Droni per impollinare, robot contadini, macchine che ottimizzano la cura del bestiame. Nei campi le nuove tecnologie tendono a soppiantare l’uomo. E sono già allo studio le “città agricole”, nuovi centri dove coltivare grandi quantità di verdure senza sprecare risorse preziose. A cominciare da terra e acqua. Braccia meccaniche e tapis roulant per la produzione di 30mila cesti di lattuga al giorno in un ambiente illuminato a Led con temperatura e umidità controllate da remoto. Non è una puntata di una telenovela ma una realtà più che prossima, almeno in Giappone. È qui infatti che fra pochi mesi verrà aperta la prima fattoria in cui intelligenze artificiali sostituiranno i contadini. L’azienda di ortaggi che si lancia in questa nuova avventura è la Kameoka Farm vicino a Kyoto, sperimenta un sistema di coltivazione verticale intensiva che riduce del 98% il consumo di acqua, minimizza gli scarti di lavorazione ed elimina l’uso di pesticidi. La nuova Techno Farm farà un passo avanti escludendo quasi in toto il contributo umano, a eccezione della delicata fase della semina che verrà ancora gestita da persone in carne e ossa. Un metodo adottabile in qualsiasi parte del mondo che non porta solo a un risparmio della manodopera ma migliora le condizione igieniche della fattoria e riduce lo spazio richiesto per il processo di coltivazione consentendo di produrre oltre 120 cesti di insalata in più per metro quadrato rispetto a una tradizionale coltivazione. Abundant Robotics, questa start-up americana l’anno scorso ha ottenuto da Google Ventures 10 milioni di dollari per commercializzare il proprio prodotto: si tratta di una macchina raccogli-mele una mela al secondo in grado di riconoscere e prelevare solo quelle mature con un particolare sistema sottovuoto, senza danneggiare le altre. Ma l’esercito in campo agricolo ha leve in ogni settore, con l’intento di dimostrare che la nuova agricoltura non richiede spese folli. Nell’esperimento pilota un drone, un trattore e una mietitrebbiatrice hanno lavorato un campo d’orzo di un ettaro Il raccolto è stato di 4,5 tonnellate, utilizzate per produrre birra. «Qui la questione non è togliere lavoro alle persone, ma cambiarne il profilo professionale. Non ci saranno più autisti di trattori, ma analisti agricoli e manager delle flotte utilizzate nei campi.
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Tutto in ordine con un tasto
Un hotel giapponese mette a disposizione degli ospiti una serie di insolite comodità, tutte assolutamente high-tech naturalmente: le pantofole, i tavolini e i cuscini da pavimento si riordinano da soli. Si tratta dell’hotel Park Ryokan, in una cittadina di montagna nel Parco Nazionale di Fuji-Hakone-Izu. Questa novità assoluta segna la svolta tecnologica della tipica ospitalità giapponese. A prima vista, il ryokan sembra un qualsiasi albergo tradizionale giapponese: le pantofole ordinatamente allineate all’ingresso, delle camere arredate con tavolini bassi e cuscini sui pavimenti disposti alla perfezione. La sua particolarità, invece, sta nel fatto che pantofole, tavolini e cuscini sono provvisti di una speciale versione della tecnologia di guida autonoma ProPILOT Park di Nissan: quando non vengono utilizzati, premendo un pulsante, tutti questi accessori tornano automaticamente nelle rispettive posizioni. Questo sistema viene impiegato solitamente sulle automobili ed è in grado di rilevare la presenza di oggetti intorno al veicolo e di parcheggiare la vettura automaticamente tramite l’attivazione di un pulsante. La tecnologia nell’hotel è in fase di sperimentazione, ma se dovesse andare tutto come deve andare, potrebbe segnare una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’hotellerie e, un domani, torneremo a casa e chi sa troveremo tutto in ordine….
I social network fanno male o no?
La questione è di quelle ambigue. Tanto che a porsela è perfino Facebook nella sua Internet nella sua newsroom, , in un post di due ricercatori di Menlo Park, David Ginsberg e la psicologa sociale Moira Burke.”Passare tempo sui social midia ci fa male?” si domandano, cercando di capire se le persone che trascorrono molte ore on line li utilizzino in modo importante e positivo oppure se consumino semplicemente status e aggiornamenti banali, togliendo in questo modo tempo prezioso ad amici e familiari. Queste sono domande cruciali per la Silicon Valley e anche per noi, la quale ha studiato l’impatto di Internet sulla vita delle persone per oltre un decennio Citando alcuni studi, secondo cui i cellulari ridefiniscono le relazioni moderne, rendendoci “soli insieme” e notando un aumento della depressione adolescenziale in funzione dell’uso della tecnologia Ginsberg e Burke cercano di scoprire dove sia la verità sul tema.Per farlo, oltre al bicchiere mezzo vuoto, indicano anche quello mezzo pieno di cui fanno parte le tesi del sociologo Claude Fischer, secondo il quale le affermazioni per cui la tecnologia allontani le persone sono supportate da aneddoti ma ignorano i benefici della tecnologia stessa.Oppure, del mezzo pieno fa parte anche lo studio di Hampton sugli spazi pubblici che suggerisce come le persone trascorrono più tempo in mezzo agli altri ora e che gli smartphone sono usati spesso da persone che passano il tempo da sole. Perché, “non è solo un problema di Facebook ma un problema di Internet”.E per avere le risposte, bisogna farsi le domande. Eccoci, quindi, alla questione centrale: i social media sono buoni o cattivi? Secondo esperti e ricercatori, si tratta ancora una volta di “come” si utilizza la tecnologia.Ad esempio, si legge, “sui social puoi scorrere passivamente post, come a volte si guarda la TV, oppure interagire attivamente con amici e commentare pagine altrui. Proprio come di persona: interagire con qualcuno a cui si tiene può essere utile, mentre osservare gli altri da bordo campo può farti sentire peggio”. Insomma, si tratta di come si utilizzano i social media ad essere il fattore determinante in tema di benessere personale.
Le banane crescono verso l’alto.
La classica mela quotidiana toglierà anche i medici di torno, ma se al suo consumo si unisce anche quello di una banana, la sicurezza di beneficiare di buona salute raggiunge una confortante certezza.Purifica, mantiene in salute occhi e pelle, elimina un fastidioso senso di gonfiore e aiuta anche a sentirsi meno gonfi: queste e molte altre sono le proprietà benefiche preferibile ad qualsiasi spuntino giornaliero può addirittura arrivare a cambiare il corpo, giovando anche sull’umore quando è giù di corda.Botanicamente parlando la banana è una bacca e si sviluppa su una pianta, non un albero. Ogni pianta di banana produce solo un cespo di banane, che può pesare fino a 50 kg, poi muore. A causa dell’alto contenuto di potassio, sono naturalmente radioattive. Alcune autorità teologiche sostengono che il frutto proibito della Bibbia fosse in realtà una banana. I maggiori consumatori di questo frutto in Europa sono i tedeschi. Ogni anno vengono mangiate più di 100 miliardi di banane. L’Uganda ha il maggior consumo pro capite del mondo (500 kg ogni anno), mentre il più grosso produttore e l’India il 28% della produzione mondiale.Per il mondo dei record: un indiano è riuscito a mangiare 81
Il futuro in un sorriso “smail to pay”
I pagamenti digitali in Cina, soprattutto per quanto riguarda certi ambiti, sono notevolmente avanti rispetto al resto del mondo. Adesso, a quanto pare, si può pagare anche con un semplice sorriso. La novità arriva da Alibaba, il colosso dell’e-commerce. La sua affiliata Ant Financial ha lanciato un servizio battezzato “smile to pay” ovvero “sorridi per pagare” Stiamo parlando del rivoluzionario metodo di pagamento lanciato in Cina nei Kfc, la catena famosa per i cestini di ali di pollo fritte il fast food specializzato in pollo fritto. Se ne era parlato tempo fa, ora la faccenda inizia a entrare nel vivo. Non c’è bisogno di uno smartphone o di altri dispositivi dal momento che, da quelle parti, si dà sostanzialmente per scontato che l’utente sia già registrato sull’applicazione Il sensore è stato sviluppato da Yum China Holdings Inc, una delle aziende leader nel settore alimentare cinese, e consente di saldare senza contanti, carte di credito e pure senza smartphone. Sarà sufficiente registrarsi al servizio KPro. Una volta “schedati”, basta sorridere alla macchina e inserire il proprio numero di telefono associato al conto bancario. In questo modo, in caso di problemi, l’azienda riuscirà a contattare facilmente il cliente. Il direttore ha assicurato che il sensore usa l’identificazione biometrica s’intendono cioè le caratteristiche fisiologiche o comportamentali misurabili e utili per identificare un individuo o per verificarne l’identità, ciò vuol dire che la macchina non si lascia ingannare da una semplice fotografia: è necessario metterci la faccia, insomma. Il Kfc di Hangzhou è il primo al mondo ad usare lo Smile to pay ma gli addetti ai lavori sono certi che il futuro del pagamento è nel riconoscimento facciale. Il futuro è in un sorriso.
Gita…vi stupirà!
Stanchi di trascinarvi la spesa dal supermercato a casa? Non ne potete più di andare a scuola con quintali di libri e quaderni nello zaino? La soluzione ai vostri problemi si chiama Gita e l’ha trovata la Piaggio, sì proprio quella della Vespa, Gita è una via di mezzo tra un trolley, un carrello e un robot: dotata di motore elettrico e di diversi sensori è in grado di muoversi in completa autonomia seguendo il proprietario con la stessa agilità di un essere umano. Può trasportare carichi fino a 20 kg e raggiunge la rispettabile velocità di 35 km/h, più che sufficienti per riuscire a seguirvi anche se siete in bicicletta. Il cuore tecnologico di Gita è il suo sistema di navigazione: il robot è infatti in grado di creare un modello 3D dell’ambiente in cui si muove grazie alle immagini catturate da una speciale fotocamera posizionata nella cintura del proprietario. Ma Gita non ha per forza bisogno di voi: è infatti in grado di muoversi da sola scansando mobili, divani all’interno della vostra casa ma anche auto pali della luce muovendosi da un punto all’altro ed evitando anche ostacoli imprevisti, a patto di trovarsi in un ambiente che ha già mappato in precedenza. Un oggetto uscito dai laboratori Toscani della Piaggio , al fine di semplificare, grazie all’innovazione, il trasporto urbano di persone e merci. Ma ci sono menti in movimento che vanno ancora avanti infatti c’è anche chi ha già realizzato un primo prototipo di trolley che segue il proprietario (opera di un azienda israeliana Al momento, però, non è ancora in produzione) e chi sempre in Toscana, dove ha sede la Piaggio, ha sperimentato Dust Bot un robot per la raccolta differenziata.
Mister Mosquito
Tutti odiano le zanzare. E con l’arrivo dell’estate ce ne ritroviamo da ogni parte centinaia…Ma avete mai provato a vedere il mondo dal loro lato? Da oggi potete provare questa emozione con questo stranissimo gioco.. e potrete fare questa esperienza Per vincere, infatti, dovrete terrorizzare una famiglia giapponese, cogliendo il momento giusto per pungere i malcapitati e succhiare il loro sangue, proprio come fanno le zanzare con voi. In attesa dell’attimo fuggente dovrete creare dei diversivi come volare vicino ad una lampada o ronzare nelle orecchie delle vittime. E’ Il mondo del gaming online, che grazie a tecnologie sempre in aggiornamento e connessioni a velocità imparagonabili a quelle di qualche anno fa, è in continua evoluzione. Oggi per divertirsi e trascorrere il proprio tempo libero non sono più necessarie costosissime console o computer all’avanguardia, basta girare un po’ sui principali motori di ricerca
