Comodamente seduti su un divano in giardino, oppure sdraiati in riva al mare ma anche davanti ad un caffè o durante un viaggio, sono migliaia le occasione che abbiamo per stare insieme a chi vogliamo bene, sono tutti contesti giusti per porre una domanda semplice, ma che esprime pieno interessamento e preoccupazione per il bene dell’altro, sia emotivo che fisico Come ti senti ? Descrivere cosa significa prendersi cura di chi amiamo e rispondere, concretamente e realmente, alla domanda così semplice ma certamente non banale offre al proprio interlocutore la massima attenzione, lasciando da parte i propri pensieri e le proprie preoccupazioni; porsi sullo stesso piano dell’interlocutore, non solo in senso emotivo, ma anche in senso fisico crea una forte empatia, tale consiglio è valido ancor di più quando si comunica con i bambini. Cercate di rallentare la conversazione ed evitare tutti quegli automatismi che portano a reazioni e risposte immediate, istintive e spesso non pensate, prima di farvi rispondere, assicuratevi che elabori quanto chiesto, cercando di immedesimarsi nelle sensazioni e nei pensieri dell’altro, condivideteli insieme, e solo a questo punto, avrete il giusto punto di vista.
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Spettacoli incredibili
Il nostro Paese può regalarci spettacoli incredibili lì, dove la natura senza ostacolo alcuno, può mettere in scena la sua esibizione più bella, quella che vede protagonista il sole. Scenari meravigliosi capaci di lasciare senza fiato, in grado di stordire i sensi, da Nord a Sud, passando per il mare e andando su fino sulle montagne.
Mongolfiere sulle Cameron Highlands a Pahang
La Malesia terra affascinante di leggende tropicali, può contare su paesaggi davvero unici nel loro genere. Distese sulle dolci alture della Malesia centrale come un morbido tappeto verde, le piantagioni di tè delle Cameron Highlands offrono un paesaggio meraviglioso da qualsiasi punto di vista le si osservi. Ma l’offerta di questa incantevole regione non si limita agli straordinari panorami: l’area è disseminata di sale da tè che offrono le varietà locali della bevanda e sentieri escursionistici che attraversano le verdi piantagioni. La stazione di montagna più famosa della Malesia è inoltre circondata da una immensa distesa di verde. Questi altipiani prendono il nome da William Cameron, il geologo ed esploratore britannico che nel 1885 tracciò la mappa della regione, e oggi sono il centro di produzione di tè più importante di tutta la Malesia
Il rituale del mattino
Una delle cose che più ci è mancata secondo un sondaggio nel periodo di quarantena è stato , sicuramente il caffè ma a vincere la sfida è stato il cappuccino al bar piazzatosi tra le prime dieci cose. Il profumo del latte caldo e di caffè che ti investe quando entri nel bar la mattina presto, il sibilo del caffè che esce dalla macchina, lo sbuffare del beccuccio che lo schiuma… Il cappuccino ci è mancato, sì. Ma cosa succede al corpo quando beviamo un cappuccino, ora che avevamo perso l’abitudine di farlo? “La prima cosa che è venuta a mancare durante il lockdown, riguardo al nostro cappuccino, è l’abitudine L’abitudine di andare al bar, la socialità, il rituale mattutino che ci aiuta a svegliarci. Quindi non dobbiamo parlarne solo da un punto di vista nutrizionale: è stato un pezzo di vita importante che ci è mancato. Ma che succede al nostro corpo ora che ricominciamo a bere il cappuccino? In realtà il cappuccino, ossia latte più caffè, non è un abbinamento dei migliori, spiega la dottoressa Vincenzo, perché l’unione di questi due ingredienti produce il tannato di albumina, che è una sostanza non facile da digerire. Quindi può essere che in questi due mesi, chi ha rinunciato ad abbinare latte e caffè perché se non schiumati come al bar non li beve, potrebbe aver visto la pancia appiattirsi un po’. Tornando a berlo la mattina, potrebbe riscontrare il ritorno di qualche piccola difficoltà digestiva. Chi addirittura non ha bevuto affatto il latte in questi due mesi, sempre perché era abituato a berlo solo al bar in cappuccino, potrebbe avere qualche problema di intolleranza che dovrebbe sparire nei prossimi giorni, per un processo di disabituare/riabituare. Quali sono le conclusioni che possiamo trarre? Il cappuccino non è proprio l’alimento più sano della nostra alimentazione giornaliera, averne fatto a meno per un po’, se così è stato, non è stato poi così male. Ma questo non vuol dire che dobbiamo rinunciarci perché i benefici psicologici che apporta quel rituale quotidiano bilanciano tutto. E ci sta aiutando a tornare alla normalità”.
Il riccio
l riccio è famoso per i suoi aculei pungenti e per un’incredibile mossa difensiva che lo rende davvero speciale. Tutti i ricci sono dotati di aculei, che sono peli modificati e resi rigidi dalla presenza di cheratina. In un adulto la loro lunghezza è circa 2/3 cm e il numero medio intorno a 5000. La tipica strategia di difesa dei ricci consiste nell’appallottolarsi spingendo gli aculei verso l’esterno. Tale protezione è utile anche in caso di caduta: gli aculei, infatti, sono utilizzati dall’animale per attutire il colpo. Nonostante questo bisogna fare attenzione a non danneggiarli: sono infatti molto delicati, soprattutto negli esemplari giovani. Se avete la fortuna di avere un riccio nel vostro giardino si procurerà da mangiare da solo, la sua alimentazione è basata sopratutto su insetti, lombrichi, lumache, ragni e millepiedi. Essendo onnivoro, mangia ben volentieri anche frutta, funghi, bacche e ghiande.La dieta di un riccio ‘domestico’ prevede invece vegetali e carne. Ricordate, inoltre, che i ricci adorano sbocconcellare dalle ciotole degli altri animali, in particolare dei gatti, poiché sono ghiotti dei loro croccantini, in particolare le crocchette all’umido. Con i gatti tendono a stabilire un rapporto di pacifica convivenza. Queste due specie vivono in un rapporto di mutuo rispetto e non si temono minimamente. Dunque se nella vostra casa alloggia un felino, il riccio gradirà senz’altro la sua compagnia e… i suoi avanzi, mentre il cane potrebbe non gradire altrettanto serenamente la presenza del riccio nei pressi della sua ciotola.
La legge dell’attrazione
La vita non smette mai di mettere persone sulla nostra strada, mentre prendi un caffè, mentre stai prendendo il sole al mare,al supermercato come al un concerto, incontrare persone nel nostro cammino è vita quotidiana per farci crescere, per aiutarci, per tradirci, o amarci o di farci del bene o del male. Ogni persona che incontriamo nella vita non è un caso, ogni persona lascerà qualcosa nella nostra vita. Ciò nonostante, a volte, per scegliere il nostro potenziale partner facciamo affidamento su criteri di selezione che per la maggior parte sono inconsci. Questi meccanismi inconsci spesso sono delle vere e proprie leggi dell’attrazione. La legge della familiarità: Quando ci capita di avvicinarci ad una persona e passiamo del tempo con lei, si ha una probabilità elevata di estendere un sentimento affettivo verso di essa. E più tempo passiamo insieme, più il sentimento di affezione crescerà esponenzialmente. La legge dell’attrazione fisica: Se ci capita di trascorrere molto tempo con una persona che troviamo ripugnante e non rispetta i nostri canoni, difficilmente nasceranno sentimenti forti nei suoi confronti. Nella legge dell’attrazione, l’aspetto fisico gioca un ruolo decisivo nello sviluppo di una possibile relazione sentimentale. La legge della personalità: sono due i tratti della personalità che in genere riescono a rendere una persona attraente: la sua prontezza e la sua capacità di socializzare.La legge di prossimità: è difficile costruire una relazione profonda e duratura con un partner che è molto distante da noi, la prossimità è un parametro essenziale per la riuscita di una relazione con solide basi. La legge della somiglianza: solitamente scegliamo le persone che tendono a condividere interessi simili ai nostri, una coppia di opposti ha meno possibilità di durare nel tempo anche se vige la regola che gli opposti si attraggono. Tutti questi parametri vengono adottati a livello inconscio. Tuttavia esistono persone che trovano molto difficile trovare l’amore, forse perché non sono aperti a questa possibilità, perché hanno paura o semplicemente perché non sanno affrontare una decisione
L’arcobaleno
“Dopo la pioggia viene il sereno, brilla in cielo l’arcobaleno” scriveva Gianni Rodari. Ma cos’è un arcobaleno? L’arcobaleno appare quando la luce bianca passa attraverso gocce d’acqua rimaste in sospeso. L’acqua ha una densità diversa da quella dell’aria e la luce viene rifratta in maniera diversa, creando lo spettro di colori dell’arcobaleno. Questo può accadere, ad esempio, vicino a una cascata oppure durante o dopo un temporale.L’arcobaleno non è realmente diviso in strisce. Si tratterebbe invece di una gamma di colori che si sviluppa in maniera continua. Pare sia il nostro cervello a vedere l’arcobaleno come un’unione di strisce colorate ma non è chiaro il meccanismo che ne sarebbe all’origine.Si dice che i colori dell’arcobaleno siano sette: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. Sembra però che la percezione di questi colori possa variare da persona a persona, e da cultura a cultura. Nel suo scritto “Meteorologia” Aristotele scrisse di tre colori: rosso, verde e blu. Dante, invece, nel Purgatorio parla di “sette liste”. Successivamente, Newton rapportò le note musicali ai colori dell’arcobaleno, che così diventarono sette. In realtà, non esiste un numero preciso di colori, perché ogni tonalità si fonde con quella precedente e successiva. Il numero dei colori è negli occhi di chi guarda. Una leggenda irlandese racconta che un folletto abbia nascosto una pentola d’oro dove l’arcobaleno tocca terra. Si dice anche che si possa esprimere un desiderio, se si riesce a vedere il punto in cui l’arco di colori raggiunge il suolo. Secondo la mitologia nordica, l’arcobaleno collega il mondo dei vivi a quello dei morti. Per i greci questo grande arco rappresentava, messaggera degli dei. Nella mitologia indiana l’arcobaleno viene chiamato Indradhanush, cioè arco di Indra, dio del fulmine e del tuono In questi Giorni l’arcobaleno è stato dipinto su un lenzuoli o su un fogli per sconfiggere la paura del Coronavirus e, al tempo stesso, cercare di far capire ai propri bimbi la complessità di quanto sta accadendo. È un tempo sospeso, questo, fra giorni che sembrano tutti uguali e l’attesa delle notizie. Che sia esposto ad un balcone in giardino o sul terrazzo per essere visibile anche all’esterno, o che lo si appenda in camera, a mo’ di incoraggiamento, l’arcobaleno è ormai su tutte le bacheche, su tutti i social, accompagnato dall’hashtag #andràtuttobene e #coloravirus.
Il dolce risveglio
Chi apprezza qualità e varieta’ nelle squisitezze del mattino. Il segreto del caffè-latte cremoso, e’ nella gioia di iniziare una splendida giornata,servito nella tazza che meglio lo valorizza, insieme a gustosissimi biscotti,secondo la tradizione del Paese di provenienza. Acquistale da Ferrini Gift
Buona Pasqua al tempo angusto e oscuro del Coronavirus
Ai medici, al personale sanitario, ai volontari delle associazioni, alle Forze dell’Ordine, a tutti coloro che per compiti istituzionali pongono il loro impegno al servizio del bene comune. A chi ha perso un genitore,un fratello, un figlio un amico, a tutti quelli che hanno dato un contributo piccolo o grande, (anche stando in casa), ad uscire da questa pandemia che sta segnando la nostra storia e ci costringe a passare questi giorni lontani da parenti e amici
Lo staff della Ferrini Gift augura a tutti una Buona Pasqua

Amore al tempo del coronavirus
Nel 1980 uscì al cinema La moglie in vacanza…l’amante in città, commedia sexy con Renzo Montagnani, Lino Banfi, Tullio Solenghi e le meravigliose Edwige Fenech e Barbara Bouchet. Oggi potremmo intitolarla La moglie in casa… l’amante in quarantena. La riflessione nasce spontanea in questo clima da Coronavirus. In questi giorni ci si barrica in casa con i propri «cari» a tempo indeterminato e vince chi impazzisce per ultimo. Chi sarà così incauto o temerario da mettersi a fare un gioco del genere? Noi.. coppie infrangibili che si addentano con liti sempre più frequenti e altre fragilissime che scoprono affinità mai pensate prima. La reclusione della famiglia ristretta è un esperimento sociale, uno dei tanti in corso. Come se dentro ogni casa andasse in onda un’edizione straordinaria del Grande Fratello, senza telecamere e tra persone che si conoscevano da prima e fin troppo bene. O almeno così credevano. Costrette a viversi addosso, quante si lasceranno appena sarà possibile uscire? La Cina, che ci precede di alcuni mesi anche in questo, segnala un’impennata dei divorzi. E per gli amanti come cambia la vita dei traditori, dei coniugi annoiati? Innanzitutto l’amore pazzo tra colleghi è a rischio. Scuole chiuse e ditte che fanno lavorare da casa, dove magari anche il coniuge è spesso presente, certo non agevolano gli inciuci. Concentratevi quando siete sdraiati sul divano con il vostro smartphon a non premere il tasto viva voce, sennò son guai. Fate soprattutto attenzione alle conversazioni erotiche; la distanza fa aumentare il desiderio, quindi la voglia di scrivere e sussurrare frasi sexi che se scoperte, addio. In tutto questo cogliete il lato buono della separazione la lontananza aumenta o fa tornare il desiderio, facendovi riscoprire in realtà quanto vi mancate. Attenzione però costretti a rinchiudervi tra le pareti domestiche con il partner che tenevate a bada da tempo, potete ritrovare l’isola del tesoro sperduta in mezzo al mare, là dove avevate smesso di cercarla: a casa propria. Una signora milanese ha scritto che la riscoperta del marito l’ha indotta finalmente a liquidare l’amante