel menu settimanale devono trovare un posto privilegiato il pesce, rigorosamente non di allevamento, le verdure, i legumi e l’olio extravergine d’oliva. Questi cibi possono essere consumati senza preoccuparsi troppo delle quantità. Nella scelta del pesce, da consumare 2-3 volte a settimana, vanno privilegiati i pesci con un alto contenuto di acidi grassi Omega-3/6 e vitamina B12: acciughe, gamberi, merluzzo, orate, sardine, trote e vongole. I pesci come il pesce spada e il tonno che accumulano più mercurio vanno invece consumati con cautela. Da adulti alla carne come fonte proteica è preferibile sostituirla con  ceci, fagioli e piselli. L’apporto proteico ideale secondo lo studioso è di 0,7-0,8 grammi al giorno per chilo di peso corporeo.Il consumo di pane e pasta va limitato. Meglio puntare sui carboidrati complessi delle verdure, dai broccoli alle carote. Semaforo verde anche per il pane integrale, i cereali integrali e la frutta secca, ricca di acidi grassi insaturi che fanno bene al cuore.Longo fornisce consigli utili anche sugli orari dei pasti: bisogna iniziare a mangiare dopo le 8 del mattino e finire prima delle 20. In ogni caso è opportuno non mangiare nulla nelle 3-4 ore che precedono il momento di andare a letto.La dieta della longevità va affiancata da un esercizio fisico regolare, svolto per non più di 300 minuti alla settimana.

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Gusci di cozze e vongole come barriere

I gusci di cozze e vongole raccolti da ristoratori locali e cittadini, riutilizzati per costruire una barriera naturale che difenda da inondazioni e tempeste. È il progetto appena lanciato dalla cittadina di Hempstead, a Long Island, Stato di New York. Dove tutti gli abitanti si stanno impegnando nella raccolta differenziata degli scarti di frutti di mare per i quali sono stati disposti speciali bidoni. Una volta raccolte diverse tonnellate, usate per riempire centinaia di sacchi a rete, che da qualche giorno vengono collocati intorno all’area della Long Meadow Island. L’idea è quella di cercare di creare una sorta di barriera corallina: ripristinando in maniera artificiale ma con prodotti naturali quella che circondava l’isola, andata distrutta, nel tempo, da imbarcazioni e turisti. “I rischi legati ai cambiamenti climatici riguardano tutti coloro che vivono affacciati sul mare. Abbiamo già sperimentato nel 2010, con l’uragano Sandy, le terribili conseguenze di essere senza difese” dice Laura Gillen responsabile del progetto. Così ci stiamo organizzando con un occhi di riguardo anche all’ambiente che ci circondaNon basta: la nuova barriera servirà anche a rivitalizzare la vita marina, fungendo da habitat per piccoli animali e molluschi, che contribuiranno allo sforzo già in atto di depurarle dall’accesso di azoto riversato per anni in mare con il deflusso delle acque reflue: “Baie pulite significa un mare più vivo, persone più sane, cittadini più felici. A Long Island amiamo il nostro mare, ed è responsabilità ripristinare di tutti ripristinarne le risorse”.

La complicità sotto le lenzuola

La complicità sotto le lenzuola passa anche attraverso la tavola grazie alla dieta dell’amore a base di frutti di mare.Nelle credenze popolari questi alimenti tipici della dieta mediterranea sono sempre stati considerati degli afrodisiaci naturali e ora lo conferma anche uno studio scientifico. Secondo un équipe di studiosi di Harvard infatti vongole,cozze,ostriche  aiuterebbero ad incrementare il desiderio e a creare un ottimo feeling con il partner. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Clinical, si è concentrato sull’osservazione di coppie che cercavano di avere un bambino. I dati raccolti hanno dimostrato che chi consumava almeno due volte a settimana frutti di mare aveva molti più rapporti sessuali e quindi una maggiore possibilità di concepire.Per gli studiosi questo effetto di super-fertilità sarebbe causato non solo dall’attività sessuale  molto più intensa, ma anche da quelli che sono stati definiti “altri fattori biologici” legati proprio a cozze e compani, che agirebbero direttamente sul seme maschile , sull’embrione e sull’ovulazione, migliorandone la qualità. “I nostri risultati insistono sull’importanza non soltanto della dieta femminile, ma anche di quella dell’uomo ha spiegato Audrey Gaskins, sul tempo necessario a ottenere una gravidanza. E indicano a entrambi i partner di introdurre nell’alimentazione più frutti di mare”. D’altronde i frutti di mare sono considerati da sempre un’ottima fonte di proteine e di nutrienti indispensabili per la salute delle donne, soprattutto di quelle che sognano di concepire un bambino.Volete riaccendere la passione con il partner? Allora provate i frutti di mare. Gustate un bel piatto di cozze, accompagnato da crostini di pane, oppure una gustosa pasta con le vongole, ma anche i fasolari, lumache e lumachine. Basterà una bottiglia di buon vino e l’atmosfera giusta per regalarvi una notte d’amore indimenticabile. Lo dice la scienza. Provare per credere.