Sabbia, ramoscelli, bacche e fiori raccolti dentro una cestina ,una cassetta o una vaschetta di plastica. Un paesaggio in miniatura, ricostruito in un contenitore, da conservare e portarsi dietro. Natura da tenere sempre con sé, o da collocare su di un mobile in casa o sulla scrivania dell’ufficio da creare e da ammirare. La fotogarfa Margherita Del Piano ne ha fatto addirittura una mostra, raccontano il contrasto tra il mondo globalizzato della grande distribuzione e la poetica della natura: da una parte i contenitori in plastica usa e getta utilizzati nei supermercati per vendere frutta e verdura, dall’altra piccoli tesori raccolti con perizia e delicatezza, quasi fossero un bottino rubato per trattenere con sè un pezzetto di ambiente. Fiori, bacche, foglie, sabbia, muschio e rami diventano sculture, nuovi paesaggi e mondi da esplorare. Procuratevene nei vostri viaggi, nelle vostre gite fuori porta, utilizzateli per costruire un micro giardino, e per mantenere vivo il ricordo di bellissime esperienze
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Lettere d’amore….
Dove vanno le lettere d’amore quando tutto finisce? Quando si spegne la fiamma della passione, le parole sospirate nell’orecchio diventano echi lontani, la morte recide le vite legate a doppio nodo. Infilate nei libri, nascoste nelle cantine, o dentro una scatola o un bauletto, oppure tra le fotografie, c’è chi le recupera e le rivende tra mobili d’antiquariato. Al mercato del «Balon», a Torino tutto ha una seconda vita. Anche le parole d’amore. E un prezzo. La vecchia credenza, un oleografia, una collezione di bicchieri. E quelle righe a china nascoste in buste ingiallite. Il cartellino del prezzo è decorato da un cuoricino rosa disegnato accanto a quello che sembra quasi uno scherzo: «Lettere d’amore 1 euro»: una scatola di cartone che è lo scrigno di fogli emozioni e passioni d’altri tempi. Tesori di carta che nascondono un mistero. Ai tempi dei social, chi acquista queste passioni epistolari sopravvissute alle trincee delle guerre, ai chilometri delle migrazioni o, più semplicemente, al tempo che tutto fa dimenticare? Oggi, si fa tutto con Facebook». Maria Giovanna dopo averne scelta una con accuratezza, racconta: «Voglio farci un quadretto. Mi ricorda quando ero giovane. Sa, io ne ho ricevute tante». Amarcord di passioni e tenerezze che rimarranno nel cuore e nella testa di chi ancor oggi sa scrivere sulla carta i suoi sentimenti.
