Oggi è la festa del gatto

Piccoli o grandi, a pelo lungo o corto, senza pelo, striati, neri, bianchi, rossi, tigrati, di “razza” o soriani, oggi festeggiamo i gatti, tra i migliori amici dell’uomo. Dalle canzoni dello Zecchino d’Oro’ – “Quarantaquattro gatti’, “Volevo un gatto nero” – a ‘La gatta’ di Gino Paoli o Il Gatto e la Volpe di Bennato, solo per restare in Italia, anche la musica si è occupata di loro Animali amatissimi dagli italiani, con milioni di mici domestici che hanno ormai riempito le nostre case distesi su divani, o visino a noi quando siamo a tavola. D’altra parte questi felini sono circondati da un alone di fascino e mistero fin dall’antichità: basti pensare a quel vero e proprio culto che avevano nei loro confronti gli antichi Egizi, con la dea Bastet, non a caso, rappresentata con il corpo da donna e la testa da gatto. La festa del gatto è nata nel 1990. La scelta di farla cadere il 17 febbraio è dovuta a due ragioni: innanzitutto febbraio, secondo una vecchia tradizione, è il “mese dei gatti e delle streghe” per antonomasia, in secondo luogo perché il 17 è comunemente associato alla sventura, un luogo comune che ha accompagnato i gatti almeno fin dal Medioevo. Fortunatamente, però, la superstizione secondo cui questi felini porterebbero sfortuna è oggi quasi del tutto scomparsa, con i gatti che, grazie alla loro inclinazione a legarsi agli esseri umani, sono stati accolti all’interno delle nostre case  da un numero sempre maggiore di persone.

Giornata Nazionale del Gatto

Neri, tigrati, rossi, grigi, bianchi, di razza e non, piccoli o grandi, famosi interpreti di film e cartoni animati come ‘Gli Aristogatti’ o Sfigatto  e Ben Stiller in ‘Ti presento i miei’. E non si può dimenticare il ‘first cat’ della famiglia Clinton: oggi 8 agosto si celebra la Giornata mondiale del gatto: d’obbligo allora esaltarne le qualità e scoprire qualche curiosità in più sui gattini che sono dei veri supereroi con veri superpoteri e sanno come migliorarci e salvarci la vita: i felini ostacolano lo stress, la depressione e migliorano l’umore; in più riducono il rischio di infarto e di ictus senza contare che la natura li ha dotati di qualità eccezionali: ecco perché dovremmo tutti avere un gatto. gli Anglosassoni lo consideravano una creatura fatata dei boschi al pari di gnomi, elfi, ninfe e folletti. Nella mitologia nordica, Freya era la dea dell’amore e della bellezza, spesso raffigurata su un carro trainato da gatti, la si invocava per incantesimi d’amore o di passione ed era legata all’intuizione e alla divinazione. In Egitto era considerato un dio, anzi una dea, la Dea Bastet! Gli antichi egizi lo chiamavano “miao”  e inizialmente lo utilizzarono per eliminare i topi dai granai, ma, col passare del tempo, non ci fu casa, tempio o edificio che non registrasse la presenza di almeno un gatto tenuto peraltro con ogni cura. Insieme al cane è l’animale da compagnia più diffuso nel mondo.