Chi era Francisco Tárrega? Eppure, il suo Gran Vals è il brano musicale più ascoltato nella storia della musica. Tutti lo abbiamo sentito corrisponde infatti alla suoneria per cellulari più famosa del mondo. La Nokia ne acquistò i diritti d’uso e da allora non passa giorno in cui non ci capiti di ascoltare le note del chitarrista spagnolo L’ingegnoso oggetto nato per consentirci di telefonare senza filo è ormai un fattore critico dell’evoluzione della specie Ha modificato il nostro stile di vita. Vuoi mettere la soddisfazione di gestire uno smartphone di ultima generazione come se fosse una plancia di comando degli “infiniti mondi”?. È stato stimato che i margini di sviluppo del traffico mobile siano enormi. La dipendenza da telefonino, è destinata a diventare una forma di schiavitù. Si prevede che nel 2020 ci saranno nel mondo 50 miliardi di dispositivi connessi alla rete. Nel 2011, le quattro sorelle della telefonia mobile Vodafone, Tim, Win e 3 Italia hanno fatturato oltre 25 miliardi di euro. Quando non sappiamo cosa dirci ce lo diciamo al cellulare. Iniziamo con la domanda rituale “cosa stai facendo?” o “dove sei?”. È ininfluente sapere se il nostro interlocutore sta bene. Tanto, è di noi che intendiamo parlare. Ascoltare? Sì, ogni tanto ma distrattamente… Sentirci reperibili senza soluzione di continuità, a disposizione 24 ore su 24, tant’è che moltissime persone non spengono mai il cellulare e se lo portano anche in bagno per il timore di perdersi una chiamata, alla lunga comporta l’accumulo di stress. Il cellulare, trasformatosi da strumento a must, da supporto comunicazionale a idolo, è al centro delle nostre attenzioni anche in vacanza. Il telefonino rende più dipendenti dagli altri, più emotivi e più ansiosi. Abusarne per inviare sms non ha indebolito solo le relazioni sociali, sempre più frettolose e superficiali, ma anche la padronanza del linguaggio. Ci stiamo involvendo, è chiaro, però le nostra dita sono diventate talmente veloci che in una sfida vinceremmo contro qualunque pistolero del Far-West. Quanto tempo perdiamo nell’arco di un giornata per controllare se la batteria è carica e quante tacche ci sono, se vibra, se abbiamo ricevuto messaggi e chiamate, se è ancora nelle nostre borse o l’abbiamo smarrito? La verità è che il cellulare non è più uno strumento per comunicare ma un palliativo al vuoto esistenziale, un cordone ombelicale affettivo, un amico vincolante. È come la coperta di Linus. Peccato che anziché infondere sicurezza promuova comportamenti compulsivi
Tag: Tim
Al via il festival di San Remo
Dopo le due edizioni «innovative» di Fabio Fazio e le tre all’insegna del «rifacimento» firmate da Carlo Conti, Sanremo tenta un arduo equilibrio tra novità e conservazione, scommettendo su Claudio Baglioni direttore artistico. La formula del Festival, in programma dal 6 al 10 febbraio, prevede non poche inversioni di tendenza rispetto agli ultimi anni, a partire dallo stop alle eliminazioni che tenevano molti cantanti alla larga dalla Riviera dei fiori. Ancora tutto da verificare come Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker, nelle vesti di conduttori, terranno il palco, come pure l’idea del piccolo grande direttore artistico di «obbligare» gli ospiti internazionali a cantare in italiano, ma conti alla mano la «scommessa» sembra vinta. Almeno fino a questo momento. Nonostante tutte le incognite del primo anno di gestione Baglioni, fino a questo momento le attese sono notevoli: lo testimonia il tasso di occupazione alberghiera del 95% che per la settimana del Festival si registrava già un mese prima del suo inizio. Pertanto arrivare al sold out, e a quell’indotto turistico valutabile intorno ai 4,6 milioni, da qui a una manciata di giorni sarà meno che uno scherzo…..e non di carnevale!!!