Come conservare le uova?

Il dilemma è comune, e riguarda la temperatura a cui vanno mantenute. C’è chi sostiene la necessità del frigorifero, chi caldeggia la temperatura ambiente. La maggior parte degli europei tiene le uova in frigo, ma hanno ragione? I sostenitori della refrigerazione pensano che senza di essa si rischi la formazione di batteri. Diversi produttori, scienziati, chef sostengono che se un uovo è contaminato, la temperatura ambiente permetterà al batterio di moltiplicarsi, mentre il colore, l’odore non cambieranno, per cui capirlo ad occhio nudo sarebbe impossibile. C’è anche uno studio americano, a sostenere questa tesi. Più di 2000 uova provenienti da allevamenti intensive sono state conservate a temperature diverse per 4 settimane. Le uova più danneggiate erano quelle conservate a temperature più alte. Non mancano tuttavia le opinioni inverse: le uova si conservano perfettamente al di sotto dei 20 gradi per anche un mese. E’ per questo che i supermercati le espongono fuori dal frigo. Per una settimana a qualsiasi temperatura ambiente se l’uovo è biologico e fresco. Militari impiegati in spedizioni sottomarine affermano di mantenere le uova in una stanza non refrigerata e consumare tranquillamente le uova per settimane. Inoltre qualcuno afferma che il posizionarle in frigo nello scomparto sulla porta rovina le uova a causa dei continui scossoni. Infine, le uova a temperatura ambiente migliorano anzi, a volte sono la chiave del successo la pasticceria. Alcune sono state tenute alla temperatura media di un frigo, altre a temperatura ambiente. Con cadenza regolare sono state testate le uova, cercando presenze batteriche. Dopo 1 settimana le uova apparivano identiche, dopo 2 settimane i risultati continuavano ad essere uguali. Tutte le uova erano perfettamente sane. Il campione è piccolo naturalmente, ma i risultati, a detta di Jay Tolley, manager dei laboratori, dimostrano che conservare le uova dentro o fuori dal frigo non influisce sulla loro sicurezza.

Uova cosa c’è da sapere….

Economiche, gustose, versatili e in qualche preparazione addirittura indispensabili le uova (e non solo di cioccolata) entrano autoritariamente in scena proprio nel periodo di Pasqua.Ecco quello che può essere utile sapere su questo provvidenziale ingrediente.La digeribilità dell’uovo e la derivata sicurezza che non si trasformi in un peso piazzato sullo stomaco per ore e ore dopo il pasto dipende principalmente da due variabili: la freschezza e il tipo di cottura. Va da sé che più un uovo è fresco più è digeribile. In linea di massima l’albume (parte bianca) è difficoltosa da digerire crudo ed esageratamente cotto, facile da digerire quando è poco cotto. Il tuorlo (parte rossa) è ben digeribile solo crudo e poco cotto. L’uovo alla “coque” (albume e torlo poco cotti) è di norma la più digeribile.Il grasso migliore in cui cuocerle è l’olio d’oliva, da usare con estrema parsimonia (l’ideale sarebbe limitarsi a ungere lievemente il fondo di un tegame con un pennello). L’uovo è un alimento benefico, con un alto valore nutrizionale, adatto ad ogni individuo indipendentemente dall’età. Uno studio della Perdue University ( ha evidenziato che per far assorbire al meglio i nutrienti della verdura è bene mangiarla assieme alle uova; infatti è emerso che le uova favoriscono un miglior assorbimento dei carotenoidi, sostanze che rallentano il processo di invecchiamento dell’organismo, preservano la vista e contribuiscono a proteggere dai tumori e dalle malattie del cuore.Pulcino